lizbon

Se conosceste una persona nuova che vi interessa e che sembra provare interesse per voi che fareste?
Gli direste subito come siete, cioè fobici e asociali, sperando che pur avendogli detto la verità vi accetti così, oppure cerchereste di nasconderglielo e di fingere finchè non se ne accorge da solo e (forse ma sperando di no) vi scarta?
Secondo voi farsi vedere subito per quello che si è, è darsi la zappa sui piedi da soli pesantemente?

Kitsune

Io sono piuttosto sincero e schietto, è vero che le persone possono spaventarsi.. ma sinceramente non ho nessuna intenzione di redarre un manuale di istruzioni o "addestrare" nessuno, preferisco scartare immediatamente le persone che non sono compatibili o con esperienza in tal senso.

TrueLover

Secondo me ti fai troppe pere. Vai li parlaci e fagli capire che vuoi dargliela..si trasformerà magicamente in Mickey Rourke di 9 settimane e mezzo.

LeonardKraditor

Per esperienza, a malincuore, io dico: mai raccontare tutto ai primi incontri.
Specie se ci sono cose difficili da far capire.
A malincuore perché sarebbe troppo bello se...

Prima vedi che tipo è, studialo un po'; quindi la risposta più corretta sarebbe: dipende.

NoSurrender

Conviene fingere di essere ciò che non si è oppure conviene essere sinceri(anche con noi stessi) e ammettere di non essere perfetti? L'altra persona se ci tiene, poco per volta, ci vorrà aiutare.

bunker

con me bastano 4 parole per capire che ho grossi deficit di autostima...

Martello

Come esposto in un mio thread precedente http://www.fobiasociale.com/fascino-e-verita-23827/ sono convinto in base alle mie (poche) esperienze in questo ambito che bisogna disvelarsi pian pianino alla persona che ti interessa, perchè un pò di fascino che emani deriva da un pò( un pò non che una\o gioca a fare il misterioso a tutti i costi) di mistero, e che rivelarsi totalmente per quello che si è risulta alla lunga controproducente, meglio in un rapporto di amicizia più che in un rapporto di fascino\seduzione come è un rapporto di coppia, ma anche per le amicizie sicuramente sarai amica di persone che non conosci davvero pur frequentandole da anni.

Insomma avanti al motto di ''tutto e poco alla volta'' più che ''tutto e subito''.

Winston_Smith

Non c'è bisogno di presentare la cartella clinica ufficiale ai primi incontri, le caratteristiche principali della personalità di solito escono fuori da sole progressivamente.

Inosservato

sono d'accordo, anche se non so, a volte penso che liberarsi subito, aprirsi e ammettere la propria natura magari renderebbe innnanzi tutto più liberi noi, liberi dalle nostre "vergogne" intendo...

Otago

Quoto tutto il tuo discorso.

Grande Fobia

Se non ha problemi lascio subito perdere.

stuntmanmike

tu bunker non hai un ghezzo...se continui a stare dal computer ai libri resti cosi tutta la vita...eppure avevi cominciato a uscire mi dicevi che andavi per centri commerciali ecc...esci e guardati in giro ci sono di quelle merde in giro roba da vergognarsi di esistere...

MaAncheNO

Sì lo direi subito...

Guardianangel

io direi il necessario
cioe cmq le cose piu gravi
in quanto a me non farebbe piacere che una persona nasconde la sua vera natura dopo avermi magari illuso d essere altro
le cose fondamentali subito
le inezie poi

bunker

ma la merda più grossa sono io caro

comunque esco esco, faccio anche il volontario a un negozio equosolidale, ma pure lì mi stanno a dire che ho poca autostima, e pensarlo va bene, ma dirlo alla gente, vuol dire che si sta proprio messi male!

Kitsune

Proprio ieri sera mi sono imbattuto in questo problema con una persona che non sento da tanto tempo ed ad un certo punto mi ha chiesto "ma, hai bisogno di qualcosa?" questa domanda non mi ha spiazzato perché era la stessa domanda che io stesso mi ponevo.
Perché si contattano le persone? perché si cercano le relazioni sociali? io non ne ho idea ma sono saltato subito a conclusioni, ho pensato a due possibilità: A_ questa persona pensa veramente che io abbia bisogno di qualcosa in particolare, B_ si vuole disfare di me poiché si sente importunata.
A quel punto ho consegnato nell'interlocutore stesso la possibilità di scegliere.. cioè l'ho messo di fronte alle mie conclusioni.. se mi conferma essere la conclusione B la saluto e stammi bene, se mi parla della possibilità A (che comunque non è del tutto fuori luogo) sarò sincero per quanto sia difficile discutere della condizione fobic.
Io la penso in questo modo, non vedo opzioni C: del tipo tirarla per le lunghe, le trovo insensate e ingiuste nei confronti degli altri.
Mi rendo conto che in realtà sopratutto con le persone considerate normali esiste questa abilità nel "confondersi".
Quante volte sentiamo parlare di ex fidanzati, ex coppie sposate, ex amici ribadire "se avessi saputo che quella persona... non avrei"?
Ebbene sì, credo che il sapersi vendere e mimetizzarsi sono a tutti gli effetti delle social skills e anche importanti.

Mooneye

Nessuna delle due cose. In realtà nessun fobico ha davvero qualcosa da rivelare, perchè come in questa circostanza, ogni persona che ci si avvicina può modificarci e farci scoprire qualcosa di diverso in noi stessi. Ex: e se questa fosse la persona che in gran parte risolverà alcuni dei tuoi problemi?

Io anche sono fobica, o almeno così mi conoscevo.
Le sento pochissimo da quando frequento una persona che mi ha stravolto la vita ultimamente, sto scoprendo nuovi lati di me e nuove forze. E non sa nulla del mio essere (se è davvero quello che sono). E voglio che rimanga così.

Tacere aiuta soprattutto te a superare.

Kitsune

Mooneye

......Cioè?

Maweeney

Non conosco la tua situazione, ma in generale direi che siete in molti ad avere una tendenza a patologizzare tutto. Timidezza, scarsa voglia di socializzare e cosi via non sono necessariamente condizioni patologiche o cose negative che bisognerebbe svelare o nascondere.
In qualunque altro forum sarebbe una banalità dire che tutte queste caratteristiche possono benissimo essere considerate come caratteristiche positive, affascinanti etc. - non capisco la tendenza di molti a prendere per scemi e monodimensionali la gente estroversa.