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12-04-2012, 00:53
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#1
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Intermedio
Qui dal: May 2011
Ubicazione: bo
Messaggi: 107
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Frequento da parecchi mesi un bar in pausa pranzo (da solo). Sono tranquilli e mi ci trovo bene, ci salutiamo prima e dopo, ogni tanto chiacchieriamo anche (poco), fine. Vedo che con praticamente tutti gli altri avventori fissi ci si intrattengono spesso e si chiamano per nome, il mio invece non lo sanno.
Situazione simile al bar prima, poi l'ho cambiato
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12-04-2012, 00:56
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Vado ogni tanto a pranzo in un ristorante da circa tre anni, secondo te sanno come mi chiamo? Ho vergogna di presentarmi
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12-04-2012, 00:56
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#3
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: maledetto pianeta terra
Messaggi: 404
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sta cosa succede se la tua chiacchierata al bar si limita al grazie per favore come va? bel tempo eh , che freddo oggi. gli altri sicuramente parlano di qualche interesse comune tipo calcio , donne, o altro ..... dico sempre forse perchè non ho visto la situazione
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12-04-2012, 08:22
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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il fatto che non conoscano il tuo nome lo consideri un male?
perchè?
io sarei a disagio dovendo gestire dei rapporti umani anche in pausa....e che cacchio almeno in pausa fatemi staccare un pò....
buongiorno, buonasera, e poi uno si legge il giornale....
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12-04-2012, 10:48
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da he_got_game
Frequento da parecchi mesi un bar in pausa pranzo (da solo). Sono tranquilli e mi ci trovo bene, ci salutiamo prima e dopo, ogni tanto chiacchieriamo anche (poco), fine. Vedo che con praticamente tutti gli altri avventori fissi ci si intrattengono spesso e si chiamano per nome, il mio invece non lo sanno.
Situazione simile al bar prima, poi l'ho cambiato
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A volte mi stupisco anch'io di quanto gli altri possano percepire amplificato il nostro comportamento poco gioviale.
Non ce ne accorgiamo ma essi sono spiazzati e intimoriti, che si rifiutano di darci la stessa confidenza; vedono una porta chiusa e non si sforzano ad aprirla.
C'è da dire che non sempre hanno torto: avvertono il nostro desiderio di non essere molestati da domande indiscrete.
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12-04-2012, 11:06
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
vedono una porta chiusa e non si sforzano ad aprirla.
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perchè dovrebbero farlo?
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12-04-2012, 11:12
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,631
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Pensa che io ho provato un senso di disagio per motivi opposti
Quote:
'è da dire che non sempre hanno torto: avvertono il nostro desiderio di non essere molestati da domande indiscrete.
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In una rara uscita con un gruppo di ex compagni del liceo siamo andati a prendere un aperitivo in un bar dai prezzi onesti dove loro sono abituè.
La particolarità del bar, oltre ai prezzi proletari, è che il gestore parla a TUTTI i clienti, si informa sul loro nome, da a tutti del tu e cerca di risultare un simpaticone. Offre molti piattini/drink, fa credito all'occorrenza..
Inutile dire che molte persone vadano li per passare in compagnia un pomeriggio più che per bere il classico caffè, risulta un mini centro sociale perennemente affollato.
La sua strategia commerciale è molto buona, nulla da dire, ma a me un simile comportamento ha messo molto a disagio. Non che mi abbia fatto dispiacere, nè sono scappato a gambe levate ma sono abituato a dare confidenza solo a chi conosco, non riesco a scherzare con quello che era, a tutti gli effetti, un perfetto sconosciuto. Il restare sulle mie gli avrà senza dubbio fatto credere che ero un brontolone o che mi stava antipatico, o che avessi dei problemi di socializzazione. Sebbene parzialmente sia vero il sapere che è stato percepito mi ha messo ulteriormente a disagio.
Mi sentivo un pesce fuor d'acqua.
Chi ha denti non ha pane, chi ha pane non ha denti
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12-04-2012, 11:15
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Efits
Pensa che io ho provato un senso di disagio per motivi opposti
In una rara uscita con un gruppo di ex compagni del liceo siamo andati a prendere un aperitivo in un bar dai prezzi onesti dove loro sono abituè.
La particolarità del bar, oltre ai prezzi proletari, è che il gestore parla a TUTTI i clienti, si informa sul loro nome, da a tutti del tu e cerca di risultare un simpaticone. Offre molti piattini/drink, fa credito all'occorrenza..
Inutile dire che molte persone vadano li per passare in compagnia un pomeriggio più che per bere il classico caffè, risulta un mini centro sociale perennemente affollato.
La sua strategia commerciale è molto buona, nulla da dire, ma a me un simile comportamento ha messo molto a disagio. Non che mi abbia fatto dispiacere, nè sono scappato a gambe levate ma sono abituato a dare confidenza solo a chi conosco, non riesco a scherzare con quello che era, a tutti gli effetti, un perfetto sconosciuto. Il restare sulle mie gli avrà senza dubbio fatto credere che ero un brontolone o che mi stava antipatico, o che avessi dei problemi di socializzazione. Sebbene parzialmente sia vero il sapere che è stato percepito mi ha messo ulteriormente a disagio.
Mi sentivo un pesce fuor d'acqua.
Chi ha denti non ha pane, chi ha pane non ha denti
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l'ho pensato ma non l'ho scritto.
se gli altri danno confidenza, ci lamentiamo (ci sono state diverse discussioni aperte proprio per lamentarsi), se non lo fanno, ci lamentiamo, insomma, gli altri sbagliano sempre.
noi invece quand'è che sbagliamo?
perchè warlord dice che li altri sono obbligati moralmente a sfondare le nostre porte, sennò sono in torto?
c'è del surreale in tutto ciò.
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12-04-2012, 11:22
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da he_got_game
Frequento da parecchi mesi un bar in pausa pranzo (da solo). Sono tranquilli e mi ci trovo bene, ci salutiamo prima e dopo, ogni tanto chiacchieriamo anche (poco), fine. Vedo che con praticamente tutti gli altri avventori fissi ci si intrattengono spesso e si chiamano per nome, il mio invece non lo sanno.
Situazione simile al bar prima, poi l'ho cambiato
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per la cronaca, succede esattamente anche a me, proprio in materia di bar, ma anche tanti altri contesti, e ovviamente la colpa è solo mia, perchè come dici tu, la gente è disponibile a parlare con te, ma se manca quel'apertura da parte nostra, che poi è solo una scintilla, un attimo, un interruttore, ma finchè non lo facciamo scattare, tracciamo confini ben visibili, che questa gente non si azzarda ad oltrepassare
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12-04-2012, 11:46
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#10
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Non vedo il bar come luogo di socializzazione inteso come "fare nuove conoscenze"...al massimo è luogo di socializzazione nel senso che ci vai con qualcuno che già conosci...
Dubito che si possa conoscere qualcuno al bar.. ... non vedo come sia possibile.
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12-04-2012, 11:51
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#11
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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lo sanno ed era decisamente meglio se non lo sapessero
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12-04-2012, 11:59
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
perchè dovrebbero farlo?
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Non che "dovrebbero", non c'è nessun dovere morale. Per il motivo che danno confidenza agli altri, potrebbero dare confidenza anche alle persone più fredde. Uno lo può anche pensare, se poi non vogliono sono affari loro.
Perché non lo chiedi a chi ha aperto il thread?
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12-04-2012, 12:03
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
l'ho pensato ma non l'ho scritto.
se gli altri danno confidenza, ci lamentiamo (ci sono state diverse discussioni aperte proprio per lamentarsi), se non lo fanno, ci lamentiamo, insomma, gli altri sbagliano sempre.
noi invece quand'è che sbagliamo?
perchè warlord dice che li altri sono obbligati moralmente a sfondare le nostre porte, sennò sono in torto?
c'è del surreale in tutto ciò.
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No, la questione è semplice. Noi dobbiamo saperci fare con gli altri, per essere ben accolti. Gli altri devono saperci fare con noi per essere ben accolti.
Essendo gli altri mitizzati da noi, ci sembra strano come noi siamo capaci di agire con la stessa loro selettività.
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12-04-2012, 12:11
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#14
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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E' capitato anche a me, ho cercato di non darci troppa importanza, se per ogni cosa faccio una mezza tragedia, non ne esco più. È già tanto che riesco a parlare due minuti di calcio e di lavoro (che non c'è) senza incorrere in tremori, sudorazioni e senso di opressione sul petto, no problem se non sanno o non gli interessa sapere come mi chiamo.
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12-04-2012, 12:29
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Perché non lo chiedi a chi ha aperto il thread?
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sei tu che hai detto che non si sforzano, e non sempre hanno torto (quindi spesso ce l'hanno), come appunto fosse un dovere morale.
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12-04-2012, 12:31
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Gli altri devono saperci fare con noi per essere ben accolti.
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peccato che se su un gruppo di 10 persone, 9 si comportano allo stesso modo ed 1 sola in modo differente, è quella sola persona che deve adeguarsi alle 9, non il contrario (poi possono anche farlo, per carità, ma è rischioso, rischiano di sorgere delle rogne).
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12-04-2012, 12:34
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#17
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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io a volte invece rimango proprio shockata quando il mio nome invece lo sanno però non mi riferisco a luoghi tipo bar che un bar fisso non lo frequento, può capitare giusto una volta ogni tanto che ci vado a prendere un caffè e ogni volta in un bar diverso.
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Ultima modifica di lizbon; 12-04-2012 a 12:39.
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12-04-2012, 12:35
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#18
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,631
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
l'ho pensato ma non l'ho scritto.
se gli altri danno confidenza, ci lamentiamo (ci sono state diverse discussioni aperte proprio per lamentarsi), se non lo fanno, ci lamentiamo, insomma, gli altri sbagliano sempre.
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Non ho detto che sbagliava nel tentare di coinvolgermi(parlo del caso specifico, ma penso si possa estendere a situazioni analoghe), ho detto che per come sono fatto io, ossia restio a dare confidenza a chi mi è sconosciuto mi metteva a disagio.
Questo disagio suppongo sia sentito per la mancanza di social skill dovuta all'inutilizzo, dopo un numero imprecisato di tentativi anche con il barista simpaticone penso riuscirei a parlare senza problemi.
Il problema è che lui avendo notato che sono restio ad aprirmi le volte successive tentò di coinvolgermi molto meno nei discorsi, non migliorando quindi la situazione, ho tuttavia apprezzato sul piano razionale il suo tentativo.
Il problema sono io, non come lui si pone nei confronti di un potenziale cliente.
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12-04-2012, 12:36
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#19
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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Per la cronaca: ho avuto* un bar (un timido, ansioso e quant' altro come me... provate a immaginare), non è che stessi lì a chiedere a tizio e a caio come si chiamassero, c'era altro cui pensare (rate, ici, pagare fornitori f24, ecc ecc ecc).
*Assolutamente non voluto, sono stato costretto o quasi dai miei, si è rivelata una catastrofe (annunciata) economica e personale, perchè dopo quell' esperienza sono venuti fuori tutti i miei problemi, ero arrivato al punto che quasi non riuscivo a camminare tanto era il dolore che provavo per l' ansia che si ripercuoteva sul mio fisico, mannaggia a me al mio non saper dir di no quando è il momento !!!
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12-04-2012, 12:37
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor
Non vedo il bar come luogo di socializzazione inteso come "fare nuove conoscenze"...al massimo è luogo di socializzazione nel senso che ci vai con qualcuno che già conosci...
Dubito che si possa conoscere qualcuno al bar.. ... non vedo come sia possibile.
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no... c'è gente che riesce a socializzare anche al supermercato ed il bar è pure meglio
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