Amylee17

Beninteso, non solo prettamente filosofici, ma anche testi di natura scientifica, psicologica, politica, di attualità, economia, e via discorrendo.

Raccomando tre letture di recente ultimate, che ho apprezzato immensamente.

In ordine preferenziale:

di Douglas R. Hofstadter,

Godel, Escher, Bach: un'Eterna Ghirlanda Brillante



http://tecalibri.altervista.org/H/HOFSTADTER_godel.htm

;

del medesimo autore,

Anelli nell'io



;

di Greene Brian,

La trama del cosmo



http://biblioaletheia.splinder.com/post/3757374

Amylee17

Infatti l'ho specificato.

Moonwatcher

Prima o poi lo leggerò, sìsì.

Nick

Beh Pitagora era un matematico, Democrito può definirsi un fisico ante litteram, Abelardo fondamentalmente un semiologo...perchè ridurre la filosofia solo all'etica, la logica e l'ontologia?

A proposito dovrei avere qualche cosa di Wittgenstein in giro per casa ma non li leggerò mai, se li leggo sono sicuro di implodere.

Myway

Esatto, Pitagora, per esempio, era anche un matematico, un filosofo ed altro, la scuola pitagorica era a più livelli di accesso.

Labocania

E io continuo a non vederne. Il titolo del topic è fuorviante, meglio sarebbe stato un generico saggi.

Comunque per il filone saggi non filosofici consiglio Sommario di decomposizione di Cioran.

Moonwatcher

Quanto siete pedanti.

Labocania

"Aforismi per una vita saggia" Schopenauer

Ragazzo30

MISERIA DELLA FILOSOFIA, KARL MARX



" I romantici appartengono alla nostra epoca, in cui la borghesia si trova in diretta opposizione al proletariato, in cui la miseria si produce con un'abbondanza pari alla ricchezza. Gli economisti posano allora a fatalisti annoiati, che, dall'alto della loro posizione, gettano un superbo sguardo di disdegno sugli uomini-macchine che fabbricano le ricchezze. Essi ripetono tutte le spiegazioni già date dai loro predecessori, ma l'indifferenza, che per questi era ingenuità, diviene in loro civetteria."


[IMG]http://4.bp.blogspot.com/-Fs7PKk4ivH...Bfilosofia.jpg[/IMG]


Un capolavoro scritto nel 1847 dal pensatore tedesco in risposta alla "Filosofia della Miseria" di Proudhon, in cui il padre del marxismo smonta fermamente tutto quanto c'è di astratto e velleitario nel socialismo utopico. Critica, su basi pratiche e non più teoriche, la società borghese.