Sì certo, vi racconto un po' come è andata.
Circa due mesi fa mi stavo sedendo a tavola per cena quando una "scarica" mi ha percorso il corpo. Immediatamente, sentendomi in pericolo ho detto a mio padre "mi sento svenire", e lui prontamente mi ha detto di distendermi con le gambe sollevate, ma comunque non riuscivo a rimanere fermo per l'adrenalina e avevo paura di morire. Dopo mezz'ora e una camomilla sono riuscito a calmarmi, però i giorni successivi continuavo a sentirmi uno straccio, e addirittura mi è venuta una leggera influenza durata qualche giorno. Dopodiché un sabato mi sono svegliato sentendomi a posto, purtroppo era la tregua prima della tempesta in quanto la domenica successiva sono stato colpito da un ulteriore attacco di panico: le sensazioni erano simili al primo, senso di irrealtà, vista leggermente sfuocata, sensazione "di non avere più la faccia", profonda angoscia e sbandamento.
Da qui sono iniziati pensieri ipocondriaci, prima labirintite, e successivamente malattie più gravi. Premetto che quasi un anno fa ho fatto le analisi del sangue complete riscontrando alcuna anomalia. Il mio medico di base mi aveva fatto fare l'ECG per sport 15 giorni prima del primo attacco e non risultava nulla di sbagliarto, e mi ha mandato a fare ulteriori analisi del sangue spefiche per alcune infezioni o problemi al cuore, anche queste negative.
Successivamente a questi accertamenti mi ha potuto confermare che si tratta di attacchi di panico o comunque di qualcosa proveniente dalla mente e non dal corpo e ora sono in lista per una visita dallo psichiatra.
Ogni giorno provo qualcosa di diverso, dalla sensaziobe di schiacciamento della nuca, ai formicolii in giro per il corpo, male alla cervicale, dolori sotto le scapole, fitte al petto ecc. Spesso mi sveglio la notte con il batticuore e la paura di morire e qualche volta anche durante la giornata ho l'impressione di "tirare il botto" e cadere.
Ora vorrei un po' sapere se ci sono altre persone che hanno passato un periodo come il mio è come sono riuscite ad uscirne
(se ce l'hanno fatta).
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