Buon giorno a tutti... È tanto che non apro una discussione qui.
In realtà non so nemmeno con che filo logico scrivere quello che ho in testa, perché (come al solito) è un casino. Ma ci provo, scusandomi subito per eventuali poemi...
In pratica è un po' che ho blocchi in tutto sulla vita.
Bloccata la sono da sempre, sono una persona complessata, di quelle che non sono brave nelle relazioni sociali (non ci sono persone di cui mi fIdo, che chiamerei "amiche", e non sono mai stata con nessuno), che non si sanno lasciare andare (se sono ad una festa non ballo neanche a pagarmi), che si sentono in imbarazzo a stare al centro dell'attenzione, che hanno paura di fare figuracce sempre, che piuttosto che rischiare di fare male una cosa ci rinunciano subito... Ma queste son cose dette e ridette, in mille cose che ho scritto, tutte uguali penso...
Sono cosí ripetitiva.
E sono ripetitiva perché non cambia nulla. E i miei problemi rimangono gli stessi.
Perché io sono sempre io, faccio sempre le stesse cose (ovvero quasi nulla) e ho sempre la stessa famiglia chiusa e senza comunicazione.
Uscendo poco non ho certo avuto occasione di conoscere gente nuova, non vado mai da nessuna parte, non guido, non mi faccio avanti con le persone che mi sembrano interessanti perché "tanto non mi cagano", non cerco un lavoro, non studio.
Soprattutto quest'ultima cosa è un problema. Io frequento l'università e durante agosto ho anche cercato di studiare un po' (usando la cosa anche come scusa per non uscire, credo) e poi mi è venuto un blocco. Ho semplicemente smesso di leggere tutto. Sono giorni che dico "oggi studio", poi non faccio nulla. Tutto. Il. Giorno. E questo è un problema serio, perché sto rimanendo indietro.
...Potrei guardare il soffitto un pomeriggio intero, vivendo nella mia bolla magica.
E per bolla magica intendo la mia testa, la mia fantasia, in cui tutto è ovviamente diverso e in cui passo la maggior parte del mio tempo da 10 anni.
Vedo gli altri fare cose, progetti e io non ce la faccio. Ho fatto nulla tutta la vita e mi sono così abituata a vivere nel nulla, che ora non so dove andare a sbattere la testa. Ho paura di tutto.
...Quando immagino quello che vorrei per me, mi baso un po' sul percorso universitario, un po' su quello che mi piace (o che penso mi piaccia, non capisco piú nulla), un po' sulle persone che conosco, un po' (molto) su roba che non esiste nella mia vita. Non mi sento molto normale.
In passato mi sono chiesta se non fossi distimica, ultimamente mi sono ritrovata a leggere il profilo dell'evitante e mi sono spaventata perché mi ci sono vista. Ma non posso sapere nulla con certezza, perché cosí come non ho le palle di fare qualsiasi cosa, non ho le palle nemmeno di andare da uno psicologo.
E, rendiamoci conto, questi blocchi sono gli stessi che avevo quando mi sono iscritta (febbraio 2012, mi sembra)... Giusto per farvi capire come sono messa.
Sono una persona incoerente, inconsistente, triste, insipida, direi... Non so di niente. E la gente se ne accorge.
Perché a primo impatto potrei sembrare interessante, ma poi tutti se ne vanno.
Ed è colpa mia. Perché non faccio nulla per tenerli e non ho nulla da offrire, non sono interessante. Cosa ci si mette a trovare qualcuno migliore di me?
Perché dovrei rimanere attaccata a persone che andranno avanti nella loro vita mentre io rimarrò qui a fare nulla? Questo penso, cercando di essere razionale.
Perché è facile stare nella bolla, ma nella vita vera, se sei una persona scoglionata, sei condannata.
...Sono cambiata così tanto da quando ero piccola. Avevo talenti artistici che ora sono andati a farsi benedire, ero intelligente, piú degli altri bambini... Ora sono cosí affaticata da tutto... Scrivevo, ci sfogavo la rabbia. Ora non lo faccio nemmeno piú. Pian piano la scrittura si è trasformata da un bisogno in una cosa che non mi da piú soddisfazioni, e che è inutile, perché tanto nessuno mi ascolta.
Perché dovrebbe interessare qualcosa a qualcuno?
Se parlassi con le persone che conosco di come sono e di come mi sento credo che non capirebbero, direbbero che sono fuori o che i miei problemi sono da 16enne. Mentre invece sono ormai una donna adulta.
Forse è la privazione di tante cose, di piacere, di affetto, di esperienze, di vita.... Forse è la timidezza mai superata... Non lo so, potrebbero essere tante cose ad avermi resa cosí.
Stanca. Ecco come sono. Cosí stanca che non mi faccio più nemmeno dell'autoanalisi.
Mi vergogno abbastanza di me stessa. Mi faccio piuttosto schifo.
Sono troppo nervosa, rispondo male alla gente... Sí, faccio schifo, direi. La gente dice che se non faccio nulla è solo perché è un periodo, e bla bla bla... E si chiedono perché non ho mai nulla da raccontare...
Ho lavorato tanto per migliorarmi fisicamente... E sono andata bene... Ma non è mai abbastanza. E la mia forza di volontà è cosí debole...
E! Nessuno verrà a salvarmi da me stessa. Vorrei che il mio stupido cervello lo capisse, che la bolla scoppiasse e che i miei occhi vedessero solo la raltà, nuda e cruda. Cosí almeno avrei una base, da cui partire, senza fottuti filtri mentali.
Ma per come la vedo ora, penso che saró cosí per sempre.
Non so cosa voglio fare domani, non so cosa voglio fare nella vita e mi rendo conto che non l'ho mai saputo. Che finirò l'università e sarò ancora sola.