hurinthalion

Rimuginare troppo sui torti subiti è una forma di pensiero ossessivo particolarmente odiosa.Ci costringiamo a rivedere continuamente episodi in cui ci hanno trattato male e ci sembra di non esserci comportati all'altezza ,in qualche modo continuando a colpevolizzarci per la nostra "debolezza"e fantasticando immaginarie riparazioni... Non è la strada giusta e non ha senso e se il problema è grosso non è certo uno spreco di soldi sentire uno speciallista, nè è colpa di chi ti ha fatto star male (fanno schifo ma è questa la verità) se sei andato in cortocircuito su questa cosa e ti continui a flagellare...
Se spinto all'estremo è un disturbo ossessivo compulsivo di cui ho sofferto e che non dipende dai danni che ci hanno fatto, ma da come noi reagiamo alla nostra (umana) incapacità a reagire di fronte a cattiverie gratuite. Ti passerà ma devi prendere atto che in questo momento hai un problema:
la soluzione è l'accettazione dei propri limiti e capire che cmq non hai fatto te del male ed è normale essere spiazzati di fronte a certa demenza!...
Il mezzo sei te-il tuo modo di giudicarti forse- e poi se il problema è grave l' aiuto di specialisti, anche di farmaci per sbloccare sto cortocircuito di me... e continuare la tua vita più tranquillo e libero.
.. :wink:

uahlim

Quanti anni hai, adesso? Che fai? Lavori? Studi? Alle superiori? All'università?

Se sei cresciutello non dovresti più pensarci, da adulti certe cose non accadono più (tranne se vivi in un paesino di buzzurri, ma ormai neppur più li')

Jiky

Io alle scuole medie ho subito molto bullismo e questo ovviamente ha peggiorato le cose.Spesso anche a me vengono in mente pensieri simili ai tuoi, i miei compagni che mi picchiavano e mi prendevano in giro.
Purtroppo questi sono degli "shock" che abbiamo e non ho la + pallida idea di come si faccia x cancellarli...spero con tutto il cuore che il tempo li cancelli...speriamo...

Wonderlust76

Succede anche a me: capita che quando nn ho il cervello particolarmente impegnato, riviva certe situazioni negative nei minimi particolari...rivedo le facce da culo di quelli che mi hanno fatto star male...ogni loro espressione...ogni loro stupido sorrisino o smorfia.
Le frasi me le ricordo bene: ogni singola parola, battutina..e ricordo i posti...e penso a tutto quello che avrei potuto dire, fare...al fatto che se lo avessi detto o fatto quella persona avrebbe avuto più rispetto di me...
Nn credere di essere l'unico...son passati 5 anni da alcuni fatti che mi hanno procurato gli effetti di cui parli tu. 5 ANNI. E solo ora inizio a dimenticare...a pensarci meno frequentemente....ma se trovo certe persone per strada legate a quegli eventi mi viene un infarto istantaneo.
Il ns guaio è che nn riusciamo a dimenticare...e chi nn riesce a dimenticare purtroppo nn riesce nemmeno a perdonare...ed è una gran brutta cosa.

inadatto

Secondo me dobbiamo sforzarci TUTTI di provare a smettere di pensare continuamente al passato; rimuginare su situazioni avvenute , riviverle all'infinito non serve a nulla se non a stare peggio di nuovo (perchè appunto riviviamo , ripensandoci, momenti negativi )

Il passato non esiste, se non nella nostra mente: è un qualcosa di finito, di trascorso, di compiuto che peraltro non possiamo più cambiare in alcun modo. Più proseguiamo ad indagare su di esso e più ci precludiamo la possibilità di guardare al futuro con serenità e speranza. Buttiamocelo alle spalle definitivamente e cerchiamo di cancellarlo dalla nostra mente


Poi certo so bene che queste sono quasi banalità e che dirle o scrviverle su un forum è facilissimo: è il metterle in pratica che diventa molto più difficile...

HurryUp

Pensare al passato non è un errore, è un modo che l'intelletto utilizza per maturare la nostra coscienza, riflettendo sul senso di continuità del tempo, per trovarne un senso logico, una giustizia.
E' dannoso pensare al passato se questo implica non vivere nel presente, ma è sbagliato anche rinunciare a pensare al passato perchè non si riesce a trovare un senso, è come gettare la spugna.
Se santolamato pensa al passato è perchè è naturalmente portato a riflettere sul significato di quelle esperienze, e farebbe un passo indietro nella comprensione/maturazione se, per adattarsi, abbracciasse la concezione nonsense di non dare importanza al passato.
Ripeto, per non essere frainteso, che secondo me bisogna sempre trovare un senso possibile alle cose, e non un non-senso, per maturare.
Questo non vuol dire farsi schiavi dell'intelletto e della sofferenza.