mariobross

Buonasera a tutti ragazzi!
In questo periodo di paralisi totale, mentre la fuori sta succedendo appunto un grande macello grazie a scioperi e scioperelli vari, io rintanato nel mio nido che molto spesso non mi ha dato la protezione nella quale speravo mi accingo a scrivere qualche riga di riflessione in merito alla mia vita passata e presente. E ne approfitto adesso che siamo a pochi giorni dalla fine dell'anno, ed è un pò per tutti tempo di bilanci, più o meno positivi e negativi a seconda dei casi e delle situazioni. Sono sempre abbastanza restio a scrivere, reo di pigrizia, ma poi quando mi ci metto non finisco più. Non fa niente, almeno mi sarò sfogato. L'unica cosa è che quando si ha tanto da scrivere non si sa mai dove cominciare. Qualcuno diceva "comincia dall'inizio" ma spesso è difficile. Vabbè proviamoci lo stesso.
Rifletto e mi fermo a guardare il 2007 che ormai è finito. E se lo scruto bene mi accorgo che non è stato un bell'anno, tutt'altro. Elencare tutti i motivi percui sono scontento del 2007 sarebbe lungo, tuttavia le cose peggiori sono la permanenza di certi problemi di vecchia data, il non aver realizzato determinati sogni e la permanenza continua in questo stato di semivita. Si parlo di semivita perchè in effetti mi accorgo sempre di più che questa vita è appesa costantemente a un palo: studio, mangiare, andare a messa e basta.... a far cornice a tutto ciò tanta noia. A volte però mi do una guardata e mi rendo conto che forse è il massimo che mi posso permettere, dato che, cmq, non cerco nemmeno un minimo di quello che piace ai miei coetanei.... anzi molte cose mi danno anche fastidio. Insomma, la routine a cui sn abituato mi fa male in un certo senso ma mi fa più male provare a cambiare. Cosa dovrei fare a questo punto? Prendere atto di ciò che è ed accettarlo passivamente? Non so. A volte sembro dominato da doppia personalità. Una vorrebbe cambiare le cose, l'altra si rende conto che forse è meglio rimanere così visto che, ed è opportuno precisarlo onde non passare per colui a cui fa comodo non cambiare, tutto ciò che le stà intorno non sembra voler agevolare un cambiamento in positivo, e con questo mi riferisco a mio padre che persevera nel suo non volermi lasciar guidare da solo, oltre ad altri numerosi errori che ha fatto ma di cui già ho parlato distesamente.
Anche per quest'anno quindi niente progressi. Niente amore. Niente di niente. Solo un guardare, passivamente, la felicità e la diversità altrui continuando a combattere coi miei problemi e con le mie paranoie inutili a cui darei fuoco volentieri. Ho paura di uscire fuori dal seminato.... può succedere se si scrive tanto... speriamo di no!
E l'anno prossimo cosa sarà? Non so e non voglio fare pronostici. Spero solo che porti una ventata di positività in questa vita, o per lo meno mi aiuti a capire una volta per tutte a cosa sono destinato. Si perchè non ho voglia di continuare ad aspettare di diventare normale come per incanto e recuperare il tempo perduto acquistando autonomia, trovando l'amore.... Vorrei capire in modo tale da accettare, di buon grado, la sentenza e cercare di proseguire questa vita nel migliore dei modi, senza troppa pena per quello che vorrei succedesse ma che puntualmente non si avvera mai. Succede sempre così.... se desideri una cosa non si avvera.
Vabbè! Ma se non altro quello che vorrei davvero poter ottenere è un pò di serenità.... necessaria per vivere bene. Dopodichè può capitare di tutto. Ma se almeno sono sicuro di me è già qualcosa. Voi che dite?
Spero di non essere uscito dal seminato.... a tutti auguro che il 2008 ormai prossimo possa essere fonte di positività sotto ogni campo. Anche noi abbiamo diritto a vivere, o cmq alla serenità. Potrei dire tante cose ancora, ma non voglio scadere nella retorica. Un'unica cosa mi preme fare ancora in conclusione di questo post, e cioè porgere auguri anticipati a tutti per un buon Natale e un Sereno Anno Nuovo!
Con i migliori auspici e l'affetto di sempre....
M@rio

Mau

parole che potrei aver scritto io, esculdendo la questionne genitoriale.

vetro

Quando leggo di questa infelicita' penso sempre che dietro ci sia troppo benessere.Avete il vostro bel computer,connessione adsl,casina e genitori pronti a darvi quello che volete ma non volete mai mettervi in gioco.C'è troppa vita comoda dietro.E' una mia opinione e non è rivolta in specifico all'autore del post,è solo una riflessione generale.

matematico

Clap clap....

mariobross

Mio caro Amico,
io sono perfettamente d'accordo con te quando mi dici che il benessere odierno fa in qualche modo la sua parte nel campo della FS: infatti è cosa nota che magari stare al pc è indoor rispetto ad approcciare la vita a muso duro come diceva la canzone di Fiorello. Questo è fuor di dubbio. E infatti mi chiedo come facesse chi, anni fa, aveva i nostri problemi. Ma ovviamente non è questo il punto. Il problema, o se vogliamo il con-problema, è che per mettersi in gioco occorre terreno fertile, ed assolutamente nessuno deve sbarrarti la strada imponendoti di progredire coi propri metodi. Purtroppo però spesso non è così e il mio caso è un pò emblematico. Me la caverò con un esempio per essere ancora più chiaro: uno dei nostri più grandi limiti è il non riuscire a combinare col gentil sesso. Quindi "mettendoci in gioco" potremmo riuscirci. Ma per farlo urge avere un mezzo su 4 ruote altrimenti dove vai? Non puoi improvvisare nulla. Orbene questa cosa mi si preclude se pensiamo che dopo 4 anni ancora non ho avuto l'onore di poter guidare da solo.... quindi... ogni altra parola è superflua, ma il concetto è sempre quello. La propria buona volontà, che sicuramente non manca mai, viene buttata al vento se attorno a se non esistono i presupposti per un cambiamento propositivo. Ovviamente questi potrebbero anche sopravvenire col tempo ma sarebbe sempre tardi, almeno secondo me.

Rickyno

non proprio vero.... se non avessi computer e tv (ad esempio..) amen.. me ne starei comunque in casa a fare il sudoku o a deprimermi ancora di +...
se i miei mi sbattessero fuori di casa.... penso che Bohm semplicemente mi suiciderei...

vetro

Perche' tu questa cosa la assecondi.Se prendi una posizione e dici:io guido da solo e mi assumo le mie responsabilita' imparerai poco per volta a vedere le cose diversamente,con piu' sicurezza.Nel momento in cui tu per fare qualcosa dipendi da qualcuno che ti deve sempre imporre un suo pensiero asseconderai le tue insicurezze.Sbagliando si impara.

valmor

Il computer non è che un grande aiuto per chi è solo permettendo di parlare con persone a distanza, conoscere e sentirsi meno soli; come a suo tempo fu la TV.

Tv o non tv, internet o non internet, fobico sociale sei e rimani; non parlo di timidezze lievi che possono avere un pò tutti e che con la volontà si superano, parlo di limiti gravi e pesanti, magari psicofisici, come quelli di molte persone perlappunto fobiche che si ritrovano in questo sito.

Senza nè tv nè internet i fobici sociali erano sicuramente più soli di noi a pari condizioni.

RagionierFantozzi

Valmor ha scritto:
Il computer non è che un grande aiuto per chi è solo permettendo di parlare con persone a distanza, conoscere e sentirsi meno soli; come a suo tempo fu la TV.

Tv o non tv, internet o non internet, fobico sociale sei e rimani; non parlo di timidezze lievi che possono avere un pò tutti e che con la volontà si superano, parlo di limiti gravi e pesanti, magari psicofisici, come quelli di molte persone perlappunto fobiche che si ritrovano in questo sito.

Senza nè tv nè internet i fobici sociali erano sicuramente più soli di noi a pari condizioni.


Quoto in pieno, io credo che in fondo tutti noi vorremmo aprirci e uscire fuori. Allora secondo il ragionamento di vetro tutti quelli che hanno buone situazioni economiche alle spalle dovrebbero essere fobici, non è vero perchè i timidi esisteranno sempre a prescindere dal benessere o dallo sviluppo dei mezzi di comunicazione.

matematico

Mi fa piacere vedere che c'è qualcun altro che ragiona bene.
Se tutti agissimo così, probabilmente questo forum non esisterebbe.

mariobross

Amico mio,
purtroppo sono costretto a dissentire, in parte, dal tuo discorso che è cmq sensato e pieno di verità. E dissento per un motivo ben preciso, che risiede nel fatto che io comunque ho già preso posizioni da tempo immemorabile in merito a questo fatto, senza però ottenere nulla di fruttuoso apparte litigi e musi lunghi. Quindi, siccome ragionare coi sordi è improduttivo ho deciso, ahimè, di demordere pur continuando a guidare in compagnia (con risultati che definisco, e mi si passi l'immodestia, più che buoni). Unica cosa so, per ora, con quasi certezza: potrò essere totalmente autonomo quando avrò un mezzo mio, spesato da me e su cui nessunaltro avrà responsabilità. Poco ma sicuro. Spero di sbagliarmi ma sono pronto anche a questa eventualità, che forse diventa certezza ogni giorno di più.

Zed

Mariobross (gioco indimenticabile ) la guarigione è una strada lunga ma meno difficile di quanto sembri. Se posso darti un consiglio, nei tuoi propositi di migliormento poniti sempre mete raggiungibili.
As es: è bello immaginarsi fighi e pieni di donne ma la distanza che ci separa da quel modello è enorme e si rischia di rimanere delusi dall'immancabile fallimento!
Se però parti da piccoli passi, ad esempio smontandoti una paranoia in particolare o ancora dedicando il tuo tempo libero a qualche hobby che ti stimoli (all'inizio anche uno che non preveda il contatto sociale va bene) intanto spezzi il solito tran tran che ti intristisce. Poi con costanza e pazienza ti impegni a fare esperienze sociali, sempre partendo dalle basi. Stare in mezzo alla gente e notare che al 99.9% delle persone non gliene frega una mazza di quello che fai oppure chiedere un informazione ad un passante e così via.
Non so a che livello di FS ti trovi, ma potresti anche decidere di iniziare una terapia, quella che più ti ispira, se già non la fai.