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Vecchio 23-11-2008, 11:39   #1
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penso di aver capito che il mio problema principale con laltro sesso,sia la prima fase quella dell approccio,come in tutte le cose che faccio causa timidezza la prima volta sono sempre un po a disagio,poi con la confidenza tutto migliora.....il mio limite principale con le ragazze e proprio lapproccio,non riesco dal niente con una scusa con qualcosa ad attaccare bottone,mentre con gli uomini questo mi riesce piu semplice....
ieri ho visto in palestra uno che finito un esercizio si e avvicinato ad una e ci ha parlato poi per 1 ora....mi dico come cavolo ha fatto.....
ora che ho capito qual ' e il mio problema lavorero' su questo ma ho bisogno di qualche dritta anche se le sperienza scarseggia in questo forum
Vecchio 23-11-2008, 12:29   #2
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Originariamente inviata da vikingo
penso di aver capito che il mio problema principale con laltro sesso,sia la prima fase quella dell approccio,come in tutte le cose che faccio causa timidezza la prima volta sono sempre un po a disagio,poi con la confidenza tutto migliora.....il mio limite principale con le ragazze e proprio lapproccio,non riesco dal niente con una scusa con qualcosa ad attaccare bottone,mentre con gli uomini questo mi riesce piu semplice....
ieri ho visto in palestra uno che finito un esercizio si e avvicinato ad una e ci ha parlato poi per 1 ora....mi dico come cavolo ha fatto.....
ora che ho capito qual ' e il mio problema lavorero' su questo ma ho bisogno di qualche dritta anche se le sperienza scarseggia in questo forum
io ho notato che sono impossessato da qualche spirito maligno :twisted:

non saprei dare altre risposte...ci sono certi momenti in cui mi viene da stare sulle mie, da dirmi "se non fa nessuno la prima mossa qui si passa la giornata nella totale solitudine e in silenzio", altri in cui senza problemi mi avvicino all'altra persona con una battuta, un buffetto, un complimento spiritoso o altro...

il mio più grosso problema è che ho vissuto gli ultimi tempi nella solitudine (o comunque con poche persone e pochi avvenimenti interessanti) e mi sono disabituato a parlare e mantener elunghe conversazioni (o almeno le lunghe conversazioni le ho fatte anche con l'amico "sfigato", ma sono conversazioni noiose....io dico che mi sono disabituato a far ele lunghe conversazioni spiritose, interessanti ecc..ecc....duro pochi minuti....come a letto :P ).
L'approccio quindi bene o male se mi metto di buona volontà ce l'ho (solo trovare la grinta x fare la prima mossa e poi qualche frase da dire interessante me la invento)...solo che poi non so come reagirò...la persona che ho davanti mi potrebbe stimolare a parlare e magari riesco a creare un discorso interessante o viceversa mi potrebbe far spegnere dopo pochi istanti e allora so 'zzi...

EDIT: comunque il mio problema maggiore è quello della fase successiva subito alla fase1.
C'è l'approccio (ottimo qualche cosa te la inventi...poi inizia con qualche domanda)...
ma tra la fase 1 e la 3 (dove inizia a crearsi un sentimento e un interesse che sia AMICIZIA o altro) c'è la 2 in cui si inizia ad approfondire la confidenza...
io spesso x la mia disabitudine nel mantenere lunghi dialoghi dopo la prima fase in cui faccio sentire a loro agio le persone (x la mia profonda marpioneria e spiritosità), attraverso una seconda fase in cui solitamente si raffreddano quando ci si accorge che non sono esattamente un comico di zelig, ma che ho i miei lati oscuri (fin troppo)...
Vecchio 23-11-2008, 13:39   #3
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Originariamente inviata da Assorto
Vikingo fregatene....ti fai troppi problemi legati all'impressione che darai dicendo questo o quello !
il tuo non saperci fare è conseguenza della paura che quello che dirai non sarà all'altezza della tipa che hai di fronte....e del relativo due di picche.

Fregatene dell'impressione che darai...anche se non hai niente da dire ad una ragazza che ti "ispira"...le dici "ciao, non mi viene niente da dire per rompere il ghiacchio, però volevo conoscerti".

Morale : fregatene... 8)
quoto assorto...qui qualcuno direbbe che è 'na pazzia...ma vai da una persona e se non hai nulla da dirle trova il coraggio di dirle "ciao...non ho nulla da dirti"...in lei si crea comunque quello stupore e quella gioia di star einteragendo e soprattutto senza che te ne rendi conto stai estroversando..

da lì ne approfitti iniziando il discorso proprio dal fatto che non sai da dove partire...
Vecchio 23-11-2008, 13:50   #4
Esperto
L'avatar di vetro
 

Un paio di giorni fa mi trovavo in aereo.C'era una ragazza seduta di fianco.Quando il comandante ha avvisato che c'erano turbolenze e ha dato una serie di avvertimenti,io ho fatto una battuta e la ragazza si è messa a ridere.Poi abbiamo parlato un pochino.A volte basta poco.
Vecchio 23-11-2008, 14:02   #5
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Originariamente inviata da vetro
Un paio di giorni fa mi trovavo in aereo.C'era una ragazza seduta di fianco.Quando il comandante ha avvisato che c'erano turbolenze e ha dato una serie di avvertimenti,io ho fatto una battuta e la ragazza si è messa a ridere.Poi abbiamo parlato un pochino.A volte basta poco.
giusto...anche in biblioteca io negli ultimi giorni...c'erano problemi al pc e mi si sono presentate 2 occasioni:
la prima ragazza non poteva entra con la sua pass ed io le ho detto che potevo passarle la mia senza farla aspettare...mi ha ringraziato e si è discostata
la seconda mi ha ringraziato ed io nel mentre ero bello e rilassato e ne ho approfittato x fare 2 battute, chiederle cosa studiava ecc..ecc...

basta imparare cogliere le palle al balzo
Vecchio 23-11-2008, 14:10   #6
Poison
Guest
 

gtjg
Vecchio 23-11-2008, 14:14   #7
Esperto
 

x gli approcci da strada bisogna essere bei ragazzi, un mio amico cesso abbordò una ragazza x strada e il suo tipo lo mandò all'ospedale cn diverse fratture ( lo pestarono in 4 )
Vecchio 23-11-2008, 15:00   #8
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ma io npretendo di approcciare per strada,maall universita,in palestra e altri posti mi sembra normale cercare di capire come fare,anche perche superato questo ostacolo le cose migliorano
Vecchio 23-11-2008, 15:12   #9
Esperto
L'avatar di vetro
 

Non avere paura di parlare anche se pensi di dire delle banalita'.L'approccio semplice è quello che paga di piu'.
Vecchio 23-11-2008, 15:34   #10
Esperto
L'avatar di muttley
 

Secondo me la tecnica dell'abbordaggio è quasi sempre improduttiva, molto meglio amalgamarsi a qualche giro, qualche nucleo sociale e da lì tessere le fila per creare una nuova storia.
Per i consueti motivi di cui abbiamo discusso già moltissime volte (biologici, culturali) le donne non si fidano dell'ignoto, diversamente dall'uomo che sembra attratto proprio da ciò che non conosce. Io stesso mi accorgo di come una perfetta sconosciuta possa attirare la mia attenzione con un semplice sguardo e da lì far scattare immediatamente quella congerie di idee e pensieri che fanno parte dell'immaginario collettivo di ogni abbordatore (con la sola differenza che io non abbordo mai perché so di partire sconfitto).
Le donne in genere hanno meno interesse per "l'inconnu" proprio perché sembrano preferire la solida tranquillità del già noto, del già visto, del già sentito. E' per questo motivo che scelgono i propri partner all'interno di compagini socio-amicali già definite nelle quali possono riporre la loro massima fiducia.
Ora provate a immaginare l'effetto che può fare un perfetto sconosciuto mai adocchiato prima che ti si avvicina e inizia a inoltrarsi nella tua vita con domande a raffica....fa piacere secondo voi?
Vecchio 23-11-2008, 16:00   #11
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il nucleo sociale me lo sono trovato,ma se riesco ad ampliare le mie cooscenze femminili tanto meglio
Vecchio 23-11-2008, 16:09   #12
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Quote:
Originariamente inviata da Assorto
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ora provate a immaginare l'effetto che può fare un perfetto sconosciuto mai adocchiato prima che ti si avvicina e inizia a inoltrarsi nella tua vita con domande a raffica....fa piacere secondo voi?
Morale, visto che crearsi un giro sembra essere una mission impossible, siamo condannati all'astinenza oppure a provarci tramite chat/siti d'incontri. 8)
in effetti....ma sti cavoli...possibile che non si può ripartire da 0?? e in effetti è così...
ragionandoci bene le conoscenze nella vita si fanno tramite amici di amici, compagni di classe, colleghi di lavoro, attività sportiva ecc...ecc...
se ti togli tutto questo sei nella melma...
purtroppo non ha sempre un buonissimo effetto abbordare su la gente x strada...soprattutto se non si è più ragazzini la cosa viene vista come invadenza del proprio privato...è questo l'aspetto che più mi fa desistere...
una volta che una persona si è creato il proprio gruppo di amici/e non è poi così aperto e non muore dalla voglia di includere altra gente dal nulla...sicuramente non il primo x la strada
Vecchio 23-11-2008, 16:09   #13
Esperto
L'avatar di muttley
 

Crearsi un giro non è così difficile: difficile è mantenerlo, coltivarlo, tenerlo in piedi. A marzo si semina e a settembre si raccoglie 8)
E in ogni caso io parlo per (in)esperienza personale: farei molta più fatica ad agganciare una sconosciuta con scopi abbordaggiosi che ad uscire per bere una birretta con degli amicici. Ora tutti mi direte che avete problemi a bere in pubblico, ad uscire in pubblico, a camminare in pubblico, a respirare in pubblico, a far scorrere il vostro sangue in pubblico....ma abbordare è facile? In pubblico o in privato l'è semper una bella magagna
Vecchio 23-11-2008, 16:25   #14
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Crearsi un giro non è così difficile: difficile è mantenerlo, coltivarlo, tenerlo in piedi. A marzo si semina e a settembre si raccoglie 8)
E in ogni caso io parlo per (in)esperienza personale: farei molta più fatica ad agganciare una sconosciuta con scopi abbordaggiosi che ad uscire per bere una birretta con degli amicici. Ora tutti mi direte che avete problemi a bere in pubblico, ad uscire in pubblico, a camminare in pubblico, a respirare in pubblico, a far scorrere il vostro sangue in pubblico....ma abbordare è facile? In pubblico o in privato l'è semper una bella magagna
'na.....io dico che mantenerlo sia un giochetto....il problema è farselo dal nulla...è davvero brutto andare da una persona dovendo ripartire da 0...

ed io non sono fobico...io in mezzo alla gente ci starei pure in boxer e canotta...

senza lo straccio di un'amicizia...non puoi prendere andare in biblioteca trovare la prima ragazza che ti piace mentre studia e interromperla x chiederle di andare a prendere un caffè...
o meglio lo puoi anche fare...però però...sotto sotto mi parrebbe sempre brutto....
Vecchio 23-11-2008, 16:37   #15
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Quote:
Originariamente inviata da -Lilly-
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Secondo me la tecnica dell'abbordaggio è quasi sempre improduttiva, molto meglio amalgamarsi a qualche giro, qualche nucleo sociale e da lì tessere le fila per creare una nuova storia.
...
Ora provate a immaginare l'effetto che può fare un perfetto sconosciuto mai adocchiato prima che ti si avvicina e inizia a inoltrarsi nella tua vita con domande a raffica....fa piacere secondo voi?
Su questo punto non sono del tutto d'accordo.

Nell'ultimo anno, ho fatto + viaggi in treno che in tutta la mia vita..(merito del forum e vostro!) e 1pò alla volta ho iniziato a sentirmi abbastanza a mio agio da cimentarmi in conversazioni + o meno articolate con i miei vicini di posto (si è andati dallo scambio di monosillabi.. allo scambio di cellulari, in 1 caso).

Ormai è diventato una sorta di esperimento scientifico poco ortodosso ..Ce la farò a dialogare con qlcuno che non conosco..quanto durerà la conversazione..sarà interessante..mi "stancherò" dopo poco x la tensione, l'ansia.. Insomma è 1 modo x registrare i progressi e i regressi (che si alternano allegramente nel mio caso) che faccio nell'approcciarmi al prossimo.

L'ultima volta mi sono inserita nello scambio di battute tra due ragazzi (che non si conoscevano tra di loro..se fossero stati 2 amici mi sarei sentita fuori luogo ad "intromettermi") e con uno dei due è scaturito un dialogo simpatico.
Abbiamo parlato della situazione economica dell'Italia, visto che lui lavora in banca gli ho chiesto come mai adesso la mia banca non mi consente + di sforare (se vai sotto anche di 1solo euro ti bloccano il bancomat ), se ciò è dovuto alla crisi generale -crollo delle borse ecc.-
Addirittura gli ho confidato una mia paura, ossia che in Italia si finisca come in Argentina.. lui è stato fortissimo, non ha fatto una piega "Vabbè, se i soldi perdono di valore niente, affronteremo anche questa, se non ci sono i soldi si va nei negozi e non si paga!!"
Poi è intervenuto l'altro dicendo che conviene avere dell'oro xchè c'è meno rischio che perda di valore..ma il bancario non era d'accordo..

Ok non si è trattato di "abbordaggi" veri e propri..xò.. da cosa nasce cosa.. di certo c'è che se non ci si mette in gioco non nasce proprio niente.
io penso che sia una questione differente....c'è situazione è situazione...anche a me verrebbe naturale in treno attaccare bottone con una scusa con la persona a fianco...così come aspettando l'ascensore cerchi qualsiasi cosa da dire al vicino pur di non restare in silenzio.

Poi vero che ci si può cimentare anche sol ox registrare i progressi e mettersi alla prova (per me è il primo passo x migliorarsi e pian piano estroversarsi senza rendersene conto)...ma
ad esempio un conto è appunto farlo in treno con il vicino di posto....già meno scontato è avvicinarsi ad una ragazza che sta studiando in biblioteca con lo scopo finale appunto di convincerla a prendersi una tazza di caffè o iniziare a tessere una conoscenza.

Diversamente: n biblioteca come ho detto nell'altra discussione c'era una ragazza che non riusciva ad entrare con la pass in internet...ne ho approfittato x dirle "se vuoi ti ci faccio entrare con la mia" ed ecco che è venuto naturale ciarlare del + e del - nel mentre...
Vecchio 23-11-2008, 16:38   #16
Intermedio
L'avatar di Muttley_upgrade_version
 

Quote:
Originariamente inviata da -Lilly-
non si è trattato di "abbordaggi" veri e propri..xò.. da cosa nasce cosa.. di certo c'è che se non ci si mette in gioco non nasce proprio niente.
Anche stare in un gruppo di persone e interagire con i nuovi arrivati o le vecchie conoscenze è un mettersi in gioco :wink:
Vecchio 23-11-2008, 16:42   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Muttley_upgrade_version
Anche stare in un gruppo di persone e interagire con i nuovi arrivati o le vecchie conoscenze è un mettersi in gioco :wink:
è la parte più difficile...
a me a volte viene facile facile estroversare e mettermi in mostra x farmi conoscere quando arrivo in un nuovo gruppo...
altre? beh altre mi verrebbe da aspettare che fossero gli altri ad "iniziarmi" nel loro gruppo essendo io nuovo...

mah...so che è difficle anche x gli altri...

spesse volte sono proprio gli estroversoni a dirmi quando arriva uno nuovo "giova vai tu a parlarci x metterlo a suo agio" --> proprio eprchè non sanno proprio cosa dire...
e lo chiedono proprio a me che tendenzialmente sto zitto pure con chi conosco da mesi (ma viceversa a comando se voglio so estroversarmi con idiozie anche se mi metto d'impegno).

Io quando vedo una persona nuova solitamente i primi istanti sto suelle mie...se poi mi rendo conto che non sa farsi avanti e nessuno riesce a rivolgergli la parola cerco in qualche maniera di renderlo partecipe con qualche cosa di semplice...

ma è dura...e non crediate che lo sia solo x un fobico...anche x i normaloni...
Vecchio 23-11-2008, 16:48   #18
Esperto
L'avatar di gattasilvestra
 

Lilly... cercherò di prendere la cosa come un esperimento anche io.
Di solito durante i viaggi in treno (meno in aereo... non so perché) mi fanno vergognare sia i silenzi che gli approcci (altrui) magari prenderli come test mi regalerà un po' di sano distacco.
Ma il momento degli scambi di tel. mi sembrerà sempre terribilmente strano.

Quote:
Originariamente inviata da Poison
non ci vogliono palle ne niente,solo un po di sfacciataggine,se penso che anni fa vi riuscivo con talmente tanta facilità e ora ho difficoltà persino a fare una telefonata :?
cosa ti ha fatto cambiare così tanto? se vuoi dirlo...
non puoi fare lo stesso percorso a ritroso?
Vecchio 23-11-2008, 17:00   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da gattasilvestra
Lilly... cercherò di prendere la cosa come un esperimento anche io.
Di solito durante i viaggi in treno (meno in aereo... non so perché) mi fanno vergognare sia i silenzi che gli approcci (altrui) magari prenderli come test mi regalerà un po' di sano distacco.
Ma il momento degli scambi di tel. mi sembrerà sempre terribilmente strano.

Quote:
Originariamente inviata da Poison
non ci vogliono palle ne niente,solo un po di sfacciataggine,se penso che anni fa vi riuscivo con talmente tanta facilità e ora ho difficoltà persino a fare una telefonata :?
cosa ti ha fatto cambiare così tanto? se vuoi dirlo...
non puoi fare lo stesso percorso a ritroso?
x esperienza..il percorso a ritroso è sempre più complicato...

è come credere a babbo natale e poi un bel giorno ti ritrovi tuo nonno vestito da omone in rosso...ti posso raccontare che l'hanno fatto perchè babbo natale è impegnato e blablabla...ma in fondo in fondo anche se ti impegni farai fatica a ricrederci...rimarrai una bimba disillusa...

stessa cosa...una volta che hai raggiunto dei limiti, dei blocchi, dei disagi (qualsiasi sia stato il motivo) è dura tornare indietro...
ci vuole tanta forza di volontà e tanta pazienza e coraggio di sbattere la testa tante volte...

x Lilly: ma pure io in biblioteca non è che poi finora abbia fatto chissacosa...però quelle 2-3 occasioni capitate ho provato a sfruttarle...
Vecchio 23-11-2008, 18:59   #20
Esperto
L'avatar di giordano
 

Quote:
Originariamente inviata da vikingo
penso di aver capito che il mio problema principale con laltro sesso,sia la prima fase quella dell approccio,come in tutte le cose che faccio causa timidezza la prima volta sono sempre un po a disagio,poi con la confidenza tutto migliora..
ho il tuo stesso problema ..e ormai ci rinuncio ..anche perchè son sicuro che anche riuscendo ad approcciare poi dovrei raccontare un sacco di frottole per nn apparire come sono! ...perchè quale ragazza vuol stare con uno che a 32 anni nn ha amici ?? ..penso che è normale sentirsi a disagio con uno come me
..nn è facile fregarsene di un rifiuto quando si è gia abbondantemente demoralizzati per la propria vita ...perchè il sentirsi rifiutati ( e forse anche derisi) la percepisco come una conferma alla merda che ci si sente di essere
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