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25-12-2014, 16:14
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#21
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Il quesito che mi pongo è: una persona coi nostri stessi problemi, come fa ad aiutarci a migliorare e a superarli? Ovviamente tutto ciò per coloro che vogliono andare oltre tali problemi...
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Allargando il discorso da un piano sentimentale ad uno più generale, è proprio per risolvere questo quesito che mi sono iscritto al forum. Forse un giorno lo capirò
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25-12-2014, 16:15
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#22
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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Credo sia molto difficile ma certamente ci si può sentire meno appropriati
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25-12-2014, 16:24
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
io sono a favore del ghetto fobico
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25-12-2014, 16:27
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#24
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Quote:
Originariamente inviata da Sickle
Anche a me non dispiacerebbe… secondo me le relazioni tra 2 sociofobici sono tra le più durature…
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perchè nessuno ha il coraggio di romperla
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25-12-2014, 17:34
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#25
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Principiante
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 46
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Quote:
Puoi permetterti anche di farti avanti con meno paure per un eventuale rifiuto?
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Non ho detto che vengono meno tutti i problemi, o questo forum consisterebbe solo della sezione contatti affollata di gente che scopa tanto e più dei normali
Quote:
non è affatto detto che i fobici siano uguali.. magari uno sta "uscendo dalla sua condizione" e l'altro non ci riesce: ecco questo può causare invidia/frustazione/rosicamento a chi non riesce.... oppure un fobico vuole vedersi e l'altro continua ad evitare ed evitare..
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Appunto, figuriamoci tra un fobico ed un normale!
Quote:
Originariamente inviata da muttley Purtroppo nessuno può sapere se un partner con gli stessi problemi comprenda gli stessi problemi, laddove comprendere è usato non nell'accezione di "capire" ma di "tollerare".
Parlando personalmente, non credo che vorrei una persona che mi "tolleri", quanto invece una persona che mi aiuti a migliorare senza aspettative di esiti immediati.
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Qui secondo me si fa un grave errore nello scopo. Per citare Kant (che odio ma a furia di scrivere qualcosa ha indovinato) in tal modo utilizzi quella persona come mezzo e non come fine... E credo sia l'errore più grave che si possa fare...
Ricollegandomi al discorso del quote precedente, le cose sono facilitate, non rese facili.
Quote:
Probabilmente una persona di questo tipo si può trovare tanto nella categoria dei "sociofobici" quanto in quella dei "normali". Dipende dalla persona, insomma, più che dai problemi che ha
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Certo, però credo anche che sia più facile trovare costoro tra chi ha problemi simili. O no? Mi sembra ragionevole. E si evita pure di andare a finire con una Madre Teresa di Calcutta o con una dominatrice...
Quote:
Il quesito che mi pongo è: una persona coi nostri stessi problemi, come fa ad aiutarci a migliorare e a superarli? Ovviamente tutto ciò per coloro che vogliono andare oltre tali problemi...
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Mai sentito parlare di terapia di gruppo, alcolisti anonimi, SerT...?
Io credo che anche solo vedere i nostri problemi dall'esterno porta come minimo ad una più grande consapevolezza, e se si è fortunati anche alla ribellione contro loro.
Poi è ovvio che c'è bisogno di volontà e di effettiva azione da parte dell'interessato, e che è questa l'unica condizione sine qua non.
E viva il ghetto fobico!
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25-12-2014, 17:54
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Citizen Kane
Per citare Kant (che odio ma a furia di scrivere qualcosa ha indovinato) in tal modo utilizzi quella persona come mezzo e non come fine...
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Qual è il confine tra mezzo e fine?
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25-12-2014, 17:56
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#27
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da Citizen Kane
Appunto, figuriamoci tra un fobico ed un normale!
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si, ma un fobico con un normale potrebbe pure mettersi il cuore in pace e pensare "vabe, lui è normalone e io son fobico è normale vada cosi" e temere di meno il confronto quindi...
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25-12-2014, 18:06
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#28
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da Zetta89
e sinceramente è tutt'altro che bello.
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è bello finché dura
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25-12-2014, 18:16
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#29
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 604
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Per le relazioni che ho avuto (e talvolta ho), direi che è meglio uno "normale"... coi fobici, soprattutto se depressi, si finisce sempre a parlare di problemi, di malori, litighiamo per poco e nulla ecc. E nella mia esperienza, venivo/vengo cercato quasi esclusivamente per giocare allo psicologo... ecco qui la relazione.
Poi appunto, dipende dal tipo di sociofobico... se è soltanto timido allora si.
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25-12-2014, 18:36
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#30
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Sarebbe difficile preferirei una ragazza più estroversa di me..
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25-12-2014, 20:07
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#31
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Meglio una relazione con un uomo in sedia a rotelle o con un malato fisico grave.
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25-12-2014, 20:33
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#32
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Ho un amico che si pone con le donne più o meno come io mi pongo con gli uomini, proprio per questo siamo amici e basta, troppo simili. Entrambi ci consideriamo "il partner peggiore che potrebbe capitarmi"!! Ed è anche lo stesso motivo per cui entrambi giriamo a largo, sentimentalmente, dai rispettivi amici, le mie amiche intime donne, i suoi amici per la pelle uomini.
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25-12-2014, 20:49
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#33
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,348
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Il quesito che mi pongo è: una persona coi nostri stessi problemi, come fa ad aiutarci a migliorare e a superarli? Ovviamente tutto ciò per coloro che vogliono andare oltre tali problemi...
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Una persona che non ha i nostri stessi problemi, come fa ad aiutarci a migliorare e a superarli? Ovviamente tutto ciò per coloro dotati di un minimo d'intelletto.
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25-12-2014, 20:56
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#34
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da An.dream
Una persona che non ha i nostri stessi problemi, come fa ad aiutarci a migliorare e a superarli? Ovviamente tutto ciò per coloro dotati di un minimo d'intelletto.
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Mostrandoti involontariamente atteggiamenti diversi dai tuoi che se ti sembrano più produttivi possono darti uno spunto di riflessione come minimo.
Ovviamente la cosa è reciproca...
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25-12-2014, 20:58
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Può funzionare, perché no, oppure andare male, come possono andare male le storie fra normaloni.
Penso che un fobico può essere capito solo da un'altro fobico.
Non mi ci metto neanche a spiegare ai normal-estroversi che ho problemi nelle grandi compagnie, intolleranza al caos, alle cerimonie e qualche blocco nel telefonare, so che verrei scambiato per un poveretto malato, invece non lo sono.. oppure si?
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25-12-2014, 21:28
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#36
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Principiante
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 46
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Quote:
si, ma un fobico con un normale potrebbe pure mettersi il cuore in pace e pensare "vabe, lui è normalone e io son fobico è normale vada cosi" e temere di meno il confronto quindi...
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E non vedi l'enorme errore che compie il fobico nel dirsi "è normale che vada così"?
Poi vabbé, immagino dipenda tutto da come reagisce il fobico. Può avere diverse reazioni.
@muttley: argomentare meglio il fatto del presunto confine incerto mezzo-fine, non capisco.
EDIT: concordo comunque con te quando dicevi che la relazione non va affrontata in chiave salvifica. È che mi sembra che poi ciò sia ciò che vuoi fare XD (vedere sotto)
Quote:
credo che una relazione tra 2 persone sicure di se e che sanno cosa vogliono dalla vita sia molto piú sincera.
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Tra tutti i "più" che probabilmente è (più gratificante, più positiva, più solare, più facile?) perché proprio più sincera?
In generale poi sì, credo che chi è depresso non se la giochi bene.
Però secondo me c'è un equivoco di fondo: sembra che non ci si debba mettere insieme perché ci si piace ma per un motivo diverso come il famigerato automiglioramento. Così non può funzionare nemmeno una relazione tra estro eh...
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Ultima modifica di Citizen Kane; 25-12-2014 a 21:37.
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25-12-2014, 21:30
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#37
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da kaito
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Aspetta aspetta... Parlo PER ME perché ho una malattia fisica grave e quindi il solito discorso che con la stessa "sfiga" ci si capirebbe.
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25-12-2014, 21:41
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#38
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Principiante
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 46
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[con un megafono]
<<Sentito? ORA SCENDETE TUTTI DA QUEI CORNICIONI...>>
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25-12-2014, 21:48
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Citizen Kane
@muttley: argomentare meglio il fatto del presunto confine incerto mezzo-fine, non capisco.
EDIT: concordo comunque con te quando dicevi che la relazione non va affrontata in chiave salvifica. È che mi sembra che poi ciò sia ciò che vuoi fare XD (vedere sotto)
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Non è esattamente quello che vorrei o suggerirei di fare, al massimo si può considerare la relazione come parte del processo di emancipazione dalla fobia, non come obiettivo unico. Penso che il tema sessual/sentimentale sia il più gettonato in questo forum, un po' per via dell'età media dell'utenza (molti sono ancora troppo giovani per aver affrontato l'aspetto dell'indipendenza economica), un po' per il fatto che è quello che ha maggiore incidenza sulle capacità personali. Ad esempio se non si trova lavoro ci si può benissimo lamentare della crisi, se non si trova un partner sarebbe un po' ridicolo, al massimo si può puntare sulle lamentele verso la società che penalizza timidi/insicuri/fobici e via andare.
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25-12-2014, 21:50
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da An.dream
Una persona che non ha i nostri stessi problemi, come fa ad aiutarci a migliorare e a superarli? Ovviamente tutto ciò per coloro dotati di un minimo d'intelletto.
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Ci mancava il polemico fine a se stesso
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