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18-04-2013, 19:50
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Ultima modifica di cancellato8738; 10-02-2021 a 22:06.
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18-04-2013, 20:01
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#2
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 382
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Non sai quanto ti capisco, faccio da anni questi ragionamente purtroppo non portano a nulla!La scoetà purtroppo va cosi' finche la gente non si sveglia andra sempre cosi' noi non possiamo farci nulla.
La mia conclusione è stata che il massimo che si possa fare è trovare persne che vedono la vita circa come la vedi tu purtroppo non è semplice...
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18-04-2013, 20:20
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#3
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,364
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Potresti avere ragione. Su tutto.
O potresti svegliarti un giorno ed accorgerti che non c'è stronzo più stronzo di te stesso.
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18-04-2013, 20:40
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#4
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,364
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Questo è già successo parecchie volte, ma tanto non me ne vado proprio da qua anche se nessuno mi dovesse desiderare
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Non volevo dire questo. Volevo dire che nella vita è tutto un gioco di prospettiva.
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18-04-2013, 20:40
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Società: una parola che mi provoca ustioni e irritazioni alla gola. Ho smesso di vivere per essa, ormai. L'unica battaglia per cui vale la pena vivere è solo e unicamente per se stessi. E per quella poca brava gente che abbiamo in dono d'incontrare lungo il dannato cammino. Per il resto: serviti della società in cui vivi, insomma, non sputare nel piatto dove mangi, ma rimani sempre fedele alla tua idea, non snaturarti mai, non farlo mai, se credi che non ne valga la pena. E non ne vale quasi mai la pena.
Spero che questo mare di castronerie possa servirti a qualcosa, se anche non ti servisse, amen.
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18-04-2013, 21:32
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Ti dirò.. in un certo senso in questo periodo penso proprio a quello ma in realtà è una cosa che ho sempre "percepito". Ma andiamo per ordine: è vero che la società.. o comunque quello che NOI chiamiamo "la società".. quello che noi immaginiamo leggendo le perole "la società" fa in buona parte schifo.
Ma io onestamente credo di essere andato oltre a quel senso di schifo... guarda.. fra 2 giorni parto per andare in villaggio turistico con una cosa come 150 fra ragazzi e ragazze tutti dai 17 ai 26 anni circa.. e vedendo i loro profili facebook .. ma anche leggendo tutto quello che scrivono sul gruppo.. anche a me comunque viene proprio un senso di repulsione generale. Ma non perchè siano persone sgradevoli.. assolutamente. Non è quello. E' proprio una cosa mia... che dopo un po' sento proprio il bisogno di staccarmi un po' dai gruppi... e stare un po' solo. Tipo oggi ho rastrellato il giardino con il gatto che guardava e mi son sentito veramente bene proprio perchè dopo un po' avere a che fare con i gruppi..... mi fa venir voglia di staccarmi per un po'.
Però secondo me si tratta solo di trovare il giusto equilibrio poi nessuno deve snaturarsi.. per esempio con alcuni ho avuto piacevoli conversazioni..ma difatti io non ce l'ho con loro. Non ce l'avrei, fossi in te, con -le persone che formano la società-.
Quello che va capito ed accettato è il fatto che comunque non siamo tutti uguali (per fortuna) e alla fine il senso di repulsione non è che sia qualcosa da vedersi come un "problema" perchè alla fine ognuno deve costruire attorno a sè la propria società. Non esiste "la società" rispetto alla quale ti devi uniformare.. o relazionare. Non è vero. Sono sicuro che come io mi scazzo quando si fa eccessivo cameratismo.. qualcun'altro la sta pensando come me anche se non lo dice. E il fatto che io magari lo dica stabilisce già un legame fra me e quel qualcun'altro.
L'importante è essere se stessi.. essendo se stessi amicizie e persone affini se ne trovano sempre.
Ognuno deve scegliersi le persone di cui circondarsi.. ognuno se la crea lui, la sua società. Perchè se ci pensi decidi tu con chi fare amicizia, chi avere vicino e con chi condividere la tua vita.
Quindi alla fine non c'è davvero nessun problema reale.. cioè... davvero.. chissene frega della società. Non ti deve importare. Ognuno deve semplicemente circondarsi delle persone con cui sta bene.. e guardate che questo è quello che alla fine fanno tutti quanti..
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Ultima modifica di Halastor; 18-04-2013 a 21:44.
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18-04-2013, 21:52
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: salerno
Messaggi: 710
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l'uomo sta regredendo, pensa solo al divertimento, ma in realtà non si diverte nemmeno, fa solo quello che fa la massa. questo comportamento ha permesso soprattutto negli ultimi 10anni ai potenti di magnarsi tutto e portare l'italia sul lastrico. infatti i lobotomizzati non sono in grado di reagire, ne di pensare, sono solo capaci di comprare le stupidagini che vanno di moda e consumare e inquinare.
Potrà sembrare brutto dirlo, ma ci sarebbe bisogno di un'epurazione e soppressione di tali soggetti, che sono circa l'80% della popolazione, solo così potremo vivere bene.
prima si era poveri e si era felici, ora abbiamo tutto e vogliamo sempre di più, ti sembra un umanità che merita di vivere?
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18-04-2013, 22:44
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#8
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Avanzato
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Nel palazzo degli zombi
Messaggi: 305
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Senza manco sapere se, da un momento all'altro, dovessero saltarti le cervella o dovesse esploderti una bomba sotto al culo.
Dai, ma guardiamoci in faccia...Tu, ti ci vedi a sorridere e a fare il cretino o la cretina, a faticare come un somaro e magari non ottenere niente, e poi saltare per aria così, come uno stronzo?
Esiste un'altra possibilità? Un altro orizzonte, un'altra dimensione?
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Una settimana fa una mia coetanea è morta, non è stata una bomba ma una malattia che non riusciva a curare... la morte in questa vita è l' UNICA cosa certa... spesso non ci si pensa fin quando non capita a qualcuno che ci è vicino oppure un incidente...
Puoi dormire tutto il giorno e non fare nulla ma ciò non ti fa scampare dalla morte, oppure si può vivere lasciando un segno è per questo segno si sorride si lavora come somari.
Non siamo nati nel posto peggiore e nemmeno nell'epoca peggiore, ricordo che i nostri nonni e zii si son fatti le guerre e tanti son morti giovanissimi(mio zio aveva 22 anni morto in Libia) lasciando i figli orfani, in USA durante la guerra del Vietnam tanti giovani ci hanno lasciato le penne.
Credo che sia un dovere oggi cercare di godersi ciò che abbiamo perchè siamo veramente fortunati ma cosa più importante è difendere il nostro diritto alla libertà per far si che guerre e stragi come quelle passate non succedano più.
Per me questo è un ideale per cui vivere e un segno di rispetto per i giovani morti per nulla.
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19-04-2013, 00:03
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#9
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Avanzato
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Nel palazzo degli zombi
Messaggi: 305
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ma nessuno qui ha detto che non bisogna godersi le cose belle della vita.
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... leggendo quello che hai scritto mi è venuta in mente la morte è ho sentito il bisogno di scrivere questo pensiero sarà che sono ancora un pò toccato... o per il periodo che la ripropone sotto svariati aspetti...
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19-04-2013, 01:10
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#10
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Per quanto questa società sia fallibile (e cosa creata dall'uomo non lo è?), ritengo che si sia nella migliore società possibile a questo stadio dello sviluppo umano.
E penso questo riflettendo sul fatto che mai nella storia dell'uomo un così ampio spettro di diversità siano capite, incoraggiate o comunque non boicottate.
Basti riflettere su come erano trattate le minoranze (di qualunque tipo: razza, religione, sessualità...) solo qualche decennio fa.
Ovviamente non è un processo assimilato ancora del tutto, ma la direzione è facilmente percebile.
Quindi va bene riflettere su cosa non ci piace (possibilmente per migliorarla, non per sterile lagna), ma sarebbe anche opportuno darsi da fare per scenderci a patti.
E dico questo pensando anche all'altro thread sull'introversione poco accettata.
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19-04-2013, 10:00
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,702
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Generalmente ci si imbruttisce quando non riusciamo più a dire no... quando insomma, per un motivo o per un altro, scendiamo troppo a compromessi e accettiamo delle realtà che non ci appartengono.
La società odierna è fatta anche di molte persone frustrate che pur di esserci e adeguarsi vivono male.
Intendiamoci, un minimo di malleabilità è giusta, del resto dobbiamo convivere e lavorare.
Questo però non significa dover per forza chinare la testa o smettere di ragionare con il proprio cervello.
Secondo me non si può combattere un sistema del genere, è troppo grande.. quello però che possiamo fare è scegliere per noi e agire di conseguenza, rendendo la nostra realtà più dignitosa.
Diciamo anche una cosa.
In genere le idee più interessanti nascono proprio dalle persone in grado di pensare controcorrente e fuori dagli schemi.
Del resto è sempre stato così, la società consuma e si fa inquadrare.. salvo poi (magari dopo qualche anno) iniziare a seguire gli innovatori bistrattati fino a poco tempo prima.
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19-04-2013, 11:03
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#12
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
In genere le idee più interessanti nascono proprio dalle persone in grado di pensare controcorrente e fuori dagli schemi.
Del resto è sempre stato così, la società consuma e si fa inquadrare.. salvo poi (magari dopo qualche anno) iniziare a seguire gli innovatori bistrattati fino a poco tempo prima.
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Mi hai fatto venire in mente un libro che ho letto di recente: Lila di Robert Pirsig.
E' un libro che spazia fra vari argomenti, dall'antropologia alla (sopratutto) metafisica.
Il suo obiettivo è creare una metafisica (cosa che io considero superflua, frutto di una intellettualità troppo orientata alle astrazioni), ma nel farlo fa riflessioni molto interessanti.
Una di queste è la differenza fra forze statiche e forze dinamiche della società.
Le forze statiche sono quelle che permettono alla società di esistere nel tempo, di cementarsi. Quindi le regole, le leggi, se vogliamo l'omologazione.
Le forze dinamiche sono quelle, più isolate e spesso osteggiate dalle forze statiche, che permettono alla società degli scatti in avanti evolutivi.
Quindi i Galileo, o le minoranze portatrici di idee controcorrente.
Secondo lui entrambe queste forze sono necessarie alla società: le prime perchè senza forze statiche la società finirebbe nell'anarchia e quindi nell'autodistruzione, le seconde perchè senza forze dinamiche la società non riuscirebbe più ad evolversi, si bloccherebbe del tutto e decadrebbe per semplice inerzia.
Quindi nelle società spesso avviene che una idea dinamica, prima osteggiata aspramente dalle forze statiche, venga in seguito rivalutata, fatta propria e assimilata diventando parte delle forze statiche che regolano il vivere della società stessa.
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19-04-2013, 13:33
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#13
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: toscana
Messaggi: 507
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e' una societa' basata sul consumismo esasperato. e per proliferare deve premiare appunto i consumatori. che poi sono chi ha l'ultimo modello di cellulare chi va in discoteca allo stadio ecc. noi credo siamo tagliati fuori anche per questo e visti come un "pericolo". l'autonomia di pensare dell' introverso il suo in genere opporsi alle mode e' indubbiamente un pericolo.
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19-04-2013, 16:18
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#14
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 332
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io penso che in fondo a questa società tutti siano insicuri. Ormai si può dire che abbiamo grandi tecnologie e non ci manca quasi più nulla, quindi tutti partono dall'idea che bisogna avere tutto, tutto ciò che è possibile avere e che, soprattutto, hanno gli altri, dobbiamo averlo. Poi, ognuno ha paura: paura appunto di essere escluso, di non essere al pari degli altri, di essere visti male ed emarginati per la più piccola stupidaggine. Quindi si emula, si imita, per assomigliare a chi riesce a farsi seguire, pur non essendo il proprio vero io. Facendo così, col tempo si dimentica la propria vera identità e si finisce per dimenticare chi si è veramente, e si finisce per perdere anche i propri pensieri e a farsi condizionare dalla più piccola opinione. Noi, più timidi e riservati, non siamo riusciti ad aggiungerci a questa società per un motivo o per l'altro (timidezza, orgoglio, odio) e quindi siamo ciò che è diverso, ciò che è evitato. E si ha paura di ciò ce non si conosce, per questo credo che non tendano ad avvicinarsi a chi vedono si metta in disparte. Alla fine o fatto io un piccolo sfogo xD, comunque ho voluto esprimere il mio pensiero. Alla fine, anche noi siamo umani e tendiamo a volere sempre ciò che non abbiamo: anche io spesso e volentieri, a mente fredda, dico che piuttosto che aggregarsi alla società sarebbe meglio frequentare quei 3, 4 amici che reputo sinceri e con i quali si può ragionare, poi però vengono quei momenti in cui uno si comincia a fare mille pensieri inutili e si finisce per auto deprimersi
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19-04-2013, 17:16
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#15
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,702
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Quote:
Originariamente inviata da Train Wreck
Mi hai fatto venire in mente un libro che ho letto di recente: Lila di Robert Pirsig.
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Ti ringrazio molto, mi ha fatto piacere leggere questa riflessione.
In effetti ha della analogie con la mia.. cercherò di recuperare il libro, ora sono curiosa di leggerlo.
Grazie ancora
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19-04-2013, 17:23
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#16
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 109
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Se posso dire la mia.. Sono daccordo su molti punti del 3d, questa società è malsana, le dinamiche portanti che la muovono sono fragili e insensate quanto un bicchierini di cristallo ecc.. tutto giusto, approvo.
Ma l'idea che mi sono fatto io, che ovviamente può o probabilmente è una ca**ata è quella che non c'è rimedio a questo e non ci sarà mai. Nel passato della storia dell'umanità sono successe cose brutali e si è vissuto in nome dei principi più stupidi o, sempre a mio modo di vedere 'malvagi'. Questo perchè? bè la risposta che mi sono dato io è che siamo animali. Animali con qualche cosa in più ma pur sempre animali e da questo non potremmo mai fuggire e creare una società perfetta fatta di giustizia, sani principi è impossibile semplicemente perchè noi esseri umani siamo imperfetti, la vita è imperfetta, anche se ho i miei seri dubbi su cosa la vita, se la intendiamo nel modo giusto. La soluzione a tutto questo è sopportare quanto più possibile e vivere come ognuno di noi meglio crede, che poi sia rubando, con i monaci in tibet o facendo l'emosina questa è una scelta soggettiva. Ma il mo è una sorta di inno all'egoismo, ma non intese come non aiutare il prossimo, ma più un egoismo nel senso 'la vita, questa vita è una mia percezione, faccio quello che voglio, là fuori succede qualcosa che mi infastidisce? se non sono io a farlo non esiste o non devo pensarci, tanto non lo risolverò e mi potrò solo illudere di provare a farlo.. la gente mi disgusta? la gente non esiste, esisto io e quello che percepisco dal mio punto di vista che è l'unico esistente essendo l'esistenza di tutto legata solamente alla mia esistenza' accetto le critiche ma penso che sia l'unico modo per convivere con quello che ci circonda, e penso anche che con i suoi errori umani (o animali preferisco) ci si possa creare una realtà anche dignitosa da vivere. Scusate se sono stato contorto ma non riesco a spiegarmi meglio.. spero che il messaggio di fondo comunque venga fuori.
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19-04-2013, 20:44
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#17
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Abruzzo
Messaggi: 2,291
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E basta lamentarsi con la società ingiusta e bla bl bla...
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