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20-06-2022, 14:55
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,251
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Ciao a tutti,
voglio parlare di una cosa che negli ultimi tempi mi sta facendo sentire un po' "in colpa".
Premetto che alle superiori ho frequentato il liceo scientifico, un po' perchè spinto dai miei genitori, un po' perchè "era vicino a casa", anche se per come sono andato in terza media avrei dovuto fare tutt'altro...
Come ho già detto altre volte alle elementari ero tra i primi della classe, ok che "sono facili" ma all'epoca ero convinto di avere un cervello superiore alla media e ero convinto che sarei stato un "secchione" anche alle medie, alle superiori e all'università.
Ma poi alle medie arrivarono i miei problemi di attenzione e concentrazione di cui ho parlato in "Rimasto indietro..." (le discussioni che apro alla fine sono tutte collegate tra loro più o meno) e se in prima media nonostante ciò continuai a prendere voti dignitosi (a parte storia che al secondo quadrimestre divenne la mia "bestia nera", ma in pagella ebbi magicamente "buono"), a metà seconda media e ancor di più in terza ebbi un crollo notevole.
I prof mi dicevano spesso che "avevo le capacità per eccellere in tutte le materie", cosa che a fine liceo non mi sono sentito più dire.
Non avendo brillato particolarmente in terza media al liceo scientifico feci una fatica enorme ad abituarmi a un nuovo metodo di studio, però almeno c'erano meno ore di scuola rispetto ad altri indirizzi e quindi c'era tempo di studiare a casa.
Mi ricordo che quando andai a vedere la recita di mia sorella e vidi 2 miei compagni delle elementari uno di loro 2 disse "ovviamente tu sei un secchione e ce le hai tutte sopra!"
Si, come no... le mie maestre e i miei ex compagni mi immaginavano ancora "secchione" quando non lo ero più da tempo...
Però era anche vero che frequentavo uno dei licei più difficili della provincia, una scuola molto "all'antica" dove i maschi non potevano mettere i pantaloni corti e le femmine non potevano mettere vestiti "succinti" anche quando faceva caldo, e lì anche i "secchioni" facevano fatica.
In quel periodo i miei iniziarono a ripetermi FINO ALLO SFINIMENTO che ero "immaturo" perchè giocavo troppo ai videogiochi e che oltre a non essere bravo a scuola "non sapevo fare niente", per uno che alle elementari pensava di essere un fenomeno (a parte negli sport) fu un duro colpo.
In effetti si era spento qualcosa in me, preferivo stare in casa che uscire e durante le pizzate di classe dicevo qualche parola ogni tanto.
Mia mamma diceva che per il tempo che passavo in casa avrei dovuto essere il primo della classe, peccato che avessi più distrazioni dentro casa che fuori...
Ogni tanto mi rinfacciava di non avere una fidanzata, ma all'epoca non ero ancora interessato ad avere una relazione e non credevo di essere in una condizione mentale giusta per averne una.
Inoltre in quel periodo smisi di suonare il pianoforte (fu mio papà a iscrivermi a scuola di musica in prima elementare) perchè semplicemente in quel periodo non mi entusiasmava più e i miei mi fanno sentire in colpa ancora oggi per questo... (lo strimpello giusto ogni tanto).
Come se tutti quelli che da bambini iniziano a giocare a calcio diventassero dei calciatori professionisti strapagati...
Il pianoforte è uno strumento bellissimo, mi ha dato molte soddisfazioni, sono anche contento che mio papà abbia speso soldi per 7 anni per farmi imparare a suonarlo e dovrei essere più grato nei suoi confronti, ho fatto uno sbaglio a smettere, ma semplicemente a una certa non mi ha più appassionato e non avevo la frequenza di suonarlo con passione tutti i giorni ogni giorno della mia vita e quindi ho smesso, anche perchè doveva sempre dirmi mio papà "suona", non mi mettevo mai di mia iniziativa a suonare...
Ma tornando alla scuola, in prima me la cavai con 2 debiti e a settembre per fortuna passai, per come ero andato in terza media fu una soddisfazione incredibile per me.
Per passare il debito di mate mi ero dovuto fare 2 quaderni di esercizi mentre i miei compagni che erano passati senza debiti si diedero alla pazza gioia e un po' mi rodeva.
Purtroppo in seconda non andò altrettanto bene, evitai la bocciatura a giugno per il rotto della cuffia con 3 debiti ma purtroppo mi bocciarono a settembre.
Mio papà si illuse che potessi superarli e spese 600 euro per farmi fare ripetizioni senza manco chiedermelo...
Avendo saputo della bocciatura 2 giorni prima dell'inizio della scuola fui "costretto" a rimanere allo scientifico non essendoci più tempo di fare esami integrativi per cambiare indirizzo.
Purtroppo non avevo molto le idee chiare su cosa fare nella mia vita...
Ritornai in quell'istituto ma una settimana dopo cambiai andai in un altro istituto in una città vicina alla mia.
Mettere piede in quella scuola ormai per me era diventato quasi doloroso.
L'anno che ho ripetuto, nonostante le difficoltà nelle materie scientifiche, lo passai senza debiti (almeno quello), in terza ovviamente tornai ad avere difficoltà.
Quell'anno, durante una prova di evacuazione, riincontrai per caso quel mio amico d'infanzia di cui ho parlato, frequentava l'IPSIA di quella città ma spostarono la sua e altre classi nel piano di sopra della nostra.
Da lì riprendemmo a frequentarci, era letteralmente l'unica persona che frequentavo al di fuori delle mura scolastiche in quel periodo (purtroppo allontanai una persona conosciuta all'oratorio che mi invitava spesso a uscire con la sua compagnia, non mi ci trovavo molto a mio agio).
Mi disse chiaramente che nella sua scuola non si faceva NIENTE e che cazzeggiava tutto il giorno, "studiava" giusto i primi di giugno eppure veniva sempre promosso.
Pensai che ciò fosse ingiusto.
Da una parte persone che si facevano il mazzo sui libri e magari venivano pure bocciate, dall'altra gente che pur schiamazzando, saltando sui banchi e non impegnandosi nello studio veniva promossa.
In quarta e quinta feci ancora più fatica, in particolare l'ultimo mese di quinta è stato un trauma e mi ha fatto soffrire molto psicologicamente, più volte pensai di mollare tutto e abbandonare gli studi.
Posso tranquillamente dire di avere rischiato la bocciatura praticamente tutti gli anni dalla seconda media alla quinta superiore... il me stesso delle elementari non se lo sarebbe mai immaginato...
Tranne l'anno che ho ripetuto, dalla prima alla quinta ho sempre dovuto spendere soldi per fare ripetizioni.
Iniziai a pensare che se avessi fatto un IPSIA o comunque una scuola professionale o un perito avrei risparmiato soldi di ripetizioni, angoscia, stress, ansia etc... e avrei anche imparato un mestiere.
Il mio amico praticamente subito dopo il diploma iniziò a lavorare, pur non essendo un pozzo di scienza.
Col diploma di liceo scientifico senza laurea, per il mercato del lavoro al giorno d'oggi è come se avessi la licenza media (una volta mi chiamarono le generali ma quasi un anno dopo aver preso il diploma e avevo già altri impegni se no avrei provato).
Siccome non avevo voglia di rimettermi già sui libri frequentai un istituto tecnico superiore che mi diede la possibilità di fare ben 2 stage (di cui uno non retribuito) e sono molto contento di averli fatti.
Dopo l'its però sentivo che l'università dovevo almeno provare a farla e malgrado avessi avuto la possibilità di cercare già lavoro col diploma its, decisi di iscrivermi all'uni.
Ora ho zero voglia e zero motivazione di passare i pochi esami che mi mancano, ho paura di rimanere fuori corso ancora per tanto tempo senza concludere nulla.
Ogni tanto penso: se avessi iniziato a lavorare subito dopo il diploma, se me ne fossi fregato della laurea, magari adesso a 26 anni avrei già messo da parte, che ne so, 50000 euro facendo ad esempio il cameriere o lavorando al supermercato, invece ho paura di trascorrere ancora tanto tempo senza concludere nulla nel mondo del lavoro...
Era una mia esigenza personale provarci, anche per stare in mezzo a persone più o meno della mia età, ma nella società di oggi se non hai la laurea presa con un voto alto ci sarà sempre qualcuno che ti guarda male...
Voi cosa ne pensate? Perdonate l'ennesimo papiro
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Ultima modifica di Norlit; 20-06-2022 a 14:58.
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20-06-2022, 14:58
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Norlit
Ciao a tutti,
voglio parlare di una cosa che negli ultimi tempi mi sta facendo sentire un po' "in colpa".
Premetto che alle superiori ho frequentato il liceo scientifico, un po' perchè spinto dai miei genitori, un po' perchè "era vicino a casa", anche se per come sono andato in terza media avrei dovuto fare tutt'altro...
Come ho già detto altre volte alle elementari ero tra i primi della classe, ok che "sono facili" ma all'epoca ero convinto di avere un cervello superiore alla media e ero convinto che sarei stato un "secchione" anche alle medie, alle superiori e all'università.
Ma poi alle medie arrivarono i miei problemi di attenzione e concentrazione di cui ho parlato in "Rimasto indietro..." (le discussioni che apro alla fine sono tutte collegate tra loro più o meno) e se in prima media nonostante ciò continuai a prendere voti dignitosi (a parte storia che al secondo quadrimestre divenne la mia "bestia nera", ma in pagella ebbi magicamente "buono"), a metà seconda media e ancor di più in terza ebbi un crollo notevole.
I prof mi dicevano spesso che "avevo le capacità per eccellere in tutte le materie", cosa che a fine liceo non mi sono sentito più dire.
Non avendo brillato particolarmente in terza media al liceo scientifico feci una fatica enorme ad abituarmi a un nuovo metodo di studio, però almeno c'erano meno ore di scuola rispetto ad altri indirizzi e quindi c'era tempo di studiare a casa.
Mi ricordo che quando andai a vedere la recita di mia sorella e vidi 2 miei compagni delle elementari uno di loro 2 disse "ovviamente tu sei un secchione e ce le hai tutte sopra!"
Si, come no... le mie maestre e i miei ex compagni mi immaginavano ancora "secchione" quando non lo ero più da tempo...
Però era anche vero che frequentavo uno dei licei più difficili della provincia, una scuola molto "all'antica" dove i maschi non potevano mettere i pantaloni corti e le femmine non potevano mettere vestiti "succinti" anche quando faceva caldo, e lì anche i "secchioni" facevano fatica.
In quel periodo i miei iniziarono a ripetermi FINO ALLO SFINIMENTO che ero "immaturo" perchè giocavo troppo ai videogiochi e che oltre a non essere bravo a scuola "non sapevo fare niente", per uno che alle elementari pensava di essere un fenomeno (a parte negli sport) fu un duro colpo.
In effetti si era spento qualcosa in me, preferivo stare in casa che uscire e durante le pizzate di classe dicevo qualche parola ogni tanto.
Mia mamma diceva che per il tempo che passavo in casa avrei dovuto essere il primo della classe, peccato che avessi più distrazioni dentro casa che fuori...
Ogni tanto mi rinfacciava di non avere una fidanzata, ma all'epoca non ero ancora interessato ad avere una relazione e non credevo di essere in una condizione mentale giusta per averne una.
Inoltre in quel periodo smisi di suonare il pianoforte (fu mio papà a iscrivermi a scuola di musica in prima elementare) perchè semplicemente in quel periodo non mi entusiasmava più e i miei mi fanno sentire in colpa ancora oggi per questo... (lo strimpello giusto ogni tanto).
Come se tutti quelli che da bambini iniziano a giocare a calcio diventassero dei calciatori professionisti strapagati...
Il pianoforte è uno strumento bellissimo, mi ha dato molte soddisfazioni, sono anche contento che mio papà abbia speso soldi per 7 anni per farmi imparare a suonarlo e dovrei essere più grato nei suoi confronti, ho fatto uno sbaglio a smettere, ma semplicemente a una certa non mi ha più appassionato e non avevo la frequenza di suonarlo con passione tutti i giorni ogni giorno della mia vita e quindi ho smesso, anche perchè doveva sempre dirmi mio papà "suona", non mi mettevo mai di mia iniziativa a suonare...
Ma tornando alla scuola, in prima me la cavai con 2 debiti e a settembre per fortuna passai, per come ero andato in terza media fu una soddisfazione incredibile per me.
Per passare il debito di mate mi ero dovuto fare 2 quaderni di esercizi mentre i miei compagni che erano passati senza debiti si diedero alla pazza gioia e un po' mi rodeva.
Purtroppo in seconda non andò altrettanto bene, evitai la bocciatura a giugno per il rotto della cuffia con 3 debiti ma purtroppo mi bocciarono a settembre.
Mio papà si illuse che potessi superarli e spese 600 euro per farmi fare ripetizioni senza manco chiedermelo...
Avendo saputo della bocciatura 2 giorni prima dell'inizio della scuola fui "costretto" a rimanere allo scientifico non essendoci più tempo di fare esami integrativi per cambiare indirizzo.
Purtroppo non avevo molto le idee chiare su cosa fare nella mia vita...
Ritornai in quell'istituto ma una settimana dopo cambiai andai in un altro istituto in una città vicina alla mia.
Mettere piede in quella scuola ormai per me era diventato quasi doloroso.
L'anno che ho ripetuto, nonostante le difficoltà nelle materie scientifiche, lo passai senza debiti (almeno quello), in terza ovviamente tornai ad avere difficoltà.
Quell'anno, durante una prova di evacuazione, riincontrai per caso quel mio amico d'infanzia di cui ho parlato, frequentava l'IPSIA di quella città ma spostarono la sua e altre classi nel piano di sopra della nostra.
Da lì riprendemmo a frequentarci, era letteralmente l'unica persona che frequentavo al di fuori delle mura scolastiche in quel periodo (purtroppo allontanai una persona conosciuta all'oratorio che mi invitava spesso a uscire con la sua compagnia, non mi ci trovavo molto a mio agio).
Mi disse chiaramente che nella sua scuola non si faceva NIENTE e che cazzeggiava tutto il giorno, "studiava" giusto i primi di giugno eppure veniva sempre promosso.
Pensai che ciò fosse ingiusto.
Da una parte persone che si facevano il mazzo sui libri e magari venivano pure bocciate, dall'altra gente che pur schiamazzando, saltando sui banchi e non impegnandosi nello studio veniva promossa.
In quarta e quinta feci ancora più fatica, in particolare l'ultimo mese di quinta è stato un trauma e mi ha fatto soffrire molto psicologicamente, più volte pensai di mollare tutto e abbandonare gli studi.
Posso tranquillamente dire di avere rischiato la bocciatura praticamente tutti gli anni dalla seconda media alla quinta superiore... il me stesso delle elementari non se lo sarebbe mai immaginato...
Tranne l'anno che ho ripetuto, dalla prima alla quinta ho sempre dovuto spendere soldi per fare ripetizioni.
Iniziai a pensare che se avessi fatto un IPSIA o comunque una scuola professionale o un perito avrei risparmiato soldi di ripetizioni, angoscia, stress, ansia etc... e avrei anche imparato un mestiere.
Il mio amico praticamente subito dopo il diploma iniziò a lavorare, pur non essendo un pozzo di scienza.
Col diploma di liceo scientifico senza laurea, per il mercato del lavoro al giorno d'oggi è come se avessi la licenza media (una volta mi chiamarono le generali ma quasi un anno dopo aver preso il diploma e avevo già altri impegni se no avrei provato).
Siccome non avevo voglia di rimettermi già sui libri frequentai un istituto tecnico superiore che mi diede la possibilità di fare ben 2 stage (di cui uno non retribuito) e sono molto contento di averli fatti.
Dopo l'its però sentivo che l'università dovevo almeno provare a farla e malgrado avessi avuto la possibilità di cercare già lavoro col diploma its, decisi di iscrivermi all'uni.
Ora ho zero voglia e zero motivazione di passare i pochi esami che mi mancano, ho paura di rimanere fuori corso ancora per tanto tempo senza concludere nulla.
Ogni tanto penso: se avessi iniziato a lavorare subito dopo il diploma, se me ne fossi fregato della laurea, magari adesso a 26 anni avrei già messo da parte, che ne so, 50000 euro facendo ad esempio il cameriere o lavorando al supermercato, invece ho paura di trascorrere ancora tanto tempo senza concludere nulla nel mondo del lavoro...
Era una mia esigenza personale provarci, ma nella società di oggi se non hai la laurea presa con un voto alto ci sarà sempre qualcuno che ti guarda male...
Voi cosa ne pensate? Perdonate l'ennesimo papiro
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Un ex amico ha lavorato quattro anni dopo il diploma in un Conad, adesso a 25 anni ha 36.000 euro da parte e intanto se la gode, adesso studia informatica da autodidatta, giusto per farti rosicare. Scherzo dai.
Dipende da cosa vuole una persona nella vita...
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Ultima modifica di Ezp97; 20-06-2022 a 15:07.
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20-06-2022, 15:06
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 1,685
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Ma sti esempi di gente che fa lavori umili e sottopagati e mette da parte tutti sti soldi sono concreti?
Oppure lavorano "tanto per" perché hanno il culo parato da mamma e papà che gli pagano tutto?
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20-06-2022, 15:08
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Ma sti esempi di gente che fa lavori umili e sottopagati e mette da parte tutti sti soldi sono concreti?
Oppure lavorano "tanto per" perché hanno il culo parato da mamma e papà che gli pagano tutto?
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Si, me lo ha detto il fratello con cui uscivo anni fa, intanto si gode la vita e sta studiando roba di informatica.
Se stai molto attento e vivi coi tuoi puoi mettere da parte belle somme.
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20-06-2022, 15:33
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Percorso molto simile al mio, da ex enfant prodige a liceale penoso, perlomeno non mi sono fatto bocciare.
Ho sempre avuto 1/2 debiti ma in qualche modo l’ho sempre scampata, uscendo con un voto ahimè basso. Poi l’uni per inerzia; esco giusto in 5 anni ma poi iniziano i problemi perché fatico a trovare lavoro e peggiorano i problemi di depressione/ansia.
Tra periodi di neetaggio e stage senza senso, butto via 3 anni senza mettere via un euro.
Briciai i miei risparmi in un viaggio senza senso che voleva essere un trasferimento all’estero, poi da lì sono ripartito.
Ma ancora oggi il mio cruccio più grande è quello di non essere andato a lavorare a 18 anni, l’università e il liceo ripagano l’investimento solo se trovi un posto da 2k al mese o anche più ma devi iniziare già subito a 25 anni, altrimenti uno che fa l’itis o ragioneria o il professionale guadagna di più.
Purtroppo ho dovuto impararle da solo queste cose, in più la mazzata della depressione post-laurea mi ha fatto abbandonare un lavoro redditizio che avevo trovato tramite concorso.
I colloqui di lavoro mi andavano sempre male, senza sapere il perché, non avevo tutto questo cv però ero un giovane neolaureato, i miei amici di università hanno trovato di meglio, solo io sono finito nei bassifondi.
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20-06-2022, 15:44
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Ciao Norlit.Se credi che l'università non faccia più al caso tuo ,nessuno ti impedisce di mollare, ma sarebbe un peccato secondo me.
In alcuni passaggi mi sono rivista ,specialmente per quanto riguarda la pressione famigliare e degli altri compagni.
Forse ne avevamo già parlato. Iniziare a lavorare dopo il diploma ha come in tutto i suoi pro e i contro.
Se una persona inizia a lavorare fin da subito, ma abita insieme ai propri genitori probabilmente può essere anche appagante. Nel senso che, in linea di massima non avrai uscite o per lo meno irrisorie rispetto a quelle di pagare affitto/mutuo ,utenze ,ecc.I contro però sono che ti ritroverai inizialmente a doverti accontentare di lavori che richiedono una minor formazione, con salari e condizioni lavorative non sempre piacevoli. Però effettivamente ,se una persona poi decide di specializzarsi in un mestiere e settore da autodidatta ha comunque innumerevoli possibilità.
Il mio consiglio è quello di provare ancora una volta ,per superare gli ultimi esami. Per quanto riguarda il pianoforte, devi vedere tu. Però se continuassi anche a suonare ,magari in futuro potrebbe tornarti utile.
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20-06-2022, 16:05
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2022
Messaggi: 1,192
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Io ho buttato 5-6 anni della mia vita all'università, per una triennale! E non ho concluso un bel niente. Penso che se avessi iniziato a lavorare fin da subito a quest'ora, quando avevo l'età "giusta", forse a quest'ora starei facendo un altro tipo di vita. Ho la sensazione di non aver mai fatto scelte "sensate". Ho preso poi una qualifica di breve durata che può offrire degli sbocchi lavorativi, ma anche qui temo di aver fatto cilecca.
Ora penso di buttarmi sui lavori stagionali, sto già ottenendo diversi colloqui, vorrei provare queste nuove esperienze anche in vista di un possibile futuro all'estero dove le condizioni lavorative dovrebbe essere migliori, blocchi permettendo!
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Ultima modifica di Holbaek; 20-06-2022 a 16:09.
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20-06-2022, 16:12
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#8
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 6,253
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Un anno dopo il diploma ho trovato un lavoro in un supermercato e ci sono rimasto per 4 anni.
Mettere da parte i soldi una parola, dipende da tanti fattori, se hai una famiglia che ti copre nel senso che vivi con i tuoi allora si può parlare.
Se devi vivere in affitto e pagare le utenze allora è già più differente, soprattutto se ti pagano per un part time.
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20-06-2022, 16:13
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 269
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io non sono mai passata dalla fase "sei un genio" a scuola, perche' sono sempre stata una capra. Ho durato una fatica incredibile per arrivare alla fine delle superiori senza essere mai bocciata e, anche all'univesita', ho impiegato 9 anni per farne 5.
Alla fine di tutto cio' poi non trovavo lavoro e ho pensato "ma chi me l'ha fatto fare... non potevo andare a fare l'estetista?". Come per te, anche i miei mi dicevano che ero infantile, che dovevo applicarmi di piu', che invece di studiare pensavo ad altro ma sui libri ci passavo giornate intere!
Alla fine, per fortuna, ho deciso di andarmene all'estero perche' era l'unico modo di trovare lavoro nel mio settore.
Ora, dopo qualche annetto, guardandomi indietro e guardando quelli che avevo intorno, tutto sommato non sto tanto male. Tornando indietro farei scelte molto diverse e si', ammetto che i miei genitori avevano ragione. Indubbiamente ero immatura e potevo applicarmi molto di piu'. Immagino che sia un discorso valido per tanti: quando si e' adolescenti si pensa in modo diverso ed e' difficile vedere le cose da un punto di vista piu' maturo, specialmente se mancano i giusti stimoli.
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20-06-2022, 16:14
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,748
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Credo che dipenda tutto dalle ambizioni che si hanno. Se vuoi fare per esempio l'avvocato o il medico la laurea ti serve, se vuoi fare l'idraulico puoi seguire un altro tipo di percorso.
Gente che fa lavori come cameriere o operaio, dubito fortemente che possa mettere da parte tutti questi soldi in così poco tempo, a meno che non viva con mamma e papà che pagano spesa, bollette e tasse varie.
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20-06-2022, 16:33
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Holbaek
Io ho buttato 5-6 anni della mia vita all'università, per una triennale! E non ho concluso un bel niente. Penso che se avessi iniziato a lavorare fin da subito a quest'ora, quando avevo l'età "giusta", forse a quest'ora starei facendo un altro tipo di vita. Ho la sensazione di non aver mai fatto scelte "sensate". Ho preso poi una qualifica di breve durata che può offrire degli sbocchi lavorativi, ma anche qui temo di aver fatto cilecca.
Ora penso di buttarmi sui lavori stagionali, sto già ottenendo diversi colloqui, vorrei provare queste nuove esperienze anche in vista di un possibile futuro all'estero dove le condizioni lavorative dovrebbe essere migliori, blocchi permettendo!
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Pure io in primavera prossima mi butto su lavori stagionali e lascio l'azienda agricola ma non torno a fare il cameriere di certo, oltre a fare lavori di giardinaggio come faccio già ogni tanto vorrei provare come aiuto cuoco magari o anche assistente sulla spiaggia che gestisce ombrelloni e sdraie.
Poi l'inverno ho pensato di iscrivermi in palestra, farmi qualche vacanza in solitaria...
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20-06-2022, 16:35
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da limitless
Un anno dopo il diploma ho trovato un lavoro in un supermercato e ci sono rimasto per 4 anni.
Mettere da parte i soldi una parola, dipende da tanti fattori, se hai una famiglia che ti copre nel senso che vivi con i tuoi allora si può parlare.
Se devi vivere in affitto e pagare le utenze allora è già più differente, soprattutto se ti pagano per un part time.
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Come hai trovato? Conoscenze o fortuna?
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20-06-2022, 16:35
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,887
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Io dopo il diploma ho fatto sette anni da neet, ora sto facendo un tirocinio ma tra qualche mese tornerò come prima probabilmente, non troverò mai la mia strada.
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20-06-2022, 16:37
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Credo che dipenda tutto dalle ambizioni che si hanno. Se vuoi fare per esempio l'avvocato o il medico la laurea ti serve, se vuoi fare l'idraulico puoi seguire un altro tipo di percorso.
Gente che fa lavori come cameriere o operaio, dubito fortemente che possa mettere da parte tutti questi soldi in così poco tempo, a meno che non viva con mamma e papà che pagano spesa, bollette e tasse varie.
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Dove abito io la stragrande maggioranza dei ventenni e buona parte dei trentenni vive così, io sarei riuscito a mettere da parte almeno 100k per lo stile di vita austero che faccio. Non avrei svoltato ok, però sarei maturato prima senz’altro. Non che il lavoro nobiliti o che cosa, però ti sveglia senz’altro.
Le ambizioni penso che le abbiamo tutti, poi c’è la realtà, io ho capito ben presto che non avevo il mordente necessario per fare il libero professionista né la testa per studiare medicina o ingegneria.
Al massimo avrei potuto lavorare in banca, non oltre.
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Ultima modifica di Varano; 20-06-2022 a 16:40.
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20-06-2022, 16:39
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
Dove abito io la stragrande maggioranza dei ventenni e buona parte dei trentenni vive così, io sarei riuscito a mettere da parte almeno 100k per lo stile di vita austero che faccio. Non avrei svoltato ok, però sarei maturato prima senz’altro. Non che il lavoro nobiliti o che cosa, però ti sveglia senz’altro
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Puoi pure metterne da parte 200, ma senza vita sociale, ragazza, soddisfazioni personali, ti senti un cazzo lo stesso.
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20-06-2022, 16:40
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Io dopo il diploma ho fatto sette anni da neet, ora sto facendo un tirocinio ma tra qualche mese tornerò come prima probabilmente, non troverò mai la mia strada.
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Stoca 😄 sette anni pieni a non fare niente? Io ne ho fatti 3 e sono quasi impazzito.
Prima o poi ognuno trova la propria strada... te lo dico solo perché i soliti vecchi rompicoglioni me lo hanno detto, lol.
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20-06-2022, 16:42
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Io ho iniziato a lavoricchiare dai 16-17 in estate ,animatrice, cassiera, baby sitter. Finito il diploma, dopo non molto, commessa in uno showroom con tirocinio e poi assunta. Dai 18 vivo fuori casa, da parte ho messo via poco e niente. L'università magari mi avrebbe dato più soddisfazioni ,ma purtroppo all'epoca ho intrapreso la strada che mi sembrava più facile e idonea per me.
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20-06-2022, 16:44
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Ma sei andata fuori casa per scelta oppure per necessità?
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20-06-2022, 16:49
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#19
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
Ma sei andata fuori casa per scelta oppure per necessità?
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Avevo entrambe le motivazioni.
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20-06-2022, 16:49
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,302
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Hai fatto la scelta giusta secondo me, lavori tipo cameriere/commesso non ti danno garanzie nel lungo termine. Metti i soldi da parte, li spendi per comprare l' auto, per farti i viaggi e poi? Te la godi per adesso, ma gli effetti si vedono dopo...
Considera che questi lavori sono a rischio, si parla tanto di automazione, per adesso sembra utopia, ma tra 20 anni?
Il tuo discorso avrebbe senso se avessi trovato lavoro come elettricista/meccanico/ programmatore/ perito chimico..a seconda di quale ramo hai scelto alle superiori. Ma anche con questi lavori, non é detto che avresti trovato il posto fisso... anzi...e in molti casi chiedono almeno la triennale, se vuoi fare qualcosa di diverso (ad esempio progettare).
Io mi sono diplomato con 100 all' ITIS, ma alle aziende non gliene fregava niente, tra un po' chiedevano esperienza anche per giuntare un cavo......
Ho ricevuto un' offerta (direi l' unica a 'sto punto) l' anno scorso, ma ho lasciato perdere, dato che quel lavoro mi faceva venire gli incubi.
Gli anni scorsi mi ero candidato come commesso in vari supermercati, facevo avanti indietro all' ufficio collocamento, non é servito a niente. Avevo parlato pure con un tizio che faceva impianti in giro per la regione...chi l'ha piú sentito.
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