Principiante
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Provincia di Reggio Emilia
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Mi presento, sono un uomo di 30 anni appena compiuti, e questa è una piccola parentesi della mia storia:
Fin da piccolo ho notato che in me c’era qualcosa di diverso dagli altri coetanei, insomma ero un ragazzo molto sensibile e riflessivo, preso sempre in giro dagli altri…compagni di classe e non…alcune volte sono stato pure picchiato. Tutto questo, compresi frequenti eventi di bullismo, è durato fino alla seconda superiore….poi con la successiva scrematura degli elementi indesiderabili a scuola la mia situazione, almeno nell’ambito scolastico, è migliorata. Non sono mai stato un ragazzo che a scuola si fosse impegnato, anzi….in sostanza non ho mai studiato in vita mia, eppure riuscivo a conseguire votazioni molto alte, avevo 9 in quasi tutte le materie alla fine del 4 e 5 anno…e anche per questo penso che alla fine mi sia guadagnato il rispetto dei miei compagni di classe. Tuttavia il lato sociale e sentimentale della vita non sapevo nemmeno cosa fossero…nonostante che a casa non facessi praticamente nulla per la scuola, passavo il mio tempo sempre da solo a guardare film, leggere libri (storici, fantascientifici ecc.) e non uscivo praticamente mai…questo fino all’inizio della terza superiore, quando finalmente ho trovato qualche amico vero con cui uscire (l’amicizia dura tuttora, nonostante ci si veda sempre meno spesso poiché la maggior parte di loro è sposata). In ogni caso sono sempre stato un ragazzo molto timido, introverso fino all’inverosimile a detta di molti parenti e sinceramente…è vero. Anche a causa dei miei genitori che erano sempre via per lavoro, per me la solitudine era diventata (o forse è meglio dire è) la mia compagna di vita quotidiana. A 25 anni, soprattutto a causa della disperazione dei miei, ho provato ad allargare la mia cerchia di amicizie, soprattutto femminili, pertanto sono andato da uno psicologo che oltre a prescrivermi dello xanax per l’ansia, mi ha consigliato di svolgere del volontariato. Seguito il consiglio dello psicologo, m’iscrivo al corso della croce rossa del mio paese che si tiene annualmente…e anche qui manco a dirlo i miei problemi ricominciano daccapo, anzi addirittura più accentuati che prima, e qui devo aprire una postilla:
nonostante che nella vita di tutti i giorni non facessi nulla per attirare l’attenzione delle ragazze, ho sempre riscosso un notevole apprezzamento nell’ambito femminile sin dalle superiori…ma io ero totalmente nel panico, letteralmente terrorizzato, anche solo per dire ciao a una ragazza (che naturalmente non fosse una compagna di classe).
Ritornando al corso in croce rossa, anche qui, manco a dirlo attiro l’attenzione di una ragazza, molto bella…probabilmente la più bella creatura che abbia visto in vita mia, che oltre ad avere già una notevole esperienza nei rapporti con l’altro sesso, inizia a stuzzicarmi e a provarci con il sottoscritto.
Tuttavia oltre a non avere avuto nessun tipo di esperienza con le ragazze, imparo che questa ragazza era pure fidanzata e che per lei era all’ordine del giorno andare con chi gli piaceva. Disgustato dal punto di vista morale, ma anche per la paura dovuta al fatto di non avere mai avuto alcun tipo di rapporto con le ragazze, cerco d’ignorarla e così anche qui inizia il mio calvario nel volontariato, alla fine tutti hanno saputo di questa cosa e beh…anziché passare da zoccola lei, passo da gay io…ma vabbè (ora lei convive con il suo ragazzo storico, cornuti e felici).
In ogni caso grazie al volontariato ho trovato un grande amico molto in gamba con le ragazze…e grazie proprio a quest’ultimo che anch’io…ormai alla soglia dei 27 anni trovo finalmente una ragazza. Siamo stati insieme tre anni e grazie a lei ho finalmente avuto la mia prima esperienza sessuale, alla quale avevo ormai rinunciato da tempo. Ormai da due mesi la storia è finita, tuttavia ringrazio lei e i pochi amici che ho avuto se anch’io, con tutte le mie fobie, ho potuto provare cosa volesse dire essere amato o almeno apprezzato, da una ragazza.
Non sono bravo a raccontare una storia, soprattutto la mia, ho omesso molte cose, soprattutto le mie peggiori fobie, ovvero parlare con degli sconosciuti, parlare con uno sconosciuto al telefono (prima facevo le prove addirittura davanti allo specchio) parlare in pubblico, essere contestato durante una conversazione ecc., tuttavia con l’esperienza ho imparato, nonostante la mia introversione e timidezza, a conviverci e in un certo modo, nei limiti del possibile, ad accettarmi per quello che sono.
Ormai da un po’ di tempo, soprattutto per problemi di salute dei miei familiari, sono ritornato a una vita appartata e schiva, lavoro casa - casa e lavoro, ma non mi dispiace più di tanto ormai, anzi ho trovato un mio equilibrio, seppur precario. Spero di essere accettato in questo forum, così…per fare due chiacchere ogni tanto. Saluti e forse a presto.
P.S.: da un test internet sulla fobia sociale è venuto fuori questo risultato:
Risultato del test della fobia sociale
La tua percentuale di fobia sociale è del 60%
Lieve fobia. Le tue risposte al test mettono in luce la presenza di vari sintomi legati alla fobia sociale. Pare che tu provi spesso un forte disagio quando ti trovi in mezzo agli altri, anche quando la situazione non è così ansiogena come potrebbe sembrare. Ti consigliamo di lavorare su questa tua paura verso i contesti sociali e di non lasciarti sopraffare da essa, poiché con l'evitamento delle situazioni sociali rischi di aggravare ulteriormente i sintomi. Scrivici se hai apprezzato questo test.
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