Mi chiamo Irene ed ho compiuto 24 anni da poco. Non credo di soffrire di fobia sociale ma sono certa nell'affermare che il mio malessere è dovuto a un senso di solitudine che si ripresenta, sempre più insistentemente, in periodi più o meno vicini tra loro. Diciamo che di solito riesco a gestire quel senso di malinconia che mi assale, così improvviso, scacciando via quei brutti pensieri, mascherandoli con risate e battute, destinate a quelle poche persone che mi sono vicine. Sono quel tipo di persona che preferisce pensare agli altri prima che a sè stessa e non mi condanno per questo. Mi accetto per quella che sono ma cerco di migliorare e soprattutto di sentirmi bene, anche se molto spesso non accade. Sono una timida ed introversa ragazza, che però è sempre sul punto di esplodere. Con l'arrivo del mio ventiquattresimo compleanno, mi sento obbligata a tirare su le somme della mia breve e semplice esistenza. Dico semplice perché sono una tra tanti. Si, soffro di solitudine, dovuto in primis dai miei genitori, che si sono sempre dimostrati freddi per quanto concerne la sfera emotiva e probabilmente è per questo che non sono riuscita ad aprirmi intimamente con qualcuno. Non sono mai riuscita ad allacciare un legame sentimentale veramente profondo pur avendoci provato e questo mi rende ancora più chiusa in me stessa. Ed ecco quel senso di vuoto che si fa prepotente dentro di me, facendomi sentire inutile, senza scopo, sola. Ci faccio i conti molto spesso ed altre volte riesco ad esorcizzare questi pensieri. Difficilmente riesco a fare nuove conoscenze e questa cosa mi pesa parecchio.
Attualmente frequento l'università e cerco lavoro per acquisire più indipendenza dai miei.
Confesso che l'aver organizzato i miei pensieri in questo post mi abbia già donato un leggero sollievo. Grazie ancora!