Ciao a tutti, uomini, donne, ragazzi e ragazze di questa comunity.
Sono un uomo di 37 anni del nord Italia, Lombardia.
Ho trovato per caso questo forum e ho deciso di iscrivermi, forse non c'è un motivo particolare, forse è solo per condividere con qualcuno, anche se in maniera virtuale, pensieri, sensazioni, momenti, pareri, stati d'animo, nella speranza magari di trovare e dare ascolto, non-giudizio, complicità.
Oscillo fra periodi di relativo benessere e disagio.
Sono uno che ha sempre avuto una bassa opinione di sé stesso, poca autostima.
Ho difficoltà a fare diverse cose.
A viaggiare, per esempio, a spostarmi.
Ad attaccare bottone quella volta su mille che mi trovo nei paraggi di qualcuno.
A propormi per un lavoro.
Fatico da sempre a rapportarmi alle altre persone: mi fa piacere salutare, essere gentile, ma rimangono casi rari ed isolati che si limitano al salutare il vicino di casa o cose così; mancano le occasioni per conoscere altre persone, e non ne vado in cerca. Esco poco, quasi niente: vado al cinema in rari casi e poco altro, sempre rigorosamente da solo perché è molto tempo ormai, anni e anni, che non coltivo relazioni con amici e conoscenti. Stare da solo mi piace, mi è sempre piaciuto, ma stare
sempre sempre solo non è bene, ed a volte la solitudine si fa sentire forte. Non ho mai fatto nulla per evitarla, per nasconderla, per sopprimerla o soffocarla. Soprattutto mi manca la condivisione delle piccole cose, una risata, un abbraccio, esprimere ed ascoltare un parere, così, per il gusto della conversazione.
Un paio di giorni fa ho ascoltato una battuta in tv e sono scoppiato a ridere, ed ho pianto perché non ricordavo il suono della mia risata e perché ridere mi manca tanto, quel ridere forte, di cuore e di gioia.
La mia situazione lavorativa è un disastro, sono fuori dal mondo del lavoro da molti anni ormai ed il futuro.. beh, ci penso il meno possibile, perché se ci penso sto male.
Non ricordo di avere mai avuto un obiettivo nella vita. Ho mollato gli studi dopo la terza media. Non ricordo di avere mai avuto ambizioni di carriera o di avere desiderato auto, case e simili. Mi basterebbe quel poco per provvedere alle necessità.
Due anni fa ho vissuto la mia prima ed unica relazione sentimentale della mia vita.
Prima di allora mai ero riuscito ad avvicinarmi davvero ad un altro essere umano (sebbene lo avessi sempre fortemente desiderato), e mai nessuno, ed in particolare nessuna donna, si era avvicinata a me. Mai prima di allora avevo fatto l'amore, o dato un bacio, o accarezzato una donna. Poi è accaduto tutto molto rapidamente, forse troppo.
E' stato un continuo saliscendi questa relazione, irta di difficoltà e piccole e grandi gioie; poi è finita, dopo poco più di un anno.
Pensare di trovare un giorno una donna con la quale stare bene davvero, essere accettato ed amato
per come sono è stato un desiderio tanto agognato. In questa relazione mi ero forse illuso che fosse così, ma poi le difficoltà sono state più forti. Ora barcollo tra la speranza cieca di vivere l'incontro, quello vero, di essere amato così, in modo incondizionato, per quello che sono, e la spaventosa certezza che un incontro così non esiste perché non può esistere, perché non accade a gente
come me, perché è una cosa rara.
Ci sono momenti in cui mi sento lontano dal genere umano. Mi capita di ascoltare piccole conversazioni o questioni futili dei parenti e mi stupisco di come cose, così piccole, possano avere una qualche rilevanza nella vita.
Un anno fa circa ho scoperto quella che viene oggi chiamata
mindfulness.
Così ho ri-preso (vecchio amore, la lettura) a leggere testi in merito, ascoltare decine o centinaia di video su yt, ed a praticare.
Mi piace, mi fa stare bene. Mi aiuta.
Chiudo qui con le presentazioni.
Spero di poter contribuire ad un sano confronto con tutti.
Un saluto.