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Vecchio 03-03-2020, 15:27   #1
Principiante
L'avatar di Sidem89
 

Buon pomeriggio.

Ho cambiato due psicoterapeuti per cercare di farmi passare la sola fobia che ho, quella dei fulmini (controllo spesso le previsioni, comincio ad essere inquieto appena so che tra n. giorni è previsto un temporale, nei giorni fatidici non riesco a muovermi di casa, peggio se sto sul posto di lavoro). Adesso sto considerando di cambiare nuovamente terapeuta. I passi avanti ci sono stati, specie in fatto di consapevolezza: la mia prima psicoterapeuta (quella con cui ho legato di più, ma a causa di uno stallo nei miglioramenti, l'ho cambiata per una, per me, peggiore) mi ha fatto capire che il mio cervello ha "scelto" come oggetto della fobia quello più difficilmente affrontabile gradualmente, i fulmini (perché capitano 10-15 volte l'anno e non posso espormi gradualmente), e che quindi devo combatterlo scavando a fondo nella mia storia familiare, nei rapporti eccetera. E non ci sto riuscendo, nonostante alcuni sforzi per me ragguardevoli. Ve li racconterò in un'altra occasione più specifica.

L'addio alla fobia è l'obiettivo a lungo termine, il problema "urgente" è un altro.

Quando ho il turno pomeridiano in ufficio (sono uno stagionale, lavoro da marzo a novembre) e c'è un temporale (o fulmini lontani) i miei superiori mi ospitano in una stanza di emergenza sotto l'ufficio e, onestamente, non me la fanno pesare, anzi: hanno capito che è una cosa che non posso controllare e leggono chiaramente la mia paura, specie in virtù della differenza di stato d'animo rispetto al solito, ovvero allegro e gioviale.

Al lavoro me la cavo bene, potrei chiedere anche un trattamento economico migliore o un inquadramento in azienda più importante, ma non ne ho il coraggio, proprio perché il mio cervello s'è convinto che i miei bonus li sto sprecando nel farmi ospitare quando non ho il coraggio di tornarmene a casa (abito in zona pedonale, quindi non posso prendere neanche un mezzo per tornare).

Questa fobia, interpretata con questo meccanismo mentale nel volare basso, è lo stesso motivo per cui da tempo non approccio con una ragazza, perché è stato difficile già confessare ai superiori ed agli amici più stretti questa mia fobia, non penso di farcela a rifare la via crucis della confessione ad una persona che conoscerei lì per lì. Idem per le nuove amicizie: mi sentirei in dovere di confessare il mio "segreto" e non saprei da dove ri-cominciare, per quanto è stato difficile già farlo con gli amici storici dopo un po' che è subentrata questa fobia che ho da 10 anni (ne ho 30).

Insomma è come se tutti gli sforzi che faccio per far bene il mio lavoro, l'essere leale, l'essere affidabile con gli altri, stia diventando il mio modo per farmi accettare NONOSTANTE la fobia moderatamente limitante (stiamo parlando di 15 volte l'anno, anche meno se pensiamo quelle in cui sono coinvolto e non sto a casa "di mio"). Come se il massimo del mio "compenso" fosse questo e non posso puntare a volere di più, perché ho già ottenuto clemenza per la mia fobia. E per paura di crearmi altri "creditori morali" non sto facendo nuove conoscenze.

Forse non è così, ma è così che mi sento ed è così che mi sto trasformando.

Ultima modifica di Sidem89; 03-03-2020 a 15:31.
Vecchio 03-03-2020, 16:22   #2
Esperto
L'avatar di Palmiro
 

Mi fa davvero male al cuore leggere queste cose, la cosa paradossale è che io invece sono un appassionato di fenomeni atmosferici e darei un rene per vedere un temporale con i crismi qui da me, fai tu ..
Che dire, secondo me non ci sono molti modi per vincere questa fobia se non quello di ignorare deliberatamente l'oggetto stesso della fobia.

Tu mi dirai "ma non ci riesco in alcun modo!", io ti dico che io avevo il TERRORE (non una semplice fobia) per le vespe e le "xilocope" (i mosconi neri grossi come elicotteri che girano d'estate, che poi sono innocui) e l'unica mia terapia è stata espormi a loro, lasciando che mi ronzassero intorno ignorandole bellamente e senza farci caso.. All'inizio è difficile riuscire a resistere all'impulso di scappare, lo riconosco, ma quando realizzi che non ti può succedere assolutamente nulla, la tua fobia svanisce in un baleno

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Sidem89 (03-03-2020)
Vecchio 03-03-2020, 16:28   #3
Principiante
L'avatar di Sidem89
 


Istintivamente, quando vedo i miei contatti Facebook o Instagram condividere foto di fulmini, mi verrebbe da dirgli: "Che caspita c'avete da fotografa'?", dove "caspita" è un ingentilimento per rispetto nei vostri confronti! Ma poi, razionalmente, lo so che per molti è una passione, a parte gli scherzi.

Così come razionalmente so benissimo che non mi succede niente, le probabilità ridicole, e tutto il resto appresso. Ma la mia parte razionale in quei momenti prende le ferie e torna solo quando sono salvo e al sicuro.

Ci vorrà tantissimo tempo, forse non basterà questa vita. Per questo vorrei riuscire ad ottimizzare la mia vita nonostante questa piccola anomalia della fobia, riuscire a raggiungere traguardi, ad "alzare la voce" quando devo e non tacere solo perché mi sento "moralmente ricattabile" per via di questa fobia.
Vecchio 03-03-2020, 16:49   #4
Esperto
L'avatar di Peste Nera
 

Io invece adoro i temporali, i tuoni e i fulmini per motivi personali che non starò qui a spiegare. Le mie paure invece ho imparato a tenermele per me proprio per il fatto di non essere poi ricattabile per questo. Se posso permettermi, se hai altre fobie/paure cerca di non parlarne mai con nessuno per ovvi motivi.
Vecchio 03-03-2020, 16:54   #5
Principiante
L'avatar di Sidem89
 

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Io invece adoro i temporali, i tuoni e i fulmini per motivi personali che non starò qui a spiegare. Le mie paure invece ho imparato a tenermele per me proprio per il fatto di non essere poi ricattabile per questo. Se posso permettermi, se hai altre fobie/paure cerca di non parlarne mai con nessuno per ovvi motivi.
Purtroppo sul lavoro ho dovuto dar conto del mio cambio di umore (lavoro a contatto con il pubblico) evidente quando c'è cattivo tempo. Anzi, se non glielo avessi detto non avrebbero capito e sarei stato licenziato, probabilmente.

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Vecchio 03-03-2020, 16:58   #6
Esperto
L'avatar di Peste Nera
 

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Originariamente inviata da Sidem89 Visualizza il messaggio
Purtroppo sul lavoro ho dovuto dar conto del mio cambio di umore (lavoro a contatto con il pubblico) evidente quando c'è cattivo tempo. Anzi, se non glielo avessi detto non avrebbero capito e sarei stato licenziato, probabilmente.

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In questo caso ok, ma negli altri ambiti sociali io non ne parlerei, ne di questa ne di altre fobie/paure.
Vecchio 03-03-2020, 17:19   #7
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Peste Nera Visualizza il messaggio
In questo caso ok, ma negli altri ambiti sociali io non ne parlerei, ne di questa ne di altre fobie/paure.
posso essere parzialmente d'accordo con te, ma così non sradicheremo mai il fatto che una fobia (che è un disturbo di salute) è una cosa di cui vergognarsi mentre invece altri disturbi della salute tipo la gastrite o il mal di schiena non sono vergognosi.
però forse è meglio così.. non possiamo cambiare il mondo da un forum.
al lavoro non ho nascosto i miei disturbi. per come la vedo io sono uno con le palle.. perché ci vogliono ad esporsi così.. per gli altri sono solo un cagasotto.. e pure ingenuo ad essersi esposto.
sul lavoro soprattutto, ma in parte anche nella vita sociale vige la regola non scritta di essere tutti d'un pezzo, a meno che non ci siano problemi non nascondibili come nel caso del nostro utente.
Vecchio 03-03-2020, 17:31   #8
Esperto
L'avatar di Peste Nera
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
posso essere parzialmente d'accordo con te, ma così non sradicheremo mai il fatto che una fobia (che è un disturbo di salute) è una cosa di cui vergognarsi mentre invece altri disturbi della salute tipo la gastrite o il mal di schiena non sono vergognosi.
però forse è meglio così.. non possiamo cambiare il mondo da un forum.
al lavoro non ho nascosto i miei disturbi. per come la vedo io sono uno con le palle.. perché ci vogliono ad esporsi così.. per gli altri sono solo un cagasotto.. e pure ingenuo ad essersi esposto.
sul lavoro soprattutto, ma in parte anche nella vita sociale vige la regola non scritta di essere tutti d'un pezzo, a meno che non ci siano problemi non nascondibili come nel caso del nostro utente.
In una società dove dobbiamo sempre farci vedere sicuri di noi stessi rivelare le nostre paure/fobie o i nostri problemi mentali/psicologici può essere MOLTO controproducente, ci sono già passato e non intendo ripetere l'errore. Certi miei problemi non li ho mai detti a nessuno, neanche in famiglia, e non intendo neanche farlo.
Forse in giro esiste qualche mosca bianca che ha le orecchie, il cervello e il cuore giusti per capire ma io non l'ho mai trovata.
Vecchio 03-03-2020, 17:32   #9
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L'avatar di Sidem89
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
sul lavoro soprattutto, ma in parte anche nella vita sociale vige la regola non scritta di essere tutti d'un pezzo, a meno che non ci siano problemi non nascondibili come nel caso del nostro utente.
I social, i dibattiti, i litigi e tutti i contesti in cui si è chiamati ad esporsi sono campo di caccia di chi cerca le debolezze nell'altro: è chiaro che non dare punti di riferimento all'altro fa sì di evitare di essere messi all'angolo.

Però, ed è la mia filosofia da qualche tempo, si può anche approfittare del fatto che le fobie stanno diventando (molto lentamente) socialmente accettate e non allontanano più di tanto le persone, se non quelle più ignoranti e superficiali. Io sto cercando di "imporre" il fatto di essere come sono e non poterci fare nulla (intendo con la fobia). Sul lavoro è un po' delicato perché in certi momenti rischia di intaccare la qualità del mio lavoro che solitamente è buona, quindi non posso permettermi di fare il ganassa.

Se invece è un collega, o un passante che nota la mia paura e mi prende in giro, mi incazzo come una iena.
Vecchio 03-03-2020, 17:47   #10
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Peste Nera Visualizza il messaggio
ci sono già passato e non intendo ripetere l'errore.
ti andrebbe di raccontare l'episodio specifico?
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Originariamente inviata da Peste Nera Visualizza il messaggio
Forse in giro esiste qualche mosca bianca che ha le orecchie, il cervello e il cuore giusti per capire ma io non l'ho mai trovata.
si, esistono e non sono neanche pochi, ma nessuno capirà mai del tutto una specifica condizione. possono capire al 50%.. uno specialista esperto può capire all'80%, ma mai nessuno al 100%.
Quote:
Originariamente inviata da Sidem89 Visualizza il messaggio
Se invece è un collega, o un passante che nota la mia paura e mi prende in giro, mi incazzo come una iena.
Su questo fai bene.
Quello che noi non immaginiamo è che le nostre paure ce le leggono negli occhi. E si può cercare di essere tosti e impenetrabili quanto si vuole, ma la gente ci attaccherà lo stesso.
Bisognerebbe proprio cambiare atteggiamento e non avere più paura di niente e di nessuno. Su questo sto lavorando. Ci vorrà tempo ed una forte opera di auto-convincimento, ma penso sia l'unica strada.
Vecchio 03-03-2020, 17:50   #11
Principiante
L'avatar di Sidem89
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
nessuno capirà mai del tutto una specifica condizione. possono capire al 50%.. uno specialista esperto può capire all'80%, ma mai nessuno al 100%.
Mi permetto di aggiungere un'altra macrocategoria di persone (quelle che apprezzo di più): quelle che sanno di non poter ben capire e quindi...ti capiscono e ti accettano comunque
Ringraziamenti da
Keith (03-03-2020)
Vecchio 03-03-2020, 17:56   #12
Esperto
L'avatar di Peste Nera
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
ti andrebbe di raccontare l'episodio specifico?

si, esistono e non sono neanche pochi, ma nessuno capirà mai del tutto una specifica condizione. possono capire al 50%.. uno specialista esperto può capire all'80%, ma mai nessuno al 100%.
Mica è stato solo un episodio, magari… Comunque la reazione migliore è stata l'indifferenza, la peggiore non voglio neanche ricordarla perché mi fa troppo male e pure incavolare parecchio.
Le mosche bianche se esistono io non le ho mai incontrate, non ho mai avuto fortuna con le persone.
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