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24-06-2022, 20:20
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#61
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,535
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siccome non puoi tornare ad essere una ragazzina di 14 anni, ti rimane una sola cosa da fare: crescere!
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24-06-2022, 21:01
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#62
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 305
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Sì, da fuori è così e lo è anche oggettivamente peró mi ricordo che io pensavo le stesse cose Dell'utentessa anche quando avevo tipo 21 anni
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Il problema è proprio il non rendersi conto di quanto si è giovani e che la non esperienza non è un problema.
Io mi facevo problemi a 17 anni perchè non avevo esperienze, ma ora riguardandomi indietro penso fosse normalissimo, molti a quell'etá non ne hanno, avrei dovuto fregarmene e provarci.
Ora ne ho 23, prossimo ai 24 e sicuramente non sono vecchio, sono ancora in tempo, se non mi muovo ora sicuramente fra qualche anno penserò le stesse cose che penso ora... "Se mi fossi mosso quando avevo 23 anni, ero giovanissimo e non me ne rendevo conto".
Bisogna buttarsi
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24-06-2022, 21:30
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#63
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,720
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Quote:
Originariamente inviata da Broken Mirror
Per forza che devi recuperare un'adolescenza, ancora non l'hai proprio vissuta perché sei una bambina. Dio mio, 23 anni! Nell'ultimo ventennio l'adolescenza, per tutti noi, è posticipata. A 23 anni si è letteralmente dei bambini. Io sto vivendo solo adesso, che ho tra l'altro superato già da un pochetto i trenta, la mia "giovinezza". E, lo so che ora inizieranno i cori buh ipocritaaa, ma man mano che avanza l'età più hai consapevolezza di che esperienze vivi, ricordi che rimangono davvero poi impressi nella memoria. Emozioni che esperisci intensamente sul momento e dopo, non come avviene quando hai 16 anni per dire: neanche ti accorgi, a quell'età, di cosa vivi. C'è tempo, maledizione. C'è tempo!
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lol, in base a cosa nell'ultimo ventennio l'adolescenza si sarebbe posticipata?
si è letteralmente bambini, all'età dei bambini. A 23 anni si è dei ragazzi. Se a quest'età si ha alle spalle un passato con esperienze di vita, uscite, amori, vicende sentimentali, viaggi... è senz'altro un fatto molto positivo. Se non si ha, beh, c'è ancora la possibilità di sperimentare cose del genere nel futuro, ma il vuoto nel passato resta.
Per questo, bisognerebbe provare a vivere più intensamente possibile ad ogni età. Il tempo sprecato non ritorna. Uno che inizia a vivere a 30 anni, ha buttato i primi 30. Sì, può pure essere contento di avere iniziato a vivere belle esperienze, ma intanto c'è il macigno del passato.
Già a 5 anni bisognerebbe iniziare a studiare pianoforte ed entrare in una scuola calcio. A 8 anni i primi viaggi fuori dall'Europa. A 10 la prima fidanzata ahah.
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24-06-2022, 22:34
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#64
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Comunq 27 max bisogna cambiare marcia quale 40,io a 30 ho iniziato questo cambio di rotta e già mi sento più vicino ma sempre lontano,entro i 25 bisogna svoltare per una donna può essere diverso,ma io di uomini che non sono migliorati come lavoro reddito fisico entro i 30 li vedo sempre soli..chissà come mai..
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24-06-2022, 23:44
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#65
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Banned
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 56
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La cosa positiva è che sei riuscita a ricreare dal nulla un giro di “conoscenze”.
Perdonami se le definisco in tale maniera, ma a mio parare l’amicizia è un qualcosa di molto più profondo delle semplice uscite spensierate in spiaggia o in discoteca.
Il fulcro fondamentale è sempre lo stesso.
Hai 23 anni, vero che si è ancora giovanissimi.
Ma il ridurre tutto il contesto al “non hai 40 anni, goditi la tua giovinezza” come qualcuno ha detto lo trovo molto superficiale e irrisorio.
La stessa cosa mi è sempre stata detta anche a me.
Prima a 15,16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 e tra poco 23.
Nel frattempo gli anni sono passati e io sono rimasto sempre allo stesso punto.
A quasi 23 anni mi ritrovo nella stessa posizione di quando ero un quindicenne.
È quasi ironico il fatto che non sia riuscito a risolvere nulla.
La società odierna è una giungla.
Nessuno aspetta nessuno.
Le tappe fondamentali esistono per una ragione nella vita di un individuo.
Se per una ragione non riesci a viverle pienamente, avrai sempre un pezzo di puzzle incompleto.
Lo dico senza alcuna vergogna.
In questo momento io sono inadatto alla quotidianità di un adulto.
Non ho le basi, e la totale mancanza di esperienze ne è una triste causa.
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Ultima modifica di Kameo; 25-06-2022 a 01:18.
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25-06-2022, 00:43
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#66
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 913
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Ormai quel periodo è andato. Se cerchi di recuperarlo forse l'unica cosa che otterrai sarà sprecare anche una parte della vita da adulta, che invece puoi ancora avere.
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25-06-2022, 09:46
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#67
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,650
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Si ma è indubbio che è più facile recuperare a 18 anni che a 25 o a 30, più l'età aumenta più la barra "fottuto" si alza.
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Guarda, con una determinata mentalità puoi essere fottuto anche a 18 anni.
Dirò di più.. recuperare cosa? Non stiamo parlando di debiti formativi.
Conta tantissimo la testa.
Puoi pensare (indipendentemente dall'età) tutto il giorno a quanto sei sfortunato. Alla società ingiusta. Alle cose che vorresti fare o avere e che in un dato momento ti mancano. Puoi sospirare alla finestra dicendo "perché proprio io?".
E' lecito.
Però facendo così non risolverai mai nulla.
E' un po' come il blocco dello scrittore. Non scrivi per mesi, anni e hai sempre una motivazione per comportarti così: troppi impegni, sono stanco, non ci riesco, sento di non avere l'idea giusta.
E intanto le pagine restano bianche.
Quindi?
L'unico modo per superare l'ostacolo è scrivere. Scrivere comunque. Scrivere nonostante i pensieracci.
Forse la qualità non sarà eccelsa ma tutto ciò serve per scardinare quella sorta di freno mentale che ti tieni lontano dal foglio.
Funziona così anche per il 18enne (o il 40enne) insoddisfatto.
Bisogna "fare" per stare meglio.
Il blocco più che dall'età dipende tanto, tanto, tanto dalla mente.
I nostri pensieri possono legarci e condizionarci in un modo incredibile.
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 25-06-2022 a 09:57.
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25-06-2022, 10:16
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#68
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
secondo me bisogna fare esempi pratici, se uno il primo bacio lo dà a 23 anni sta recuperando un'esperienza che solitamente fanno gli adolescenti.
quindi proverà più o meno le stesse sensazioni di un teenager, anche se anagraficamente di anni ne hai comunque 23, a livello emotivo ne hai 14 e stai diventando adolescente rivivendo le emozioni di un tempo perduto.
[...]
dal lato esteriore non si vedono queste cose, ma se ti guardi dentro vedi che c'è ancora tutto da fare, non sono state ancora buttate le fondamenta e c'è il rischio di trovare qualcuna che vuole uno emotivamente già formato.
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Questa cosa è verissima. Si tratta di avere esperienza nel vivere certe emozioni.
Poi tutto si può fare e tutto può succedere, ok. Ma questo dimostra anche l'importanza di crescere sempre come persone a tutto tondo, laddove si può, perché i punti deboli ci sono.
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Ultima modifica di Blue Sky; 25-06-2022 a 10:33.
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25-06-2022, 10:34
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#69
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Guarda, con una determinata mentalità puoi essere fottuto anche a 18 anni.
Dirò di più.. recuperare cosa? Non stiamo parlando di debiti formativi.
Conta tantissimo la testa.
Puoi pensare (indipendentemente dall'età) tutto il giorno a quanto sei sfortunato. Alla società ingiusta. Alle cose che vorresti fare o avere e che in un dato momento ti mancano. Puoi sospirare alla finestra dicendo "perché proprio io?".
E' lecito.
Però facendo così non risolverai mai nulla.
E' un po' come il blocco dello scrittore. Non scrivi per mesi, anni e hai sempre una motivazione per comportarti così: troppi impegni, sono stanco, non ci riesco, sento di non avere l'idea giusta.
E intanto le pagine restano bianche.
Quindi?
L'unico modo per superare l'ostacolo è scrivere. Scrivere comunque. Scrivere nonostante i pensieracci.
Forse la qualità non sarà eccelsa ma tutto ciò serve per scardinare quella sorta di freno mentale che ti tieni lontano dal foglio.
Funziona così anche per il 18enne (o il 40enne) insoddisfatto.
Bisogna "fare" per stare meglio.
Il blocco più che dall'età dipende tanto, tanto, tanto dalla mente.
I nostri pensieri possono legarci e condizionarci in un modo incredibile.
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Il discorso in sé non è sbagliato, ma non dimenticare che quei blocchi hanno tenuto fuori dalla vita persone per 30,40,50 anni. E i danni sono pesantissimi, in alcuni casi irreparabili.
Darsi da fare cosa vuol dire? Io grazie a Dio ho il lavoro, che mi permette di avere la macchina, sono diplomato nel 1994.ma per il resto delle cose, tutti quei vuoti, quelle mancanze, quei problemi che albergano in me da decenni, la soluzione quale sarebbe? Andare a dare i soldi agli specialisti che mi imbottiscono di psicofarmaci, fare sedute cognitive di gruppo eccetera?
Oppure, come dicono alcuni, prendere e uscire di casa e buttarmi in pasto alle situazioni in mezzo alla gente estroversa? Le famose terapie d'urto?
Secondo me tutte ste cose possono essere d'aiuto a un 20 enne, 25 enne, li può esserci una minima possibilità di uscirne.
Ma nel mio caso, a 48 anni, fuori da tutto da quando ero ragazzino, che cosa risolvo? Rientrare in quali giri poi? Che i miei coetanei si sono fatti tutti una vita, una famiglia, una moglie, o almeno una compagna?
Cosa vado? Alle feste e agli apericena in mezzo ai 20 enni col bicchiere di campari col bianco in mano e il grissino con il prosciutto arrotolato e le olive? Mentre loro sono abbracciati alle loro ragazze? O vado nei parchi acquatici o in discoteca?
O gli annunci di single su internet?
Volontariato? Già le ore in fabbrica mi massacrano, le poche energie che la depressione mi lascia bastano appena per lavorare e spesso sono morto dopo il lavoro.
Credetemi, ma c'è altra gente che può confermare. A parole si fa tutto, ma quando ci sei dentro è un muro insormontabile.
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25-06-2022, 10:46
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#70
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,650
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Maximilian ti rispondo senza quotarti.
Per "darsi da fare" intendo entrare in azione, fare qualcosa invece che lamentarsi e basta.
Non sto pensando a chissà quali capriole, immagino anche solo piccole cose.
Se - per esempio - è la solitudine a fare male esistono tanti passi da poter compiere.
Corsi, attività, social il tutto a seconda delle proprie inclinazioni. Certo si possono fare dei buchi nell'acqua e molto probabilmente serviranno più tentativi.
E' logico.
Però si può sempre provare.
Vedi, non ti sto dicendo di andare in discoteca. Sei un ragazzo più tranquillo, riflessivo e va benissimo. Hai degli interessi? Potresti cercare di muoverti in tal senso.
E te lo dico da persona sola.
Dove vivo non ci sono grandi opportunità.
Bonus, sono senza macchina e quindi non posso nemmeno pensare di fare dei corsi serali.
In compenso ho internet. Il web mi permette di alleviare questo problema.
Forse non è la soluzione ideale ma è già qualcosa.
In qualche modo bisogna provare.
Altrimenti se tutto è un "no, no, no" la situazione resterà sempre la stessa.
--- edit
scusami, ho dimenticato una cosa.
Vedi, tu stesso parli di blocchi a 20/30/40 ecc ecc anni.
Eh sì, più il blocco resta e più diventa complicato da rimuovere.
E' un pò come per le abitudini.
Però se non ci provi mai.. se lo lasci lì perché ti sembra troppo grande nulla cambierà e continuerai a trascinartelo nella vita di tutti i giorni
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 25-06-2022 a 10:59.
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25-06-2022, 11:02
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#71
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quello che mi piacerebbe fare mi è ormai precluso, quello che potrei fare non mi interessa anzi mi inorridisce. Quindi sto bene senza fare niente, non mi piace fare fatica in generale, figuriamoci per cose che nel migliore dei casi mi lasciano indifferente.
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25-06-2022, 11:43
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#72
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Come ho già detto, quando esco dal lavoro sono morto dalla stanchezza, non ho energie per buttarmi in corsi, volontariato, sport.
E la gente più o meno della mia età ha una vita normale, relazioni, famiglia, figli, chi ha cambiato pure moglie o compagna più di una volta.
La causa sono sicuramente i miei problemi radicati in me fin da piccolo, ma personalmente ci sono delle cose nei meccanismi sociali che non ho mai capito né condiviso.
Chi lo ha decretato o messo come legge, ad esempio, che uno è sfigato se a 20 anni non va in giro col 16esimo reggimento Belluno? Perché uno deve essere non cagato se è introverso e solitario?
Questi processi di bollare ed escludere le persone a 20 anni perché non fanno tutta una serie di cose, poi si ripercuotono negli anni a venire.
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Ultima modifica di Maximilian74; 25-06-2022 a 11:47.
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25-06-2022, 12:02
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#73
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Perché uno deve essere non cagato se è introverso e solitario?
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Se uno è introverso e solitario quindi evita le persone per quale motivo le persone dovrebbero cagarlo? Perché sotto l'introversione è una bella persona? Può darsi, ma come fa a dimostrarlo se non interagisce? Deve essere letto nel pensiero?
Nella gran parte dei casi ci si autoesclude, poi ci si lamenta perché non si viene considerati. Che senso ha?
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Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 25-06-2022 a 12:06.
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25-06-2022, 12:12
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#74
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Perché uno deve essere non cagato se è introverso e solitario?
Questi processi di bollare ed escludere le persone a 20 anni perché non fanno tutta una serie di cose, poi si ripercuotono negli anni a venire.
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In realtà puoi anche non fare le classiche discoteche, aperitivi, etc. farai altre cose, come quelli che fanno yoga nei parchi, o che se ne stanno a casa fra amici a suonare la chitarra. La gente non fa tutta le stesse cose.
Però se sei introverso è un conto, ma se sei anche solitario lì vuol dire che sei tu che preferisci stare da solo, per mille motivi, però è una scelta tua.
Se sei introverso e non prendi l'iniziativa qualcuno che ti invita e ti coinvolge spesso lo trovi, però tu poi devi dimostrare di riuscire un minimo ad integrarti.. a fare qualcosa.. anche a dire cavolate.. altrimenti poi ci sta che non ti invitano più.
Poi ci sono delle cose che rimarranno sempre incomprensibili. Io a tutt'oggi che sono asociale, ma prima ancor di più, sono sempre invitato a pranzi, cene, compleanni.. però mai e poi mai ad una vacanza anche breve. Questo è un mistero che mi porterò nella tomba.
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25-06-2022, 12:28
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#75
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 305
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
In realtà puoi anche non fare le classiche discoteche, aperitivi, etc. farai altre cose, come quelli che fanno yoga nei parchi, o che se ne stanno a casa fra amici a suonare la chitarra. La gente non fa tutta le stesse cose.
Però se sei introverso è un conto, ma se sei anche solitario lì vuol dire che sei tu che preferisci stare da solo, per mille motivi, però è una scelta tua.
Se sei introverso e non prendi l'iniziativa qualcuno che ti invita e ti coinvolge spesso lo trovi, però tu poi devi dimostrare di riuscire un minimo ad integrarti.. a fare qualcosa.. anche a dire cavolate.. altrimenti poi ci sta che non ti invitano più.
Poi ci sono delle cose che rimarranno sempre incomprensibili. Io a tutt'oggi che sono asociale, ma prima ancor di più, sono sempre invitato a pranzi, cene, compleanni.. però mai e poi mai ad una vacanza anche breve. Questo è un mistero che mi porterò nella tomba.
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Vabbè ma la vacanza è una cosa più intima, invitano amici stretti.
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25-06-2022, 12:34
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#76
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,569
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Quote:
Originariamente inviata da Levi98
Il problema è proprio il non rendersi conto di quanto si è giovani e che la non esperienza non è un problema.
Io mi facevo problemi a 17 anni perchè non avevo esperienze, ma ora riguardandomi indietro penso fosse normalissimo, molti a quell'etá non ne hanno, avrei dovuto fregarmene e provarci.
Ora ne ho 23, prossimo ai 24 e sicuramente non sono vecchio, sono ancora in tempo, se non mi muovo ora sicuramente fra qualche anno penserò le stesse cose che penso ora... "Se mi fossi mosso quando avevo 23 anni, ero giovanissimo e non me ne rendevo conto".
Bisogna buttarsi
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Io a 17 anni non mi facevo problemi a non uscire etc...poi me ne sono resto conto, dovevo sforzarmi a quei tempi e oggi stavo messo diversamente.
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25-06-2022, 12:36
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#77
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,569
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Quote:
Originariamente inviata da Kameo
La cosa positiva è che sei riuscita a ricreare dal nulla un giro di “conoscenze”.
Perdonami se le definisco in tale maniera, ma a mio parare l’amicizia è un qualcosa di molto più profondo delle semplice uscite spensierate in spiaggia o in discoteca.
Il fulcro fondamentale è sempre lo stesso.
Hai 23 anni, vero che si è ancora giovanissimi.
Ma il ridurre tutto il contesto al “non hai 40 anni, goditi la tua giovinezza” come qualcuno ha detto lo trovo molto superficiale e irrisorio.
La stessa cosa mi è sempre stata detta anche a me.
Prima a 15,16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 e tra poco 23.
Nel frattempo gli anni sono passati e io sono rimasto sempre allo stesso punto.
A quasi 23 anni mi ritrovo nella stessa posizione di quando ero un quindicenne.
È quasi ironico il fatto che non sia riuscito a risolvere nulla.
La società odierna è una giungla.
Nessuno aspetta nessuno.
Le tappe fondamentali esistono per una ragione nella vita di un individuo.
Se per una ragione non riesci a viverle pienamente, avrai sempre un pezzo di puzzle incompleto.
Lo dico senza alcuna vergogna.
In questo momento io sono inadatto alla quotidianità di un adulto.
Non ho le basi, e la totale mancanza di esperienze ne è una triste causa.
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Stando a zero la vedo quasi impossibile uscirne...poi se come me vivi in piccole realtà è un disastro, bisognava inserirsi da piccoli nei gruppi.
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25-06-2022, 12:39
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#78
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,569
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Guarda, con una determinata mentalità puoi essere fottuto anche a 18 anni.
Dirò di più.. recuperare cosa? Non stiamo parlando di debiti formativi.
Conta tantissimo la testa.
Puoi pensare (indipendentemente dall'età) tutto il giorno a quanto sei sfortunato. Alla società ingiusta. Alle cose che vorresti fare o avere e che in un dato momento ti mancano. Puoi sospirare alla finestra dicendo "perché proprio io?".
E' lecito.
Però facendo così non risolverai mai nulla.
E' un po' come il blocco dello scrittore. Non scrivi per mesi, anni e hai sempre una motivazione per comportarti così: troppi impegni, sono stanco, non ci riesco, sento di non avere l'idea giusta.
E intanto le pagine restano bianche.
Quindi?
L'unico modo per superare l'ostacolo è scrivere. Scrivere comunque. Scrivere nonostante i pensieracci.
Forse la qualità non sarà eccelsa ma tutto ciò serve per scardinare quella sorta di freno mentale che ti tieni lontano dal foglio.
Funziona così anche per il 18enne (o il 40enne) insoddisfatto.
Bisogna "fare" per stare meglio.
Il blocco più che dall'età dipende tanto, tanto, tanto dalla mente.
I nostri pensieri possono legarci e condizionarci in un modo incredibile.
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Si ma per fare devi avere delle motivazioni o qualcuno che ti sostiene, e se uno sta chiuso in casa da anni la vedo dura.
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25-06-2022, 12:52
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#79
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Se uno è introverso e solitario quindi evita le persone per quale motivo le persone dovrebbero cagarlo? Perché sotto l'introversione è una bella persona? Può darsi, ma come fa a dimostrarlo se non interagisce? Deve essere letto nel pensiero?
Nella gran parte dei casi ci si autoesclude, poi ci si lamenta perché non si viene considerati. Che senso ha?
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Quindi si sconfessa quello di cui tanti soffrono, prendere degli sfigati, essere trattati con indifferenza solo perché non si fanno le cose dei gruppi eccetera...
Allora non esistono i processi di esclusione, l'essere considerati sfigati dagli altri.
È sempre colpa di chi è fobico ed evitante.
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25-06-2022, 13:03
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#80
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Quote:
Originariamente inviata da Levi98
Vabbè ma la vacanza è una cosa più intima, invitano amici stretti.
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Ti parlo di gente che conosco da 20 anni. Per i quali però per alcune cose vai bene e per altre no. Di solito quando vedo che è così mi autoescludo io. E' falsa e inutile un'amicizia limitata.
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