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23-07-2008, 18:59
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#21
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Principiante
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 89
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Questo portale racchiude parecchi malesseri della sfera sociale, io non mi sento un vero fobico però ho molti problemi a socializzare, timidezza, depressione, insomma tante cose che in questo forum possono essere trattate...
Quindi non penso che si debba sentire nessuno escluso, e partecipare tutti attivamente cercando di capire un pò di più su noi stessi e su gli altri.
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23-07-2008, 20:35
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#22
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Intermedio
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 213
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Quote:
Originariamente inviata da morto
A parte giordano, solidsnake ilbric vikingo e magari qualcun'altro, gli altri andrebbero cacciati a calci in culo.
grazie x l'attenzione.
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Basta con questi fake, Gemini
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23-07-2008, 20:51
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#23
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Principiante
Qui dal: May 2008
Messaggi: 11
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Parlo da vero social fobico , non di quelli introversi o che hanno difficolta' a fare amicizia.... Per i mei il fatto che io conseguissi una laurea era qualcosa di imperativo. Il fatto di non farlo era "DELUDERLI" (ed hai presente che questa e' una delle principali problematiche della fobia sociale), il fatto di non passare un esame sarebbe stata una umiliazione cosi' forte (con la testa di allora...). Credevo che la capacità di studiare fosse l'unica cosa che mi fosse rimasta. Ma guarda che e' stato un mezzo inferno:
1) di frequentare non se ne parlava nemmeno, mi ricordo quando mi sedevo fra le fila ed avevo l'impressione che tutti guardassero me (pazzesco!), che mi vedessero arrossire ecc ecc.; mensa???? mangiare davanti agli altri??? Dopo una prima disastrosa volta non l'ho piu' fatto all'epoca.
2) Sono stato fuori corso 5 anni...
3) Andavo all'universita' solo la mattina dell'esame: quando si trattava di scrivere davanti al professore, avevo la mano che mi tremava talmente tanto che i primi cinque minuti probabilmente mi tenevano per pieta'!
4)L'unica cosa che mi sosteneva era il fatto di sapere che il professore con cu avrei sostenuto l'esame, l'avrei visto al piu' due volte e poi sarebbe sparito dalla mia vita.
5) E infatti finita l'universita' il dramma e' scoppiato ed e'stato devastante: non riuscivo a trovare un lavoro, feci un ridicolo tentativo di suicidio....poi passai ai farmaci
6) A 40 anni posso dire di avere frequentato una facolta' che non mi interessava per nulla a parte qualche esame, e che ho studiato prima di tutto per fare contenti i miei. Quel pezzo di carta sicuramente, causa fobia sociale, non mi è servito a nulla.
Adesso, dopo 10 anni di terapia farmacologica, se ripenso a come ero ridotto, mi faccio pena da solo e penso con amarezza a quante occasioni passate...(perlomeno ora riuscire a mangiare in una mensa !)
L'unica cosa che rimpiango è la lucidita' mentale che purtroppo usavo nel bene e nel male e che con le BZ ho perso.
Ciao!
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23-07-2008, 21:09
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#24
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Esperto
Qui dal: May 2008
Messaggi: 622
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dare un esame è mille volte più semplice di trovare nuovi amici.
perchè è così tanto difficile da comprendere?
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23-07-2008, 21:11
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#25
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Intermedio
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 253
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Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
dare un esame è mille volte più semplice di trovare nuovi amici.
perchè è così tanto difficile da comprendere?
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a si?
e dare la tesi davanti al pubblico?
al rogo clixia l'estroversona :lol:
ps saper trovare amici non è solo questione di fobia, ma di carattere :wink:
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23-07-2008, 21:29
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#26
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Esperto
Qui dal: May 2008
Messaggi: 622
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veramente a sentire la mia tesi erano in sei, mentre quando davo gli esami avevo decine e decine di sconosciuti a sentirmi. brr.
e comunque tra ripetere quello che avevo studiato a un prof e dire "ciao" a qualcuno del mio corso...mioddio, ce ne sta di differenza!!
il "ciao" dalla mia bocca non è mai uscito.
penso che studiare sia una delle attività più solitarie che esistano...non ci vedo tutta questa estroversosità.
magari avessi fatto fatto un qualsiasi tipo di amicizia durante quei cinque...sei...boh...anni di uni.
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23-07-2008, 22:29
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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Quote:
Originariamente inviata da calireo
ps saper trovare amici non è solo questione di fobia, ma di carattere :wink:
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Per chi non ci riesce è sempre un problema e di natura SOCIALE. Ha un altro nome ma non un'altra gravità.
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23-07-2008, 22:40
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#28
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Esperto
Qui dal: May 2008
Ubicazione: Ortaggiolandia
Messaggi: 960
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Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
quando davo gli esami avevo decine e decine di sconosciuti a sentirmi. brr.
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Credo sia in parte questo pensiero che mi fa decidere puntualmente a quattro/cinque giorni dall'esame di non farlo, e rimandare al prossimo appello. Non senza aver studiato, sarebbe troppo semplice. Ma mai abbastanza (dovrei aggiungere per i miei standard?) perché, arrivato il momento, possa magari decidere di tentare lo stesso.
Sono bloccato in questo - in parte nuovo - circolo vizioso da qualche mese, benché contemporaneamente abbia invece affrontato (e superato) la questione delle lezioni (non ne ho persa una) oltre che della mensa (ci sono stato anche spesso in compagnia): in passato entrambe fonte d'ansia, ma non per gli eventi in sé piuttosto per chi avrei potuto incontrare, cosa avremmo potuto dirci, in cosa avrei rischiato di essere coinvolto... Insomma, la solita solfa che a qualcuno suonerà più che familiare.
Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
penso che studiare sia una delle attività più solitarie che esistano...
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Lo studio per me ad un certo punto della mia vita (durante l'adolescenza) ha cominciato a legarsi - in maniera via via sempre più intricata - ad altro, tanto che questo altro era ed è capace di occupare i miei pensieri fino a impedirmi di mantenere anche la minima concentrazione. Probabilmente è proprio il suo essere una delle attività più solitarie che esistono ad aver facilitato, nel tempo, questo mio meccanismo perverso (anche se sono consapevole che ad alimentarlo c'è anche e soprattutto dell'altro).
Chè per caso qualcuno conosce qualche strategia - di studio/preparazione esami - per farsi fessi?
(messaggio per i simpatici umoristi: Cepu non vale 8))
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23-07-2008, 23:14
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#29
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Esperto
Qui dal: May 2008
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da Tristan
Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
quando davo gli esami avevo decine e decine di sconosciuti a sentirmi. brr.
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Credo sia in parte questo pensiero che mi fa decidere puntualmente a quattro/cinque giorni dall'esame di non farlo, e rimandare al prossimo appello. Non senza aver studiato, sarebbe troppo semplice. Ma mai abbastanza (dovrei aggiungere per i miei standard?) perché, arrivato il momento, possa magari decidere di tentare lo stesso.
Sono bloccato in questo - in parte nuovo - circolo vizioso da qualche mese, benché contemporaneamente abbia invece affrontato (e superato) la questione delle lezioni (non ne ho persa una) oltre che della mensa (ci sono stato anche spesso in compagnia): in passato entrambe fonte d'ansia, ma non per gli eventi in sé piuttosto per chi avrei potuto incontrare, cosa avremmo potuto dirci, in cosa avrei rischiato di essere coinvolto... Insomma, la solita solfa che a qualcuno suonerà più che familiare.
Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
penso che studiare sia una delle attività più solitarie che esistano...
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Lo studio per me ad un certo punto della mia vita (durante l'adolescenza) ha cominciato a legarsi - in maniera via via sempre più intricata - ad altro, tanto che questo altro era ed è capace di occupare i miei pensieri fino a impedirmi di mantenere anche la minima concentrazione. Probabilmente è proprio il suo essere una delle attività più solitarie che esistono ad aver facilitato, nel tempo, questo mio meccanismo perverso (anche se sono consapevole che ad alimentarlo c'è anche e soprattutto dell'altro).
Chè per caso qualcuno conosce qualche strategia - di studio/preparazione esami - per farsi fessi?
(messaggio per i simpatici umoristi: Cepu non vale 8))
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ti capisco benissimo. ho impiegato una quantità enorme di tempo per fare una triennale. se dovevo dare un esame dovevo essere superpreparata, quindi saltavo appelli su appelli. e uno potreppe pensare: allora tutti 30elode. e no! perchè comunque l'ansia da prestazione non spariva.. circolo vizioso.
per quanto riguarda lo studio, non ho mai avuto problemi: mi sono ruscita ad appassionare a praticamente tutte le materie degli esami che ho dato. il problema stava proprio nell'incapacità di "buttarmi", di dire "ok ho studiato, ora vediamo se riesco a passare".
anche le lezioni, quelle poche che ho frequentato, erano qualcosa di solitario, tranne il primo anno in cui ho gli unici bei ricordi della vita universitaria. il resto è stato tutto un seguire lezioni, stare a casa, andare in biblioteca.
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24-07-2008, 00:42
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#30
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da uahlim
Quote:
Originariamente inviata da calireo
ps saper trovare amici non è solo questione di fobia, ma di carattere :wink:
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Per chi non ci riesce è sempre un problema e di natura SOCIALE. Ha un altro nome ma non un'altra gravità.
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poca intelligenza sociale (cit.)
ma non sempre centra con la timidezza, anzi
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22-11-2008, 11:21
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#31
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Avanzato
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 487
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
poca intelligenza sociale (cit.)
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Infatti la fobia sociale è una forma di stupidità, è brutto da dirsi ma è così: e stupido è chi lo stupido fa
Quindi, Calimero, non mi vanterei poi tanto di essere fobico sociale.
Oppure lo farei se me ne fottesse altamente di risultare uno stupido agli occhi degli altri.
Sarebbe allora una variante nascosta dell' antinomia del mentitore E' così, nel tuo caso?
E tu Calimero ci hai mentito per tutto questo tempo? Sei guarito? Non te ne frega niente del giudizio degli altri? O te ne frega, ma poco, ma non è la prima delle tue priorità? Te ne frega solo nella misura in cui manipoli gli altri?
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22-11-2008, 14:34
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#32
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
Quote:
Originariamente inviata da Tristan
Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
quando davo gli esami avevo decine e decine di sconosciuti a sentirmi. brr.
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Credo sia in parte questo pensiero che mi fa decidere puntualmente a quattro/cinque giorni dall'esame di non farlo, e rimandare al prossimo appello. Non senza aver studiato, sarebbe troppo semplice. Ma mai abbastanza (dovrei aggiungere per i miei standard?) perché, arrivato il momento, possa magari decidere di tentare lo stesso.
Sono bloccato in questo - in parte nuovo - circolo vizioso da qualche mese, benché contemporaneamente abbia invece affrontato (e superato) la questione delle lezioni (non ne ho persa una) oltre che della mensa (ci sono stato anche spesso in compagnia): in passato entrambe fonte d'ansia, ma non per gli eventi in sé piuttosto per chi avrei potuto incontrare, cosa avremmo potuto dirci, in cosa avrei rischiato di essere coinvolto... Insomma, la solita solfa che a qualcuno suonerà più che familiare.
Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
penso che studiare sia una delle attività più solitarie che esistano...
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Lo studio per me ad un certo punto della mia vita (durante l'adolescenza) ha cominciato a legarsi - in maniera via via sempre più intricata - ad altro, tanto che questo altro era ed è capace di occupare i miei pensieri fino a impedirmi di mantenere anche la minima concentrazione. Probabilmente è proprio il suo essere una delle attività più solitarie che esistono ad aver facilitato, nel tempo, questo mio meccanismo perverso (anche se sono consapevole che ad alimentarlo c'è anche e soprattutto dell'altro).
Chè per caso qualcuno conosce qualche strategia - di studio/preparazione esami - per farsi fessi?
(messaggio per i simpatici umoristi: Cepu non vale 8))
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ti capisco benissimo. ho impiegato una quantità enorme di tempo per fare una triennale. se dovevo dare un esame dovevo essere superpreparata, quindi saltavo appelli su appelli. e uno potreppe pensare: allora tutti 30elode. e no! perchè comunque l'ansia da prestazione non spariva.. circolo vizioso.
per quanto riguarda lo studio, non ho mai avuto problemi: mi sono ruscita ad appassionare a praticamente tutte le materie degli esami che ho dato. il problema stava proprio nell'incapacità di "buttarmi", di dire "ok ho studiato, ora vediamo se riesco a passare".
anche le lezioni, quelle poche che ho frequentato, erano qualcosa di solitario, tranne il primo anno in cui ho gli unici bei ricordi della vita universitaria. il resto è stato tutto un seguire lezioni, stare a casa, andare in biblioteca.
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Mi riconosco molto in queste parole..
Per fare una triennale ci ho messo 6 anni, anche se nell'ultimo ho un pò lavoricchiato qua e là..
Fino ad un certo punto sono andato anche abbastanza bene, poi sono crollato alla fine del terzo anno, ho iniziato ad avere nausea e vomito dovuti all'ansia per alcuni mesi (praticamnete senza curarmi, in quanto allora non sapevo neppure cosa significasse la parola "problema psicologico"). Dopodichè sono riuscito a reagire e a concludere una facoltà difficile e prestigiosa come ingegneria.
Devo dire che nemmeno io ho bei ricordi del periodo universitario, in quanto ho conosciuto poche persone (problema amplificato anche dal fatto che c'erano poche ragazze..) e inoltre ho frequentato abbastanza lontano da casa, per cui ci si vedeva solo a lezione..
Inoltro è mancata pure a me la capacità di buttarmi, di provare a dare un esame vedendo se riuscivo a passarlo o no, dovevo essere super preparato, sennò provavo un'ansia terribile, e nonostante questo non è che mi sia laureato con un grande voto..
Tornando all'argomento principale del topic, penso che le persone che frequentano questo forum siano molto variegate e che effettivamente molto tra noi (me compreso..), non siano propriamente sociofobici
Il mio problema principale è una forte timidezza dovuta all'ansia (che in alcuni periodi, come ad esempio questo, mi assale con forza..) e a una forte sensibilità (penso assolutamente non usuale per un ragazzo..) che non sono mai riuscito ad incalanare in qualcosa di positivo..
Comunque ritengo che tutti noi abbiamo i nostri problemi, chi più chi meno gravi, e che invece di fare inutili lotte sociofobici contro non-sociofobici sia più giusto cercare un conforto e un aiuto a vicenda..
P.S. E poi qui in alto c'è scritto: "FobiaSociale.com il portale della fobia sociale e della TIMIDEZZA" :wink:
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22-11-2008, 14:47
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#33
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 238
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Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
P.S. E poi qui in alto c'è scritto: "FobiaSociale.com il portale della fobia sociale e della TIMIDEZZA" :wink:
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ecco
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22-11-2008, 15:25
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#34
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 675
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Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
P.S. E poi qui in alto c'è scritto: "FobiaSociale.com il portale della fobia sociale e della TIMIDEZZA" :wink:
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Vai su "Clinicadellatimidezza.it" e molti altri. Come dicevi, appunto, se il titolo del sito è fobiasociale.com e non timidezza.com un motivo ci sarà, no? Secondo te qual'è? :evil:
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22-11-2008, 15:44
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#35
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Quote:
Originariamente inviata da Prassi
Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
P.S. E poi qui in alto c'è scritto: "FobiaSociale.com il portale della fobia sociale e della TIMIDEZZA" :wink:
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Vai su "Clinicadellatimidezza.it" e molti altri. Come dicevi, appunto, se il titolo del sito è fobiasociale.com e non timidezza.com un motivo ci sarà, no? Secondo te qual'è? :evil:
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Ho capito, ma secondo te è il caso di stare a fare così tante sottigliezze?
La timidezza non è altro che una forma più lieve di fobia sociale, e alcune delle caratteristiche che si ritrovano nella FS si possono ritrovare nelle persone timide (e anche nelle persone cosiddette estroverse..)
Secondo me stare qua a dire "Tu in questo forum non ci devi stare perchè non sei sociofobico e/o non vai dallo psicologo e/o riesci a mangiare davanti agli altri e/o chi non salta estroverso è" è completamente inutile e dannoso.. Siamo tutti + 0 - sulla stessa barca, che ci vede leggermente svantaggiati rispetto alle persone "normali" (che poi vorrei sapere dove stia esattamente la normalità..) ed è inutile combatterci a vicenda..
assolutamente senza rancore nei confronti di chiunque :wink:
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22-11-2008, 15:45
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#36
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,411
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Quote:
Originariamente inviata da Prassi
Vai su "Clinicadellatimidezza.it" e molti altri. Come dicevi, appunto, se il titolo del sito è fobiasociale.com e non timidezza.com un motivo ci sarà, no? Secondo te qual'è? :evil:
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Vai su "fobiasocialeebasta.com". Come dicevi, appunto, se il titolo del sito è "Il portale della fobia sociale e della timidezza" e se c'è una sezione intera dedicata alla timidezza, un motivo ci sarà, no? :evil:
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22-11-2008, 16:00
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#37
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Esperto
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 507
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Allora avete sbagliato tutti perchè soffrite di fobiasociale e non di fobiasociale.com
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22-11-2008, 16:40
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#38
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 324
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io non mi classifico :P
anzi...sono un ESTROVERSO pentito...
o diversamente sono un INTROVERSO con tanta voglia di fuggire...
diciamo che tutto dipende dalla mia forza di volontà e dalla rabbia/grinta che ci metto nel fare le cose...più che timidezza/ soffro di "pigrezza"....sono abituato al silenzio e faccio poco x uscirne...
di fondo sono spiritoso e socievole....di fatto ricopro il tutto con un musone perenne che tolgo via raramente (ed ecco allroa che passo ore e ore intere - letteralmente- nel totale silenzio)
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22-11-2008, 17:18
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#39
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 100
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Quote:
Originariamente inviata da SolidSnake93-2
Quote:
Originariamente inviata da FobicMan
Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
P.S. E poi qui in alto c'è scritto: "FobiaSociale.com il portale della fobia sociale e della TIMIDEZZA" :wink:
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ecco
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Cali mi sei simpatico (sempre se ieri scherzavi) ,però CREDO che tu abbia solo qualche paura ma non la fobia sociale,da quel che ho letto dai tuoi post hai paura di mangiare in pubblico e sei timido,però organizzare raduni nei minimi dettagli ed andarci a tutti non è roba da poco..io ho solo detto la mia opinione,poi se hai la FS o no non lo so,fatto sta che per diventare leader di un forum ce ne vuole abbastanza
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io rientro appieno nei criteri del dsm, li conosci?
no mi sa, se hai questi dubbi 8)
ps tanto x chiarire, non ho solo quella fobia, quella è la peggiore che ho, ne ho altre, più di una (questo non fa di me un "fobico specifico") e visto che sono tutte legate al sociale sono "fobico sociale" a differenza di molti qui che di fobie vere e proprie non ne hanno
poi ovviamente anche io sono timido e ho paura a parlare in gruppo
ma quello che nessuno dei novellini che mi critica si chiede mai è "perchè organizza tutto lui?"
si rispondono sempre "perchè vuole fare il figo" invece la risposta è "perchè avere tutto sotto controllo mi mette meno ansia"
e x fortuna ho ora tutto quello che mi serve x vivere di rendita sotto questo aspetto (cit.)
vado agli incontri dove organizzo e conosco ogni minimo dettaglio, oppure dove conosco tutti o quasi, quindi il disagio è minimo
e x far questo ho iniziato poco alla volta
te sei nuovo, io son 2 anni che sono qui (modestamente :p), non potrei mai andare ad un raduno qualsiasi, ci avevo pensato, su un altro forum dove non conoscevo nessuno, ma non me la sono sentita
io evito o provo disagio quando obbligato, ciapa il dsm o il topic dove ho scritto i criteri e vedi piuttosto se tu ci rientri, o se sei soltanto timido (cit.)
il prossimooooo
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22-11-2008, 18:39
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#40
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: Cagliari
Messaggi: 119
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Ammiro sopratutto il coraggio di quelli che sono riusciti a iscriversi all'università almeno perchè comunque avevano degli interessi da seguire oltre a portare avanti gli studi e prendere un titolo.La cosa che m'intristisce di più è che non ho più autostima di me e di quello che faccio quasi da diventare nullo o al massimo INVISIBILE.Io non sò se la vita è crudele con me però stà di fatto che mi stà dando solo dispiaceri e,lo dico con tutto il cuore,la forza di andare avanti viene meno.
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