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Originariamente inviata da The_Sleeper
Sì, ci ho provato e ci provo ancora. A furia di farlo ci si abitua a gestire anche il disagio, ad anestetizzare le sensazioni negative e lasciare più spazio ad altro.
Resto comunque molto isolato dal resto e la sensazione di netto distacco rispetto a chi mi circonda è forte ma se non altro col tempo mi sono abituato ad essere presente in contesti sociali da solo.
Misantropo non credo di esserlo, non pienamente almeno, il problema è che mi si legge in faccia una certa malinconia - o almeno questo è ciò che penso.
ES : oggi ho fatto 2 ore a spasso per parchi ed il centro cittadino, 0 contatti umani praticamente se non qualche sguardo e la netta sensazione che ormai io sia un pò " triste a prescindere" da dove mi trovo.
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Anch'io sono spesso in giro, ma "solo" in mezzo alla folla.
Io però non smanio per avere contatti sociali, quando qualcuno mi sta abbastanza addosso mi sento "invaso" e fuggo. A meno che non sia una persona simile a me e mi possa dare ciò che voglio, cioè informazioni, idee, spunti di riflessione, storie di vita, d'impresa, ecc.
Se diventa una cosa tipo oggi ci vediamo qui, domani là, dopodomani facciamo quello, ecc. dopo un pò (da 3 giorni in poi) non mi vedono più.
Quello che mi manca è la possibilità di scelta. Nel senso che vorrei potermi permettere di essere molto confident con le abilità sociali, e da quel punto di partenza poter scegliere se avere persone nella mia vita, o se fare l'eremita in città.
Soprattutto per quanto concerne di networking professionale, invece è una cosa in cui mi sento un pesce fuor d'acqua, e l'autostima rasoterra non aiuta.
Anche in me leggono una certa (autentica!) malinconia, che in un bel ragazzo verrebbe interpretata come tenebrosità (e attirerebbe fanciulle) invece su di me è semplicemente sfiga e problematicità