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06-09-2017, 12:44
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
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Una modesta proposta per rilanciare l'economia e il lavoro, e evitare che il più bel paese del mondo diventi terzo mondo.
FASE A. "TRANSIZIONE OCCUPAZIONALE: priorità creare posti di lavoro
1) rilanciamo il lavoro. Contributi per nuovi assunti che siano giovani o disoccupati da 1 anno o neolaureati al primo impiego inerente il corso di studio. Il contributo è pari ad 1/3 del costo del lavoro per l'azienda, è pagato cash (e non è una decontribuzione tipo quella di renzi), non deve essere sostitutivo di vecchi posti di lavoro, dura 3 anni e obbliga a tenere il lavoratore almeno 4 anni. Non si applica a: part time, cooperative, tra familiari, pubblica amministrazione e qualsiasi azienda al cui capitale partecipino stato o enti pubblici, apprendistato e tirocini, lavori con retribuzioni inferiori ai 1000 euro lordi al mese, enti morali.
La riforma viene finanziati da tagli alle pensioni per la parte eccedente i 1000 euro mese. Il 20% nella fascia 1000-2000, il 30% nella fascia 2000-3000, nessuna pensione potrà superare i 3000 euro mese. Si terrà conto dei carichi familiari e dell'Isee dei pensionati. La franchigia di 1000 euro al mese si applica a tutti: sotto nessuno perde nulla, sopra si perde poco fino ai 2000 euro al mese. Prendeterà come una sorta di solidarietà nei confronti dei giovani e disoccupati da parte dei pensionati più benestanti.
Oltre ad aumentare l'occupazione aumenterà pure il pil, visto che i giovani spendono più dei vecchi.
Dai tagli si potranno raccogliere almeno 10-12 miliardi, ipotizzando un contributo di circa 12000 euro a nuovo assunto, si potranno finanziare 1 milione di posti di lavoro nel triennio (su 3 milioni di disoccupati).
Tempo di realizzazione: 2018-2021, a fine periodo sarà entrata molta più gente nel mondo del lavoro e una volta finiti gli incentivi si sarà comunque sbloccata la situazione occupazionale. Aumenteranno pure i "mac jobs", esclusi dall'incentivo, ma a traino dei consumi, diciamo nella misura di 1 a 3, circa 300 mila.
2) abbattere costi della politica: ricalcolo di tutti i vitalizi in base ai contributi effettivamente versati, con le regole valevoli per gli altri pensionati. Taglio delle retribuzioni di deputati e consiglieri regionali del 40%
3) solidarietà nella pubblica amministrazione: la 13 esima dei dipendenti pubblici verrà utilizzata per finanziare nuove assunzioni part time nella stessa p.a., su 3,6 milioni di dipendenti pubblici avremmo la possibilità di finanziare 1/13 dei posti in più a parità di spesa. 3,6 mln/13= 260 000 circa. I posti di lavoro saranno part time quindi 260 000*2= 520 000. Avremo 500 000 piccoli posti di lavoro part time a 700-800 euro mese. Saranno beneficiati le persone in stato di povertà, le casalinghe disoccupate di lungo corso, o persone in stato di inoccupazione da tempo. Si tratta di modeste retribuzioni che consentiranno alle persone di tirare avanti, essere incluse socialmente, evitare di rimanere a vita disoccupati rendendosi utili alla comunità.
Tutte queste retribuzioni si tradurranno in consumi: i "piccoli redditi" vengono consumati e le persone si sentiranno economicamente più stabili. Oltre ad aumentare il tasso di occupazione, aumenterà il pio
4) trasparenza nella p.a.: lo stato invia ad ogni famiglia il proprio bilancio. Ogni ente pubblico o municipalizzata renderà conoscibili a tutti i propri costi o le assunzioni fatti. Qualsiasi cittadino a cui il costo di 20 euro per un rotolo di carta igienica sembrerà troppo sospetto potrà rivolgersi alla corte dei conti
5) alfabetizzazione finanziaria degli italiani: le famiglie italiane sono patrimonialmente tra le più ricche del mondo, detengono 4 trilioni di ricchezza finanziaria e 5 trilioni in immobili. Purtroppo queste risorse sono malamente investite e rendono "poco". Va fatto tutto il possibile per far si che vengano allocate meglio, incentivando tutti ad investire in Italia, con sgravi fiscali e certezza delle riscossioni dei crediti. 800 miliardi sono bloccati nei vari conti correnti o conti depositi, a resa quasi nulla. Ipotizziamo di convincere le famiglie ad investirne anche solo la 1/3 in 5 anni. Avremmo 270 miliardi di euro travasati nell'economia reale. Ogni 5-600 mila euro di investimento si crea alleno 1 posto di lavoro. Si potranno creare altri 4-500 mila posti di lavoro.
Periodo: 2018-2022
6) "acchiappa brexit": flat tax al 10% sugli utili esteri per le imprese che trasferiscono sede legale e quartier generale in Italia. Adesso ci sono tante imprese che debbono travarsi una nuova sede per poter operare nella ue, non potendo più stare a londra. In più tali imprese potranno assumere personale a costi minori, vedi punto 1. Ipotesi 200 mila posti di lavoro.
periodo 2018-2021
7) turismo: incentivi ad ogni tipologia di struttura alberghiera, sol che pratichi prezzi concorrenziali nei confronti dei turisti esteri e si apra di più al mondo. Si devono aumentare gli arrivi a livello dell Francia.
Ipotizzando 3 milioni di arrivi l'anno, nel quinquennio avremmo 15 milioni in più di turisti. Se si crea un posti di lavoro ogni 50 turisti avremmo 300 mila posti di lavoro
8) start up: sgravi fiscali a pioggia per le imprese tecnologiche. Ipotesi 200 mila nuovi posti di lavoro.
9) patrimonialina soft: si richiede ad ogni famiglia di acquistare titoli di stato a lunga scadenza e bassissimo tasso di interesse. Diciamo il 5% del portafoglio per giacenze superiori ai 100 mila euro. Praticamente nessuno perde nulla, ma aiuta
lo stato facendogli remunerare meno il suo debito. Ipotesi di risparmio di 3 miliardi annui di minori interessi
Questa è la prima fase, durata 2018-2022. Praticamente abbiamo "su carta" circa 3 milioni di posti di lavoro, ipotizzando che tali previsioni si avverino al 50% (molto pessimista) tra scarti, sovrastime, e sostituzioni varie, avremo 1,5 milioni
di occupati. Ci sono poi altri settori non toccati dalle riforme, mettiamo che strutturalmente in questi aumentino almeno di 500 mila unità i posti di lavoro, a fine periodo avremo 2 milioni di occupati in più. Sono 400 mila annui nel quinquennio, considerate che attualmente cresciamo al ritmo di 220-240 mila posti annui con scarse riforme, quindi 400 mila non è un ipotesi assurda.
Conclusione: tra il 2018 e il 2022 si passa dagli attuali 23 milioni ai nuovi 25 milioni di occupati. Il pil comincia a crescere stabilmente attorno al 2%, dal 2019 si azzera il deficit pil e il rapporto debito/pil comincia a scendere a colpi del 3% annuo. Passa dall'attuale 135% al nuovo 115%.
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06-09-2017, 12:56
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
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E l'evasione fiscale, da sempre la più grande spina nel fianco del paese?
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06-09-2017, 13:02
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
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FASE B: transizione previdenziale e dei consumi: l'obiettivo è ridurre l'incidenza dei contributi inps per lavoratori e imprese tagliandolo strutturalmente.
Periodo 2023-2025
I lavoratori sono passati da 23 milioni a 25 milioni, con an aumento di 2 milioni, circa il 9% del totale. E' ragionevole supporre quindi che aumentino anche le entrate dell'Inps del 9%, più il "vecchio" taglio del punto 1 della fase A.
1) Sarà quindi possibile tagliare dello stesso 9% i contributi inps, portandoli dal 33% al 24% della RAL (cioè quasi lo stesso livello tedesco). Parte di questi soldi verranno messi nelle buste paga (4%) e parte rimarranno come risparmio in azienda (5%)
2) Qualora l'azienda decida di reinvestire in occupazione i risparmi conseguiti anche di solo la metà (cioè il 2,5%), avremmo 25 mln*0,025 cioè circa 600 mila nuovi occupati
3) i lavoratori avranno più soldi in busta paga (4%). Su un costo per l'azienda di 35 mila euro in media si tratta di 1400 circa l'anno, cioè 110 in più al mese. Non tanti ma neanche trascurabili. Si tratterà di nuovi consumi che creeranno altri 300 mila posti di lavoro aggiuntivi
3) il debito/pil continua a ridursi per effetto dell'aumento del pil e dei risparmi dello stato, inoltre vi saranno anche nuove entrate derivanti dall'auemtnato gettito fiscale poiché cresce l'economia. Diciamo che si riduca alla velocità del 5% annuo. Verosimilmente al 5% annuo nei 3 anni, attestandosi a poco meno del 100% (livello di sicurezza ue)
In questa fase si passa da 25 milioni a 26 milioni di posti di lavoro. Cioè 330 mila in più l'anno nel triennio, niente di inverosimile.
Da notere che in questa fase è sceso il rapporto tra pensioni/pil che secondo le previsioni scenderà ma non prima del 2035-2040. Non è quindi del tutto inverosimile che questo succeda 10 anni prima in presenza di grosse riforme.
Siamo pronti per la fase C
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06-09-2017, 13:11
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
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FASE C transizione fiscale
anno 2025-2028
In questa fase lo stato si trova con maggiore gettito fiscale derivante dalla crescita dell'economia, con un debito pil sceso parecchio sia in termini percentuali che assoluti e con una situazione di avanzo di bilancio molto consistente. Si può avviare la transizione fiscale.
1) Lo stato riduce la pressione fiscale cercando di ridurre le principali imposte dirette, sopratutto l'irpef, per rimettere in tasca soldi alle famiglie
2) lo stato riduce la pressione fiscale alle imprese modernizzando il sistema fiscale e abolendo obbrobri quali l'irap, incentivando le assunzioni e gli investimenti produttivi. Si migliorano le condizioni fiscali delle imprese a prezzo di una lotta serrata all'evasione fiscale
3) si cerca di incentivare l'utilizzo di fondi pensione piani previdenziali personali, ancorati alla crescita previdenziale
L'Italia si troverà cosi ad affrontare il periodo 2030-2035, cioè quello in cui avremmo il grosso di pensionati (i nati del baby boom) in piena salute fiscale ed economica, avendo le possibilità per aumentarla al meglio.
I giovani lavoreranno prima e avranno minori periodi di disoccupazione, si avvieranno ad un uscita del lavoro più serena ed a una vecchiaia meno povera.
La rinnovata situazione italiana farà si che questa acquisti una nuova credibilità, aumentando il suo peso specifico a livello europeo
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06-09-2017, 13:13
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
la 13 esima dei dipendenti pubblici verrà utilizzata per finanziare nuove assunzioni part time nella stessa p.a.
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Che differenza ci sarebbe tra fare tutto ciò nella pubblica amministrazione e farlo nel settore privato?
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06-09-2017, 13:17
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
E l'evasione fiscale, da sempre la più grande spina nel fianco del paese?
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vedi il punto 3. Si potrebbe anticipare la lotta all'evasione fiscale nella fase 2.
Ma non alla fase 1, sarebbe troppo prematuro, perché?
Perché l'evasione fiscale è una sorta di autofinanziamento per le imprese e costituisce una sacca occupazionale per molti (vedi sud italia). Una lotta troppo serrata nella fase 1 rischia di costituire una inasprimento fiscale in assenza di reale crescita occupazionale economica, una sorte di "gelata" che ti rovina il raccolto prima. Se pur moralmente sarebbe giusta si rischierebbe di far più danni che utile, congelando parzialmente gli altri effetti delle riforme.
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06-09-2017, 13:21
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Che differenza ci sarebbe tra fare tutto ciò nella pubblica amministrazione e farlo nel settore privato?
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Considera che ci troviamo in Italia, escluse sanità e istruzione, la p.a. è sempre stata un volano occupazionale. Si tratta a volte di lavori poco "skilled" che possono essere fatti dopo un breve periodo di formazione. Già succede con gli operai in mobilità, solo che non tutti possono accedere a questa forma di ammortizzatore, si tratta solo di farlo su larga scala.
Il settore privato non può invece essere "obbligato" ad assumere ma va incentivato (vedi punto 1, fase a). inoltre non sortiresti gli stessi effetti.
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07-09-2017, 11:47
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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non vi accalcate mi raccomando
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07-09-2017, 11:50
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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I topic propositivi (indipendentemente dal fatto che si possa o meno essere d'accordo con le soluzioni proposte), non avranno mai lo stesso seguito di quelli "contestativi".
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07-09-2017, 11:55
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
I topic propositivi (indipendentemente dal fatto che si possa o meno essere d'accordo con le soluzioni proposte), non avranno mai lo stesso seguito di quelli "contestativi".
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Hahaha è vero
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07-09-2017, 12:11
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#11
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Banned
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Ushuaia
Messaggi: 326
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Riduzione delle pensioni? (Già bocciata dalla cassazione e dalla corte costituzionale). Togliere la 13esima ai dipendenti pubblici? Mi sembra un biglietto di suicidio.
Per di più, l'equazione aiutiamo le imprese = le imprese creano posti di lavoro è stata brutalmente smentita dai dati degli ultimi decenni. Detto fra noi, un imprenditore che si trova qualche soldo più in mano lo potrebbe usare per ammodernare la sua impresa, cioè licenziare gli operai e installare dei robot. Oppure lasciare perdere la sua impresa e buttarsi nella finanza creativa.
L'Italia è messa male perché è soffocata da una selva tale di privilegi e zone di rendita, che alla fine nessuna proposta seria di riforma economica potrà mai essere approvata. Sono perfino in approvazione leggi per istituire nuovi albi professionali, roba da corporazioni medievali. L'unica possibilità di rinnovamento di questo Paese è che sia colpito da un cataclisma economico tale da portare, concretamente, un'elevata fetta del Paese a morire di fame e non poter più sostenere i privilegi di chi vive in maniera parassitaria (pensionati, dipendenti pubblici, professionisti protetti, tutto il Sud...), per esempio con il default completo dello Stato e l'impossibilità di pagare tutte le regalie senza sospendere i servizi pubblici essenziali, come sta accadendo in Grecia. Penso che ci arriveremo presto, quattro anni di Fonzie hanno scassato parecchio i conti pubblici già esausti, con misure ridicole e demagogiche come gli 80 euro a pioggia.
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07-09-2017, 12:18
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#12
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Banned
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 54
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Senza sovranità monetaria e reddito di cittadinanza non si va da nessuna parte.
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07-09-2017, 13:00
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da Alceste
Riduzione delle pensioni? (Già bocciata dalla cassazione e dalla corte costituzionale). Togliere la 13esima ai dipendenti pubblici? Mi sembra un biglietto di suicidio.
Per di più, l'equazione aiutiamo le imprese = le imprese creano posti di lavoro è stata brutalmente smentita dai dati degli ultimi decenni. Detto fra noi, un imprenditore che si trova qualche soldo più in mano lo potrebbe usare per ammodernare la sua impresa, cioè licenziare gli operai e installare dei robot. Oppure lasciare perdere la sua impresa e buttarsi nella finanza creativa.
L'Italia è messa male perché è soffocata da una selva tale di privilegi e zone di rendita, che alla fine nessuna proposta seria di riforma economica potrà mai essere approvata. Sono perfino in approvazione leggi per istituire nuovi albi professionali, roba da corporazioni medievali. L'unica possibilità di rinnovamento di questo Paese è che sia colpito da un cataclisma economico tale da portare, concretamente, un'elevata fetta del Paese a morire di fame e non poter più sostenere i privilegi di chi vive in maniera parassitaria (pensionati, dipendenti pubblici, professionisti protetti, tutto il Sud...), per esempio con il default completo dello Stato e l'impossibilità di pagare tutte le regalie senza sospendere i servizi pubblici essenziali, come sta accadendo in Grecia. Penso che ci arriveremo presto, quattro anni di Fonzie hanno scassato parecchio i conti pubblici già esausti, con misure ridicole e demagogiche come gli 80 euro a pioggia.
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Si ma purtroppo è assolutamente improbabile che si verifichi un default o un evento catastrofico, abbiamo ancora buoni fondamentali e siamo la seconda manifattura europea, oltre ad avere 9 trilioni di ricchezza privata.
Quello che temo è un lento ed inesorabile declino c.d. "terzo mondializzazione".
Poi non si tratta di generici incentivi alle imprese, ma di incentivi all'occupazione, una sorta di riduzione del costo del lavoro per certe fasce della popolazione.
Quello che ci distrugge e tiene bassi i salari e alto il costo del lavoro, è il cuneo fiscale, il cui "grosso" dipende dai contributi inps.
Purtroppo l'Italia è fondata sui diritti acquisiti.
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07-09-2017, 13:00
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da Bulbasaur
Senza sovranità monetaria e reddito di cittadinanza non si va da nessuna parte.
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cosi affondiamo definitvamente, poi con quali risorse fai il reddito di cittadinanza.
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07-09-2017, 13:47
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 1,001
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
cosi affondiamo definitvamente, poi con quali risorse fai il reddito di cittadinanza.
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E già! Smettere di pagare 130 mld di interessi all'anno sul debito ai banchieri privati della BCE ci farà affondare lol.
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07-09-2017, 14:42
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
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Quote:
Originariamente inviata da Centauro
E già! Smettere di pagare 130 mld di interessi all'anno sul debito ai banchieri privati della BCE ci farà affondare lol.
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130 mld?? ma quando mai..
nel 2016 abbiamo pagato 66 miliardi (fonte sole 24 ore). Il 65% del debito è detenuto da italiani: banche, assicurazioni e famiglie. Quindi si tratta di trasferimenti interni (tornano nell'economia reale). Il 35% è detenuto da istutizioni estere, di cui solo il 10% DALLA BCE (dati di fine 2016).
Con la "sovranità monetaria" nel 1992 spendemmo il 9% del pil in interessi, cioè qualcosa di più dei tuoi 130 mld.
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07-09-2017, 15:45
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 1,001
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
130 mld?? ma quando mai..
nel 2016 abbiamo pagato 66 miliardi (fonte sole 24 ore). Il 65% del debito è detenuto da italiani: banche, assicurazioni e famiglie. Quindi si tratta di trasferimenti interni (tornano nell'economia reale). Il 35% è detenuto da istutizioni estere, di cuisolo il 10% DALLA BCE (dati di fine 2016).
Con la "sovranità monetaria" nel 1992 spendemmo il 9% del pil in interessi, cioè qualcosa di più dei tuoi 130 mld.
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Stai delirando,il sole 24 ore non è buono nemmeno per pulirsi il culo.
Il debito pubblico è quasi raddoppiato da quando siamo entrati nell'Ue e di conseguenza gli interessi che vanno nelle tasche dei banchieri.
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07-09-2017, 16:02
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Magari fosse cosi facile.
Non è solo una questione economica, ci sono tante questioni che dovrebbero essere migliorate per far si che tutto il sistema funzioni.
Ci vorrebbero delle leggi meno garantiste, decreti legge scritti da gente competente nel campo in cui si vuole andare a mettere certe norme, un sistema giuridico più veloce e tante altre cose che nn la finiremmo più.
L'altro giorno ho letto di un paziente che ha rotto la gamba al suo medico perché nn voleva fargli il certificato di malattia fasullo. E ne sento e vedo tante di ste cose. Se nn ci sono regole rigide e nn si fanno rispettare andremo nell'anarchia, altro che 1% di crescita pil e minchiate varie.
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07-09-2017, 16:43
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#19
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
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Quote:
Originariamente inviata da Centauro
Stai delirando,il sole 24 ore non è buono nemmeno per pulirsi il culo.
Il debito pubblico è quasi raddoppiato da quando siamo entrati nell'Ue e di conseguenza gli interessi che vanno nelle tasche dei banchieri.
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ma che dici??
basta andare a guardare il bilancio dello stato che pubblica la ragioneria generale, anche in anni peggiori (cioè nel periodo in cui lo spread arrivo a 578) non siamo mal arrivati alle cifre da te dette neanche lontanamente (13omld ???)
Ma chi è diffonde tutta questa disinformazione?
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07-09-2017, 16:44
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#20
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Magari fosse cosi facile.
Non è solo una questione economica, ci sono tante questioni che dovrebbero essere migliorate per far si che tutto il sistema funzioni.
Ci vorrebbero delle leggi meno garantiste, decreti legge scritti da gente competente nel campo in cui si vuole andare a mettere certe norme, un sistema giuridico più veloce e tante altre cose che nn la finiremmo più.
L'altro giorno ho letto di un paziente che ha rotto la gamba al suo medico perché nn voleva fargli il certificato di malattia fasullo. E ne sento e vedo tante di ste cose. Se nn ci sono regole rigide e nn si fanno rispettare andremo nell'anarchia, altro che 1% di crescita pil e minchiate varie.
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questo è vero, però che dobbiamo fare?
il solito "Franza o Spagna, pur che se magna"
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