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Vecchio 25-12-2018, 02:45   #1
Esperto
L'avatar di SkywalkerJR
 

Per imparare bisogna affrontare ripetutamente degli ostacoli fino a riuscire a padroneggiare un' arte/abilità.

Il problema che in questa società super sicura, super tecnologica, non c'è opportunita di sbagliare, e il tuo modo di risolvere problemi non sarà mai "competivo", perché quello messo in pratica dalla "società" è frutto di anni e anni di esperienza e di fatto mi conviene affidarmi ai "geni" della società piuttosto che imparare a provvedere da solo. (non posso coltivare il mio campo, ma c'è qualcuno che lo fa per me e 100 volte meglio di me, così io non imparo a coltivare e a procacciarmi il cibo e vado al supermercato a ritirare il prodotto del lavoro di qualcun' altro).

E fin qui tutt'apposto, ci sono cose che si possono anche non imparare(come appunto l'agricoltura), tanto alla fine il genere umano è "potente" proprio perché collabora quindi nessuna obiezione.
Però in generale più si impara e più si può vivere una vita dignitosa.

Un esempio più reale è per esempio, se tua madre cucina sempre, non impari a cucinare. Poi se ti capita che sei da solo tocca andare ad un ristorante.(e se nè tu nè il tuo partner sapete cucinare la situazione si fa ancora più imbarazzante)

I problemi reali di questo sistema sono due.

( 1 )
Hai bisogno di fiducia per imparare altrimenti sei fottuto: da solo si può fare molto poco. Hai bisogno di qualcuno che rischi per te. Questa persona deve rischiare che tu non produca il risultato migliore che altrimenti potrebbe ottenere molto semplicemente dal tizio dietro l'angolo.

Quindi se sei uno sfigato, non impari, perché sei considerato inaffidabile. E dare fiducia ad uno sfigato, quindi rischiare per uno sfigato fa di te uno sfigato. Perché è ovvio che lo sfigato non produca il risultato ottimale.
Ed è logico per una persona cercare il risultato migliore.
Nessuno vuol essere uno sfigato e tutti vogliono il miglior risultato.
Quindi più sfigato sei più sfigato diventi, perché allo sfigato non viene nemmeno data la possibilità di fare esperienza per non essere sfigato .

Es. Io capisco molte lingue ma sono abbastanza impacciato a parlare perché non ho mai opportunità di parlare queste lingue con nessuno (ho bisogno della "fiducia" che qualcuno intrattenga una buona conversazione con me). Qualcuno potrebbe dire: sei pigro, non studi abbastanza, in realtà non ho avuto mai l'opportunità di mettere in pratica, né i miei sganciano qualche quattrino(ma è giusto così), né qualche essere umano mi rivolge più di 2 parole in croce, nessuno vorrebbe rischiare il suo prezioso tempo con me.

Ovviamente ci sono posti in cui la fiducia può essere messa da parte per i soldi (vedi scuola guida, puttane, scuole di cucina). In questo caso il servizio è apposito per imparare, quindi le persone non hanno grandi aspettative e sicuramente mettono meno pressione

Ma queste esperienze non ti preparano del tutto alla "vita reale".
Infatti nella vita reale, sbagliare può costare caro, e bisogna pure imparare a vivere con i propri errori senza assillarsi troppo e senza troppe seghe mentali.

( 2 )
Se non sei al top, sei un coglione, perché il miglior metodo è ben documentato e lo puoi trovare benissimo su internet. E' quasi buon senso, come in strada si circola a destra, la pasta si mette dopo che l'acqua bolle e lo champagne si tiene senza toccare il calice che si scalda.

Il problema è che la gente pensa di accettare il fatto che non bisogna essere perfetti, però nella loro testolina pensano che "bah almeno da 9 bisogna essere".
Il risultato del ragionamento è però il solito, cioè se sbagli sei un coglione, un difetto umano, sei insignificante, spero che tu moia.
Quindi sbaglio o no a dire che viviamo in un mondo di merda se ti viene detto sei un coglione dopo una prima guida, o la gente ti odia se sbagli la battuta, e alla prima parola balbettata le donne ti guardano come se fossi uno sfigato.


TLDR .
Il problema è che tutti sanno che nessuno è perfetto e quindi al posto di un risultato perfetto si aspettano da tutti il risultato migliore ottenibile da un essere umano, che in realta è la stessa cosa. Forse è vero esistono persone clementi e a volte ti viene lasciato passare, perdonato che non hai fatto le cose nel modo migliore possibile.
Ma negli ambiti davvero importanti, due per la precisione (lavoro e amore), di sicuro non te la scampi il fatto di dover essere il migliore. Devi essere il migliore tra i candidati per il tuo datore di lavoro e per il tuo partner/coniuge.
Quindi almeno in questi due casi è necessario al fine di essere assunti/sposati di essere il migliore.
Però per saper fare il lavoratore bisogna lavorare e per saper fare il partner bisogna essere un partner. E non si può iniziare se non essendo il migliore.
E quindi per lo meno in questi due casi, ti devi trovare qualcuno disposto a rischiare, che se uno ci pensa è una cosa che sembra assurdamente difficile. Perché ci sono un sacco di persone con delle competenze assurde, (e con un attrezzo molto lungo) e anche se fossi una persona "superiore alla media" non cambierebbe nulla perché non sarei comunque il migliore.
Questa è la logica del mio cruccio almeno.

Ultima modifica di SkywalkerJR; 25-12-2018 a 02:49.
Vecchio 25-12-2018, 02:55   #2
Esperto
 

"Le persone hanno delegato le loro anime ai preti, la salute ai medici, i soldi ai banchieri e i figli alla scuola, e così hanno smesso di controllare la propria vita".
Vecchio 25-12-2018, 10:39   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da SkywalkerJR Visualizza il messaggio
Però per saper fare il lavoratore bisogna lavorare e per saper fare il partner bisogna essere un partner. E non si può iniziare se non essendo il migliore.
E quindi per lo meno in questi due casi, ti devi trovare qualcuno disposto a rischiare, che se uno ci pensa è una cosa che sembra assurdamente difficile. Perché ci sono un sacco di persone con delle competenze assurde, (e con un attrezzo molto lungo) e anche se fossi una persona "superiore alla media" non cambierebbe nulla perché non sarei comunque il migliore.
Questa è la logica del mio cruccio almeno.
Per me non ha molto senso sto discorso che bisogna essere il migliore, che neanche basta esser superiori alla media.
Suppongo che si parli di migliore e superiore in senso oggettivo.
Bene, ammesso che sia un concetto che possa oggettivare sarebbe sensato se si volesse il/la partner oggettivamente migliore in assoluto e lavorare per l'azienda oggettivamente migliore del mondo, mentre piacevoli e superiori alla media, no, no, di quello non ci si accontenta (in realta' in questo caso io non parlerei di accontentarsi perche' uno che ama il suo lavoro e ama la sua partner non considero che si accontenti al di la' di se inizialmente era in cima a un'ipotetica sua classifica, cosa che penso capiti rarissimamente, e poi bisognerebbe anche vedere quanto rispondende all'effettiva realta' dei fatti sta classifica stilata per sentito dire e immaginazione)

Poi mi viene in mente come si calcola sto migliore? Magari un partner e' piu' bravo a letto, un altro e' piu' gentile, difficile che ci sia qualcuno meglio di noi sotto tutti gli aspetti, quindi quel che conta e' una media con pesi ponderati in base a quel che cerca o vuole la singola persona. Aggiungiamo anche che normalmente la persona non dispone di comode tabelle con indicati per ogni spasimante valore numerico di bellezza, gentilezza, capacita' a letto, empatia, affidabilita' ecc.ecc.


Esiste un effetto di esperienza? si' ovvio, ma anche se magari coi giovani inesperti si e' piu' pazienti che con una persona che ci si aspetta dovrebbe sapere per lo piu' hanno imparato faticosamente passando per esperienze sgradevoli anche loro.
Poi la correttezza aiuta, se si dice al partner o all'azienda "e' la mia prima esperienza, ho paura di fare pasticci, cercate di avere pazienza, io di mio ce la metto tutta per fare del mio meglio e imparare dagli errori" facilmente si verra' tratti con meno severita' e rabbia che se ci si fosse spacciati per espertoni.


Che partner o aziende cerchino il meglio per loro dai e' giusto cosi'. Se possono avere quello significa che siamo noi sotto quel livello, che bisogna noi trovarci qualcosa piu' adatto a noi. Come ti sentiresti a lavorare per un'azienda o essere partner di qualcuno che sai potrebbe avere molto meglio anzi non capisci perche' ti tiene visto che sei una spina nel fianco? Io non lo vivrei bene.

Ultima modifica di cancellato2824; 25-12-2018 a 10:53.
Vecchio 25-12-2018, 16:32   #4
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Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
Come ti sentiresti a lavorare per un'azienda o essere partner di qualcuno che sai potrebbe avere molto meglio anzi non capisci perche' ti tiene visto che sei una spina nel fianco? Io non lo vivrei bene.
Se io riuscissi a farlo davvero, mi sentirei bene e non male .
Se qualcuno mi pagasse bene per fare cazzate, penserei di esser fortunato e benedetto dalla vita e non vivrei affatto male.
Abbiamo reazioni opposte.

Ultima modifica di XL; 25-12-2018 a 16:45.
Vecchio 25-12-2018, 16:46   #5
Esperto
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se io riuscissi a farlo davvero, mi sentirei bene e non male .
Se qualcuno mi pagasse bene per fare cazzate, penserei di esser fortunato e benedetto dalla vita e non vivrei affatto male.
Abbiamo reazioni opposte.
Si i parlamentari la pensano così senza dubbio
Vecchio 25-12-2018, 16:57   #6
XL
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
Si i parlamentari la pensano così senza dubbio
Secondo me il fatto che paghino te e sai o osservi che sai fare certe cose anche peggio di altri, lega il pagamento alla tua persona e non a quello che fai.
In tal senso ti senti valorizzato individualmente perché risulti in qualche senso insostituibile, quel che fai acquisisce valore perché lo fai tu, non sei pagato per svolgere una funzione soltanto, perché altri la svolgerebbero meglio di te sotto diversi aspetti.
Se non riuscissi a capire perché una persona che mi piace tanto ha scelto uno come me (uno come tanti che non ha nulla di così speciale), non mi sentirei in difetto, ma benedetto, amato.
Percepire queste cose qua mi fa star meglio, non peggio, mi fa sentire sostenuto alla base.

In genere comunque non le percepisco, a me non capitano proprio, tutto è ben incastrato negli scambi economici del fornire/ricevere prestazioni.

Ultima modifica di XL; 25-12-2018 a 17:18.
Vecchio 25-12-2018, 17:14   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Secondo me il fatto che paghino te e sai o osservi che sai fare certe cose anche peggio di altri, lega il pagamento alla tua persona e non a quello che fai.
In tal senso ti senti valorizzato individualmente perché risulti in qualche senso insostituibile, quel che fai acquisisce valore perché lo fai tu, non sei pagato per svolgere una funzione soltanto, perché altri la svolgerebbero meglio di te sotto diversi aspetti.
Percepire queste cose qua mi fa star meglio, non peggio, mi fa sentire sostenuto alla base.
Ci sta, conosco persone assunte perché affidabili in quanto persone e non particolarmente capaci nella mansione specifica.
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