Sono un ragazzo di 25 anni e penso di essere sociofobico, o forse solo estremamente codardo. Non so esattamente da quando è iniziato o la causa scatenante, nonostante ricordi chiaramente qualche episodio infelice che ho subito durante l'infanzia. (classico bullismo: i bambini del catechismo che tentavano di strapparmi i pantaloni, durante le medie una ragazza mi spalmava un budino in testa mentre durante le lezioni i compagni di classe avevano preso il vizio di darmi delle fitte suoi fianchi; dandomi dei problemi durante i primi due anni delle superiori, quando ogni persona che si avvicinava troppo mi spingeva istintivamente a coprirmi i fianchi. Ecc... ed ecc...)
Ma sono sempre stato abbastanza timido, associale, ed ho sempre preferito rimanere a casa invece di andare a qualche festa di compleanno di un compagno di classe.
Non inizio mai una conversazione, i miei unici amici sono sempre stati i compagni di banco per poi lasciarli scomparire quando cambiavo classe o finivo bocciato. (bocciature meritate, avevo scelto un percorso di studio che ho odiato profondamente, a un certo punto ho dovuto cambiare scuola)
Comunque.
Escludendo i casi in cui facevo scena muta durante le interrogazioni o quando facevo di tutto per evitare di entrare in un tabacchiere o una latteria che non conoscevo già, ho iniziato a rendermi conto della gravita del mio problema quando ho iniziato a saltare il corso di scuola guida, ero impaurito dall'idea di presentarmi in un posto che non conoscevo, a una persona che non conoscevo, senza sapere dove e cosa dovevo fare di preciso, come mi dovevo comportare. E dopo la prima assenza... "Cosa mi dirà?", "Come mi presento?", "Gli altri del gruppo mi diranno qualcosa?", non so bene come spiegarlo, ma mi sono sentito una pressione addosso, veramente pesante...
Lo stesso è successo durante gli studi, negli anni successivi, un giorno la professoressa voleva correggerci i temi leggendoceli in classe e la settimana successiva non riesco a presentarmi a scuola con il timore che legga anche il mio: orribile, pieno di errori, con frasi senza senso, concetti campati per aria e dopo la prima assenza, ne viene la seconda, e poi preferisco rimanermene al freddo su una panchina per una manciata di ore invece di entrare in classe.
Con i corsi ancora peggio, per non parlare dei colloqui... e dopo tutti questi anni, a ben 25 anni, devo ancora prendermi il diploma.
Nemmeno con un Nickname, email anonima, riesco sinceramente a esprimermi come voglio. Un lungo dibattito, una conversazione impegnativa, a un certo punto mi agito, mi innervosisco, rimango con il pensiero per giorni e l'unico modo per stare meglio è deletare tutto e far finta che non sia successo niente. Per questo parlo di codardia.
Nelle conversazioni reali invece i problemi sono tutt'altro. Con persone con cui non ho grande confidenza ho un tempo di botta-risposta lentissimo, rielaboro più volte una frase prima di dirla, e spesso mi viene fuori una frase insensata, troppo lunga e quindi finisco per dirla troppo velocemente, a volte iniziando con un breve balbettio.
In caso di domande, se c'è forte pressione, ho anche difficoltà a rispondere a domande tipo: "Quanto fa 5 - 3?". Ci metto secondi a rispondere, abbastanza da vedere la faccia dell'altra persona che inizia a considerarmi uno stupido. E questo mi rimane come ricordo fisso... ogni volta che vedrò l'altra persona so che già che mi vedrà come uno stupido.
Invece, con le persone con cui ho confidenza, ho il vizio di mentire... su qualcosa devo mentire, che sia un'affermazione negativa o positiva sulla mia persona, questo non importa, e solo che... prima o poi capita quella situazione in cui mi vergogno di parlare della mia situazione attuale, su domande come "cosa stai facendo?" e così via, e tutto è meglio che "nulla".
Scriverei altro, ma inizio a concludere che sono due ore che stò scrivendo, rileggendo e correggendo... e spero che la fretta dell'ultimo minuto non mi abbia fatto lasciare qualche frase sdoppiata.
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Sono venuto a conoscenza di questo forum cercando su google "fobia sociale", ispirato da una ricerca su wikipedia dovuta da tutt'altro. Ma dopo aver centrato buona parte dei sintomi li elencati, ne farei l'elenco ma inserirei troppi episodi recenti e preferirei evitare descrizioni più dettagliate, mi era venuta una certa curiosità... ed eccomi quà.
Non vedo alcun psicologo, e l'idea non mi fa impazzire. So che ne ho bisogno, ma... no.
E sinceramente, ho veramente dei dubbi che si tratti di fobia sociale. Io mi sento solo un codardo, viziato, egocentrico, bugiardo e molto infantile, e aver compreso di essere arrivato a venticinque anni senza aver nemmeno iniziato a far nulla mi da quel misto di depressione e disperazione che non provavo da anni.
Non vorrei star confondendo un problema per un'altro... e quindi, perché chiedo l'attivazione?
Mi stò sentendo un po meglio scrivendo, di notte alcune volte mi tartasso più del solito, l'ho fatto di impulso e ricordare un po i vari episodi in un certo senso mi ha fatto sentire meglio. (probabilmente perché scarico un pò le colpe/responsabilità a terzi...)
E quindi... forse anche se non a lungo termine, mi piacerebbe partecipare a questa comunità, in qualche modo spero che possa aiutarmi almeno ad alleviare il lato depressivo del mio problema.
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Spero che questa presentazione vada bene, ho inserito tutto quello che penso che bene o male mi descriva discretamente, come persona...