Quel che vi chiederò è per un uomo afflitto marcatamente da buona parte delle problematiche esposte in FS, per intenderci non è "solo un po' timido".
Ho consigliato vivamente di iscriversi qui ma si rifiuta di farlo tanto è elevata la sua ritrosia nell'esternare personalmente le sue problematiche ad estranei, anche solo virtualmente e nel più totale anonimato.
Quindi farò da portavoce dopo un comune accordo, vediamo se riesco ad aiutarlo grazie a voi perchè io non so dargli risposte in merito.
Qualche dato: ha un'età che supera di poco i 7 lustri, è stato a lungo senza un impiego per via della grave depressione derivata dalle sue marcate fobie. Nell'arco degli ultimi dodici-quattordici anni ha avuto poche esperienze lavorative, (brevi, non nello stesso settore e con ampi intervalli tra un lavoro e l'altro a causa di ripetuti ricoveri)
Lui stesso riconosce che ha passato gli ultimi 14 anni sul letto in depressione totale, non riusciva neanche ad affrontare l'attesa in fila al supermercato tanto erano accentuate le sue fobie. (è già stato in cura da uno psichiatra e adesso riesce ad affrontare egregiamente le attese alla cassa o entrare in un bar, ha comunque ancora problemi)
Pensa di essere spacciato perché alla sua età ritiene di essere completamente fuori dal mercato e inoltre non ha maturato nessuna competenza significativa.
Rimane in lui l'esigenza di rimettersi in gioco, quasi come fosse la sua ultima ancora di salvezza, lui non sa come spiegare gli enormi buchi e le incongruenze nel suo cv. (qualche consiglio invero gliel'ho dato, ma si accettano suggerimenti meno rischiosi dei miei
)
Per la vergogna dovuta alle sue fobie sostiene che non riesce ad affrontare i colloqui e sopravvive grazie all'aiuto economico dei suoi anziani genitori.
Il nocciolo della questione:
vorrebbe sapere se esistono associazioni, sportelli informativi o altre realtà, che si occupano di guidare nella ricerca del lavoro persone disoccupate da troppo tempo a causa di grave depressione. Anche per avere informazioni sulla legislazione a riguardo.
(vi riporto le sue parole, se mi fate domande più specifiche dovrò necessariamente telefonargli in orari consoni per chiedere a lui, abbiate pazienza..)
"Cerco persone che aiutano nel reinserimento lavorativo altre persone a lungo lontane dal lavoro per problemi psicologici."
A me è venuto spontaneo domandargli cosa ne pensa della richiesta di invalidità ma non ha alcuna intenzione di farlo, sia perchè prova un forte imbarazzo e lo vivrebbe come un "cedere ai propri demoni" sia perchè da quel che mi ha detto sarebbe davvero ininfluente la percentuale che gli assegnerebbero. Però non ho ben capito se ci ha già provato e non gliel'hanno riconosciuta o forse ricordo male io...