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26-03-2016, 19:08
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Se avessi la sensazione ( quasi una certezza) che ti sono rimasti pochi anni di vita ( facciamo 2 , 3 o anche un po di piu), cosa vi mettereste a fare . Mi e venuto in mente questa domanda in una insolita mix di crisi ipocondriaca ed esistenziale
E una domanda che mi sono fatta in varii momenti della mia vita. Il modo di rispondere e di reagire era un po diverso a seconda della reale paura che avevo del mio avenire, a seconda della mia eta.
Riuscite a percepire realmente questa possibilitae che effetto vi porta? Non vi dispiacerebbe di non porter fare certe cose.
Riuscite a percepire realmente il valore di questi pocchi anni rimasti?
Oppure vi blocchereste completamente tanto durerebbe poco.
Potete anche non dire cosa volete fare ma volevo sapere piu l'approccio. Spero di non evocarmi una brutta sorte
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Ultima modifica di cancellato13248; 26-03-2016 a 19:12.
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26-03-2016, 19:20
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#2
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Principiante
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 32
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Cosa farei? mah queste sono domande che bisogna esserci per dargli una risposta, potrei dirti che mollerei tutto e farei tutte le cose che ho sempre voluto fare, ma può anche essere, visto che mi manca poco che non abbia nemmeno le forze per alzare un dito, quindi penso proprio che ti dico che farei la mia vita normale senza troppo pensarci altrimenti morirei ancora più ansioso già perché lo sono poco.
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26-03-2016, 19:27
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Solo in quel momento ti potrei rispondere.
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26-03-2016, 19:29
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,193
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smetto di lavorare e comincio a godermi la vita, visto che me ne è rimasta poca... facendo viaggi per esempio...
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26-03-2016, 19:33
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Secondo me il problema è un altro.
Cioè.. io la morte (avendo perso il padre da piccolo.. e poi altri familiari) la conosco bene.. sono PIENAMENTE consapevole che non c'è garantito nessun tempo e che potremmo benissimo morire oggi stesso, per quel che ne sappiamo.
Ma questa consapevolezza poi non è che ti renda così "libero".. cioè.. nel concreto che fai una volta che sei consapevole della finitezza della vita e dell'indeterminatezza della fine ?
Perché io "libero" - dai condizionamenti sociali, dalle sovrastrutture - lo sono sempre stato; non ho nessun bisogno d'avere una spada di Damocle sulla testa per diventare consapevole e "risvegliarmi" dal torpore esistenziale.
E' che, al di là della consapevolezza, devi poi essere nelle condizioni anche materiali di soddisfare i bisogni che hai, altrimenti è qualcosa che non ti fa da stimolo e non ti serve a niente.. Tipo avere una piantina dettagliata di un posto che vorresti visitare ma non avere i soldi per prendere neanche il tram.
Per quanto mi riguarda.. tutta questa "consapevolezza inutile" che ho delle cose.. oltre a non aiutarmi minimamenete mi fa pure stare peggio.. MOLTO peggio che se non ce l'avessi.
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26-03-2016, 19:50
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#6
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,368
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L'uomo è un essere molto poco intelligente. Nessuno gli garantisce di non morire oggi stesso eppure ha in mente sempre "il suo futuro".
Per garantirselo trama, finge, si umilia, tradisce i propri principi, le persone e l'ambiente che lo circonda, perdendo il presente e, parossisticamente, il proprio futuro.
Alè.
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Ultima modifica di Roy; 26-03-2016 a 19:52.
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26-03-2016, 19:53
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Sensazione? Mi servirebbe la certezza.
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26-03-2016, 20:15
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jul 2015
Ubicazione: Bergamo
Messaggi: 213
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Penso sbroccherei completamente, in un certo senso sarei felice perché potrei spaccarmi in tutte le possibili maniere senza preoccuparmi del dopo.
Quindi lascerei il lavoro e mi metterei a bere, provare droghe, sport estremi con la speranza di farmi del male il piu' possibile, un bel dito medio alla prigione che e' per me la vita
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26-03-2016, 21:13
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Temo che nonostante la forte pressione della Morte a breve distanza non riuscirei comunque a svegliarmi dal torpore esistenziale che già ha annegato in questi anni di vita tutte le possibilità che avrei avuto di mettere a frutto le mie (poche) doti intellettive.
Mi piacerebbe scrivere qualcosa che rimanga, che resti, che dica qualcosa a qualcuno, ma se non ci sono riuscito in tutti questi anni coi chilometri di tempo libero che ho sempre avuto (e sprecato ignobilmente), non vedo perché dovrei riuscirci con la Morte giunta ormai a mordermi le chiappe.
Ergo, sprecherei anche l'ultimo tempo rimasto nella svogliatezza e nell'indolenza, per poi spegnermi come la persona insignificante che sono e sono stato.
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26-03-2016, 21:40
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Buckingham Palace
Messaggi: 949
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Se fosse un film (probabilmente c'è un'intera collana di film su questo, ma ora non mi vengono in mente) ci sarebbe una lista: le 10/100 cose che avresti voluto fare e non hai mai fatto. Per esempio: bunjee jumping, il viaggio della tua vita, le cose che non hai mai detto... ecc.
"La vita non è un film" però, io ho il brutto vizio di pensare spesso a quanto tempo rimanga, quanto tempo io abbia sprecato inutilmente... e questo mi butta giù parecchio e mi fa fare delle stupidaggini per cercare inutilmente di recuperare... e inevitabilmente sto peggio di prima.
Credo che pochi possano avere il privilegio di sapere precisamente quanto resta, io reagirei male, perchè nonostante non apprezzi la mia vita, apprezzo ancor meno la mia idea di quello che c'è dopo e la sofferenza nel finale.
Venendo a conoscenza di questo conto alla rovescia, all'inizio butterei fuori tutta la rabbia, dicendo a me stesso che è ora di vendicarmi di tutti i torti subiti, finalmente libero di dire e fare ciò che voglio (defecare sulla scrivania di qualche ex capo è una bella immagine per descriverlo). Poi penserei a ritirare tutti i soldi in banca per andare a divertirmi (viaggi, donne ecc.) e tutto quello che non ho mai osato fare.
Dopo qualche giorno di progetti strampalati, (che si concluderebbero inevitabilmente con la mia salma lasciata andare su una piccola zattera nel Pacifico mentre un arciere, una volta raggiunto il largo, scoccherebbe un dardo infuocato che trasformerebbe le mie spoglie mortali in cenere...) sarei di nuovo me stesso, andrebbe a finire che scriverei solo tante lettere strappalacrime a parenti e amici, sistemerei i miei conti, farei finta di essere forte mentre saluto tutti e andrei a concludere i miei giorni prima del tempo in un posto lontano da tutto e da tutti, perchè non riuscirei a sopportare quello che vedrei negli occhi di chi mi guarda...
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26-03-2016, 22:06
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Temo che pure per me non farebbe molta diferenza con la mente che mi ritrovo. Una scadenza e un qualcosa che il mio cervello lo comprende ma non lo crede o comunque non sa tenerlo in considerazione constante.
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26-03-2016, 23:18
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#12
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Banned
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 270
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Ne sarei sollevata
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26-03-2016, 23:24
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#13
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Intermedio
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 122
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La questione mi riguarda, anche se in modo tangenziale.
Il mio pensiero e' che piu' che essermi rimasti pochi anni di vita, il numero di anni incognito che sono a venire saranno composti tutti di giorni piu' o meno simili e in modalita' fast forward. O almeno e' la mia percezione della vita da un po' di tempo a questa parte.
Mi sono convinto anche che molti degli hobby che curavo fossero solo un modo di fuggire da questa condizione un po' "a gabbia".
Sono cosi stanco che faccio fatica anche ad esprimermi scusate.
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26-03-2016, 23:37
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
Secondo me il problema è un altro.
Cioè.. io la morte (avendo perso il padre da piccolo.. e poi altri familiari) la conosco bene.. sono PIENAMENTE consapevole che non c'è garantito nessun tempo e che potremmo benissimo morire oggi stesso, per quel che ne sappiamo.
Ma questa consapevolezza poi non è che ti renda così "libero".. cioè.. nel concreto che fai una volta che sei consapevole della finitezza della vita e dell'indeterminatezza della fine ?
Perché io "libero" - dai condizionamenti sociali, dalle sovrastrutture - lo sono sempre stato; non ho nessun bisogno d'avere una spada di Damocle sulla testa per diventare consapevole e "risvegliarmi" dal torpore esistenziale.
E' che, al di là della consapevolezza, devi poi essere nelle condizioni anche materiali di soddisfare i bisogni che hai, altrimenti è qualcosa che non ti fa da stimolo e non ti serve a niente.. Tipo avere una piantina dettagliata di un posto che vorresti visitare ma non avere i soldi per prendere neanche il tram.
Per quanto mi riguarda.. tutta questa "consapevolezza inutile" che ho delle cose.. oltre a non aiutarmi minimamenete mi fa pure stare peggio.. MOLTO peggio che se non ce l'avessi.
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Se sei consapevole della finitezza ti senti piu in diritto di fare qualcosa. E come se avessi un po la prevalenza moralmente.
Si e vero le condizioni impongono tantissimi limiti ma esistono storie eroiche , regole scavalcate , sogni ridimensionati ( che parola bruttissima)
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26-03-2016, 23:44
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Non ci sono solo le cose da godere ma anche le cose da fare . Io mi riferisco piu a quelli. Quello che ti capita di godere e spesso fortuna.
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27-03-2016, 02:20
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Se sei consapevole della finitezza ti senti piu in diritto di fare qualcosa. E come se avessi un po la prevalenza moralmente.
Si e vero le condizioni impongono tantissimi limiti ma esistono storie eroiche , regole scavalcate , sogni ridimensionati ( che parola bruttissima)
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Sì, ma una volta pure che ti senti in diritto di fare qualcosa (io mi ci sento) non è che magicamente ed automaticamente lo riesci o puoi concretamente fare.
Cioè.. ciò che VUOI e ciò che SENTI conta pochissimo rispetto a ciò che PUOI e ciò che E' .
Comunque io tutte queste storie eroiche e di regole scavalcate FINITE BENE le ho conosciute solo indirettamente tramite l'arte... la letteratura.. il cinema.. mai nelle realtà in cui mi son ritrovato io.
Io ho provato a fare del mio meglio con quello che mi ritrovavo.. spesso ho pure "osato" e di regole ne ho scavalcate, hai voglia.. ma alla fine faccio i conti col fatto che non mi è servito a niente.. anzi, grossi danni interiori, m'ha causato, l' "eroismo" e l'osare..
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27-03-2016, 02:29
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#17
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Non ci sono solo le cose da godere ma anche le cose da fare . Io mi riferisco piu a quelli.
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Non ho esattamente capito cosa vuoi dire.
Tipo lista "le-dieci-cose-che-vorrei-fare-prima-di-morire " ?
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27-03-2016, 02:46
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Fare nel senso azione che si puo fare
Pensandoci bene probabilmente mi salirebbe la depresione. Meglio non pensarci tanto.
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27-03-2016, 17:44
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#19
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Fare nel senso azione che si puo fare
Pensandoci bene probabilmente mi salirebbe la depresione. Meglio non pensarci tanto.
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Forse ho capito: intendi cose che normalmente non faresti per paura ? Ma che sapendo che fra tot crepi.. le puoi fare ? Tipo dichiararti ad uno che ti piace o fare cose "folli".. (volevo fare un esempio concreto di cosa folle.. ma non me ne viene in mente davvero nessuna - ho poca fantasia - )
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27-03-2016, 20:16
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#20
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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non faccio le analisi del sangue dal... stavo per dire dal 2004.. ma me le hanno fatte l'estate scorsa quando son stato ricoverato all'ospedale.. c'erano valori sballatissimi.. ma visto il motivo per cui ero lì penso fosse normale..
boh.. beviamoci sopra (e sotto .. e di lato.. )
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