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Ciao, vi è mai capitato di imbattervi in schemi ricorrenti nelle vostre vite?
Parlo anche e soprattutto di eventi che NON dipendono da voi.
Della serie: se io mi mostroscostante e schivo e la persona in questione si allontana, ci sta. è anche, se non soprattutto, responsabilità mia.
Io vi parlo proprio di eventi, di situazioni che non sono in nostro controllo. E che si ripetono.
Per la prima volta nella mia vita sto "calando le braghe" della razionalità e comincio a rendermi conto che forse i miei pensieri e le mie convinzioni hanno più potere e impatto di quello che pensavo, e che, allo stato attuale, lo sto sfruttando male.
Voi?
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In base all'esempio che hai fatto la risposta è semplice: sì, ci sono schemi ricorrenti. Io penso che spesso si riescono anche ad individuare piuttosto facilmente, la cosa complicata secondo me non è individuarli, ma eliminarli o modificarli e sostituirli con altri schemi.
Perché è uno schema ricorrente anche usare la mano destra, ma autoaddestrarsi a usare la sinistra è tutt'altro che semplice o immediato dato che ci si trova "più naturalmente" a usare questa mano qua per far certe cose.
La situazione è chiara, si è taciturni, l'altra persona si annoia o chissà cosa pensa e si allontana preferendo frequentare altre persone. E' piuttosto evidente per molte persone la dinamica e lo schema come funziona.
Se si fosse meno taciturni l'altra persona non si allontanerebbe così facilmente (o quantomeno con minori probabilità). Ora però non si sa mai bene se e quanto la cosa risulta controllabile.
Per qualcuno non parlare rappresenta un'abitudine superficiale e potrebbe liberarsene facilmente, mentre per altri quel modo di comportarsi potrebbe essere incistato più in profondità. Cambiare schema non è detto che sia sempre così abbordabile, la difficoltà sta qua.
Dipenderanno da qualche schema cerebrale anche le nostre preferenze sessuali e cose del genere e se io un giorno mi svegliassi e decidessi di cambiare uno schema del genere (e secondo me in linea di principio risulterebbero modificabili anche questi schemi qua) perché mi crea una serie di difficoltà sociali, dato che diverse persone si allontanano a causa di questa cosa qua, può essere che non saprei neanche da dove cominciare o anche che cercando di modificare la cosa vado a squilibrare altro e sto peggio. Anche questi sono schemi ricorrenti ed influiscono su quel che ci capita e sulle reazioni del contesto sociale.
Lo schema è solo la superficie, quel che risulta poco chiaro è quali processi sono coinvolti (interni ed esterni) che mantengono in piedi questo schema e se risulta davvero preferibile per la persona liberarsene. Se uno schema c'è adesso e si mantiene in piedi, dei motivi per cui sta in piedi ci sono sempre. Se i motivi sono superficiali si sarà spinti facilmente a modificare un'abitudine, se i motivi sono profondi e coinvolgono equilibri ed altri schemi risulta meno probabile cambiare, fino ad arrivare a casi in cui le probabilità di cambiamento sono scarse.
Cambiare uno schema può divenire praticamente impossibile se questo risulta incistato molto profondamente nell'identità della persona e non rappresenta un'abitudine piuttosto superficiale. Credo che sia in buona parte relativa la cosa, non è che esiste uno schema facile da cambiare per tutti o difficile da cambiare per tutti.
Anche fumare sigarette per qualcuno potrebbe rappresentare un'abitudine piuttosto superficiale, e questa persona potrebbe smettere facilmente nel giro di pochi giorni, mentre per qualcun altro eliminare di punto in bianco questa abitudine potrebbe portarlo a forme di squilibrio che lo farebbero scivolare molto velocemente a ripetere lo stesso schema problematico di cui "vorrebbe" liberarsi e che in base a quel che conosce resta fuori dal suo controllo.