Originariamente inviata da Lone Sparrow
La timidezza mi ha sempre spinto a fare una vita ritirata, stavo sempre chiuso in casa, con la mia famiglia, e la compagnia del mio adorato cane. Non avevo amici, non avevo ragazza, ma non ne sentivo il bisogno, ero sereno così, non dico che la mia vita fosse l'ideale ma avevo smesso di desiderare di più.
A un certo punto della mia vita, passata la trentina, ho incominciato a cambiare, una strana ansia si è impadronita di me. Pensavo che stavo buttando via il mio tempo, che stavo invecchiando e cose che tutti, ma proprio tutti, avevano già fatto da tempo, io forse non le avrei potute mai fare. Cominciai a disprezzare la vita che facevo, feci ogni tentativo per cercare di cambiarla, mi allontanai dalla mia famiglia.
Cambiai lavoro, cambiai città, mi detti perfino da fare per cercare una donna, e una la trovai.
Ma poi... mi rendo conto che le cose non vanno. La nuova città ha un aspetto lugubre e mi fa sentire nostalgia di casa, il nuovo lavoro è noioso e ripetitivo, sono perfino arrivato ad allontanare la donna che avevo incontrato (che aveva accettato di incontrarmi!!!) per ragioni che non ho mai avuto il coraggio di confessarle...
E così ritorno a casa. Adesso non esco proprio più di casa. Mi rendo conto che mi sono allontanato dalle persone che più contavano nella mia vita, e dalla vita che in fondo mi piaceva, e che io stupidamente avevo allontanato... in cambio di sogni assurdi ed evanescenti, che una volta inseguiti hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza. Altre persone avranno la loro vita piena, i loro amici e i loro amori. Io non desidero più tutto questo, ho ritrovato la mia serenità e mi basta così. Sbaglio?
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