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Vecchio 09-11-2014, 21:40   #1
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Un paio di volte ho provato a guardare con interesse al buddhismo, salvo poi ricredermi dopo alcune ore.
Per quanto riguarda il resto delle religioni (o le religioni, per chi non considerasse il buddhismo tale), non credo di poter credere, in particolare non sento certo il fascino di religioni che prevedono paradiso e inferno.
Quindi tirandomi almeno temporaneamente fuori da ogni fede, mi domando se invece avessi potuto credere, in che modo ciò avrebbe potuto influire sul mio carattere e comportamento nelle affrontare la vita e nel relazionarmi con le persone.
Ci sono aspetti che potrebbero essere considerati positivi tipo avere una 'passione' in comune con altre persone, ma ad esempio (visto che è il caso che conosciamo meglio) gli ambienti per ritrovarsi che fanno riferimento alla religione cristiana non mi ispirano molta simpatia.
Non nascondo di aver incontrato qualche persona molto religiosa che dava l'impressione di interessarsi al prossimo a prescindere dalla sua condizione sociale, esistenziale ecc., ma continuo a notare bassezze, giudizi poco 'misericordiosi', disprezzi facili di difficile comprensione, perplessità per chi la pensa diversamente e soprattutto (specie in ambienti chiusi) un'arroganza nel decidere per gli altri, IN PARTICOLARE tra le anime pie della 'nostra' religione.
Insomma se pure credessi, probabilmente non mi troverei bene con la compagnia dei fedeli, quindi adotterei uno stile solitario e non cambierebbe molto la mia condizione sociale.
I vostri percorsi verso o dalla religione, cosa hanno comportato nella vostra vita?
Vecchio 09-11-2014, 22:15   #2
Esperto
L'avatar di pokorny
 

La mia educazione si è svolta gran parte in parrocchia ed essendo nato con lo spirito critico ho ovviamente sentito molto forte le varie ipocrisie cui accenni. Ma queste ci potevo anche passare sopra, quello che me ne ha allontanato è l'atmosfera che si respira "ora soffri ma poi avrai la ricompensa"; lo trovo letale per una persona, perché nel migliore dei casi gli offre una speranza vana e nel peggiore provoca seri problemi mentali. Alla fine mi sentivo una specie di illuso che voleva cercare nella religione un perché al fatto che è sempre stato lo sfigato di turno. Mi sentivo meschino e ingenuo, e sono scappato dalla parrocchia.

Anni dopo mi si è accesa la passione per il pensiero indiano e il Buddhismo in particolare. E' stata come una sorgente di acqua fresca e tuttora penso che sia l'atteggiamento spirituale più bello e "logico" cui si possa approdare. Ma non è difficile accorgersi della ripetizione dello stesso schema. Sei sfigato ma se osservi i dieci comandamenti dio ti premierà / sei sfigato ma se ti astieni dalle dieci azioni non virtuose e pratichi le dieci azioni virtuose avrai una rinascita migliore. E in famiglia, stesso schema: ora non ti aiutiamo perché deve andare tutto a tuo fratello, ma ti lasceremo casa in eredità.

Questo continuo sperare in qualcosa che nel migliore dei casi si ottiene quando è troppo tardi (possono anche darmi 10 milioni di euro, a 70 anni ti ci paghi solo le medicine) e nel peggiore addirittura in un'esistenza futura, in quanto le buone azioni le fruirà un altro essere... ecco, mi pare di ricascare sempre nel "già visto, no grazie".

Ho sviluppato la convinzione che tutte le religioni e gli atteggiamenti filosofici sono la magra consolazione per la gente sfigata. Raramente vedo riflettere sul senso della vita chi è felice e ha una bella vita. Capisco che per molti è proprio una prova che essere superficiali è un prezzo alto da pagare ma per me è tutto il contrario: la religione è il rifugio di chi nella vita non ce l'ha fatta. Del resto, per fare un solo esempio il Cristianesimo si è propagato proprio così.

Insomma, bocciato tutto in pieno. Con qualche rimpianto per il Buddhismo perché è per me il solo atteggiamento spirituale che coltiva l'essere il buon maestro di sé stessi. Ma funziona se si è felici in partenza. E io non lo sono di sicuro.

Ultima modifica di pokorny; 10-11-2014 a 11:10.
Vecchio 09-11-2014, 22:42   #3
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Stavolta passo la mano ... sono in pieno di un flame di politica estera, non voglio incorrere in altri flame
Mi sa che devo passare la mano pure io per lo stesso motivo.. non ho flame in corso, ma se mi metto a risponderee, potrebbe accadere
Vecchio 09-11-2014, 22:56   #4
Banned
 

Ho ricominciato a frequentare la chiesa dopo tanti anni. Prima "credevo" ma ero contro le istituzioni religiose e comunque la mia "fede" era tra il paganesimo e la superstizione.Ho faticato un po' perché come dici tu non mi trovavo moltop bene con alcune persone di chiesa, ma poi alla fine ho capito che le pesone nel bene e nel male sono un po' sempre quelle ovunque. C'è il bigotto, ma c'è anche il santo, la persona umile che prega il signore e che non gli interessa di apparire; ovviamente come sempre, chi si fa notare di più è sempre il primo.

Ultima modifica di cancellato13317; 09-11-2014 a 23:00.
Vecchio 09-11-2014, 23:05   #5
Esperto
L'avatar di super unknown
 

In chiesa, chi si fa notare di più, fa sempre carriera o politica...
Vecchio 09-11-2014, 23:28   #6
Banned
 

@shady74, @Stellina
non è necessario incorrere in flame per parlare di questo argomento

@pokorny
non conosco benissimo il buddhismo, ma da quanto ho capito, secondo alcune interpretazioni non c'è un dio che promette un paradiso, ma si indica un percorso che dovrebbe portare, una volta superate una serie di prove e purificato il proprio spirito, a una felicità terrena, quindi realizzabile in vita.

@Ambivalente
se avevi trovato una tua fede personale, che immagino tu sentissi come qualcosa che era giusto seguire, perchè hai poi scelto di aderire alla pratica cristiana scegliendo lo 'schema' che già conoscevi prima? Il semplice fatto di sentirti sola o anche altro?
Vecchio 09-11-2014, 23:54   #7
Banned
 

A chi cerca la fede lascio questa frase che non e' mia e di cui non ricordo le parole esatte, il significato comunque e più o meno questo: non credete in qualcosa perché gli altri vi dicono di crederci, credete poiche' quello in cui credete si accorda con i vostri valori personali. So che per molti e' difficile avere fede perché le religioni spesso non sanno dare risposte, ma non e' detto che per credere e avere fede si debba per forza appartenere ad un'istituzione religiosa. chi vuole iniziare un percorso di fede deve iniziare prima di tutto guardandosi dentro.

Ultima modifica di Stefania90; 09-11-2014 a 23:57.
Vecchio 10-11-2014, 00:32   #8
Esperto
L'avatar di linea77
 

quanto avrei da dire..e a breve lo farò!
Vecchio 10-11-2014, 01:15   #9
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
perchè hai poi scelto di aderire alla pratica cristiana scegliendo lo 'schema' che già conoscevi prima?
Perché dopo aver provato tante cose diverse ho capito che per stare con il Signore dovevo stare nella chiesa e partecipare ai sacramenti, altrimenti sarei come una pianta che non viene annaffiata e dopo un po' muore, ma soprattutto ho iniziato a pregare, cosa che prima non facevo.
Vecchio 10-11-2014, 02:03   #10
Banned
 

La fede proprio non fa per me: nonostante da bambino mi portassero in chiesa, io non ho mai sopportato i formalismi e le preghiere della religione cattolica, altro che darmi forza, mi intristivano, tant'è che che sono secoli che non vado più a una messa. Per quanto riguarda le altre religioni, non saprei, in verità dovrei approfondirle, ma cmq per ora ha una propensione per l'ateismo.
Vecchio 10-11-2014, 10:17   #11
Esperto
L'avatar di Drifter
 

Da bambino e ragazzino andavo a volte in chiesa perché ero "obbligato", così pure mi hanno obbligato a fare i sacramenti; poi per un po' sono rimasto credente non praticante (più che altro perché ero e sono ancora anticlericale); ad un certo punto sono "diventato" agnostico, cioè penso che sia impossibile dimostrare l'esistenza di qualunque Dio, come pure sia impossibile dimostrarne la non esistenza.
Vecchio 10-11-2014, 11:25   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Un paio di volte ho provato a guardare con interesse al buddhismo, salvo poi ricredermi dopo alcune ore.
Per quanto riguarda il resto delle religioni (o le religioni, per chi non considerasse il buddhismo tale), non credo di poter credere, in particolare non sento certo il fascino di religioni che prevedono paradiso e inferno.
Quindi tirandomi almeno temporaneamente fuori da ogni fede, mi domando se invece avessi potuto credere, in che modo ciò avrebbe potuto influire sul mio carattere e comportamento nelle affrontare la vita e nel relazionarmi con le persone.
Ci sono aspetti che potrebbero essere considerati positivi tipo avere una 'passione' in comune con altre persone, ma ad esempio (visto che è il caso che conosciamo meglio) gli ambienti per ritrovarsi che fanno riferimento alla religione cristiana non mi ispirano molta simpatia.
Non nascondo di aver incontrato qualche persona molto religiosa che dava l'impressione di interessarsi al prossimo a prescindere dalla sua condizione sociale, esistenziale ecc., ma continuo a notare bassezze, giudizi poco 'misericordiosi', disprezzi facili di difficile comprensione, perplessità per chi la pensa diversamente e soprattutto (specie in ambienti chiusi) un'arroganza nel decidere per gli altri, IN PARTICOLARE tra le anime pie della 'nostra' religione.
Insomma se pure credessi, probabilmente non mi troverei bene con la compagnia dei fedeli, quindi adotterei uno stile solitario e non cambierebbe molto la mia condizione sociale.
I vostri percorsi verso o dalla religione, cosa hanno comportato nella vostra vita?


Se guardi alla religione come mezzo per socializzare.. Meglio la palestra no? Oppure una setta satanica, li fanno pure sesso libero
Vecchio 10-11-2014, 12:04   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Se guardi alla religione come mezzo per socializzare.. Meglio la palestra no? Oppure una setta satanica, li fanno pure sesso libero
La mia era solo una riflessione... visto che alcuni giovani hanno occasione di ritrovarsi perchè frequentano associazioni di tipo religioso, stavo immaginando se questo sarebbe potuto essere un modo per uscire un po' dall'isolamento nel caso in cui avessi avuto la fede, pensiero inutile perchè ipotetico, lo so, ma quando non si ha molto da fare si tende a perdersi nell'immaginazione
Ero solo curioso di sapere cosa aveva rappresentato per gli altri un avvicinamento o un allontanamento dalla religione , in senso positivo o negativo, e se in un certo senso poteva aver dato loro un aiuto o al contrario costituito un ostacolo nel proprio vissuto personale / sociale (ecco perchè pensavo al buddhismo che non è una religione rivelata e che, secondo alcune teorie, si può seguire pur non avendo una vera fede).
Per il discorso della socializzazione, sì la palestra sarebbe un modo ma per ora non ho voglia di andarci, poi si vedrà.
Per la setta satanica, non mi sento portato, 1) perchè non credo in Satana, 2) perchè, per quanto riguarda il sesso, preferirei 'rapportarmi' con la donna in assenza di altre persone e che ci fosse un rapporto consenziente e non di sottomissione come avviene nel Satanismo... e non solo.

Ultima modifica di alien boy; 10-11-2014 a 19:32. Motivo: religione rivelata... e non religione 'rilevata'
Vecchio 10-11-2014, 12:19   #14
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Mi guardo attorno.
Vedo adulti carichi di materialismo, che se nomini Dio scoppiano a ridere o s'innervosiscono, dicendo "Che vuoi farti prete? la Chiesa è a qualche isolato più avanti".
Vedo anziani convinti di seguire "quel che dice la Chiesa", che ti danno del miscredente se non credi nelle superstizioni, e che un secondo dopo dicono "dopo la morte non c'è nulla".
Vedo bambini che escono dal catechismo, a cui chiedi "cos'avete fatto oggi?", e che ti rispondono "nulla", o "non c'ho fatto caso", o "abbiam giocato", o più spesso "abbiam fatto casino, come al solito".
Vedo gente che bestemmia, perchè "è legittimo lasciarsi scappare una bestemmia, se è per sfogarsi".
Vedo la messa, la domenica, con tutte le sue metafore e col prete che tenta di spiegarle. Con tutti i suoi riti, "fatti perchè si devono fare". "E, che significato hanno?", provi a chiedere all'utente medio. "Eh, si son sempre fatti, sono importanti", è la non-risposta di chi vi assiste guardando l'orologio.
Ne vedo altri che son fieri di non seguire la religione. Che dicono feri "e va bè, andrò all'inferno, qual'è il problema?"
Mi capita di vedere la televisione, e comprendo perchè van così forte le teorie dei complotti. E va bè, riguardo a questo è inutile aggiungere altro.

Insomma, non ho nulla contro chi fraintende la dottrina credendo di essere in buona fede. Sono io stesso quasi sicuramente tra quelli. La giusta dottrina s'è persa nel tempo, è quasi impossibile seguire con esattezza la vera dottrina di Dio. Risuona quel passo, "ascolterete, ma non comprenderete".
Io stesso andando in Chiesa non posso fare a meno di trovarvi una quantità di ambiguità.
Posso quasi aggiungermi tra le file dei protestanti.
Ne ho piuttosto contro "l'ignoranza" (non posso che definirla a questo modo) di chi senza rispetto sminuisce e denigra la fede altrui, senza spiegazioni e senza motivazioni valide, se non un pragmatismo, un materialismo stolto secondo cui "la vita va vissuta a pieno, nella vita bisogna fare fare fare, niente chiacchiere". Una vita vissuta quasi che non dovesse finire mai.

Chiesa, catechismo, coloro che insegnano la dottrina. Anche loro senza dubbio ce la mettono tutta. Ma forse, il sistema dei "dogmi da accettare come fini a sè stessi", finisce quasi con la brutta abitudine che c'è nello spiegare la matematica.
"A cosa serve la metamatica?" "Serve, ma sarebbe troppo lungo spiegarti a far cosa. Ma ti serve, quindi imparala".
Ecco, la stessa cosa.
Mettersi a spiegare trinità, anima, spirito, ogni passo della bibbia, il motivo per cui esistono dottrine contrapposte (TdG, protestanti...) e spiegarne le principali differenze...il tutto come argomenti fini a sè stessi, facenti parte d'una realtà che quasi non appartiene al mondo in cui viviamo. Mondo che oltretutto ci spinge a seguire ben altre vie.
Non funziona, penso.

La migliore cosa da fare, se si tiene a una tale materia, è ricercare da sè una risposta decente.

Anche se si potrebbe ricorrere al passo "beato chi accoglie la fede come un bambino", ci si potrebbe chiedere..."quale fede?".

Ed ecco come il tutto si ritorce e il tutto si perde. E come le varie dottrine si perdono.

Tutto questo macello per rispondere a un pò tutto quello che s'è detto finora.
________________________________________
Se devo rispondere al tread principale, "come la fede ha cambiato la mia vita"...
Diciamo, in meglio, senza dubbio. La fede cambia sempre in meglio la vita interiore di chi l'accoglie. Altrimenti, non sarebbe tale. Non sarebbe fede.
La fede dà lo scopo che la società non ci dà. Sempre che non si voglia considerare come scopo "fai tanti soldi tante donne divertiti".

"Un rifugio per chi non ha uno scopo nella vita".
Quando finisci sul percorso della fede, in qualunque modo tu ci sia finito, di qualunque fede si tratti, non puoi ignorare le cause che ti han portato ad imbroccare quel percorso.
Assicuro, "la fede è per chi non ha uno scopo nella vita", è una frase che non ha molto senso, o non ne ha per nulla.
Senza offesa per chi la pronuncia, ovviamente.
Anche perchè, come si finisce chissà come sul percorso della fede, in qualche modo si finisce anche sul percorso della non-fede. Non è troppo da biasimare, se quel biasimo è fine a sè stesso e non inteso a un tenerci alla questione.


Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Se guardi alla religione come mezzo per Oppure una setta satanica, li fanno pure sesso libero
Eh, devi trovare la setta giusta...

Quote:
Originariamente inviata da alien boy
non conosco benissimo il buddhismo, ma da quanto ho capito, secondo alcune interpretazioni non c'è un dio che promette un paradiso, ma si indica un percorso che dovrebbe portare, una volta superate una serie di prove e purificato il proprio spirito, a una felicità terrena, quindi realizzabile in vita.
La liberazione dal karma, dal ciclo delle morti e delle rinascite, per raggiungere "la beatificazione del buddha". Che non si svolge sulla terra, ma in una dimensione senza spazio e senza tempo.
La beatificazione terrena sarebbe la raggiunta illuminazione, la certezza d'aver raggiunto uno stato mentale tale da sentirsi in tale beatificazione sin durante la propria illusoria vita terrena.

Ultima modifica di utopia?; 10-11-2014 a 12:23.
Vecchio 10-11-2014, 14:11   #15
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Quote:
Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
In chiesa, chi si fa notare di più, fa sempre carriera o politica...
Quoto e infatti tanti lo usano molto come trampolino di lancio per i propri interessi personali, questo è il male! Ad ogni modo è così ovunque, in tutte le situazioni umane dove ci sono persone che si riuniscono intorno ad un ineresse comune... purtroppo.
Vecchio 10-11-2014, 16:29   #16
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
[...] Mettersi a spiegare trinità, anima, spirito, ogni passo della bibbia, il motivo per cui esistono dottrine contrapposte (TdG, protestanti...) e spiegarne le principali differenze...il tutto come argomenti fini a sè stessi, facenti parte d'una realtà che quasi non appartiene al mondo in cui viviamo. Mondo che oltretutto ci spinge a seguire ben altre vie.
Non funziona, penso.
Pensa che una delle ragioni per cui mi sono allontanato dalla Chiesa è perché io non ci ho trovato quello che tra virgolette lamenti tu. Non solo è importante per chi ha fede, ma sarebbe indispensabile essere informati sulla storia del pensiero e delle religioni.

Non sono un complottista ma la Chiesa fa di tutto per indurre le persone ad accettare un "pacchetto" preconfezionato senza farsi troppe domande. E' vero che se si vuole studiare non solo non si riceve un rifiuto ma piuttosto aiuti e incoraggiamento, ma se non si vuole approfondire non si fanno troppe storie, va anche meglio. Ad esempio restai stupito quando trovai che l'inizio della Bibbia, "Dio creò il cielo e la terra", ecco nell'originale ebraico se ricordo bene, "Dio" è al plurale, ovvero "gli Dèi". Naturalmente questo non è politeismo e il monoteismo si "salva" ricorrendo a dottrine simili a quelle neoplatoniche della Chiesa ortodossa (le energie divine, etc.). Però di cose così ce ne sono a non finire, sono importantissime per confermare la fede di chi ha fede e per dare la corretta prospettiva storica nella storia del pensiero a chi la fede non ce l'ha.

Risultato, esempio per tutti? "Il codice Da Vinci" che sembrava qualcosa di rivoluzionario, non lo è per niente. E' solo un romanzo su cose note, eresie, sette, gnosticismo, tutte cose che hanno fatto parte della storia della Chiesa e ne sono state "eliminate". Trovo veramente incredibile che la stragrande maggioranza dei cattolici si siano sorpresi delle dottrine espresse in quel romanzo come se fossero tutte inventate. E questo lo trovo anche preoccupante perché mi ha fatto pensare che un certo ruolo di manipolazione di coscienze la Chiesa lo mette in atto. In modo sottile e con immensa intelligenza ma lo fa. Va be, poi vado OT.

Volevo solo dire che invece sarebbe molto importante conoscere bene la storia della propria fede, qualsiasi essa sia. Ha diretta attinenza col quotidiano perché solo con la corretta informazione la nostra coscienza può prendere le decisioni meno sbagliate possibile.

Ultima modifica di pokorny; 10-11-2014 a 16:31.
Vecchio 10-11-2014, 17:18   #17
Esperto
L'avatar di IO&EVELYN
 

premetto che questi tipi di 3d mi piacciono moltissimo, ora parto: (un paio di righe scarse)

come ho già detto, le religioni per mio modesto parere, sono invenzioni volte a spiegare (ignoranza) dare un senso alla vita e all'Universo, (senso di non essere e non contare nulla) dare un senso e un dopo alla Morte, alla Malattia e alle ingiustizie (cose che terrorizzano tutti, piu o meno).

ecco, per me purtroppo e per fortuna è tutta Narrativa e racconti Fantasy e Magici quelli delle Religioni. purtroppo perchè tuttavia non ci sarà un Paradiso, che in teoria nell'immaginazione fantastica è il ''luogo'' Finale, dove si sta con Dio Infinitamente Felici con Lui. (bella l'immaginazione...), perchè dopo questa vita non ci saranno altre 1000 vite per poi finire in un Nirvana o nella dimensione Buddista (non mi ricordo cos'è ma alla fin fine sono delle specie di Paradiso, perche se si sta bene.... è quello), perchè secondo alcune teorie induiste dopo la morte ci sarebbe semplicemente quello che vogliamo ci sia (concedetemi il termine sarebbe una figata assurda si si) o un'altra dove si dice che potremo entrare in linee Dimensionali dove accade quello che vogliamo (questa sarebbe la cosa piu bella in assoluto, ripeto l' Immaginazione è troppo bella).
ora il per fortuna: beh se il Paradiso è bellissimo e felice, l'Inferno non lo è, e pensando a chi potrebbe andare li, è terrificante, oltre che essere profondamente ingiusto per un essere come Dio (misericordioso che perdona???), per fortuna perchè se è bello vivere altre vite, è anche vero che è molto doloroso anche, perchè si sa la vita non è tutta rosa e fiori, non sapendo poi che vita ci capiterà dopo questa, e per fortuna per altre cose che ora non mi vengono in mente ma fa niente.
in definitiva, è profondamente irrispettoso e da maleducati insultare e sminuire la fede o la credenza di qualcuno, perchè alla fin fine loro hanno una speranza, e poi tutti hanno un Dio (Dio Denaro, Dio Potere ecc).

e poi anchio vorrei ''Dio'' ma in un modo totalmente personale e personalizzato. (Evelyn come ormai già si sa). Anchio vorrei Il Paradiso Con Lei, come si vede ci sono delle similitudini, solo che io so che è una mia fantasia e non esiste realmente, solo che ci soffro Ugualmente, Perchè la vorrei REALE. MY Dream Infinite.

bye, e scusate per il papiro.
Vecchio 10-11-2014, 18:21   #18
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Pensa che una delle ragioni per cui mi sono allontanato dalla Chiesa è perché io non ci ho trovato quello che tra virgolette lamenti tu. Non solo è importante per chi ha fede, ma sarebbe indispensabile essere informati sulla storia del pensiero e delle religioni.

Non sono un complottista ma la Chiesa fa di tutto per indurre le persone ad accettare un "pacchetto" preconfezionato senza farsi troppe domande. E' vero che se si vuole studiare non solo non si riceve un rifiuto ma piuttosto aiuti e incoraggiamento, ma se non si vuole approfondire non si fanno troppe storie, va anche meglio. Ad esempio restai stupito quando trovai che l'inizio della Bibbia, "Dio creò il cielo e la terra", ecco nell'originale ebraico se ricordo bene, "Dio" è al plurale, ovvero "gli Dèi". Naturalmente questo non è politeismo e il monoteismo si "salva" ricorrendo a dottrine simili a quelle neoplatoniche della Chiesa ortodossa (le energie divine, etc.). Però di cose così ce ne sono a non finire, sono importantissime per confermare la fede di chi ha fede e per dare la corretta prospettiva storica nella storia del pensiero a chi la fede non ce l'ha.
Quote:
Volevo solo dire che invece sarebbe molto importante conoscere bene la storia della propria fede, qualsiasi essa sia. Ha diretta attinenza col quotidiano perché solo con la corretta informazione la nostra coscienza può prendere le decisioni meno sbagliate possibile.
Aspè, mi stavi quotando o stavi "contraddicendo"? Ho scritto le medesime cose.
La Chiesa offre alla gente i propri dogmi come cose da accettare così come sono, senza spiegarne i profondi legami col quotidiano. E questo devia i fedeli verso dottrine provenienti più dalla società che dalla chiesa. E ho detto anche che la chiesa, tutto sommato, diffonde una dottrina che nel tempo ha subito molte modifiche, e che quindi la vera dottrina originale sia ormai alquanto difficile da trovare.
Abbiam detto le stesse cose.

Quote:
Risultato, esempio per tutti? "Il codice Da Vinci" che sembrava qualcosa di rivoluzionario, non lo è per niente. E' solo un romanzo su cose note, eresie, sette, gnosticismo, tutte cose che hanno fatto parte della storia della Chiesa e ne sono state "eliminate". Trovo veramente incredibile che la stragrande maggioranza dei cattolici si siano sorpresi delle dottrine espresse in quel romanzo come se fossero tutte inventate. E questo lo trovo anche preoccupante perché mi ha fatto pensare che un certo ruolo di manipolazione di coscienze la Chiesa lo mette in atto. In modo sottile e con immensa intelligenza ma lo fa. Va be, poi vado OT.
Il codice da vinci? 500 pagine di gnosticismo new age.
Con la dottrina cattolica "ci faccio a mazzate", ma ho comunque potuto notare che il codice da vinci, per quanto ben architettato, è relativamente una massa di dottrine gnostiche new age miste di tradizioni pagane, come tante se ne trovano nelle sette occulte.
Vecchio 10-11-2014, 18:27   #19
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
Aspè, mi stavi quotando o stavi "contraddicendo"? Ho scritto le medesime cose.
Sì, me ne sono accorto meglio nel passo successivo, dove dici che sarebbe meglio studiare da sé. Però avevo avuto l'impressione che quanto avevi scritto si prestasse a una lettura come dire, rinunciataria, nel senso che se non si riescono a comprendere le vicende storiche che hanno portato a una determinata dottrina, pazienza (perché in altro punto del testo dici che in Chiesa ci vai). A rileggere bene hai ragione.

In ogni caso io non contraddico mai, è una cosa che cerco di non fare. Caso mai cerco di aggiungere il mio punto di vista ma se penso che qualcuno sbaglia di solito lo tengo per me - se la cosa non riguarda la mia persona.
Vecchio 10-11-2014, 18:27   #20
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Quote:
Originariamente inviata da Ambivalente Visualizza il messaggio
Perché dopo aver provato tante cose diverse ho capito che per stare con il Signore dovevo stare nella chiesa e partecipare ai sacramenti, altrimenti sarei come una pianta che non viene annaffiata e dopo un po' muore, ma soprattutto ho iniziato a pregare, cosa che prima non facevo.
Bellissima risposta, da incorniciare!Sono felice che qualcun altro lo abbia compreso..
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