Sono una ragazza di 23 anni e ho difficoltà nel relazionarmi con le persone, tutte, dagli sconosciuti alle persone a me più vicine, amici e familiari compresi.. Nessuno si salva e mi sento impazzire dalla solitudine, rinchiusa dentro me stessa.. Un mix di timidezza, introversione, paura, terrore di essere giudicata male o derisa, costituisce il muro che mi divide da tutti e che desidero riuscire ad abbattere definitivamente..
Crescendo, questa difficoltà non superata è diventata per me sempre più pesante da sopportare.. A periodi mi sento carica e mi butto, mi impongo di lasciarmi andare e fidarmi delle persone, di aprirmi agli altri, ci provo, ci riesco anche.. Poi, però, di punto in bianco mi ritiro in me stessa improvvisamente, come se, dopo qualche passetto in avanti, tutto mi stesse sfuggendo di mano, e non riesco a fare a meno di rintanarmi in me stessa. E così allontano di nuovo le persone da me, senza accorgermene quasi, perché persa nel mio bisogno di difendermi. Da cosa poi. E ritorno al punto d'inizio.
Agli altri il mio comportamento deve apparire assurdo, o incostante.
Ogni volta buttarsi per me è più difficile della volta precedente. Sto rischiando di perdere anche le amicizie, che praticamente non coltivo, nonostante dentro di me voglia proprio il contrario.
Queste difficoltà quando avevo 16 anni mi pesavano parecchio, ero arrivata fino al punto di pensare costantemente al suicidio, ogni giorno, ogni ora, ogni momento in cui mi perdevo a pensare. Da un giorno all'altro, intorno ai 18 anni, ho quasi smesso di parlare con le persone, rispondevo a malapena qualche parola solo se qualcuno mi chiedeva qualcosa di importante, non sorridevo più, non ridevo, non avevo più fame, non credevo più in niente, mi sembrava di sentire poco, di vedere sfocato, non riuscivo a concentrarmi su niente, nè a studiare, ero lenta a capire i concetti, camminando per strada speravo che mentre attraversavo un'auto mi investisse per errore e mettesse fine ai miei giorni di tormento.
Per alcuni anni sono andata avanti trascinandomi senza sapere neanche perché, forse perché si deve, perché i miei genitori minacciavano di chiamare un'ambulanza se non mi alzavo dal letto.... Sono andata avanti, senza credere in nulla di quello che facevo, chiedendomi continuamente lo scopo di ogni semplice azione quotidiana e chiedendomi a che scopo le persone vanno avanti sempre, nonostante tutto, mi rispondevo che forse non se lo sono mai chiesti, altrimenti si sarebbero fermati anche loro. A un certo punto ho capito che restando in quello stato rischiavo di impazzire. Ricapitolando: pensavo di volermi ammazzare, ma non trovavo il coraggio di attuare le mie idee confuse, di farmi tanto male da uccidermi.. Non riuscivo a imboccare questa via d'uscita, che ritenevo l'unica praticabile.. E più il tempo passava e più mi sentivo oppressa, arrabbiata e impotente.. Mi è sembrato tante volte di star per impazzire..
Allora un giorno ho pensato che forse potevo almeno provare a dare un'altra occasione alla mia vita.. Potevo provare almeno una volta a viverla la mia vita, appieno però, tirando fuori tutta me stessa e tutta la mia forza interiore per sconfiggere tutte le mie difficoltà e anche quelle che avrei potuto incontrare in futuro.. Perché prima d'ora nascosta dietro alle mie paure, non avevo mai vissuto appieno, avevo vissuto nascondendomi e rintanandomi a casa.. Insomma mi sono resa conto che forse non avevo mai provato a giocarle le mie carte..
E così un anno fa circa mi sono rialzata in piedi, pian pianino, non di colpo, e.... Il risultato è stato che ora non penso più a volermi ammazzare, che vorrei combinare qualcosina nella mia vita, assaggiare un po' di quello che si prova quando ci si realizza, un po' di soddisfazione personale.. ma dopo svariati mesi di entusiasmo, voglia di buttarmi, di provare e di riuscire, tentativi, passi avanti, soddisfazioni piccole e medie, adesso mi ritrovo di nuovo a corto di energie.. Non voglio cedere, lasciarmi andare giù e pensare negativo, lo trovo inutile, però ho perso un po' la grinta per strada..
Mi sento come in mezzo al mare, stanca di tenermi a galla, al limite delle forze, mentre l'acqua trascina via da me tutto e tutti e io non riesco a fare niente per impedirlo.
Cerco un po' di confronto e di scambio con chi affronta quotidianamente le mie stesse problematiche.. Nella speranza di minimizzare e sdrammatizzare i miei timori e le mie difficoltà..
Sono una ragazza di 23 anni e ho... una vita da riprendere in mano.