Ciao a tutti,
come tanti per caso, perdendomi nella rete, ho trovato questo forum e leggendo le storie mi sono riconosciuto in parecchie situazioni.
Vi racconto in breve anche la mia.
Sono cresciuto in una famiglia che mi ha amato, coccolato, viziato, e non mi ha fatto mai mancare niente sia a livello affettivo che materiale e la cosa vale ancora oggi, ottimo rapporto con tutta la famiglia. Alle elementari spesso venivo emarginato, preso in giro per la mia timidezza e soprattutto perchè a differenza loro, che avevano delle famiglie non proprio unite e delle siatuazioni economiche particolari, io ero sempre sorridente, ben vestito e pieno di giocattoli che portavo spesso in classe. Mi odiavano, non riuscivo a scherzare come facevano gli altri, non mi divertivo, sentivo che non mi piaceva la loro compagnia ma soffrivo perchè non facevo parte del gruppo. Non ho mai capito bene i motivi. Poi con le medie fortunatamente le cose sono migliorate e riuscivo ad avere rapporti normali con tutti, anche se ero sempre il più timido, quello che sceglie sempre l'ultimo banco, quello che quando lo chiamano alla lavagna diventa rosso e vorrebbe scomparire all'istante, quello che mai e poi mai racconterebbe una barzelletta davanti a tutti! Però dentro di me volevo essere come loro, padrone della situazione, sicuro, estroverso. Con le superiori sono sbocciate le prime cotte, i primi baci. Non ho avuto grossi problemi con le ragazze, non ero di quelli che "rimorchiavano" più di tanto, però devo dire che ho avuto le mie belle esperienze. Fino ai 19 anni ho trascorso una vita tranquilla insomma, certo, sempre timido e introverso rispetto alla media ma almeno avevo un'identità e sapevo che quello era il mio essere. Mi ci ero abituato. Poi improvvisamente senza una motivazione precisa il buio. probabilmente per un insieme di fattori: mi ero lasciato con una ragazza dopo una storia lunga e travagliata; problemi fisici, il militare; il dover cercare lavoro; insomma, crescere! Da lì la strada è stata in salita. Ho avuto un periodo di forte depressione da cui sono uscito a fatica. Fortunatamente poi ho conosciuto una ragazza dolce e sensibile che mi ha aiutato parecchio ad uscirne fuori, ovviamente lei non sapeva.. Mi ci sono aggrappato con tutto me stesso. Lei rappresentava il segnale che potevo essere felice di nuovo. La donna perfetta. E in un certo senso fu così. Da allora siamo ancora insieme, abbiamo passato anni tranquilli e spensierati. Nel frattempo sono riuscito anche ad avviare un'attività commerciale in proprio che andava anche benone. Tutto perfetto dire voi, e dove sta il problema?
Ora vi ho detto le cose positive.. passiamo a Mr Hyde..
In questi anni non sono stato proprio fedele..
Ho tradito spesso la mia ragazza senza apparenti motivazioni.
Ho sempre avuto paura di abbandonarmi completamente a qualcuno e i miei tradimenti mi facevano sentire ancora "libero" ma soprattutto apprezzato sessualmente. Intanto i sensi di colpa sedimentavano dentro, in sielnzio..
Ultimamente poi ho scoperto che alcune amicizie che mi portavo dietro da anni, altro non erano che amicizie interessate. Non stavo più bene con nessuno. Si parlava alle mie spalle, si criticava, si invidiava la mia vita perfetta, senza mai nessun problema, con il successo facile.
Nel frattempo l'attività che avevo messo in piedi con tanti sforzi miei e dei miei genitori non andava più a gonfie vele come prima e iniziava a scricchiolare.
Con il tempo i sensi di colpa e tutte queste altre situazioni hanno fatto esplodere la bomba.
ho sentito il bisogno di svuotare tutto.
Ho confessando i tradimenti alla mia compagna.
Ho tagliato tutte le amicizie ammuffite.
ho chiuso l'attività.
Ho perso la fiducia della mia donna, cha mi ha perdonato con il corpo ma non con la testa. Ma soprattutto ho perso la fiducia in me stesso. Oggi vivo di sensi di colpa, per tutto, perchè ho deluso le aspettative di chi mi vuole bene veramente e non so come rimediare. Guardo al passato e vedo un ipocrita, traditore ed egoista che probabilmente non ha meritato quello che ha avuto dalla vita. Sono fermo, non riesco più a stare con gli altri, sono a disagio in ogni situazione, non so più che strada prendere.