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25-12-2006, 00:33
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 515
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Secondo me la fobia sociale nasce dal fatto che noi non amiamo molto le altre persone e per questo le vediamo come nemiche.Se imparassimo a vedere l'altro come parte di noi stessi e se imparassimo ad amarlo come amiamo noi stessi sicuramente avremmo meno difficoltà a relazionarci con il prossimo..condividete? :wink:
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25-12-2006, 00:47
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#2
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Intermedio
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 162
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Io penso invece che la fobia sociale deriva anche dal fatto che non amiamo noi stessi e di conseguenza relazionarci con gli altri diventa molto piu' complesso.
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25-12-2006, 00:52
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 515
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Al contrario!!E proprio perchè siamo troppo concentrati su noi stessi che soffriamo di questa fobia!!Perchè la paura che noi abbiamo di venire giudicati e dovuta proprio al fatto che ci amiamo cosi' tanto da non accettare di venir messi in discussione..se invece riusciamo a capire che in realtà anche se ci offendono non è la fine del mondo,la prospettiva cambia!! :wink:
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25-12-2006, 01:05
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#4
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Intermedio
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 162
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Se ci amassimo cosi' tanto non vivremmo in questo modo.E' un controsenso.
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25-12-2006, 01:13
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
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Vedi, io non amo me stesso, non sono così egoista e sempre concentrato su di me...ho cercato molto spesso gli altri, ho amato qualche ragazza, ho voluto bene e voglio ancora bene a persone che vorrei fossero amici/amiche, ma in cambio mai nulla...per demeriti, per meriti, per errori commessi, per incomprensione. Ripeto, non mi voglio poi così tanto bene, e non credo in vite passate ne future (mi riferisco all'altro post), l'unica che abbiamo è questa, e occorre giocarsela fino in fondo, non ci saranno altre occasioni, ne altre possibilità, nessun sconto, nessuna facilitazione, nessuna agevolazione....dopo la morte non ce risveglio, con tanti saluti all'ipnosi regressiva (senza offesa, questo è cio che penso io).Auguri e gioca la partita in questa vita.
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25-12-2006, 14:41
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 1,034
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So what would you say if I said to you
It's not in what you say it's in what you do
You point the finger at me but I don't believe
Bring it on home to where we found
My head like a rock sitting upside down
In my mind there is no time
But the little things they make me so happy
All I want to do is live by the sea
Little things they make me so happy
But it's good it's good it's good to be free
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25-12-2006, 14:44
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#7
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Intermedio
Qui dal: Oct 2006
Messaggi: 212
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Quote:
Io penso invece che la fobia sociale deriva anche dal fatto che non amiamo noi stessi e di conseguenza relazionarci con gli altri diventa molto piu' complesso.
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Sono d'accordo. Il problema è che non stiamo bene con noi stessi..Le critiche degli altri ci feriscono proprio perchè non siamo sicuri di noi e ogni giudizio negativo ci demolisce..invece se ci amassimo le critiche ci scivolerebbero addosso..
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25-12-2006, 17:46
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#8
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Intermedio
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 256
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e'il confronto con gli altri a spaventarci piu'di ogni altra cosa,la paura di risultare sempre dei perdenti in confronto agli altri..io ad es.non lo so perche'ma ogni volta che a casa viene mia cugina vicino a lei mi sento sempre una frana,lei piena di amici(non che mi manchino ora,tre persone solo ma buone!),lei da 10 anni con il ragazzo che l'anno prossimo sposera',ha 23 anni e dice che nella vita ormai e'ora che si realizzi..io invece a stento ho iniziato a vivere,da un paio di anni,in cosa potrei mai realizzarmi al suo posto?..e'l'unica persona che mi procura queste sensazioni ed ancora non ho capito il perche'..un'altra cosa che non capisco e'perche'vieni giudicata anche in base al modo di vestire,nel senso che se non vesti con i pantaloni super-aderenti con il perizoma da sotto ti reputano antica o fuori moda e quante volte i miei zii hanno fatto battutine implicite su questo..io ad esempio indosso cose piu'classiche in particolare jeans,magliette e gonne molto normali,cioe'classiche,ecc.a molti piace il mio stile perche'dicono che so essere sportiva e nel contempo elegante,compresa la mia amica,eppure mi accorgo che loro mi guardano in maniera strana,ma e'mai possibile tutto questo,a parte che non mi reputo affatto adatta come persona xke'penso che per un certo tipo di abbigliamento sia richiesto anche un certo carattere,altrimenti si cadrebbe nel ridicolo :roll:
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25-12-2006, 18:27
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 950
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Quote:
Originariamente inviata da Graziepapi
Secondo me la fobia sociale nasce dal fatto che noi non amiamo molto le altre persone e per questo le vediamo come nemiche.Se imparassimo a vedere l'altro come parte di noi stessi e se imparassimo ad amarlo come amiamo noi stessi sicuramente avremmo meno difficoltà a relazionarci con il prossimo..condividete? :wink:
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non lo so
non è sempre così
è vero che più passa il tempo e meno mi piace la gente
però la paura mi viene spesso e volentieri quando devo relazionarmi con qualcuno che reputo interessante
magari è paura inconscia di deludere le aspettative...
però mi chiedo come faccia l'inconscio ad essere così potente sul conscio
come può quello che non percepisco alterarmi tutte le percezioni?
questo proprio non lo capisco
forse ci vuole un nostro interruttore per sbloccarci, dobbiamo trovare qualcosa di simbolico per noi che attivato ci renda più forte
un po' come girare il cappellino in over the top
forse il problema è anche che non vedo come molto bello quello che mi prospetta la società, una vita cmq di stenti e fatiche, per avere poco
quindi sono meno motivato a trovare la forza per rimettermi nella società e smetterla di vivere nell'ombra
sarà che ho appena visto fight club, ma mi sento un po' così, un folle fuori dal mondo
quindi forse lo stimolo per liberarmi dalle paure devo trovarlo diversamente...
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25-12-2006, 18:34
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#10
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Intermedio
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 289
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Il fatto è che abbiamo passato tutta la vita a crearci paranoie anche inutili invece di vivere serenamente e questo alone di negativita' ce lo siamo creati noi a poco a poco evitando le situazioni e non mettendoci in gioco.
Quote:
quindi sono meno motivato a trovare la forza per rimettermi nella società e smetterla di vivere nell'ombra
sarà che ho appena visto fight club, ma mi sento un po' così, un folle fuori dal mondo
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Che a volte ci sia meno motivazione sono daccordo ma il problema è che si dovrebbe vivere anche per queste cose:fare un lavoro soddisfacente quindi trovare un posto nella societa' ,mettere su famiglia...insomma ci sono delle tappe che noi vediamo come complicate ma che per i piu' sono cose normali da perseguire.
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25-12-2006, 19:20
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 512
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Quote:
Secondo me la fobia sociale nasce dal fatto che noi non amiamo molto le altre persone e per questo le vediamo come nemiche.
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è vero che io nn amo molto le altre persone .....però nn tutti sono dei nemici ....ci sono persone pronte ad amarci ..ad esserci amici ...il problema è cercarle ...e quindi sta a noi affrontare gli altri ..la vita giusta o sbagliata che sia!!!
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25-12-2006, 19:26
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 950
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Quote:
Originariamente inviata da andrea870
Che a volte ci sia meno motivazione sono daccordo ma il problema è che si dovrebbe vivere anche per queste cose:fare un lavoro soddisfacente quindi trovare un posto nella societa' ,mettere su famiglia...insomma ci sono delle tappe che noi vediamo come complicate ma che per i piu' sono cose normali da perseguire.
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bè dipende dal livello di ciascuno di noi
il fatto è, che vedendo i miei, che vedendo in giro
superare il livello medio è una cosa da pochi
ci vuole particolare bravura, molta fortuna, e probabilmente anche altro
altrimenti si hanno cose normali, ci si posson togliere molti sfizi, ma certi livelli rimangono sempre quasi inaccessibili
magari non si tira a campare, ma cmq per come la vedo io, se uno deve lavorare tutti i giorni per vivere in maniera normale, ovvero non potendosi permettere uno yatch , insomma, queste tappe che dici, non sono più molto allettanti
anche l'avere la famiglia, faticare per mantenerla
il gioco vale la candela?
per noi la cosa è ancora più difficile, quindi forse per alcuni di noi, è meglio trovare altre mete
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25-12-2006, 20:06
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#13
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Principiante
Qui dal: Dec 2006
Ubicazione: su un lago
Messaggi: 24
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Secondo me ha ragione sia chi dice che non amiamo abbastanza gli altri per apprezzarli sia chi dice che non si ama abbastanza per apprezzare gli altri. in fondo è tutto collegato. Se non ami abbastanza te stesso finisce che invece di vedere le persone per quello che sono, con pregi e difetti, magari le idealizzi e ti senti assolutamente un niente in confronto oppure le odi perchè le invidi. Bisognerebbe, credo, abbassare un po' la guardia, smettere di pensare possiamo essere benvoluti dagli altri se e solamente se ci comportiamo in modo socialmente ineccepibile. Io per esempio sono molto critica con me stessa e molto molto accondiscendente nel giudicare gli altri. Se tu stessa accetti i tuoi difetti e ti proponi agli altri per quello che sei, senza farti troppi pensieri, ti accorgi che anche gli altri non sono sempre lì a guardarti e a giudicarti malamente. Insomma abbassare un po' la guardia è quello che secondo me aiuta, lasciare che gli altri vedano come siamo e poi traggano le loro conclusioni. Noto che le persone in generale si trovano meglio con uno che magari ha un brutto carattere ma non ha paura di mostrarsi così com'è piuttosto che stare con qualcuno che si chiude nel suo muro di cinta senza lasciare fuoriuscire niente di sè. Il silenzio e l'evasività creano ansia nella gente normale, perchè non riescono a capirti. La gente in fondo perdona i difetti di carattere, anche i più terribili; ma l'assenza totale di reazioni e la fuga spaventano. Almeno, secondo la mia esperienza.
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25-12-2006, 20:10
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
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Carlotta87:
Quote:
Ma anche perchè credo che mettiamo al centro gli altri e noi ci mettiamo da parte.
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Concordo, troppo spesso sopravvalutiamo gli altri, chiunque siano, anche se non hanno particolari meriti per essere collocati al centro di ogni conversazione, e in qualsiasi altro contesto sociale. E sottovalutiamo noi stessi e le nostre capacità.
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25-12-2006, 20:16
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 950
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Quote:
Originariamente inviata da carlotta87
Secondo me sia perchè in generale la maggior parte delle persone non si fa gli affari propri per quanto riguarda il modo di vestire e cavolate varie.Ma anche perchè credo che mettiamo al centro gli altri e noi ci mettiamo da parte.
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bè ma è inevitabile in una società dove c'è un certo stile di vestirsi
se vedi una vestita da 1600, ti giri pure te a guardarla
ci sono alcune cose che sono inevitabili
ma non credo sia il nostro caso, non credo che qui nessuno si vesta come un marziano
è però vero che non ci si può vestire come si vuole, se non si vuole attirare l'attenzione e se non si vuole essere giudicati (o meglio sfottuti)
è la vita di società
ci sono le regole scritte, e quelle non scritte, che sono dettate dalle usanze comuni
altre cosette sono legate poi ai vari ambienti, e ciascun ambiente ha delle sue regole di comportamento, ed è li che noi abbiamo problemi, dove certe regole imporrebbero l'andare a prendere il caffè coi colleghi, o andare ai pranzi di natale, o mangiare il panettone ai compleanni
son tutte cose normalissime, che non sono cose negative se guardiamo, ma che ad alcuni di noi creano problemi
la gente non lo fa con cattiveria, vuole solo socializzare, al lavoro, a scuola, in palestra
in posti dove ci si rega spesso, è quasi inevitabile che si formino dei gruppi, e se ne stai fuori per i tuoi motivi, finisci per esser preso per strano, per snob
ma non si può certo dire ai propri compagni di scuola che ci si vergona di fare certe cose
o anche al lavoro, anche se magari ti capiscono, sono cose che rimangono per sempre, vieni etichettato
figuriamoci se si dice di andare da uno psicologo, nel mondo chi ci va è ancora visto come un malato, quasi un pazzo
è impensabile far trasparire certe cose, perchè la fama è una cosa che poi ci si porta sempre dietro (a meno che si cambi scuola o lavoro)
quindi è dura
è dura affrontare le prove per paura di fallire e far la figuraccia, e far capire le nostre paure
si finisce col fuggire, ci si inventano scuse
quindi non è tanto il complesso d'inferiorità, ma la paura di fallire che magari ci frena e ci rende ancora più tesi
perchè non sempre si può rimediare ai propri errori
forse ha poco importanza l'origine iniziale delle paure (complessi, traumi infantili, ecc...), forse è più importante pensare a cosa ci spaventa davvero al giorno d'oggi
perchè la "malattia" muta, evolve, cambia faccia
forse per combatterla bisogna starle dietro e non ancorarci troppo sul passato
bisogna chiedersi
"di che cosa ho veramente paura"
ma sinceramente, anche farmi questa domanda, mi fa paura
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25-12-2006, 20:24
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#16
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Intermedio
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 289
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Quote:
magari non si tira a campare, ma cmq per come la vedo io, se uno deve lavorare tutti i giorni per vivere in maniera normale, ovvero non potendosi permettere uno yatch , insomma, queste tappe che dici, non sono più molto allettanti
anche l'avere la famiglia, faticare per mantenerla
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Tutte queste cose costano sacrificio,non piovono dall'alto.Considera il lavoro.Sei remunerato per quello che fai in base alle tue qualita'.
Anche una vita normale in fondo puo' essere allettante.C'è un po' di pigrizia in questo ragionamento.
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25-12-2006, 20:43
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#17
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Intermedio
Qui dal: Oct 2006
Messaggi: 146
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Quote:
Originariamente inviata da carlotta87
Quote:
Originariamente inviata da calimero
Quote:
Originariamente inviata da carlotta87
Secondo me sia perchè in generale la maggior parte delle persone non si fa gli affari propri per quanto riguarda il modo di vestire e cavolate varie.Ma anche perchè credo che mettiamo al centro gli altri e noi ci mettiamo da parte.
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bè ma è inevitabile in una società dove c'è un certo stile di vestirsi
se vedi una vestita da 1600, ti giri pure te a guardarla
ci sono alcune cose che sono inevitabili
ma non credo sia il nostro caso, non credo che qui nessuno si vesta come un marziano
è però vero che non ci si può vestire come si vuole, se non si vuole attirare l'attenzione e se non si vuole essere giudicati (o meglio sfottuti)
è la vita di società
ci sono le regole scritte, e quelle non scritte, che sono dettate dalle usanze comuni
altre cosette sono legate poi ai vari ambienti, e ciascun ambiente ha delle sue regole di comportamento, ed è li che noi abbiamo problemi, dove certe regole imporrebbero l'andare a prendere il caffè coi colleghi, o andare ai pranzi di natale, o mangiare il panettone ai compleanni
son tutte cose normalissime, che non sono cose negative se guardiamo, ma che ad alcuni di noi creano problemi
la gente non lo fa con cattiveria, vuole solo socializzare, al lavoro, a scuola, in palestra
in posti dove ci si rega spesso, è quasi inevitabile che si formino dei gruppi, e se ne stai fuori per i tuoi motivi, finisci per esser preso per strano, per snob
ma non si può certo dire ai propri compagni di scuola che ci si vergona di fare certe cose
o anche al lavoro, anche se magari ti capiscono, sono cose che rimangono per sempre, vieni etichettato
figuriamoci se si dice di andare da uno psicologo, nel mondo chi ci va è ancora visto come un malato, quasi un pazzo
è impensabile far trasparire certe cose, perchè la fama è una cosa che poi ci si porta sempre dietro (a meno che si cambi scuola o lavoro)
quindi è dura
è dura affrontare le prove per paura di fallire e far la figuraccia, e far capire le nostre paure
si finisce col fuggire, ci si inventano scuse
quindi non è tanto il complesso d'inferiorità, ma la paura di fallire che magari ci frena e ci rende ancora più tesi
perchè non sempre si può rimediare ai propri errori
forse ha poco importanza l'origine iniziale delle paure (complessi, traumi infantili, ecc...), forse è più importante pensare a cosa ci spaventa davvero al giorno d'oggi
perchè la "malattia" muta, evolve, cambia faccia
forse per combatterla bisogna starle dietro e non ancorarci troppo sul passato
bisogna chiedersi
"di che cosa ho veramente paura"
ma sinceramente, anche farmi questa domanda, mi fa paura
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Chi ha il coraggio di vestirsi con abiti del 600 per me sarebbe un mito!!!MI piacciono i provocatori
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Una volta ho visto uno andare in giro vestito da jack lo squartatore(e lo fa abitualmente)
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25-12-2006, 20:45
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#18
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Intermedio
Qui dal: Oct 2006
Messaggi: 146
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Quote:
Originariamente inviata da edie-sedgwick
Secondo me ha ragione sia chi dice che non amiamo abbastanza gli altri per apprezzarli sia chi dice che non si ama abbastanza per apprezzare gli altri. in fondo è tutto collegato. Se non ami abbastanza te stesso finisce che invece di vedere le persone per quello che sono, con pregi e difetti, magari le idealizzi e ti senti assolutamente un niente in confronto oppure le odi perchè le invidi. Bisognerebbe, credo, abbassare un po' la guardia, smettere di pensare possiamo essere benvoluti dagli altri se e solamente se ci comportiamo in modo socialmente ineccepibile. Io per esempio sono molto critica con me stessa e molto molto accondiscendente nel giudicare gli altri. Se tu stessa accetti i tuoi difetti e ti proponi agli altri per quello che sei, senza farti troppi pensieri, ti accorgi che anche gli altri non sono sempre lì a guardarti e a giudicarti malamente. Insomma abbassare un po' la guardia è quello che secondo me aiuta, lasciare che gli altri vedano come siamo e poi traggano le loro conclusioni. Noto che le persone in generale si trovano meglio con uno che magari ha un brutto carattere ma non ha paura di mostrarsi così com'è piuttosto che stare con qualcuno che si chiude nel suo muro di cinta senza lasciare fuoriuscire niente di sè. Il silenzio e l'evasività creano ansia nella gente normale, perchè non riescono a capirti. La gente in fondo perdona i difetti di carattere, anche i più terribili; ma l'assenza totale di reazioni e la fuga spaventano. Almeno, secondo la mia esperienza.
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Hai centrato in pieno il problema anch'io la vedo così, ma mi sembra anche ingiusto perchè si perdonano cose come l'arroganza e la cattiveria e non l'aver paura? Allora cos'è cambiato rispetto a quando eravamo poco più che scimmie vince ancora adesso quasi sempre il + forte. Che tristezza!
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25-12-2006, 20:54
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#19
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Intermedio
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 289
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Quote:
Allora cos'è cambiato rispetto a quando eravamo poco più che scimmie vince ancora adesso quasi sempre il + forte
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Proprio un bel niente.Bisogna difendersi con le unghie .
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25-12-2006, 21:04
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#20
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Intermedio
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 201
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Originariamente inviata da xehanort
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Originariamente inviata da edie-sedgwick
Secondo me ha ragione sia chi dice che non amiamo abbastanza gli altri per apprezzarli sia chi dice che non si ama abbastanza per apprezzare gli altri. in fondo è tutto collegato. Se non ami abbastanza te stesso finisce che invece di vedere le persone per quello che sono, con pregi e difetti, magari le idealizzi e ti senti assolutamente un niente in confronto oppure le odi perchè le invidi. Bisognerebbe, credo, abbassare un po' la guardia, smettere di pensare possiamo essere benvoluti dagli altri se e solamente se ci comportiamo in modo socialmente ineccepibile. Io per esempio sono molto critica con me stessa e molto molto accondiscendente nel giudicare gli altri. Se tu stessa accetti i tuoi difetti e ti proponi agli altri per quello che sei, senza farti troppi pensieri, ti accorgi che anche gli altri non sono sempre lì a guardarti e a giudicarti malamente. Insomma abbassare un po' la guardia è quello che secondo me aiuta, lasciare che gli altri vedano come siamo e poi traggano le loro conclusioni. Noto che le persone in generale si trovano meglio con uno che magari ha un brutto carattere ma non ha paura di mostrarsi così com'è piuttosto che stare con qualcuno che si chiude nel suo muro di cinta senza lasciare fuoriuscire niente di sè. Il silenzio e l'evasività creano ansia nella gente normale, perchè non riescono a capirti. La gente in fondo perdona i difetti di carattere, anche i più terribili; ma l'assenza totale di reazioni e la fuga spaventano. Almeno, secondo la mia esperienza.
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Hai centrato in pieno il problema anch'io la vedo così, ma mi sembra anche ingiusto perchè si perdonano cose come l'arroganza e la cattiveria e non l'aver paura? Allora cos'è cambiato rispetto a quando eravamo poco più che scimmie vince ancora adesso quasi sempre il + forte. Che tristezza!
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esatto..l'hai detto..vince chi e' il piu' forte..e non quasi sempre....sempre!
il nostro guaio a volte credo sia,che non riusciamo ad accettare che siamo noi a doverci adattare,a doverci svegliare..a tirar fuori le palle...spesso noi speriamo che gli altri ci accettano,che ci aiutano,invece e' qui che si sbaglia......dobbiamo capire che si deve diventare forti anche noi e non sperare negli altri...ecco da qui che nasce il discorso di "essere cresciuti".
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