sono un ragazzo di 20 anni che si è accorto (anzi, in fondo ha sempre saputo) di avere una capacità relazionale con le altre persone limitata ed anormale. Quand'ero più giovane tendevo ad isolarmi, preferendo la solitudine alla compagnia dei miei coetanei, in parte per timidezza, in parte per una sincera sensazione di diversità che mi faceva sentire inadeguato in mezzo agli altri. Ho sempre preferito pensare di più allo studio e a coltivare i miei interessi singolarmente piuttosto che aprirmi ed intrecciare relazioni con le altre persone. Ho cominciato a frequentare "amici" fuori dall'ambiente scolastico verso i 17 anni, sempre su richiesta di altri (non ho mai trovato naturale prendere l'iniziativa di chiamare qualcuno per esempio per organizzare un uscita); tuttavia mi sono ritrovato ad abbandonare in poco tempo diverse compagnie, vittima del solito senso di inadeguatezza ed ad un nuovo senso di invidia causato della mia sempre più consistente "inferiorità sociale" (evidente nella mia incapacità di avere un rapporto sincero e non superficiale con gli altri, soprattutto con le ragazze). Da un anno e mezzo a questa parte ho trovato alcune persone a me più affini nell'ambiente universitario, ma i miei rapporti con loro si esauriscono appunto nell'ambiente universitario. Al di fuori dell'università, nei weekend, frequento una cerchia di compagni del liceo, probabilmente la peggiore che abbia avuto (in un certo modo questo mi ha anche fatto pentire di aver tagliato i ponti con le vecchie compagnie), so benissimo che si tratta di persone false che non mi stimano, ma sostanzialmente costituiscono una scusa per non stare a casa da solo a crogiolarmi con mille pippe mentali.
La mia frustrazione nasce soprattutto dalla consapevolezza di avere avuto la possibilità di instaurare rapporti sinceri con le altre persone (aspetto della vita che purtroppo mi sono accorto essere fondamentale...), ma di non esserci mai riuscito a causa della mia pessima indole. A 20 anni mi ritrovo a non avere nessun amico vero, a non aver mai avuto una donna e la solitudine comincia a diventare un peso (nel senso che mi causa periodi di intensa depressione e malessere esistenziale), soprattutto perchè mi conosco, e più passa il tempo meno intravedo possibilità concrete di riuscire ad avere un rapporto normale con qualcuno. Ho pensato di iscrivermi a questo forum dopo aver letto qualche discussione e aver constatato di non essere l'unico ad avere problemi di questo tipo, magari il confronto può essere utile...