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08-09-2017, 17:36
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#41
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,205
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Impedire ai capitali di fuggire all'estero e tasse pagate da TUTTI con 0 evasione fiscale.
Non permettere ai ricconi di farsi la residenza all'estero per pagare meno tasse.
Con queste 3 manovre la situazione migliorerebbe moltissimo.
La classe politica purtroppo è quella e non si può farci nulla se non instaurando una monarchia e mandando a casa tutti quei parassiti.
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08-09-2017, 17:54
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#42
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 963
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
Comunque la disinformazione regna sovrana
un popolo di analfabeti finanziari che detiene un enorme ricchezza privata, ecco perché ci stiamo riducendo con le pezze al c.u.lo
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/20/banca-ditalia-quella-legge-mai-attuata-per-liquidare-soci-privati/627468/
Anche nella costituzione vengono riportati tanti bei articoli che in realtà non trovano applicazione nella nuova società iperliberista dei mercati che si autoregolano.
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08-09-2017, 18:15
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#43
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 963
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-debito-pubblico-italiano-la-truffa-e-servita/
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08-09-2017, 19:26
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#44
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da Centauro
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/20/banca-ditalia-quella-legge-mai-attuata-per-liquidare-soci-privati/627468/
Anche nella costituzione vengono riportati tanti bei articoli che in realtà non trovano applicazione nella nuova società iperliberista dei mercati che si autoregolano.
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Quote:
Originariamente inviata da Centauro
http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-debito-pubblico-italiano-la-truffa-e-servita/
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non è che gii articoli che hai linkato siano così tanto a sostegno delle tute tesi. Il primo riporta uno scambio di opinioni in merito alla proprietà di bankitalia, cosa a quanto sembra neanche chiara agli estensori dello stesso. La storia della proprietà di banca d'Italia va avanti a partire dal 1893, l'istituto viene regolamentato nel 1936 e rigidamente ne viene regolamentata la proprietà. Pure se dotato di capitale sociale e quote, queste sono in buona parte riconducibili alla mano public. Liquidare i soci per quote dei quali essi non possono già pienamente disporre è ridicolo, sarebbe solo una spesa inutile e ingente.
Il secondo parla di "narrazione del debito" e di come l'eccessiva attenzione sullo stesso sia priva di significato. E questo mi trova pienamente d'accordo. Non è che dica da nessuna parte che il debito è finto o ed opera di particolari complotti plot-giudaico-massonici.
Ma forse hai letto solo i titoli di entrambi gli articoli
rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori cit. Il padre nostro
forse la citazione ti è più chiara, lo stato si è indebitato presso istituzioni e cittadini, italiani ed esteri ed è sacrosanto che il diritto di credito di questi vada rispettato
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08-09-2017, 19:40
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#45
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 963
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
non è che gii articoli che hai linkato siano così tanto a sostegno delle tute tesi. Il primo riporta uno scambio di opinioni in merito alla proprietà di bankitalia, cosa a quanto sembra neanche chiara agli estensori dello stesso. La storia della proprietà di banca d'Italia va avanti a partire dal 1893, l'istituto viene regolamentato nel 1936 e rigidamente ne viene regolamentata la proprietà. Pure se dotato di capitale sociale e quote, queste sono in buona parte riconducibili alla mano public. Liquidare i soci per quote dei quali essi non possono già pienamente disporre è ridicolo, sarebbe solo una spesa inutile e ingente.
Il secondo parla di "narrazione del debito" e di come l'eccessiva attenzione sullo stesso sia priva di significato. E questo mi trova pienamente d'accordo. Non è che dica da nessuna parte che il debito è finto o ed opera di particolari complotti plot-giudaico-massonici.
Ma forse hai letto solo i titoli di entrambi gli articoli
rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori cit. Il padre nostro
forse la citazione ti è più chiara, lo stato si è indebitato presso istituzioni e cittadini, italiani ed esteri ed è sacrosanto che il diritto di credito di questi vada rispettato
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Forse non hai letto bene questo punto:
12 febbraio 1981, l’allora Ministro del Tesoro, Beniamino Andreatta, scrive al governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, proponendo l’indipendenza della Banca d’Italia, ovvero il cosiddetto divorzio fra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro. La risposta del governatore è positiva e – senza alcun altro passaggio istituzionale – inizia il nuovo corso.
Per capire il significato dirompente di questo divorzio, occorre comprendere la natura del matrimonio. Fino ad allora, infatti, quando lo Stato emetteva titoli per potersi finanziare, la Banca d’Italia forniva la garanzia di acquistare i titoli invenduti a tasso d’interesse prefissato.
Questo permetteva allo Stato di emettere i titoli a basso tasso d’interesse e di poterli vendere tutti, chiudendo la strada a ogni possibile speculazione finanziaria.
Con il divorzio tutto cambia e, non esistendo più il paracadute della Banca d’Italia sull’invenduto, lo Stato fu da quel momento costretto a emettere titoli, la cui vendita per essere portata a termine, doveva necessariamente riconoscere alti tassi d’interesse.
È stato da quel momento che lo Stato italiano ha iniziato a pagare interessi superiori – anche nettamente – al tasso d’inflazione e che il debito pubblico ha iniziato a gonfiarsi a dismisura.
Con il divorzio del 1981, lo Stato italiano, per il finanziamento delle proprie attività, si è messo nelle mani della finanza privata e della speculazione finanziaria ed è questa la ragione primaria per cui il debito pubblico italiano è esploso.
D’altronde, sono ancora una volta i numeri a fare tabula rasa delle narrazioni ideologiche: infatti, dal 1980 al 2007 lo Stato italiano ha contratto 1.335,54 miliardi di debito, sui quali ha pagato ben 1.740,24 miliardi di interessi.
Volendo fare un paragone tra il periodo 1960-1980 e il periodo 1981-2007, mentre nel primo lo Stato pagava tassi d’interesse al di sotto dell’inflazione, nel secondo ha mediamente pagato tassi d’interesse superiori del 4,2% al tasso d’inflazione.
Questi dati sono confermati anche da un’analisi del bilancio annuale dello Stato: dal 1990 al 2015, con la sola eccezione del 2009, ogni anno l’Italia ha chiuso con un avanzo primario, ovvero con le entrate sempre superiori alle uscite e una differenza complessiva, per il periodo preso in esame, di oltre 700 miliardi.
Detto in altri termini, significa che i cittadini hanno versato allo Stato 700 miliardi in più di quello che dallo Stato hanno ricevuto sotto forma di fornitura di servizi. E, nonostante questo, il debito pubblico è aumentato, grazie al circolo vizioso degli interessi sul debito.
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08-09-2017, 19:58
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#46
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da Centauro
Forse non hai letto bene questo punto:
12 febbraio 1981, l’allora Ministro del Tesoro, Beniamino Andreatta, scrive al governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, proponendo l’indipendenza della Banca d’Italia, ovvero il cosiddetto divorzio fra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro. La risposta del governatore è positiva e – senza alcun altro passaggio istituzionale – inizia il nuovo corso.
Per capire il significato dirompente di questo divorzio, occorre comprendere la natura del matrimonio. Fino ad allora, infatti, quando lo Stato emetteva titoli per potersi finanziare, la Banca d’Italia forniva la garanzia di acquistare i titoli invenduti a tasso d’interesse prefissato.
Questo permetteva allo Stato di emettere i titoli a basso tasso d’interesse e di poterli vendere tutti, chiudendo la strada a ogni possibile speculazione finanziaria.
Con il divorzio tutto cambia e, non esistendo più il paracadute della Banca d’Italia sull’invenduto, lo Stato fu da quel momento costretto a emettere titoli, la cui vendita per essere portata a termine, doveva necessariamente riconoscere alti tassi d’interesse.
È stato da quel momento che lo Stato italiano ha iniziato a pagare interessi superiori – anche nettamente – al tasso d’inflazione e che il debito pubblico ha iniziato a gonfiarsi a dismisura.
Con il divorzio del 1981, lo Stato italiano, per il finanziamento delle proprie attività, si è messo nelle mani della finanza privata e della speculazione finanziaria ed è questa la ragione primaria per cui il debito pubblico italiano è esploso.
D’altronde, sono ancora una volta i numeri a fare tabula rasa delle narrazioni ideologiche: infatti, dal 1980 al 2007 lo Stato italiano ha contratto 1.335,54 miliardi di debito, sui quali ha pagato ben 1.740,24 miliardi di interessi.
Volendo fare un paragone tra il periodo 1960-1980 e il periodo 1981-2007, mentre nel primo lo Stato pagava tassi d’interesse al di sotto dell’inflazione, nel secondo ha mediamente pagato tassi d’interesse superiori del 4,2% al tasso d’inflazione.
Questi dati sono confermati anche da un’analisi del bilancio annuale dello Stato: dal 1990 al 2015, con la sola eccezione del 2009, ogni anno l’Italia ha chiuso con un avanzo primario, ovvero con le entrate sempre superiori alle uscite e una differenza complessiva, per il periodo preso in esame, di oltre 700 miliardi.
Detto in altri termini, significa che i cittadini hanno versato allo Stato 700 miliardi in più di quello che dallo Stato hanno ricevuto sotto forma di fornitura di servizi. E, nonostante questo, il debito pubblico è aumentato, grazie al circolo vizioso degli interessi sul debito.
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Quello che riporta l'articolo è corretto, di fondo non lo contesto. Troppi interessi pagati e sottratti all'economia reale.
Però su un punto non sono d'accordo: per quale motivo lo stato avrebbe dovuto pagare tassi di interesse al di sotto dell'inflazione?
Sarebbe riuscito ad attirare il pubblico dei risparmiatori negli anni '80? In quegli anni si formò lo stock di patrimoni delle famiglie, e ci iniziarono a chiamare "bot people", è evidente che c'era una certa attrattiva di fondo dovuta ai ritorni economici garantiti da rendimenti sopra l'inflazione.
Chi ti dice che il debito pubblico avrebbe trovato degli acquirenti e che invece non avremmo avuto una serie di default ricorrenti in stile sudamericano?
poi lo stato dovrebbe tenere a freno l'inflazione e non alimentarla tassando occultamente i suoi cittadini, non lo trovi giusto?
non credi che magari non si sarebbe formato il grosso stock di patrimonio privato delle famiglie?
forse lo stato avrebbe avuto meno debiti, ma sei sicuro che sia una cosa positiva?
stato più ricco (quel famoso stato italiano così efficiente) e famiglie più povere?
La realtà è che tra il 2001 e il 2008 abbiamo avuto un periodo d'oro per ridurre lo stock di debito e non lo abbiamo fatto. Ci sono delle responsabilità politiche ben precise.
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08-09-2017, 22:05
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#47
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,719
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
Comunque la disinformazione regna sovrana
un popolo di analfabeti finanziari che detiene un enorme ricchezza privata, ecco perché ci stiamo riducendo con le pezze al c.u.lo
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
130 mld?? ma quando mai..
nel 2016 abbiamo pagato 66 miliardi (fonte sole 24 ore). Il 65% del debito è detenuto da italiani: banche, assicurazioni e famiglie. Quindi si tratta di trasferimenti interni (tornano nell'economia reale). Il 35% è detenuto da istutizioni estere, di cuisolo il 10% DALLA BCE (dati di fine 2016).
Con la "sovranità monetaria" nel 1992 spendemmo il 9% del pil in interessi, cioè qualcosa di più dei tuoi 130 mld.
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ecco appunto, tu che detieni la conoscenza, vatti a vedere il perchè del '92...
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08-09-2017, 22:35
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#48
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
ecco appunto, tu che detieni la conoscenza, vatti a vedere il perchè del '92...
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i o non detengo alcuna conoscenza riporto solo fatti oggettivi. Nel 92 siamo stati vittime di attacchi speculativi e c'è stata tangentopoli, tutte cose che sappiamo.
Sono passati 25 anni. I problemi nostri sono ben altri.
E comunque l'intento della discussione non era polemico, ma propositivo. Finora avete scritto solo polemiche ispirate a teorie complottiste della più bassa lega.
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09-09-2017, 01:09
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#49
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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ho letto Bruciamo l'Italia e perchè no, bruciamola
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09-09-2017, 01:20
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Io ho letto rilasciamo
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09-09-2017, 01:22
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#51
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Va bene ok, ma dove la rilanciamo? Non possiamo mica invadere altri territori...
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09-09-2017, 01:25
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#52
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Io ho letto rilasciamo
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ognuno ci legge quello che vuole leggerci
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24-09-2017, 01:23
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#53
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,726
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Ci vuola una legge contro l'occupazione abusiva, del tipo che entro 72 ore indipendentemente da chi l'ha occupata deve essere sbattuto fuori
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