mi sbagliavo quando pensavo che l'essere morti sia una cosa buona, perchè ineffetti un morto è gentile, il piu' gentile tra i gentili proprio perchè nn è lui e vuole essere lasciato in pace ed è disposto a fingere all'estremo pur di non apparire agitato anche se nn riesce a nasconderlo veramente, cerco verità in tutto, una volta è vero quello una volta quell'altro, io che mi credevo anti religioso sto scoprendo di essere uno dei piu' religiosi, ho mille dei a cui mi vorrei ispirare ma non ci riesco e poi sto male perchè non ci riesco, credevo che soffrire fosse una cosa buona, quando in realtà è la piu' via piu' facile, restare immobili nel letto e sentire il proprio corpo imputridirsi, la ritenevo una cosa giusta perchè quella parte demente dell'istinto negativo me lo dice e io faccio tutto in cambio di essere lasciato in pace, perchè le persone mi mangiano nella società e allora credo che essere mantenuto stando da solo e abbandonato a me stesso fosse la sola cosa, e se ormai fosse troppo tardi per risvegliarsi? sonno sempre sonno, che mi spinge nel letto, nel letto il dolore mi mangia si espande e si muove, credo di avere capito di essere nel negativo "fosse cristo questo corpo?" anche se fosse non è una cosa buona nonostante le religioni dicano il contrario, (prontamente smentite da uomini con le palle) ecco perchè si è religiosi pur non sapendolo perchè si muore come il corpo di cristo, ma non è una morte come la intendete, è vivere in una bolla di sapone nel proprio micromondo da conservare, dove il dolore, l'idiozia, il senso di colpa, la paura di amare hanno il sopravvento, dove non c'è piu' un pensiero, sono pensato (da chi è il mistero..) non pensante, quando va bene, nella maggioranza de casi non c'è pensiero nella mia testa ma solo movimenti di chissà cosa che si spostano dentro il corpo divorando l'anima e la stanchezza ne risente , il corpo è stanco la mente non c'è piu', qualcuno mi ha scollegato il cervello vivo nell'illusione piu' atroce e la paghero per questo, e io che credevo di essre libero perchè non mi importava di cio' che la gente diceva o non mi importava del significato delle parole, tanto sono solo parole, non me ne importava nulla, il pensiero che ho è una cosa a se, dice quello giusto e quello sbagliato, ma il corpo non risponde, il corpo è sconnesso dalla mente, solo quando sto da solo ho il controllo di me, con gli altri io non sono io, qualcun altro parla per me, in uno ato di assoluto materialismo e negatività non c'è posto per l'amore, io che credveo che essere cosi' fosse figo perchè diverso dagli altri, certi film che inneggiavano a quelli come me, ma la realtà è dura talmente dura da non volerla affrontare, sperando come un religioso che domani cambiero' , ma questo domani non arriva mai è sempre rinviato, sperando in un colpo di fortuna o di bontà degli altri, cio' non avverrà mai, ma la prigione vera è qualcosa di stranissimo, è il sistema che domina l' inconscio, le paure impediscono di essre noi stessi e quindi ci si isola credendo die ssere piu' forti degli altri perchè si entra a contatto col dolore e con la negatività, si hanno sogni lucidi, visioni paranormali e si crede che cio' sia una cosa figa quando non è cosi', sono cio' che il sistema vuole ne piu' ne meno, una pecora negativa esaurita e muta, che tutto cio' che ha sono sogni e visioni e pensieri di altri, la mente è stata rubata, una delle cose piu' turbanti e l'assenza di se stessi, e un altra cosa è l'assenza di angoscia della condizione umana soprattutto nella società occidentale dove è in atto un piano per trasformare gli uomini in esserini indemoniati bloccando cosi' l'amore che dovrebbe essere in noi, l'amore immortale non inteso come carinerie o sdolcinatezze, ma inteso come forza un amore da riacquistare per tornare a capire , tornare a riprendersi la propria mente e non quella che i "manipolatori della società" hanno voluto che fosse... il negativo porta morte, e rislire sarà sempre piu' difficile.