FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > SocioFobia Forum Generale > Storie Personali
Rispondi
 
Vecchio 17-07-2012, 22:34   #1
Principiante
L'avatar di Denethor
 

Dicono che la vita sia un gioco, e quando si fa un gioco di società o si gioca online si incontrano vari tipi di giocatori.

A) C'è chi sta vincendo (qualunque sia il tipo di vittoria del gioco) o comunque sta facendo una buona partita, si diverte, e gioca con piacere (abbastanza naturale quando si vince!).

B) Ci sono invece giocatori che stanno perdendo, vedono sempre minori possibilità di ribaltare la partita, e decidono di abbandonare il gioco. La scelta ha un suo senso, ma raccoglierà il biasimo di chi continua a giocare: verranno considerati egoisti per aver rovinato la partita agli altri, o immaturi perché non sanno perdere.

C) Tra i giocatori che stanno perdendo ci sono anche quelli che, nonostante la partita compromessa, giocano fino in fondo. Le motivazioni possono essere varie: apprezzano il solo fatto di partecipare, o sperano fino all'ultimo che la partita cambi verso; oppure proseguono per dovere, per non rovinare la partita agli altri.

D) C'è infine qualche giocatore che, a prescindere dall'andamento della partita, si rende conto di non aver più desiderio di giocare, che il gioco è sciocco, che il premio finale non è di suo interesse, e si ritira. Se questo giocatore stava vincendo la scelta risulterà particolarmente incomprensibile agli altri giocatori, soprattutto a quelli che stanno vincendo.

Che tipo di giocatore sono nel gioco della vita? Mi sono ritrovato sia nel secondo che nel terzo tipo, e per un po', quando le carte hanno girato, anche nel primo tipo. Sono tornato a C e a B. Tutti e tre si muovono dentro il gioco, con il metro di quanto sono vicini alla vittoria. Ma ho compreso anche il punto di vista dell'ultimo giocatore, e quando è messo in discussione il gioco stesso che importanza ha vincere o perdere? Se giocarvi è senza senso, allora vincere è vuoto, e perdere è persino grottesco.
Vecchio 17-07-2012, 22:35   #2
Banned
 

io sono D da tanti anni, vorrei diventare però A
Vecchio 17-07-2012, 22:41   #3
Banned
 

D tranquillamente, non me ne fotte niente, non mi interessa nè vincere nè perdere, voglio vivere dignitosamente e basta.
Vecchio 17-07-2012, 22:43   #4
Banned
 

B-D

Vecchio 17-07-2012, 22:47   #5
Principiante
 

C-decadente su D
Vecchio 17-07-2012, 22:51   #6
Principiante
L'avatar di Denethor
 

Quote:
Originariamente inviata da Martello Visualizza il messaggio
D tranquillamente, non me ne fotte niente, non mi interessa nè vincere nè perdere, voglio vivere dignitosamente e basta.
Temo di essere stato troppo criptico.

A) E' la posizione di chi è felice della vita che sta vivendo perché sta raggiungendo gli obiettivi che si è prefissato (cioè "vince").

B) E' la posizione di chi non riesce ad avere la vita che vorrebbe e, perse le speranze, se ne va.

C) E' la posizione di chi non ha la vita che desidera, ma spera di poterla avere, o ritiene che il solo esser vivo sia già un traguardo, o decide di restare per gli altri.

D) E' la posizione di chi non non ragiona più per obiettivi ma pone in discussione il senso stesso di esistere, a prescindere da quanto possa essere "buona" o "brutta" la sua vita.



(E a scanso di equivoci non voleva essere un sondaggio, solo una riflessione personale).

Ultima modifica di Denethor; 17-07-2012 a 22:58.
Vecchio 17-07-2012, 23:29   #7
Esperto
L'avatar di ESPROC
 

E) C'è chi deve vincere per forza e pur di farlo si inventa centinai di scuse banali e stupide; in caso perda si giustifica "dicendo ciò che non è" (quelli che non sanno accettare la sconfitta )

p.s. non è il mio caso, fortunatamente...
Vecchio 17-07-2012, 23:34   #8
Intermedio
L'avatar di Atpco
 

Direi che mi rispecchio nella lettera c, Nonostante non sia soddisfatto della mia vita attuale continuo a sperare (o ad illudermi) che le cose possano cambiare in meglio.
Vecchio 18-07-2012, 10:17   #9
Principiante
L'avatar di Denethor
 

Il corso degli ultimi mesi mi ha portato via ognuna delle carte con le quali stavo finalmente riuscendo a raddrizzare la mia partita. Ora tutti i progetti che avevo per il futuro sono compromessi al punto da non poter essere recuperati, devo gestirne quotidianamente i cocci che sembrano non finire mai, e non vedo obiettivi alternativi.
Sono profondamente nella posizione del giocatore B. E' una posizione che, per quanto possa essere critica, è ancora legata agli sviluppi della partita, perlomeno finché non la abbandono. Il confine tra B e C è sottile e si può attraversare molte volte, in un verso e nell'altro.
Ma inizio a ragionare anche come D. Quello che vedo di fronte a me è un lungo periodo di macerie con niente all'orizzonte. Nessuno sa se oltre quest'orizzonte ci sia un nuovo senso per la mia vita, probabile che ci sia, ma quanto è distante?
Questo è un dettaglio cruciale. Il premio di una possibile nuova felicità in un futuro indefinito vale la certezza di una lunga via crucis? La risposta è profondamente soggettiva. E' di fatto un gioco d'azzardo: c'è una possibilità di vincere un premio allettante, e una grande probabilità di miseria molto prima di vincere. Posso biasimare chi decide di non giocare a questo gioco?
Una volta arrivati a questo punto di vista l'eventualità della vincita (cioè che le cose migliorino) diventa per paradosso ininfluente. Ciò che il futuro riserva, splendido o miserabile che sia, perde senso mettendo in discussione il futuro stesso. Ci sono cose che voglio fare e avere, ma non ne sentirò piacere, mancanza o bisogno se scelgo di non giocare più.
Se si arriva del tutto nella posizione dell'ultimo giocatore credo che sia profondamente difficile poi poter rivedere le cose con gli occhi degli altri giocatori. Non so se sono del tutto seduto su quella sedia, ma è una sedia che acquista man mano più senso delle altre.
Vecchio 18-07-2012, 11:26   #10
Banned
 

io mi rivedo molto nella C, a volte ma più raramente nella D (quando proprio sono giù)

Ultima modifica di cancellato8041; 18-07-2012 a 19:30.
Vecchio 18-07-2012, 11:42   #11
Intermedio
 

Sarò un'illusa, ma mi ritrovo nel giocatore C.
Vecchio 18-07-2012, 12:30   #12
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Sono un giocatore B ma non pianifico il gioco per vincere ma per divertirmi.
Il problema non è perdere ma è che quasi tutti i giochi millantano un gameplay che non rispettano deludendomi e portandomi a mollare.
Vorrei tanto essere un giocatore C ma non posso è più forte di me, se mi sforzassi in questo tentativo diventerei D.
Vecchio 18-07-2012, 14:30   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Denethor Visualizza il messaggio
C) Tra i giocatori che stanno perdendo ci sono anche quelli che, nonostante la partita compromessa, giocano fino in fondo. Le motivazioni possono essere varie: apprezzano il solo fatto di partecipare, o sperano fino all'ultimo che la partita cambi verso; oppure proseguono per dovere, per non rovinare la partita agli altri.
io sono questo tipo di giocatore
Rispondi




Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 22:32.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2