Ciao a tutti.Ho ricevuto dei messaggi in questo periodo di assenza.Tra questi uno in particolare mi ha colpito.Riporto una parte:
"Da come scrivi si capisce che stai attraversando l'inferno. Adesso come va? Sei riuscita a riprenderti un po'?"
Approfitto e rispondo qui:
No,anzi.Non direi che tornerei alla condizione in cui stavo prima,quando ho scritto i precedenti post,ma di certo questa attuale mi sembra ancora più infernale...
Prima ero sola,con due "amiche" che si facevano sentire alla bisogna,con una famiglia dai rapporti molto complicati, poco calorosi,direi assente ed in alternativa ostile,un lavoro che non c'era,una depressione lacerante,una rabbia fortissima,un'insicurezza tale da farmi vacillare quando camminavo,una psicoterapeuta distratta,l'ennesima dopo 10 anni di tentativi che mi hanno fatto solo molto male,contribuendo a peggiorare la mia vita sotto tutti i punti di vista.
Ora Sono ancora come prima,solo più rabbiosa quando non spenta(altri stati d'animo non ne conosco più),in corsa per i 35 anni,con un disagio ancora più forte e un'indifferenza altrettanto più forte intorno.Come prima non viaggio(neanche una gita fuori porta nella stessa città o un'uscita la sera)e a parte qualche rara eccezione,questo succede da anni
e anni).
In più rispetto a prima,ora c'è un problema però:mia madre ha avuto un ictus,è rimasta paralizzata,E non cammina più.
Io e mio padre badiamo a tutto.Le mie sorelle sono più grandi di me,sposate,con figli e non passano
mai a dare una mano,anzi mi dicono di dare io una mano e non creare ulteriori problemi con la mia depressione(che loro non considerano tale,ma solo mancanza di carattere E volontà).La psicoterapeuta dopo questa ennesima sventura,si è data alla fuga,trovando sempre una scusa(baby sitter della figlia con febbre,errori nel fissare la seduta...e quant'altro)per non darmi più un appuntamento.Ora sono
completamente sola,con problemi economici ancora più gravi,viste le cure che dobbiamo sostenere..ed io invece che reagire..soffro come una bestia, ancora di più rispetto a prima,vedendo la mia giovinezza andare via definitivamente.Sto prendendo la strada della rassegnazione,della chiusura definitiva.Non vedo più neanche quelle due amiche,stanno troppo bene ed io troppo troppo male.Non ho vita,nè più vedo la possibilità di farcela a questo punto.Dovrò badare io a mia madre(anche perchè pur essendo stata molto disinteressata nei miei confronti,rimane sempre mia madre) e un giorno dovrò forse farlo con mio padre..nel frattempo questo qualcosa che ho dentro di me peggiora,balbetto quando parlo,non guardo più in faccia la gente e quando parlo sembra che parlo da sola fissando un punto.Mi sembra poi di essere tornata alle elementari,quando venivo menata e derisa.Ora mi sento e finisco spesso in una situazione di pena,sto sempre sotto schiaffo.Di quella ragazza di 20 anni,dolce,solare,piena di speranza (nonostante tutto)di ironia, e con molta più sicurezza di ora,non c'è n'è più l'ombra..sembro il secondo tragico fantozzi(un fantozzi disagiato,ma non brutto,anzi),Quando mi fanno i complimenti,mi guardano per l'aspetto fisico dicendomi anche tra parenti che sono una bellissima donna,mi viene da piangere,non lo voglio sentire..perchè questo dono non l'ho vissuto..sempre chiusa in casa,a soffrire e poi come esco,oltrepassata l'apparenza emerge il disagio e scatta la presa in giro,o l'etichettatura della diversa.Assicuro a chi dice che chi è di bell'aspetto ha una marcia in più,che non è così se si ha un grosso disagio,anzi lascia un tremendo amaro in bocca,sembra una tortura vivere così tristemente e poi vedersi quel bel viso e vedere altre donne sentirsi magari migliori di te ( e lo vedi come ti guardano..)sulle quali potresti benissimo spiccare se non avessi questa sofferenza che ti costringe a stare sempre più giù rispetto a dove potresti naturalmente stare.Anche oggi è andata,un giorno di sole,caldo,l'ho passato tra le medicine di mia madre,la visita della logopedista,una bolletta pagata e tanto vuoto che mangia.Il vuoto mi mangia e fuori la gente mi prende in giro per il dolore che mi stordisce e che mi fa apparire assurda,esasperata,disorganizzata e molto anomala.Ho una profonda insicurezza patologica che mi destabilizza portandomi dove non vorrei stare,in un ruolo che non vorrei avere.Vorrei comportarmiin un modo e sono in un altro.Nel profondo mi sento valida, ma da ogni situazione esco come una deficiente.La situazione si è fatta davvero pesante,i giorni si sono fatti pesanti.Vorrei sentirmi ancora una ragazza,avere delle storie(non avventure),uscire con gli amici,ridere,divertirmi,lavorare,riuscire a lavorare..e invece tutto quello che ormai mi sono ridotta a fare è occuparmi di mia madre sempre con l'aiuto di mio padre(che fino alla fine dei suoi giorni mi tratterà sempre come una deficiente) e sentire vuoto e assenza.C'è un ragazzo amico di mia cugina che incrociandomi a casa di mia cugina,è rimasto colpito da me e da quel momento le chiede sempre di me,mia cugina ha detto di provarci,ma non mi sento neanche in grado di frequentare qualcuno..è uno normale,si è lasciato dopo una lunga relazione..ma non ci provo neanche,vivo e sono ormai un'ameba,una che ormai sente tanto poco e che non ha progetti,non vede futuro..scapperebbe lo so,o scapperei io se mi cominciasse a voler bene,vuol dire che non andrebbe qualcosa in lui.Conduco da tempo una vita da folle,insensata e arrivata a quasi 35 anni,cambiare drasticamente,perchè non ho tutto sto tempo per farlo con calma,è impossibile!Fine sfogo e aggiornamento,scusate,non mi dite che scrivo cose tristissime e drammatiche,lo so...molti mi dicono che sono pesante,ma come potrei essere leggera vivendo così!Si accettano incoraggiamenti
Grazie,un abbraccio a tutti.
