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Vecchio 02-06-2014, 20:19   #61
Esperto
L'avatar di utopia?
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Questa, in effetti, è una delle correnti di pensiero più gettonate all'interno della Vulgata (nonché uno dei migliori modi che io conosca per far sì che le cose non cambino mai).
il fatto "assurdo" è che tal mentalità non la rilevo solo nella cosiddetta "vulgata", ma anche tra altre "fila" che dovrebbero esser considerate più o meno più "aperte"
inutile dire che è la mentalità standard che mi sembra di rilevare nella psicologia (magari mi sbaglio, ma ogni volta che parlo con chi studia psicologia o anche con psicologhi che mi capita di conoscere, questa è la mentalità che più o meno tutti "rivelano")
gli psicologhi aiutano la gente tentando di...fargli accettare cose che magari quelli non han alcuna intenzione di accettare? questa è lìimpressione che mi han dato...ecco perchè citavo "il bicchiere mezzo pieno"...
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Originariamente inviata da dentromeashita Visualizza il messaggio
fossi un extraterrestre riderei guardando gli umani,coglioni e incapaci,superbi,intelligenti quanto stupidi
come gli abitanti di pandora in avatar, gli shinigami in death note, e tanti altri personaggi di "storie" non appartenenti al mondo umano e che, dell'umanità, se ne stupisce non poco
immagino i creatori di tali "personaggi" abbian pensato più o meno a qualcosa del genere, creandoli

Ultima modifica di utopia?; 02-06-2014 a 20:22.
Vecchio 02-06-2014, 23:10   #62
Esperto
L'avatar di Takkuri
 

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Originariamente inviata da dentromeashita Visualizza il messaggio
fossi un extraterrestre riderei guardando gli umani,coglioni e incapaci,superbi,intelligenti quanto stupidi
http://
Vecchio 02-06-2014, 23:14   #63
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Mai pensato che "i normaloni" siano il male, ognuno ha il suo carattere, ciò che critico degli altri e che il timido e l'introverso siano denigrati come fossero qualcosa di negativo. Sono i "normaloni" che pensano del timido e dell'introverso che è sbagliato, mentre loro pensano di essere quelli giusti e quelli "sani" ma non è così, io accetto tutti e pretendo che gli altri accettino il mio modo di essere e non cerchino di cambiarlo.
Esattamente
Vecchio 03-06-2014, 00:01   #64
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Sono i "normaloni" che pensano del timido e dell'introverso che è sbagliato, mentre loro pensano di essere quelli giusti e quelli "sani" ma non è così, io accetto tutti e pretendo che gli altri accettino il mio modo di essere e non cerchino di cambiarlo.
Veramente faresti meglio ad accettarti tu prima di tutto, anche perché se ti senti personalmente toccata dai commenti altrui, è perché nell'intimo sei la peggior giudice di te stessa. Una persona che si piace e che non sente il bisogno di mettersi in discussione, non viene colpita più di tanto da un paio di commenti.
Vecchio 03-06-2014, 00:14   #65
Banned
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Veramente faresti meglio ad accettarti tu prima di tutto, anche perché se ti senti personalmente toccata dai commenti altrui, è perché nell'intimo sei la peggior giudice di te stessa. Una persona che si piace e che non sente il bisogno di mettersi in discussione, non viene colpita più di tanto da un paio di commenti.
Io non accetto proprio le discriminazioni, in nessun contesto e caso, sono la cosa che più mi fa incavolare, anche se non sono io l'oggetto della discriminazione. Sono molto credente e credo che solo Dio possa giudicare, d'altronde se il diverso esiste e' perche Dio stesso l'ha voluto.

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Vecchio 03-06-2014, 00:21   #66
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Veramente faresti meglio ad accettarti tu prima di tutto, anche perché se ti senti personalmente toccata dai commenti altrui, è perché nell'intimo sei la peggior giudice di te stessa. Una persona che si piace e che non sente il bisogno di mettersi in discussione, non viene colpita più di tanto da un paio di commenti.
Nessuna persona che è in pace con sé stessa si sognerebbe mai di discriminare gli altri per via del loro comportamento ("normaloni" o "fobici" che siano), né di sprecare il proprio tempo a giudicare e condannare le loro scelte.
Inoltre, quanto più uno avverte l'irresistibile impulso di stuzzicare gli altri, tanto più ciò sta ad indicare come esso stesso in primis sia in balia di problematiche irrisolte (che ciò gli piaccia o meno)
Vecchio 03-06-2014, 00:21   #67
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Io non accetto proprio le discriminazioni, in nessun contesto e caso, sono la cosa che più mi fa incavolare, anche se non sono io l'oggetto della discriminazione. Sono molto credente e credo che solo Dio possa giudicare, d'altronde se il diverso esiste e' perche Dio stesso l'ha voluto.
Il problema è che bisogna prima imparare a non giudicare troppo se stessi, magari a mettersi in discussione, ma non a disprezzarsi. Una persona insicura, proprio in quanto tale, è la peggior carnefice di se stessa, i giudizi degli altri arrivano a volte distorti e amplificati dall'opinione negativa che si ha verso se stessi.
Vecchio 03-06-2014, 00:22   #68
Esperto
L'avatar di Mr.Ripley
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Io non accetto proprio le discriminazioni, in nessun contesto e caso, sono la cosa che più mi fa incavolare, anche se non sono io l'oggetto della discriminazione. Sono molto credente e credo che solo Dio possa giudicare, d'altronde se il diverso esiste e' perche Dio stesso l'ha voluto.
Quoto
Vecchio 03-06-2014, 00:23   #69
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Nessuna persona che è in pace con sé stessa si sognerebbe mai di discriminare gli altri per via del loro comportamento ("normaloni" o "fobici" che siano), né di sprecare il proprio tempo a giudicare e condannare le loro scelte.
I commenti e le battute vengono spesso detti in leggerezza, e non con l'intento sistematico di colpire, almeno dalla maggior parte delle persone. Crediamo davvero che gli altri non abbiano niente di meglio da fare che mettersi lì ogni sera a pianificare il modo migliore per infliggerci torture e tormenti? Alla maggioranza delle persone importa ben poco di noi, siamo noi i giudici peggiori finché dimoriamo nella disistima.
Vecchio 03-06-2014, 00:29   #70
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
I commenti e le battute vengono spesso detti in leggerezza, e non con l'intento sistematico di colpire, almeno dalla maggior parte delle persone. Crediamo davvero che gli altri non abbiano niente di meglio da fare che mettersi lì ogni sera a pianificare il modo migliore per infliggerci torture e tormenti? Alla maggioranza delle persone importa ben poco di noi, siamo noi i giudici peggiori finché dimoriamo nella disistima.
Oh noo, mica è sempre vero, esistono certi individui per i quali stuzzicare gli altri diviene una sorta di sport, un'attività ricreativa che trovano irresistibilmente divertente, o peggio ancora un autentico bisogno, perchè così facendo riescono ad ignorare le proprie mancanze fissandosi esclusivamente su quelle altrui. Poracci...
Vecchio 03-06-2014, 00:30   #71
Banned
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Il problema è che bisogna prima imparare a non giudicare troppo se stessi, magari a mettersi in discussione, ma non a disprezzarsi. Una persona insicura, proprio in quanto tale, è la peggior carnefice di se stessa, i giudizi degli altri arrivano a volte distorti e amplificati dall'opinione negativa che si ha verso se stessi.
Come ha detto tarabbubbieee una persona che sta bene con se stessa non disprezza l'altro e non discrimina, io sto bene con me stessa e questo e' il primo passo per accettare tutti, perché si comprende che nella diversità può esserci anche del buono. Chi e' molto rigido e dogmatico con se stesso di solito e' rigido anche nel giudicare gli altri.

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Vecchio 03-06-2014, 00:35   #72
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Oh noo, mica è sempre vero, esistono certi individui per i quali stuzzicare gli altri diviene una sorta di sport, un'attività ricreativa che trovano irresistibilmente divertente, o peggio ancora un autentico bisogno, perchè così facendo riescono ad ignorare le proprie mancanze fissandosi esclusivamente su quelle altrui. Poracci...
Non sono così tanti, e se davvero il mondo fosse composto in larga parte da essi, sarebbe il caso di darsi all'eremitaggio a vita, no? Invece la società continua a esistere, pur con le sue pecche.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Chi e' molto rigido e dogmatico con se stesso di solito e' rigido anche nel giudicare gli altri.
Chi si lascia ferire facilmente è spesso una persona che ha una bassissima considerazione di se stessa, e se arriva a vedere dappertutto giudizi di condanna nei proprio confronti, appare chiaro che la sua visione sia squilibrata. Esistono le scorrettezze, ma quando qualcuno arriva (come nel caso della fobia sociale e altri disturbi) ad aver paura ad uscire di casa e a gestire situazioni sociali ad ampio raggio, è perché la sua visione delle dinamiche relazionali è divenuta squilibrata, in sostanza percepisce dappertutto persone pronte a giudicarlo e a stroncarlo. Tutto ciò è frutto di un disequilibrio.
Vecchio 03-06-2014, 01:14   #73
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Chi si lascia ferire facilmente è spesso una persona che ha una bassissima considerazione di se stessa, e se arriva a vedere dappertutto giudizi di condanna nei proprio confronti, appare chiaro che la sua visione sia squilibrata.
Pienamente d'accordo.

Il problema, tuttavia, si presenta anche sul fronte opposto: come dimostra il caso stesso di questo forum, non è raro imbattersi in persone le quali, dopo aver sofferto per anni di bassa autostima, intraprendono un percorso di cambiamento del loro stile di vita e credono solo per questo motivo di essere guarite tutt'a un tratto, di aver colmato lo squilibrio, di aver imparato tutto quel che c'era da imparare, mentre è evidente che non è affatto così, che la loro visione squilibrata del mondo rimane fortissima, con l'unica differenza che mentre in passato la proiettavano su di sé, ora si limitano ad applicarla esclusivamente sugli altri.
In tal modo, mentre una volta essi si sentivano stroncati dal giudizio altrui, ora sono diventati i primi a stroncare col proprio giudizi i "miserabili fobici che a differenza loro non ce l'hanno fatta a vedere la luce". Senza rendersi conto che puntare il dito contro gli altri e contro la loro condizione è solo una strategia per non dover fare i conti con la fobia che ritengono ingenuamente di aver risolto, laddove invece essa trapela nel modo squilibrato con cui continuano a trattare gli altri.

Lo squilibrio esiste sia in coloro che dipendono eccessivamente dal giudizio altrui, sia in coloro che mettono in discussione gli altri per evitare di mettere in discussione sé stessi, evitando di doversi confrontare con le proprie magagne tutt'altro che risolte.
Sempre sulla stessa barca stiamo, anche se alle due estremità più lontane.
Vecchio 03-06-2014, 13:03   #74
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L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Pienamente d'accordo.

Il problema, tuttavia, si presenta anche sul fronte opposto: come dimostra il caso stesso di questo forum, non è raro imbattersi in persone le quali, dopo aver sofferto per anni di bassa autostima, intraprendono un percorso di cambiamento del loro stile di vita e credono solo per questo motivo di essere guarite tutt'a un tratto, di aver colmato lo squilibrio, di aver imparato tutto quel che c'era da imparare, mentre è evidente che non è affatto così, che la loro visione squilibrata del mondo rimane fortissima, con l'unica differenza che mentre in passato la proiettavano su di sé, ora si limitano ad applicarla esclusivamente sugli altri.
In tal modo, mentre una volta essi si sentivano stroncati dal giudizio altrui, ora sono diventati i primi a stroncare col proprio giudizi i "miserabili fobici che a differenza loro non ce l'hanno fatta a vedere la luce". Senza rendersi conto che puntare il dito contro gli altri e contro la loro condizione è solo una strategia per non dover fare i conti con la fobia che ritengono ingenuamente di aver risolto, laddove invece essa trapela nel modo squilibrato con cui continuano a trattare gli altri.

Lo squilibrio esiste sia in coloro che dipendono eccessivamente dal giudizio altrui, sia in coloro che mettono in discussione gli altri per evitare di mettere in discussione sé stessi, evitando di doversi confrontare con le proprie magagne tutt'altro che risolte.
Sempre sulla stessa barca stiamo, anche se alle due estremità più lontane.
Facciamo un paio di esempi:

Esempio 1: Tizio è sempre stato piuttosto grassottello, diciamo pure obeso perché proviene da una famiglia di obesi che l'hanno condizionato fin da piccolo a mangiare tanto e per questo ha sempre sofferto gli insulti e le prese in giro delle persone che facevano allusioni alla sua corporatura abbondante. Fino a poco tempo fa tizio si richiudeva nel suo immaginario fatto di ruminazioni e risentimento per le prese in giro subite da piccolo, finché non decide di andare da un terapeuta per superare i blocchi mentali che gli impediscono di migliorare la sua condizione fisica. La terapia gli apre prospettive insolite che lo portano a conseguire i primi successi, decide quindi di iscriversi al forum di amici obesi, dove reca la sua testimonianza, la testimonianza di una persona che sta ottenendo notevoli successi e spiega come è riuscito a invertire il segno dei pensieri disfunzionali che gli impedivano di concentrarsi su se stesso e sulle sue problematiche, inducendolo troppo spesso a dare colpa al mondo per la sua obesità e la sua sofferenza ("colpa di chi mi ha preso in giro da bambino", "colpa dell'industria alimentare che immette sul mercato prodotti che fanno ingrassare"). Non può che rinvenire nel forum le stesse argomentazioni che gli hanno impedito di migliorare per tanti anni e si sente in dovere di confutarle ("ci si può lamentare quanto si vuole con la gente cattiva che ci prende in giro perché obesi, ma sempre obesi rimaniamo, quindi il vero problema è costituito da noi") e subito viene bersagliato da critiche di chi lo accusa di voler fare il santone, e tutto perché porta alla luce le falle di un modo di pensare che finora non ha recato niente di positivo agli utenti di quel forum.

Esempio 2: Caio si è sempre considerato brutto (anzi diciamo che pure un po' bruttino lo è sul serio), anche perché proviene da una famiglia che non lo ha mai rassicurato su questo, e fin da bambino ha sempre subito con enorme dispiacere i classici insulti infantili legati all'aspetto fisico. Con gli anni si convince sempre più di essere un mostro e in base a tale convinzione smette di uscire e frequentare gente. Un bel giorno decide di andare anche lui a fare terapia, dove gli vengono presentati punti di vista differenti, al che Caio inizia a uscire con la gente, scaccia dalla propria testa le disfunzionalità legate al presunzione di bruttezza e comincia a ottenere i primi flebili risultati. Decide quindi di iscriversi al forum dei brutti per recare la sua testimonianza e per confutare le negatività che ivi imperano, legate come al solito all'idea distorta del mondo che penalizza i non bellissimi, al dominio dell'estetica e della superficialità. La cosa non piace agli utenti di quel forum che lo accusano di trollaggio, di non essere un vero brutto, di non aver ancora trovato una ragazza e quindi di non aver davvero vinto la sua sfida, di "guarda che non è mica lo stesso per tutti" e "ti credi che sia così facile" e "è il mondo che ci emargina, siamo sempre stati presi in giro fin da piccoli, noi non abbiamo colpe, le colpe le hanno quelli che ci prendevano in giro" e così via.

Direi insomma di concentrarci sulle idee e non sugli argumenta ad hominem. Se un modo di pensare porta una persona a condurre una vita di sofferenze psichiche e autoesclusioni, è giusto fargli notare che forse farebbe meglio a cambiare direzione, o no?
Vecchio 04-06-2014, 09:11   #75
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Se un modo di pensare porta una persona a condurre una vita di sofferenze psichiche e autoesclusioni, è giusto fargli notare che forse farebbe meglio a cambiare direzione, o no?
La questione non è così banale come la dipingi.
Se il tuo intento è davvero quello di aiutare l'altra persona, allora necessiti di trovare una modalità comunicativa adeguata ai suoi problemi. Il mezzo è il messaggio. Per cui, comunicare un contenuto teoricamente costruttivo ma ricorrendo a modalità che nella pratica si rivelano non confacenti alle esigenze del destinatario, renderà l'intero processo non solo inefficace, ma addirittura controproducente.
Questo vale, come dicevo, nel caso in cui tu appunto sia mosso dall'autentico obiettivo di aiutare quella persona.

Se invece di essa te ne sbatti e ciò che ti interessa è solo esercitare un tuo giudizio sulla sua vita, infischiandotene dei sentimenti altrui (nell'errata convinzione che tanto se uno ritiene il tuo intervento malizioso è perché lui vuole vederlo così, che se uno lo ritiene perfido è perché la perfidia risiede nei suoi occhi, e via dicendo...questo non è soggettivismo, questo è menefreghismo e totale disinteresse per l'altro, sia ben chiaro), allora è meglio tacere e pensare ai fatti propri.
Anche perché, prima di pretendere di risolvere i problemi altrui, ognuno sarebbe bene che pensasse ai propri, che di certo non mancano.
Vecchio 04-06-2014, 13:06   #76
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Se invece di essa te ne sbatti e ciò che ti interessa è solo esercitare un tuo giudizio sulla sua vita, infischiandotene dei sentimenti altrui (nell'errata convinzione che tanto se uno ritiene il tuo intervento malizioso è perché lui vuole vederlo così, che se uno lo ritiene perfido è perché la perfidia risiede nei suoi occhi, e via dicendo...questo non è soggettivismo, questo è menefreghismo e totale disinteresse per l'altro, sia ben chiaro), allora è meglio tacere e pensare ai fatti propri.
Anche perché, prima di pretendere di risolvere i problemi altrui, ognuno sarebbe bene che pensasse ai propri, che di certo non mancano.
Considera che siamo su un forum, c'è un limite alla modalità espressiva dovuto all'aspetto mediato del mezzo comunicativo che utilizziamo. Se io sostengo che un modo di pensare è a mio modo di vedere errato, non ho l'intento di criticare la persona, mi sembra comunque abbastanza ovvio nonostante le limitazioni di cui sopra. Per cui a mio modo di vedere le cose, meglio concentrarsi sull'enunciato in sé e per sé, invece di leggerne improbabili accuse tra le righe. Anche perché è spesso lo stesso fobico a sostenere di necessitare di innumerevoli altri indizi per saggiare la bontà di un complimento ad esempio, mentre invece di fronte ad una semplice parvenza di critica, lo stesso fobico si trasforma in un improvviso mind-reader. E questo è proprio un modo di pensare disfunzionale, il tipico modus cogitandi che ha condotto ad uno stile evitante, riassumibile in: siccome ho una bassa opinione di me stesso, cerco ogni volta di confutare i complimenti che ricevo fino alla richiesta di ulteriori conferme, mentre invece non ho bisogno di conferme alle critiche, anzi subodoro ovunque messaggi di critica alla mia persona quando invece sono rivolti al semplice ragionamento (la personalizzazione negativa, altra classica disfunzionalità cognitiva della persona insicura).
Vecchio 06-06-2014, 00:01   #77
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Considera che siamo su un forum, c'è un limite alla modalità espressiva dovuto all'aspetto mediato del mezzo comunicativo che utilizziamo.
A maggior ragione, dunque, occorre fare molta attenzione sia a quello che si dice, sia a come lo si dice.
Ovviamente, questo sempre a patto che lo scopo della comunicazione sia davvero quello di aiutare l'altro in maniera consona ed efficace.

Oltretutto, porre in capo al destinario la "colpa" di ogni eventuale fraintendimento del proprio messaggio non significa nient'altro che scaricare ogni responsabilità sul destinatario stesso. E guarda caso, ciò equivale proprio al comportamento che viene solitamente contestato al fobico, accusato di voler far ricadere sul mondo esterno l'origine del suo problema per non mettere in discussione sé stesso (con l'accento )
E' credibile una persona che pretende di denunciare una determinata condotta solo quando la riscontra negli altri, e non anche quando è lei stessa ad attuarla? (E' una domanda retorica, naturalmente)
Vecchio 09-06-2014, 12:23   #78
Esperto
L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
La questione non è così banale come la dipingi.
Se il tuo intento è davvero quello di aiutare l'altra persona, allora necessiti di trovare una modalità comunicativa adeguata ai suoi problemi. Il mezzo è il messaggio. Per cui, comunicare un contenuto teoricamente costruttivo ma ricorrendo a modalità che nella pratica si rivelano non confacenti alle esigenze del destinatario, renderà l'intero processo non solo inefficace, ma addirittura controproducente.
Questo vale, come dicevo, nel caso in cui tu appunto sia mosso dall'autentico obiettivo di aiutare quella persona.

Se invece di essa te ne sbatti e ciò che ti interessa è solo esercitare un tuo giudizio sulla sua vita, infischiandotene dei sentimenti altrui (nell'errata convinzione che tanto se uno ritiene il tuo intervento malizioso è perché lui vuole vederlo così, che se uno lo ritiene perfido è perché la perfidia risiede nei suoi occhi, e via dicendo...questo non è soggettivismo, questo è menefreghismo e totale disinteresse per l'altro, sia ben chiaro), allora è meglio tacere e pensare ai fatti propri.
Anche perché, prima di pretendere di risolvere i problemi altrui, ognuno sarebbe bene che pensasse ai propri, che di certo non mancano.
D'accordissimo con te, caro Tararambumbiee....il modo di comunicare è importantissimo e se manca empatia e umanità in quanto ci si limita a utilizzare solo concetti razionali veicolati da un approccio di testa ma non di cuore, l'interlocutore sarà portato a chiudersi e a scorgere nelle parole altrui un giudizio.
Personalmente per me la forma è sostanza e noto che ci sono persone dalle quali accetto ben volentieri consigli e opinioni, mentre certe altre mi urtano tantissimo per i loro modi da maestrino "sotuttoio", che comunicano all'interlocutore solo una voglia di sentirsi superiori e non invece affetto e premura verso il prossimo. Io accetto i consigli da chi sento che mi vuole veramente bene o quantomeno mi rispetta e riconosce in me quella stessa umanità che egli riconosce a se stesso.
Vecchio 09-06-2014, 13:53   #79
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
A maggior ragione, dunque, occorre fare molta attenzione sia a quello che si dice, sia a come lo si dice.
Ovviamente, questo sempre a patto che lo scopo della comunicazione sia davvero quello di aiutare l'altro in maniera consona ed efficace.

Oltretutto, porre in capo al destinario la "colpa" di ogni eventuale fraintendimento del proprio messaggio non significa nient'altro che scaricare ogni responsabilità sul destinatario stesso
Il fatto è che non siamo dei mind reader, non possiamo sapere ogni volta cosa siamo in grado di scatenare nella mente altrui, perché nella mente altrui non ci siamo, a differenza della nostra. Abbiamo il controllo di ciò che succede nella nostra testa, facciamone uso dunque, facciamo in modo di dirigere pensieri ed emozioni in chiave positiva. Se il dottore mi dice che devo smettere di fumare altrimenti continuerò ad avere problemi di salute, solo io posso decidere o meno di compiere questa azione. Se il rimuginio costante verso determinati schemi mentali mi porta a soffrire psicologicamente, solo io posso decidere di cambiare il corso del mio flusso di pensiero, orientandolo verso una maggiore positività e ricettività verso ciò che di positivo c'è al mondo, invece di soffermarmi sempre sulla negatività. Abbiamo il dono del libero arbitrio, usiamolo.
Vecchio 09-06-2014, 13:56   #80
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Personalmente per me la forma è sostanza e noto che ci sono persone dalle quali accetto ben volentieri consigli e opinioni, mentre certe altre mi urtano tantissimo per i loro modi da maestrino "sotuttoio", che comunicano all'interlocutore solo una voglia di sentirsi superiori e non invece affetto e premura verso il prossimo. Io accetto i consigli da chi sento che mi vuole veramente bene o quantomeno mi rispetta e riconosce in me quella stessa umanità che egli riconosce a se stesso.

Ultima modifica di muttley; 09-06-2014 a 13:59.
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