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07-04-2016, 00:01
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Reincarnazione, tema a cui mi sto dedicando...
Io tecnicamente non ci credo a queste cose, non credo a un sacco di cose. Però... Certe contraddizioni della mia persona faccio fatica a spiegarmele, e ... chissà?
Sardegna. Andai in Sardegna due anni fa, passai in auto vicino a un nuraghe, e mi fece un'impressione assurda... più sul negativo, però, come se in un nuraghe si fosse consumato qualcosa di brutto... sentivo che questa cosa mi apparteneva, boh... Ho visto di meglio e di peggio senza provare alcun tipo di emozione particolare, oltre al classico stupore, il "wow che figo", ecc.
E' stato anche molto particolare l'incontro "umano" con le persone del luogo, e la persona più cara che ho è sarda al 100%, nel profondo.
Inoltre, pur essendo piemontese, imbastardito milanese e romano, spesso mi dicono che ho qualcosa di sardo nell'accento. Bah....
Gatti. Li adoro... Magnetismo "naturale", e più sono schivi più mi piacciono.
Due anni fa capitò anche una coincidenza suggestiva, fui investito da una macchina, poco prima di aver visto un gatto che catturò la mia attenzione, più del normale... Beh, quest'auto mi colpì, feci un gran volo, e atterrai stile "gatto" (chi ce l'ha/avuto, forse può capire), non mi feci un cazzo, (lividone inquietante postumo, ma poteva andare peggio), tranquillizzai l'idiota che non mi aveva visto e tirai dritto verso l'hotel, crucciato da ben altri pensieri.
E non è l'unico aneddoto suggestivo in materia di gatti.
Caratterialmente, ho molto del gatto. Nel bene e nel male.
Ricchezza. Non sono ricco, specialmente ora, ma ho avuto momenti di relativa opulenza per un ragazzo under 30. Sono figlio di operai e contadini, che non hanno studiato, non hanno ottenuto risultati particolari nella vita. E, da piccolo e ingenuo, mi appassionavo anche alle estati bucoliche, in cui guidavo il trattore a 8 anni, rastrellavo il fieno, bla bla... ma già con un taglio umanistico
Alla prima seria presa di coscienza è maturata una forte tensione verso la ricchezza, sono diventato un pò snob senza un logico motivo, ho sempre pagato serenamente e in modo assai salato per avere certe comodità, e mi son sempre trovato a mio agio nel benessere, quando c'è stato. Avevo la fissa di abitare in centro, ovunque andassi.. Fatto. Come se la mia dimensione fosse quella. Come se mi fosse dovuto. Sono certo che prima o poi poggerò il culo su una Lamborghini. Ma se guardo la mia vita ora come ora, sembra una fantasticheria... Eppure... Ragazzi, lo poggerò.
Delinquenza. Non sono stato ufficialmente un delinquente, ma non sono un santo. Anche qui, spesso mi vien fin troppo facile socializzare/entrare in sintonia con soggetti poco raccomandabili. Ricordo quand'ero fidanzato a distanza, viaggi della speranza sui treni notte, anni fa... Ho conosciuto gente improponibile, e ci entravo subito in sintonia. Anche qui dove sto adesso, è un posto centrale ma multietnico, capita di bere un caffè e comprare le sigarette a tarda sera in bar decisamente malfrequentato. Entro con atteggiamento da gangster, mi viene naturale, mi sento a mio agio.
Anche qui, mi appartiene.
Scrittura. In tutta la famiglia, sono l'unico che ha questo dono. O, almeno, è qualcosa che mi hanno sempre riconosciuto. Ho letto molto.
Questo è sufficiente? Forse sì... O forse no.
Seduzione. Non mi è stato donato il corpo ideale per generare attrazione fisica in una donna. E nemmeno la voglia per rimediare alle noncuranze di Madre Natura. Credo di soffrirne più del normale, e soprattutto, altri, col mio hardware, si darebbero da fare e avrebbero sufficienti serate "piene". C'è gente messa peggio e scopa alla grande.
Sento come se mi fosse stato tolto qualcosa, qualcosa di cui avevo diritto... E non riesco ad accettarlo. Qualcosa che, forse, in "passato", ho avuto. E ora non riesco a darmi pace per questo... Va finire che il culo dalla sedia, puntulamente, non lo alzo, tracimante di rancore.
... Un pò come quando un vip finisce nel dimenticatoio, e si deprime.
Inoltre, pur non amando la mia fisicità, non ho particolari problemi a parlare in pubblico, beccandomi anche complimenti.
Sono alla terza birra, domani mi risveglierò e penserò "Ma cosa cazzo ho scritto? Sono tutte stronzate... Reincarnazione, dio, bla bla bla.. Smettila di bere, cazzo!"
Però...
Certe cose non riesco a spiegarle altrimenti.
Voi avete mai fatto qualche riflessione in proposito? Provate a pensare... Forse sono stronzate... Ma chissà che non vi aiutino a fare un percorso introspettivo e scoprire dell'altro
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Ultima modifica di filosofo; 07-04-2016 a 01:01.
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07-04-2016, 00:05
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Una delle mie fantasie preferite è proprio quella di reincarnarmi in un figo nella prossima vita
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07-04-2016, 12:43
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Certe volte quando mi deprimo per il mio corpo penso che nella vita passata dovevo essere stata una gran figa che ha fatto soffrire molti uomini
Non ci penso perche non ha nessuna utilita dato che non mi ricordo niente .
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07-04-2016, 12:51
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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ho un approccio troppo scientifico alla vita e all'esistenza .... quando nn si sa una cosa , anche scientificamente parlando preferisco dire " ancora nn si sa" piuttosto che ipotizzare scenari fantasiosi .... poi vabbè se è per giocà allora si , vorrei reincarnarmi in un volatile , va bene tutto nn sto li a fare il prezioso .
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07-04-2016, 13:17
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#5
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Avanzato
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 376
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Io spero con tutto il cuore che non ci sia niente dopo la morte. Al gioco della vita voglio partecipare una volta sola, poi basta. E tuttavia se mi metto a pensare che la mia memoria, la mia essenza, il mio io un giorno non ci saranno più quasi vado in paranoia.
Se esistesse la reincarnazione poco conta visto che ci dimentichiamo delle vite passate, tranne certe volte che ci sembra di essere stati qualcun altro prima dell'attuale vita. Ma forse succede quando si esagera con la birra.
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Ultima modifica di Bernardo Soares; 07-04-2016 a 13:30.
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07-04-2016, 13:19
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,433
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Vorrei tanto la reincarnazione. Vorrei tanto una seconda possibilità.
Poi, se penso a come se l'è passata l'umanità nel corso dei millenni, mi dico che le probabilità di rinascere per vivere una vita di stenti e fare una morte orribile sono troppo alte, e allora preferirei che dopo la Morte ci fosse il Nulla (come mi sembra sia più probabile che sia).
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07-04-2016, 13:26
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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Il Nulla è pazzesco come concetto. Facile da definire, impossibile da concepire. Mi manda in casino quando ci penso
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07-04-2016, 13:30
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Mondo Disco
Messaggi: 687
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La reincarnazione se anche ci fosse sarebbe una grossa fregatura. Che consolazione sarebbe reincarnarsi perdendo la memoria della vita precedente? Saremmo come un hard disk formattato in un case nuovo, tra l'altro. In pratica non cambierebbe nulla rispetto alla visione "una vita - una morte".
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07-04-2016, 13:46
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da Clend
Il Nulla è pazzesco come concetto. Facile da definire, impossibile da concepire. Mi manda in casino quando ci penso
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Anche a me
Per provare a capirlo pensai molto al sonno senza sogni
Arrivai al punto da avere paura di addormentarmi
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07-04-2016, 13:53
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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sarebbe una delle soluzioni peggiori, costretti in eterno a vivere in corpi mortali in perenne decadenza
fortunatamente credo che dopo questo passaggio terreno ci sia una vita eterna, che dopo la fine del mondo sarà anche corporea, col corpo bello, quasi splendente
qui c'è una ricostruzione basata su testi "ufficiali" http://www.iltimone.org/30754,News.html
poi qualche ulteriore indizio c'è in qualche testimonianza di mistici più o meno noti
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07-04-2016, 14:25
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Sono alla terza birra, domani mi risveglierò e penserò "Ma cosa cazzo ho scritto? Sono tutte stronzate... Reincarnazione, dio, bla bla bla.. Smettila di bere, cazzo!"
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Eppure ricordo che alla ganja eri resistentissimo...se verrai ancora a casa mia ti metterò nuovamente alla prova
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07-04-2016, 14:26
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
sarebbe una delle soluzioni peggiori, costretti in eterno a vivere in corpi mortali in perenne decadenza
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Non mi pare che la teoria della reincarnazione preveda un loop eterno, se non ricordo male.
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07-04-2016, 22:23
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Avete risposto tutti guardando in avanti, nessuno provando a guardare "indietro"... Può essere un esercizio mentale "sfizioso", un divertissement squisitamente gratuito, una serata diversa.
Guardando al futuro, fantasticando, io vorrei rimettermi in gioco ancora e ancora. Vorrei che non avesse fine. Prima o poi mi capiterà o (ri-capiterà) una vita minimamente dignitosa, no?
Il fatto di affrontare delle difficoltà nel sociale mi sta facendo imparare molte cose, mi aiuta ad analizzare mattoncino per mattoncino ciò che funziona e cosa no. Banale? Mica tanto.
Tante persone "funzionano" (e talvolta non "funzionano") senza sapere il perché, senza porsi dubbi.. Con un punto interrogativo un pò sfumato.
Sempre in questo contesto delirante, poiché non ho prove della reincarnazione, può essere interessante trarre spunti del tipo: "ok, sono così, forse sono stato cosà e ottenevo certi risultati. Cosa mi tocca fare, ora, con ciò che sono, per arrivare a quegli stessi risultati?"
Mi sembra di dover scalare l'Everest, quando penso alle cose che dovrei fare... e senza l'adeguata attrezzatura. Ma qual è l'alternativa? Accettare di essere "meno"?
Che trip ragazzi miei...
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07-04-2016, 22:25
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Eppure ricordo che alla ganja eri resistentissimo...se verrai ancora a casa mia ti metterò nuovamente alla prova
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accetto la sfida!
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08-04-2016, 00:17
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Alla prima seria presa di coscienza è maturata una forte tensione verso la ricchezza, sono diventato un pò snob senza un logico motivo, ho sempre pagato serenamente e in modo assai salato per avere certe comodità, e mi son sempre trovato a mio agio nel benessere, quando c'è stato. Avevo la fissa di abitare in centro, ovunque andassi.. Fatto. Come se la mia dimensione fosse quella. Come se mi fosse dovuto. Sono certo che prima o poi poggerò il culo su una Lamborghini. Ma se guardo la mia vita ora come ora, sembra una fantasticheria... Eppure... Ragazzi, lo poggerò.
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Non so bene se invidiare o no questo tuo entusiasmo maniacale.
Per me comunque la vita concreta spesso risulta un peso, e mi è difficile trovare una collocazione reale che mi piaccia davvero così come l'hai immaginata tu subito.
Tu "paghi serenamente e in modo assai salato", io no, il pagare in modo assai salato certe cose fa andare a benedire la mia serenità e produce una conflittualità interna che il mio fegato oramai l'ha ridotto un colabrodo.
Certe persone comunque conducono questo stile di vita qua (tipo yuppies anni 80/90), non sono propriamente fantasticherie le tue, può essere che ci riesci perché altre persone già vivono così. Comunque osservando il video che hai inserito l'altra volta secondo me hai buone probabilità di riuscirci. Sei una persona che "sa cosa vuole" (battuta tipica dei personaggi di successo) e secondo me potresti "sfondare".
Io non so, non è neanche il successo che voglio, vorrei aver successo in base a certe cose che faccio volentieri, per questo non so se questi conflitti siano sanabili, può darsi che se faccio qualcosa volentieri quel che faccio non l'apprezza quasi nessuno, mentre viceversa per aver successo devo costringermi a far cose che detesto.
Nel mio caso non è ben determinato quel che voglio, perché non so neanche se esiste un modo per "uscire dell'acqua asciutti", può darsi che è una definizione che va a vuoto nella realtà. Se volessi soltanto che il mio culo fosse situato su di una lamborghini non potrei e dovrei far altro, ma siccome so che non è vero questo, non riesco a muovermi in questa direzione con la convinzione e l'entusiasmo che hanno le persone come te che subito pensano che un certo stile di vita, che viene condotto da altre persone, rappresenti tutto quel che si può desiderare.
Io lo dubito questo soprattutto quando questo risulta molto costoso a livello emotivo e psicologico, se sei ricco e non godi della salute mentale per poter sfruttare questa ricchezza, perché per ottenerla e mantenerla sei sempre sotto stress, della ricchezza cosa te ne fai? C'è una frase all'interno del vangelo di Matteo che secondo me risulta molto saggia "Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde l'anima sua?". Adesso potrebbero mancarmi i soldi o certi beni materiali, ma se per ottenerli vado a sconvolgere altri equilibri può essere che poi mi va a mancare altro e il problema di fondo non lo risolvo davvero, perché in fin dei conti non è vero che mi mancano solo i soldi e che avendo i soldi, una lamborghini o altro, avrei tutto.
Restando all'interno del gioco che hai proposto, ecco penso che io in qualche modo voglia allontanarmi dagli stili di vita che vedo intorno a me, questa tendenza in me è forte, vorrei "saltar fuori da questi modelli" e non "migliorare dentro questi modelli" perché nei modelli esistenti, accettati acriticamente come positivi, non riesco a scorgere sviluppi realmente felici per me, dentro ci sto a fatica e molto ma molto mal volentieri, se proprio devo fantasticare io fantastico sul serio. Se a livello immaginario desidero mettere l'elefante in frigo, io immaginariamente prendo l'elefante e ce lo metto, se stiamo fantasticando, che senso ha porsi il problema relativo al fatto che un elefante vero in un frigo vero non ci andrebbe? Quel che voglio io è qualcosa di simile, ed ancora non so in che senso possa essere realizzabile perché un frigorifero con dentro un elefante non l'ho mai visto da nessuna parte.
Secondo il gioco che hai proposto magari in una mia vita precedente forse ho già constatato che certe cose non migliorano davvero la qualità della mia vita e adesso sto cercando di rimediare e sono alla ricerca di altro, altro che non so neanche bene in cosa debba consistere.
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Ultima modifica di XL; 08-04-2016 a 09:05.
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08-04-2016, 00:31
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Il nome che preferisco io è "rinascita" e il motivo è che ci sono tutte scuole di pensiero sull'argomento. Ma l'idea è quella. Forse l'avrò detto altre volte ma quella della rinascita mi pare l'idea meno assurda tra tutte quelle che prevedono una forma di continuazione della vita dopo la morte. Penso anche io spesso di essere stato una donna e di aver deriso tanti uomini, di aver deriso la mancanza di intelligenza perché ora non sono un genio e così via. Anche io in modo simile ad altri per le proprie cose sono l'unico di famiglia e rami collaterali a essere nato con l'interesse per la musica manifestato in tenera età. Perché certe persone riescono bene in un certo ambito X e altri no? Non potrebbe essere l'abitudine a fare quella stessa cosa in una vita precedente che si è manifestata in quella presente come "essere portato"?
Io spero che non sia così, che tutto finisca dopo la morte. Simpatizzo per la versione buddhista della rinascita, molto meno "ottimistica" di quella induista. Dato che sta sotto gli occhi di tutti che la gente commette prevalentemente cattive azioni, è logico assentire sul fatto che le possibilità di una vita umana con un po' di salute e un piatto di minestra è considerata molto rara e difficile da guadagnarsi; e ne servono diverse una in fila all'altra per arrivare all'illuminazione. Non racconto queste cose come fossero dati fattuali, riferisco come le vedono coloro che ci credono. Se anche fosse, in ogni vita si soffre, pure quella umana che è considerata la più fortunata, persino più di quella di esseri divini ammesso che esistano. L'idea di stare nove mesi in un posto da claustrofobia, essere nuovamente bullizzato, un beta, un perdente, poi vecchiaia e morte... boh, fate voi. A me l'idea non piace e spero con tutto il cuore che la palma del vincitore della scommessa vada ai materialisti, ovvero che dopo tutto finisca. Almeno non ci saranno altre sofferenze e poco mi consola l'idea che non ci si ricorda di quante altre volte si è sofferto.
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Ultima modifica di pokorny; 08-04-2016 a 17:43.
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