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Originariamente inviata da Marco Russo
ma io SO che morirò a breve.
O meglio, SO che se non faccio le cose che devo fare finirò per legarmi un cappio al collo bevendo una dose letale di barbiturici e tagliandomi le vene (in senso longitudinale, altrimenti non serve!). E per sicurezza mi sparerei un colpo in testa.
L'ho deciso all'ultima "crisi", devo vivere la vita altrimenti non ho scelta che la morte. Da quando ho preso questa decisione sto vivendo molto più pienamente, non ancora al 100% come vorrei, ma mi sento nella fase in cui Tyler Durdeen dà fuoco al suo appartamento e si trasferisce nella topaia.
Detto questo, sì, la cosa funziona proprio così, se sapessi che devo morire tra 2 anni avrei un cazzo di paura e parlerei con tutti come se non me ne fregasse di niente, più o meno infatti è quello che sto facendo.
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Prendo come spunto questo bellissimo intervento...
Io, per cercare di sopravvivere e di non diventare un vegetale (non avrei il coraggio di uccidermi ho già rischiato una volta e non è stato per niente piacevole), mi sto letteralmente violentando da anni per darmi da fare a costo di spaccarmi le ossa e qualcosa sono riuscito ad ottenere...
Uno dei due pensieri che sto cercando di designare come invisibile accompagnatori fissi della mia quotidianità è il seguente.."Il protagonista del film della tua vita (sul genere dello stesso stendo un velo pietoso) sei tu.. Gli altri sono comprimari non dare loro troppa importanza"...
Ma c'è anche da dire che il "non avere niente da perdere" può presentare dei risvolti negativi e decisamente spiacevoli all'atto pratico...
Allora la soluzione qual'è?
Anni addietro lessi da qualche parte la seguente frase (non mi ricordo l'autore e non ho voglia di googlare) "Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai"...
E' questo è l'altro....
Difficilissimi da mettere in pratica entrambi ma, per quanto mi riguarda, sono l'unica strada da seguire per sopravvivere...