Ilsaggio

Cerco la solitudine, incastrare gli eventi per poter boicottare le varie proposte di eventi sociali,( es. domani lavoro, non mi sento molto bene, stasera passo, questo weekend non ci sono)

La verità è che, tolto il lavoro dove passo più di 10 h/giorno,passo tutto il tempo a letto.

Riflettendoci, non voglio stare con gli altri perché non vorrei stare neanche con me stesso.
Non mi ritengo una persona piacevole.

Atteggiamento estremamente Passivo, attendista che però mi rode quando vedo altre persone con molta energia, socialità, capacità relazionali, memoria delle cose/persone.

Cerco di configurare i vari scenari futuri dove non ci saranno più i mie, i tempi cambieranno ,peggioramento della mia persona...

Vedo solo nero..

cancellato21990

Ti capisco, alcune volte cerco di non uscire, passo tutto il mio tempo al lavoro e una volta a casa, dormo..divano, letto...dove capita...non parlo molto e visto le mie brutte avventure ormai non mi impegno neanche più per uscire, come se avessi perso entusiasmo, forze, speranze. sono un ameba passiva che gira per casa. non riesco neanche più a leggere.

Topoverde

Anche a me sono capitato periodi del genere. Ma credo sia una spirale che si alimenta, nel momento stesso in cui ti sforzi per cambiare, inizia a girare all'inverso.
Ho passato anni a giocare ad un insulso gioco di simulazione offline. Era come una droga, l'unico interesse, finché l'incontro fortuito con un vecchio amore adolescenziale mi ha dato l'input a lottare, a migliorarmi.

Perché in realtà il fosso tra i normaloni e "noi" (o voi, se ora mi considerate normale) è veramente piccolo, più piccolo di quanto si immagina

edward00767

Capisco benissimo. So che devo accettarlo, ma poi arriva il pensiero di paragone con gli altri di essere diverso, e di come non avrei mai voluto essere così...

Non si potrà mai accettare fino in fondo. C'è chi ne esce presto e riesce a rialzarsi. Ma c'è anche chi, come me, ne rimane travolto e gettato al suolo circondato da pareti di specchi.

nonsense

sono parecchie le condizioni/situazioni che alcuni non riusciranno mai ad accettare fino in fondo, anche se si dovrebbe accettare quanto non si può cambiare. possibilmente, non con rassegnazione ma con maggior comprensione delle proprie difficoltà, spesso diverse da quelle di altri, ma non per questo meno pesanti.

in Italia una statistica di qualche anno fa precisava che "una famiglia su dieci cnnosce l'angoscia di avere in sé un membro 'diverso'". alcune famiglie ne escono devastate; altre, imparano a conviverci in modo quasi normale.

parafrasando Pavese, dipende dalla portata del ponte... psichico. che non dipende da noi ma che possiamo sempre sforzarci di rafforzare.

sparatemi

ti capisco perchè trovo le persone tutte estremamente noiose e facilmente prevedibili, è tutto tempo sprecato per quanto mi riguarda

House

Mi pare di capire che una parte di te cerca la solitudine, 'boicottando' le proposte sociali, ma un'altra parte di te, paradossalmente, soffre della solitudine stessa che tanto ricerchi.
Secondo te cosa c'è che non va in quelle proposte sociali?

OtherWorld

Ti capisco in parte, qualsiasi evento più "socievole" lo rifiuto perché quando poi mi ci trovo in mezzo, in base a come sto vivo due stati, o in quel momento mi sento completamente in un altro mondo rispetto a loro (per il mio passato, che poi sfocia nel mio presente) e quindi mi sembra di star sprecando tempo ad interagire con contesti che non faranno mai parte di me, oppure semplicemente mi annoio e voglio tornare a casa. Poi sono a casa, mezzo depresso, con tempo libero e non faccio nulla e in quel momento penso che almeno avrei potuto uscire.

Vivo questo dannato dualismo, se rifiuto sento il peso di non aver colto "un'opportunità", se accetto, mi sembra di starmi sforzando ad essere quel che non sono e sbagliare è umano ma perseverare è diabolico...

Sicuramente lo faccio perché non riesco a riempire quel famoso "vuoto".

Uscire per noi in determinati contesti è come quando gli esperti della salute raccomandano alle persone di non abusare di Instagram, perché può abbassare la propria autostima. Ecco, ad alcuni basta uscire di casa

Keith

Evitiamo certi contesti perché non li riteniamo "affini a noi", o perché sappiamo che proveremo disagio, noia, o perché da quell'uscita sappiamo che a breve non ci sarà futuro, non ce ne saranno altre.. ma io penso che un uscita fatta come vogliamo noi darebbe meno adito all'evitamento.

Trevis

Stesso mia atteggiamento, anche se negli ultimi anni boicotto di meno i pochi eventi sociali che mi capitano, forse proprio perché sono pochi!

Mi piace starmene per i fatti miei e non sono alla ricerca spasmodica della compagnia, ma allo stesso tempo anche io non sopporto il mio comportamento passivo ed invidio chi riesce con estrema naturalezza ad avere molte più relazioni sociali di me.

Quando, le pochissime volte, sono in compagnia ho dimostrazioni di essere ben voluto perché per carattere sono una persona di compagnia e di spirito. Mi sento dire spesso: ci/mi sei mancato, ecc. ecc., tuttavia continuo nel mio atteggiamento passivo e difensivista verso il mondo esterno.

Trevis

Ma bastano e avanzano! Non crederete mica che quelli
che hanno millemila amici sono tutti rapporti "sani". E' statisticamente impossibile! Il più delle volte si tratta di amicizie di facciata, interessate, ipocrite, ecc. ecc. Ammenoché non ci si voglia circondare anche di rapporti effimeri e vuoti.

Masterplan92

Sentirsi soli in mezzo alla gente..capisco

Black_Hole_Sun

E' lontano ormai il tempo delle riflessioni romantiche al tramonto da soli scrutando l'infinito. Il sole si spegne, il mare si prosciuga, la terra brucia, non esiste più nulla. Cercata o no, che sia autentica o illusoria la solitudine è ormai post-tutto. Sperimentata in tutte le forme poi cosa rimane? L'amarezza della vite che se ne va in una riflessione talmente ostentata da diventare follia. Non ho più pensieri sensati e coerenti, anzi non ho più il pensiero e basta, rimane il sentore della fine non più tanto spaventoso.

Svalvolato

Tutta l'adolescenza passata così, rifiutando inviti, e anche quando andavo non vedevo l'ora di tornare a casa. Però non stavo male anzi, ho realizzato solo anni dopo che mi sono bruciato un sacco di occasioni.

Equilibrium

Per come sto messo in questo periodo non ho manco proposte da boicottare.
Sono completamente solo in un altra terra, anchio lavoro parecchie ore e tra il lavoro e tutto il resto che ho da fare per vivere in modo un pochino decente, mi rimane poco tempo da investire per vita sociale o qualcosa di affettivo.
A dir la verità però non ne sto soffrendo per la mancanza di rapporti sociali del tipo amici che escono ogni tanto, forse perchè ho in mente un obiettivo da raggiungere, forse perchè ho alternative e vie di fuga (che mi sono preecreato con pacienza e sacrificio) che mi fanno vivere in maniera abbastanza tranquilla questo pezzo di vita.

Davvero sto abbastanza tranquillo e ho voglia solo di rapporti superficiali, mi sento libero e senza vincoli e non mi va di andarmi a esaurire con femmine che hanno bisogno di attenzioni colme di aspettative ma che poi alla fine o te o un altro è uguale! (Basta che il tizio si da da fare! )
Mi bastano un paio di gatti in questo periodo!

Sono giunto alla conclusione che insomma altro posso prenderlo in considerazione solo se davvero mi fa stare bene, se ne vale la pena.

Se capiteranno amici o donne con cui vorrò creare legami affettivi sappino che non sarà per bisogno o mancanza, ma perchè davvero ci tengo!
Ovviamente non lo sapranno mai, ma l'importante è che lo so io!