Buon giorno a tutti.
Premetto che non sono sociofobico dato che non ho molte delle cartatteristiche tipiche della fobia sociale vera e propria, sono tendente all'evitante più che altro, ma il risultato finale cambia poco.
Ho 36 anni, in piena depressione e sto vivendo una non-vita.
Vivo con i miei, figlio unico, amici zero, molti conoscenti, ma appunto conoscenti, buoni per salutarsi quando ci si incrocia e al massimo bere un caffè al bar, nulla di più.
Ho un lavoro, per fortuna, e fisso, per immensa fortuna, che mi occupa solo la mattina, lasciandomi tutti i pomeriggi liberi... di non-vivere.
Già a scuola legavo poco, fino ai 21-22 anni avevo qualche amico con cui saltuariamente uscivo, ma poi il nulla. Chi si è sposato, chi è migrato chissadove, insomma ho perso tutti i contatti, e quindi zero amici, ed è iniziata la mia non-vita.
Ragazze? 0. Zero. Mai avuto il coraggio, ma dirò di più, mai veramente interessato e quindi mai avuto l'idea di provarci. Anche quelle che mi piacciono e trovo simpatiche e attraenti, le trovo appunto solo "belle e simpatiche", non mi è mai scoccata la scintilla dell'innamoramento.
Le mie giornate sono identiche, sempre lavoro casa lavoro casa praticamente 365 giorni l'anno. L'ultima volta che ho viaggiato è stato 5 anni fa, sono andato a Roma, per tre giorni, ed è stato l'unico viaggio in molti anni.
Un paio di ritrovi tra "amici" (virgolette) di internet, e poi basta.
Non ho manco uno straccio di macchina, ho la patente, presa per questioni di lavoro, ma non ho la macchina, uso l'autobus per andare al lavoro, e quindi manco vado in giro, perché guidare NON mi piace. E d'altronde, non ne ho molto bisogno.
La mie uniche passioni sono il computer, i videogiochi, internet. Sono le uniche cose che mi destano interesse. Internet è un pozzo senza fine di informazioni, e per un tipo curioso come me, è la morte sua. Mi piace molto anche leggere. Ho quasi sempre un libro in lettura. Per cambiare ogni tanto faccio una passeggiata al parco leggendo un libro o in giro per la città. Da solo ovvviamente, o al massimo con mio padre per prendersi un aperitivo o aiuto mia madre a fare le spese. Un ragazzino in pratica!
Fortunatamente ho un lavoro che mi fa stare all'aperto, in una città d'arte con alto flusso turistico, e vedo gente, facce. Scambio una chiacchiera al volo con i negozianti e coi colleghi ci si ritrova a fine turno a parlare delle solite menate, ma all'una, ciao, ciao a domani, e si ritorna a casa.
Il bello è che fino a poco tempo fa, di tutto questo non me ne fregava niente. Non mi facevo nessuna paranoia. Stavo bene, non dico proprio felice, ma sereno, tranquillo, un quasi nirvana.
Ma adesso ho questi pensieri "che vita faccio" "che noia questa vita inutile" e cose cosi, e mi prende un'angoscia e una disperazione che mai avevo provato in vita mia finora.
Penso a come sarò a 40-50-60 anni, quando non ci saranno più i miei, che per fortuna sono ancora relativamente giovani e giovanili, quando non ci sarà veramente nessuno che si interessi di me, e precipito nella disperazione.
E quel che è peggio, è che ora ho perso un po' di interesse anche per le mie uniche passioni di cui sopra. Spero solo sia una conseguenza della depressione e non una causa, perché senno è davvero finita.
Non ho neanche molta voglia di agire al momento, non so nemmeno io cosa voglio o non voglio fare.
Adesso sono qui, a scrivere ciò che solo i miei genitori sanno della mia vita. Nessun altro sa che sono cosi. Colleghi e conoscenti sanno che vivo con i miei e non ho la donna, ma comunque credono che sia ancora un tipo nella norma, magari con amci e tutto il resto. E ora lo scrivo qui, su internet nientemeno.
E' la mia seconda crisi, la prima l'anno scorso a ottobre, durata circa tre mesi, sopita a suon di antidepressivo e ansiolitico. E ora ritornata.
Perché mi serve uno sfogo, parlare anche tramite forum con persone simili a me, che non mi dicono "esci e trovati una ragazza" "vai a zoccole" "esci e fatti qualche amico" seee, a 36 anni, gli amici mica si trovano cosi come si faceva da ragazzini... qualcuno che sappia come ci si può sentire in queste condizioni, che mi possa dire qualcosa per rassicurarmi.
Il problema è che ho anche il carattere che ho, ne sono cosciente.
Sono chiuso, taciturno, introspettivo. Aggiungiamoci anche pigro e indolente al massimo, cosa che mi porta ad evitare i cambiamenti, ed ecco un buon mio ritratto.
Ok, ho scritto più che abbastanza come primo post di presentazione, ho ancora altro da dire ma ci vediamo domani.