Non scrivo molto qui sul forum, ma questa cosa solo chi legge questo forum la puo' capire/comprendere.
In accordo con lo psichiatra sto cambiando farmaco per provare a migliorare il piu' possibile ma mia situazione di ansioso-depresso. Preferisco non nominare, per ora, i farmaci in questione.
Sta di fatto che per adesso sto solamente subendo in maniera abbastanza pesante i sintomi da interruzione del vecchio farmaco, anche se ho seguito un programma preciso di 'abbandono'.
Sono storno, mezzo ubriaco, ho la lacrima facile, la pancia sconquassata da un disordine mutante e debilitante. Se cerco di attivarmi, uscendo o facendo qualsiasi cosa che non sia merdificare sul divano o nel letto, inizio a sudare come un cavallo all'ultimo quarto di miglio. Ho delle vertigini che mi danno la nausea e che mi colpiscono a ondate veramente implacabili.
Porca troia.
Per contro l'umore e' piu' o meno stabile e, miracolo, la mia libido e' resuscitata. Non mi ricordavo nemmeno che fosse possibile provare piacere. Non e' una magra consolazione, ma nemmeno un superbonus che mi fa passare tutto il resto....
Il tutto nella piu' completa solitudine, perche' nessuno puo' capire, nessuno puo' aiutarti, solo tu puoi/devi tener duro e aspettare, aspettare, aspettare.
Nessuno che non ci sia invischiato capisce il disagio mentale, tanto meno il quello provocato da uno psicofarmaco.
Questa e' una delle parti per me piu' merdosa dell'intera questione.
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...Sperando che la nuova terapia sia poi efficace, perche' la certezza, come ben sapete, non c'e' mai.
Non sapendo come chiudere il post, metto un punto.