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Originariamente inviata da Viridian
Qualche domanda: in cosa ti senti diverso? Qual è una delle cose che "proprio non riesci a capire", tra quelle a cui alludi? Sei confuso, a cosa rincodurresti questa confusione?
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Piacere di conoscerla Viridian,
la mia intenzione era quella di specificare in seguito le mie varie problematiche. Cercherò comunque ora di farle qualche esempio. Entrando nel dettaglio, sin da piccolo accusavo segni di malessere generale; ripetevo spesso a mia madre questa frase "Mi sento strano...", lei mi fece regolarmente vedere da pediatri e in seguito dal medico di base, associando questo malessere ad un calo di vitamine e alla mia esile costituzione. Poi con gli anni ho iniziato a capire; con il tempo ho notato che il mio metodo di ragionamento si è sviluppato in modo molto diverso da quello dei miei coetanei. Anche i maestri e i professiori mi hanno detto che il mio modo di pensare è molto complesso e si diversifica dalla norma. Questo però non sempre è un bene, poichè alcune volte, anche per risolvere il più semplice problema, arriavo alla soluzione per la strada più lunga diminuendo così l'efficienza in rapporto a dispendi energetici e di tempo. TAGLIANDO, tutto ciò ha sviluppato in me l'idea che "Stare a casa e isolarmi è molto più conveniente che rapportarsi con il mondo". Soltanto andare a fare compere; implica il fatto che devo prepararmi ad affrontare il signore del bancone:
- ripetere più volte mentalmnete la frase "Un etto e mezzo di prosciutto cotto" per evitare di fare brutte figure;
- visualizzare dove si trova il prossimo articolo della lista per evitare di fare strade inutili con il carrello;
- fare un preventivo della spesa per preparare i soldi da dare alla cassiera.
Anche scrivere questo topic mi mette molto in ansia, spero che la gente non si metta a ridere leggendo ciò che ho scritto sopra. Io continuerò a pensarci finchè non avrò una suo risposta... Mi chiederò (non appena non sono impegnato nel fare qualcosa) come lei prenderà questo messaggio, cosa mi risponderà, se sono riuscito a soddisfare le sue domande....
Fino ad ora ho riletto per una decina di volte ciò che ho scritto per verificare che non ci siano problemi lessicali o di battitura.
La mia testa a volte mi fa impazzire; mi pongo quesiti inutili: "Se domani mattina ci fosse un terremoto, cosa dovrei fare? Dove dovrei andare?" e perdo molto tempo a riflette sull'argomento.
Riguardo a ciò che non capisco, in primis posso dire che non capisco perchè sono io a pensarla in modo diverso dagli altri e non sono gli altri a pensarla come me. In questo periodo stò cercando di fare un'auto-analisi della mia situazione e posso assicurarle che in un futuro non molto breve potrò dirle PRECISAMENTE cosa c'è che non va...
Nei fatti posso dirle che:
- ho la mania di lavarmi spesso le mani (ogni volta che ne ho l'occasione)
- sono molto ansioso e ho molti timori
- perdo spesso la concentrazione
- ho poca fiducia nella mia persona
- a volte mi sento osservato e ho paura di apparire come non vorrei
- ho difficoltà a parlare con la gente, anche amici stretti o familiari (faccio un grande sforzo ad esprimermi poichè voglio favorire il più possibile le idee del mio interlocutore e non essere contrario al suo pensiero)
- ho dei grandi sbalzi d'umore
Sono sempre stato un ragazzo silenzioso, che non parla molto e non lega con molte persone. Ho moltissimi pensieri per la mente e ricerco la perfezione al fine di sistemarli, non riesco a "listarli" o sistemarli in alcun modo e cerco sempre un diversivo per aggirarli; "evito di pensare ai miei pensieri trovando uno svago", mi scuso per il paradosso ma l'idea è quella...