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31-07-2015, 16:28
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#1
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,920
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Ultima modifica di Genesis_R; 31-07-2015 a 19:37.
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31-07-2015, 16:45
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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La persona con problematiche es ansia o depressione secondo me viene allontanata perché non "offre niente" all'altro oppure si mostra apatica, non credo che venga emarginata per le sue lamentele.
ps. Spero che il computer non mi abbandoni altrimenti dovrò stare senza per farlo aggiustare.
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31-07-2015, 16:50
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Se una persona non è disponibile a livello emotivo perché ha i suoi problemi non mi sembra granché producente avere una relazione per entrambe le parti.
Diventerebbe una "grazia" o un "sacrificio".
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31-07-2015, 16:53
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Innanzitutto tematica interessante
Hai fatto un discorso molto generale ed hai "generalizzato" alla fine senza discernere fra un rapporto ed un altro, cosa che secondo me è di importanza significativa visto che un conto è avere un genitore ansioso che magari ti influenza quotidianamente come persona, un altro è avere un amico con cui condividi un periodo di tempo ben determinato ed un altro ancora è il rapporto che condividi con la ragazza o il ragazzo che ami, quindi sono tre percorsi davvero differenti fra loro.
Ad ogni modo, la mia risposta generale ed ansioso quale sono, io credo che l'ansia (fin tanto che non diventi invalidante come nel mio caso), possa essere definita come un aspetto della persona con cui decidiamo di instaurare un rapporto, non credo che bisogna vergognarsi di far presente questa cosa fin dai primissimi incontri, soprattutto perchè rischiamo di non farci conoscere veramente per quello che siamo.
Personalmente credo che, negativa o positiva che sia, l'ansia o la timidezza è parte del nostro carattere, dunque fa parte del "pacchetto completo" che presentiamo alla persona con cui decidiamo di legare, se mi accetta per quello che sono va bene, altrimenti, probabilmente, non è la persona che fa per me.
La questione è, io mi accetto per quello che sono, tu mi accetti allo stesso modo?
Ho sempre ascoltato relativamente le opinioni altrui per quanto riguarda la mia persona, io mi conosco e solo io sono in grado di giudicarmi, ognuno ha i propri pregi ed i propri difetti (in generale), in un rapporto ci si viene incontro e, soprattutto, ci si accetta reciprocamente.
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31-07-2015, 17:01
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da Grimmjow
La questione è, io mi accetto per quello che sono, tu mi accetti allo stesso modo?
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Ecco, secondo me è difficile accettare l'altro completamente, non avviene quasi mai, tranne in pochi casi.
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31-07-2015, 17:09
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Ecco, secondo me è difficile accettare l'altro completamente, non avviene quasi mai, tranne in pochi casi.
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Completamente credo sia un caso davvero raro, alla fine la perfezione è un'utopia.
Dal punto di vista razionale credo sia impossibile, tuttavia, se aggiungessimo un sentimento sincero abbinato ad un pizzico di buon senso (ed una dose di fortuna non indifferente), diciamo che potremmo giungere ad un'accettazione reciproca.
L'amicizia e l'amore vanno aldilà dei compromessi, tra la "capoccia" e il "core" c'è un abisso :P
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31-07-2015, 17:31
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,144
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Sono tante le persone normali che soffrono di una qualche fobia, ansia, attacchi di panico ecc..
Sono d'accordo che il modo di porsi conta molto, è proprio questa la chiave
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31-07-2015, 17:56
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#8
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Per forza di cose,in una relazione che vada oltre il semplice rapporto di amicizia comunque sempre distaccata , può accadere anche di dover affrontare ansie e problemi dell'altro, uno non può anche se non é fobico essere sempre allegro e aperto all'altro. Si dovrebbe accettare anche tutto questo se c'e almeno un sentimento d'affetto. Certo non dev'essere un disagio invalidante per il rapporto perché a quel punto te ne tiri fuori e lasci fare al medico.
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31-07-2015, 18:48
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,004
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
La persona con problematiche es ansia o depressione secondo me viene allontanata perché non "offre niente" all'altro oppure si mostra apatica
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Concordo su questo..Anche io ho avuto questa forte sensazione
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31-07-2015, 18:58
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
La persona con problematiche es ansia o depressione secondo me viene allontanata perché non "offre niente" all'altro oppure si mostra apatica,
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per me il piu delle volte sembra che alle persone depresse etc... nn importi dell altro e a volte nn è solo un impressione , il loro status è piu importante di qualsiasi cosa dal loro punto di vista , e merita la massima attenzione , è come un qualcosa in sospeso da risolvere per poi dedicarsi al resto.
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Ultima modifica di varykino; 31-07-2015 a 19:01.
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31-07-2015, 19:50
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Quote:
Originariamente inviata da Genesis_R
Edit, tolto tutto.
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???
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14-08-2015, 22:56
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#12
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Era il topic che stavo cercando ma per qualche ragione Genesis ha "tolto tutto". Quindi volevo riportare la mia esperienza, risalente a una settimana fa, e che credo che sia la conferma del fatto che le persone che conosco per motivi relazionali verso le quali provo un sentimento profondo e con le quali vorrei costruire qualcosa tendono a respingermi.
La faccio breve per arrivare al punto: qualche settimana fa ho conosciuto in chat un ragazzo che abita a Torino (io abito a Bologna). Ci sentivamo su whatsapp ogni giorno, ogni sera e ogni mattina, dalla buonanotte al buongiorno. Avevamo espresso entrambi il desiderio di conoscerci dal vivo. Lui mi aveva ufficialmente invitato a Torino per conoscerlo. Io non ci ho pensato due volte, venerdì scorso ho preso il mio zainetto e sono andato da lui.
Ho dormito a casa sua. Ci siamo baciati, accarezzati, coccolati e il giorno successivo anche qualcosa in più. E' venuto fuori che per un fatto sciocco io mi sia improvvisamente incupito, e sono caduto nella situazione in cui non avrei mai voluto cadere: parlare dei miei fatti e della mia vita un pò di merda a possibili partner, che in quel momento si devono trasformare in psicologi dell'ultim'ora.
Lui mi ha ascoltato, mi ha parlato, ha centrato il punto: "tu hai paura di stare da solo". Merda. E' proprio così.
Ho passato le ore più felici della mia vita assieme a lui, ma un senso di malinconia mi prendeva mentre lo vedevo dormire accanto a me. Sapevo di essere in una bolla, una bolla che sarebbe scoppiata da lì a poco e che cadendo mi sarei fatto male.
Ho letto la risposta di Grimmjow e devo dire che fa un discorso logico, ma oggi sempre più lontano dalla realtà (probabilmente nell'ambiente gay è ancora più evidente) nel senso che le persone non vogliono imbarcarsi nei problemi degli altri, se devono scegliere tra una persona "a posto" e una problematica a prima vista scelgono la prima.
Ancora non ho affrontato l'argomento con l'interessato ma ho il sospetto che lui mi abbia rifiutato per questo.
Come fare quindi? L'amore, in molte casi, o forse meglio l'attrazione, scatta al primo incontro. A me giustamente è scattato perchè ai miei occhi lui è perfetto. Io sono un casino, e credo di averglielo dimostrato.
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14-08-2015, 23:57
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#13
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,364
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Quote:
Originariamente inviata da fabfab90
Era il topic che stavo cercando ma per qualche ragione Genesis ha "tolto tutto". Quindi volevo riportare la mia esperienza, risalente a una settimana fa, e che credo che sia la conferma del fatto che le persone che conosco per motivi relazionali verso le quali provo un sentimento profondo e con le quali vorrei costruire qualcosa tendono a respingermi.
La faccio breve per arrivare al punto: qualche settimana fa ho conosciuto in chat un ragazzo che abita a Torino (io abito a Bologna). Ci sentivamo su whatsapp ogni giorno, ogni sera e ogni mattina, dalla buonanotte al buongiorno. Avevamo espresso entrambi il desiderio di conoscerci dal vivo. Lui mi aveva ufficialmente invitato a Torino per conoscerlo. Io non ci ho pensato due volte, venerdì scorso ho preso il mio zainetto e sono andato da lui.
Ho dormito a casa sua. Ci siamo baciati, accarezzati, coccolati e il giorno successivo anche qualcosa in più. E' venuto fuori che per un fatto sciocco io mi sia improvvisamente incupito, e sono caduto nella situazione in cui non avrei mai voluto cadere: parlare dei miei fatti e della mia vita un pò di merda a possibili partner, che in quel momento si devono trasformare in psicologi dell'ultim'ora.
Lui mi ha ascoltato, mi ha parlato, ha centrato il punto: "tu hai paura di stare da solo". Merda. E' proprio così.
Ho passato le ore più felici della mia vita assieme a lui, ma un senso di malinconia mi prendeva mentre lo vedevo dormire accanto a me. Sapevo di essere in una bolla, una bolla che sarebbe scoppiata da lì a poco e che cadendo mi sarei fatto male.
Ho letto la risposta di Grimmjow e devo dire che fa un discorso logico, ma oggi sempre più lontano dalla realtà (probabilmente nell'ambiente gay è ancora più evidente) nel senso che le persone non vogliono imbarcarsi nei problemi degli altri, se devono scegliere tra una persona "a posto" e una problematica a prima vista scelgono la prima.
Ancora non ho affrontato l'argomento con l'interessato ma ho il sospetto che lui mi abbia rifiutato per questo.
Come fare quindi? L'amore, in molte casi, o forse meglio l'attrazione, scatta al primo incontro. A me giustamente è scattato perchè ai miei occhi lui è perfetto. Io sono un casino, e credo di averglielo dimostrato.
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Dipende da ciò che si vuole. Da ciò che si è.
Ti sei comportato bene, nel modo migliore. Poche sono le persone che mostrano il casino che hanno dentro... per paura. Personalmente sono stato apostrofato anche come "schizzato"... però non avrei saputo fingere. Sta nell'intelligenza e nelle possibilità dell'altro/a riuscire a rimanere.
Ognuno ha la sua storia.
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