mat

domani riprovo il primo anno d'università in una nuova città, Bologna. dato che l'anno scorso a l'aquila per vari motivi è stato un disastro (e non dal punto di vista "scolastico"), ho deciso di allontanarmi dalla casa dei miei genitori per vedere se magari l'essere completamente solo in una nuova città come Bologna mi spronerà un po' a socializzare, anche se dubito che riuscirò a farmi qualche amico, sarò comunque felice se alla fine riuscirò a parlare con qualcuno senza che esso mi dica alla fine "uscire con te non dev'essere molto divertente" dato che o non parlo affatto oppure parto con dei monologhi sull'informatica che non interessano a nessuno tranne che a me.
la settimana prossima poi inizierà la vera sfida in quanto fino ad ora sono solo nell'appartamento ma a partire dalla prossima settimana arrivano due siciliani a condividere l'appartamento con me.

la mia paura principale è che se non migliorerò potrei ritrovarmi ancora più solo di prima.

voi avete mai fatto una cosa simile? pensate che ce la faro a migliorare o peggiorerò le cose?

Roy

Non l'ho mai fatta una cosa simile alla tua. Però ti do un consiglio: non cercare certezze nelle risposte altrui se tu non ne hai. Cercale nel risultato dei tuoi comportamenti: se non provi non lo saprai mai.
Fai bene ad essere ansioso ma, ti ripeto, credi in ciò che fai. Sempre. Solo così se sbaglierai ne sarà valsa sempre la pena.

curry

Sono con te. Anch'io vado in un appartamento con due persone mai viste prima. Frequento l'università da tre anni, però. Socialmente non mi è cambiato nulla, ma ora sono decisamente molto più indipendente rispetto che alle superiori.
Il cambiamento sta a te, comunque. Io non ho modificato molto il mio carattere, sono ancora scontrosa e timida, e ho un sacco di conoscenti (ed è diverso), più che amici (tranne rare eccezioni), ma la vedo cmunque come una sfida

mat

grazie per la risposta. i miei coinquilini ancora non sono arrivati, comunque per il momento mi sto trovando molto bene nella nuova città, poi la cosa che mi preoccupava di più era il fatto che conoscendomi potessi rimanere sempre a casa a studiare senza mai uscire, comunque con il coro e con i corsi d'inglese (oggi ho fatto il test d'ingresso, e per fortuna sono rientrato tra i primi 500 quindi risparmio la tassa di 200 € per frequentare) sarà molto difficile che resti a casa per molto tempo. quindi per ora non mi pento della decisione. tra l'altro ho anche parlato con qualcuno, anche se niente di che, però almeno cosi non mi scordo come si fa a parlare.

Melancholia

Io sfrutterei proprio il cambio di città per costruirmi una "nuova vita".
Ovviamente sei tu che lo devi volere.
Bologna è una città piena di giovani e universitari (sicuramente più "giovane" della città di merda dove ho fatto io l'università)... quindi sarai già avvantaggiato di tuo!

Kitsune

Il momento più duro è all'inizio, ovviamente devi evitare di evitare.

edithpiaf

Guarda anche io di punto in bianco ho cambiato città, trasferendomi per via dell'università e anche io all'inizio presagivo scenari apocalittici e in effetti all'inizio per me è stata durissima. Ho passato i primi sei mesi completamente sola con una coinquilina più depressa di me (tranquillo, i siciliani di certo saranno più ehm "vitali"),; avevo addirittura rinunciato a frequentare le lezioni perché mi sentivo a disagio per via del fatto che nessuno mi parlava mentre gli altri avevano già socializzato fra di loro e chiacchieravano mentre io ero lì in aula a fissarmi la suola delle scarpe ma poi... volente o nolente si cambia, non si resta imprigionati nelle proprie paure. Certo per noi il cammino è più lento, io per ambientarmi ci ho messo un anno, gli altri una settimana... ma poi la qualità della mia vita migliorò notevolmente e attualmente le mie amicizie più care - nonché le uniche - derivano proprio dagli anni universitari.
In bocca al lupo