Sono Mirta, quasi 26 anni, studentessa universitaria salernitana alla fine della specialistica in linguistica.
Dire che la mia vita è stata (sì, perché ora tutti mi dicono che non lo è più ma a me non sembra poi tanto) un casino è dire poco.
Sono una persona molto razionale, non mi sono mai piaciuti i compromessi e l'accondiscendenza. Ho apportato cambiamenti radicali nella mia vita e ho subito gravi perdite che generalmente definiscono traumatiche.
Non ho però la possibilità di vivere come vorrei. Io ho sempre vissuto bene la solitudine o, meglio, la possibilità di poter scegliere io i momenti di condivisione con gli altri. Ora, però, mi trovo costretta a vivere, insieme, costantemente, tutti i giorni, in mezzo a tanta gente. Gente a cui devo molto ma la cui presenza costante, caotica, invadente, mi fa scattare il nervoso e ogni giorno sogno di avere la possibilità di poter avere un buco mio, solo mio, dove rintanarmi e starmene per i cavoli miei senza sentirmi giudicata sul perché non esco, perché non scherzo, perché non sorrido, perché non socializzo e bla bla bla.
Ovviamente tra la bontà che ci si aspetta che io abbia verso queste persone e la voglia che avrei, a volte, di urlargli in faccia quello che penso, vivo straziata come costretta in una camicia di forza.
La socialità a volte mi manca e ne soffro, ma se mi espongo inevitabilmente vengo delusa e quindi mi arrabbio e mi richiudo. Se mi chiudo devo coesistere in una situazione in cui non posso mostrarmi cinica e scostante. Quindi maschera di sorriso e mattanze nel cervello.
Parlarne non mi è mai servito. Tutti dispensano consigli su come dovrei cambiare, su quanto dovrei saper legare con tutti e divertirmi con tutti.
No.
Il 99% delle persone sono banali e noiose, il resto alla fine ti fa stare una schifezza. Però è una schifezza anche questo stato che mi fa venire le manie sul mio aspetto, sugli sguardi di chiunque per strada, sulle parole che chiunque dice e dietro le quali ci sento sempre falsità, convenzioni e vuoto.
Perché sono qua? Mi piace approfondire i miei pensieri. Tanti punti di vista potrebbero aprirmi gli occhi su qualcosa o, almeno, rendermi tutto questo più sopportabile.
Sono stata generica nel racconto ma sarebbe stato troppo lungo e complicato spiegare tutto. Se ci sarà occasione, chiarirò ogni punto.
Intanto saluto il forum. Ciao a tutti.