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05-03-2023, 22:01
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#41
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Comunque io intendevo ruolo e personaggio non nel senso di comportamento inautentico. Per me il personaggio è come un font su Word. Comunicare senza personaggio per me è impossibile, come dire scrivere senza usare nessun font perché senti che i font deformano le lettere
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Oddio, però su Word il font lo puoi cambiare senza battere ciglio e nessuno dice nulla. Nella comunicazione, ad esempio sul forum, puoi cambiare ruolo? Non è che invece le persone pensano "anahì prima era falsa, adesso sappiamo chi è", oppure "anahì è cambiata, avrà fatto un processo di maturazione", oppure "anahì non sa più chi è, starà attraversando un periodo difficile, forse dovrebbe andare a parlare con qualcuno".
Insomma, non ti sembra comune identificare le persone con il personaggio che recitano, e da qui intessere una rete di simpatie, antipatie, alleanze e conflitti basata sull' affinità (lol)?
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05-03-2023, 22:40
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#42
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
come detto altrove, la domanda volutamente provocatoria è: ma gente come Manson, Bundy, Dhamer, Riina, Hitler, Stalin, Pol Pot, Napoleone, Mussolini, Serse...gente che ha espresso sé stessa al 110%, sono da deplorare?
Cioè, la forza con cui hanno imposto il loro essere è da una parte ammirevole ma da un'altra è totalmente deplorevole. Eppure ho la sensazione che chi si esprime totalmente -nel bene e nel male- riesca a concretizzare molto di più (e trascinare molto di più gli altri).
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Domanda interessantissima e legittima che anche io mi sono posto più volte.
Ad ora riconduco il tutto a quella che poteva essere la "volontà di potenza" nietszchana, anche se reinterpretandola a modo mio.
Un adulto che riesce ad ottenere quello che vuole è in genere colui che manifesta la sua volontà senza filtri. Chi fa così diventa una persona estremamente potente, perchè ha modo anche di farsi catalizzatore della volontà inespressa altrui (in altre parole, gli altri vivono attraverso lui/lei quello che non hanno il coraggio di vivere loro stesse, delegando come in altre occasioni).
Secondo me manifestare la propria volontà è il modo migliore di vivere. Hai citato anche psicopatici, che per loro sfortuna avevano una volontà malsana. Quindi ovviamente tale manifestazione può assumere varie forme più o meno socialmente desiderabili. A definire quale sia la nostra sono il nostro daimon, il "destino", o semplicemente quello che siamo...non so se si possa scegliere.
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05-03-2023, 22:45
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#43
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Argomento che definire interessante è dire poco. Direi uno di quelli fondanti rispetto alla socialità e quello che siamo come individui.
Anche io per anni ho vissuto abbastanza male la questione "ruoli". Ora sono arrivato non solo ad accettare che possano esserci persone e contesti in grado di fare emergere specifiche parti di me, ma sto iniziando e divertirmici e giocarci pure. Trovo che l'importante sia non dimenticarsi mai del fatto che siamo sempre molto di più rispetto a ciò che una data situazione più imporci o suggerirci...
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05-03-2023, 23:07
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#44
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,673
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Idem. Particolarmente destabilizzante quando una persona ha le maniche troppo lunghe, non si sa dove metterlo nella gerarchia.
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In tal caso sarà un betuncolo sicuro, con la vana speranza di sembrare Chad nascondendo il suo essere un ipopolsato.
Ma a me non scappa niente.
Sono come Clint Eastwood nel leggendario “Il permasquintatore dagli occhi di ghiaccio”.
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05-03-2023, 23:32
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#45
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 910
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Se vuoi rispondere che tipo di ruolo ti attribuiscono che a te non va bene?
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In breve, quello di chi dovrebbe ringraziare se qualcuno lo considera, una persona "di troppo", buona solo a farsi umiliare. Linko un post che ho scritto qualche giorno fa che più o meno lo spiega:
https://fobiasociale.com/il-vostro-s...6/#post2811885 .
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07-03-2023, 21:33
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#46
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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Ecco io mi ritrovo nell'esperienza di Fiore di loto, anche quando ho scritto il post iniziale la immaginavo proprio come un gioco, non avevo in mente ruoli imposti o ruoli oppressivi
Anche se che esistano questi (e anche che giochino una parte importante nei rapporti umani) secondo me è innegabile. Come lo è che esista un elemento di finzione, di usare la recitazione per nascondersi e non per esprimersi. Personalmente se mi mettono in ruoli troppo semplificati sono a disagio, e alcune volte faccio apposta qualcosa per incrinare il personaggio.
Comunque stavo anche pensando che le persone più interessanti che ho conosciuto (interessanti secondo i miei personali criteri) erano proprio quelle "inincasellabili". Ne ho conosciute poche, ma la loro caratteristica che mi piaceva di più era rifiutavano qualsiasi caricatura di se stessi.
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