Hor

Che rapporto avete col cibo che non avete mai mangiato, insomma coi piatti nuovi? Vi incuriosiscono, li mangiate facilmente, li cercate? O li evitate e siete fissati a mangiare sempre le stesse cose?

Io il mio problema generale che ho con le novità lo trasferisco anche in àmbito alimentare, dove anzi è particolarmente intenso, nel senso che sono bloccato ormai da anni sul mangiare le stesse cose, ogni giorno, nella stessa sequenza. Credo la mia sia un'alimentazione tutto sommato equilibrata, ma è comunque impervia ai cambiamenti.
Se mai dovessi andare all'estero, in paesi molto diversi dal nostro (ipotesi comunque molto remota), uno dei problemi che dovrei affrontare sarebbe proprio quello del cibo, cioè adattarmi a piatti e alimenti ignoti.
Uno dei motivi del blocco sarebbe trovarmi a mangiare piatti che mescolano tra loro cose che non sono abituato a veder mescolate. Ma questo per me è anche un problema più generale, visto che spesso cose che mangio separate fatico a mangiarle se mescolate: ad esempio mangio il risotto e mangio il radicchio, ma il risotto al radicchio lo trovo repellente.
Poi c'è il problema della consistenza: molti cibi li evito per la consistenza che hanno in bocca (ad es. i funghi) e non sapere che consistenza avranno i piatti che potrei trovarmi di fronte mi blocca.

Crepuscolo

Mi incuriosisce provare cibi nuovi, anche se a casa mia mangio sempre le solite cose, soprattutto a colazione, quella non la vario mai.
Ci sono alcune cose che mi fanno un po' schifo però e non assaggerei, le lumache o le rane ad esempio non le ho mai provate.

Varano

io ho dei blocchi su alcuni piatti della tradizione come la lingua, le cervella, i nervetti e altre frattaglie come il fegato. non ho mai voluto assaggiarli, nemmeno i formaggi mangio, però sarei curioso di provare cibi strani ed esotici.
ovviamente per necessità mangerei tutto, ma quello che non mi piace visivamente o ha un odore forte non riesco a farmelo piacere.

cuginosmorfio

Diciamo che mangio un po' le solite cose e non vado a cercare accostamenti mai provati (per me); però se mi capitasse non mi tirerei indietro: per dire, io assaggerei pure qualche insetto (sono anni che mi incuriosiscono li scorpioni caramellati e le cavallette fritte).

Espandendo un attimo la discussione a livelli internazionali: non sono uno di quelli che all'estero andrebbe al ristorante a mangiare spaghetti e pizza.

Abuela

Allora io sono sempre stata molto curiosa di provare sapori nuovi ma anche in questo col tempo sono cambiata. Cioè mi piacerebbe sperimentare ma solo con uno di fianco a me che mi dice se quel gusto è normale che sia così. Parlo soprattutto di cibi particolari. Tipo le ostriche le ho provate mezza volta ma le ho sputate subito Perché non sapevo se quel gusto e quella consistenza fossero normali, se di fianco a me avessi avuto qualcuno che mi diceva che erano ottime avrei avuto più coraggio.

Comunque io ho avuto coraggio di mangiare pure cose che trovavo vomitevoli, tipo la lingua e la coda, mi sono pure piaciute
La trippa ho provato ma l ho sputata
Le cotiche non ho il coraggio di provarle. E lo stesso vale per cervello e cuore. Invece il fegato l'ho mangiato e lo mangio, anche se da scrivere mi rendo conto che fa schifo

Se si tratta invece di nuovi accostamenti, ma senza roba sospetta in mezzo, proverei tutto senza problema, anzi a me piace cambiare sempre.

Blue Sky

Capisco bene il problema.
Devo dire però che non è un'area per me problematica.
Sono molto curioso di provare idee e abbinamenti. Quando trovo, o realizzo io, un abbinamento che non conoscevo, mi dà molta soddisfazione, e devo dire che è una delle cose che mi piacciono nell'alimentazione, mi appassiona.
Ricordo ancora l'emozione di quando, ad esempio, io che sono del Nord, assaggiai per la prima volta la finocchiona (un salume di maiale con semi di finocchio, un abbinamento che non avevo mai nemmeno sospettato).
Negli ultimi anni ho pure l'abitudine di cucinare ogni tanto cucina "etnica" (nei limiti del possibile oviamente), ad esempio con spezie diverse dalle solite italiane.
Assaggio volentieri cose nuove, poi magari non mi piacciono ma la curiosità ce l'ho. Quando nei libri vedo citati piatti esteri, ad esempio maghrebini, mediorientali, vado subito a cercarli su google con interesse

E' chiaro che non posso dare consigli su come superare alcune rigidità (ammesso che lo si voglia fare), come ad esempio quella del riso col radicchio. Come sempre ogni consiglio risulta banale in questi casi, quindi c'è poco da dire.

Trinacria

Di solito parto sempre prevenuta. Ci sono un sacco di cose che non mangio perché sono convinta che non mi piacciano ma che in realtà non ho mai assaggiato. Con l'età sono un po' migliorata e provo ad assaggiare qualcosina in più ma di solito diffido molto delle cose che non conosco.

pokorny

Sono persino più abitudinario di te e questo, il mio timore di non poter usare il mio bagno, l'insicurezza fisica e mille cose mi limitano nei viaggi e in molti altri ambiti. Al giorno d'oggi qualcosa da mangiare si trova quasi ovunque, uno dei rari risultati buoni della globalizzazione. Ci sono piatti che è difficile fare male anche per ristoranti asiatici non eccelsi e alle volte mi sono arrangiato con quelli.

Ma resta il fatto che per me uscire dalla zona di abitudine è un trauma. Lo facevo con grandissimo sforzo ma col passare del tempo ci riesco sempre meno. Sono nel periodo della vita in cui sto per passare nella zona "non mi muoverò più da casa", e il cibo ha il suo peso in tutto questo.

Keith

Sono un po' schizzinoso su alcune verdure, ma per il resto mangio tutto. Ho l'intestino delicato ma sono curioso di provare piatti nuovi. Non sono uno che se non gli dai lo spaghetto al sugo muore.. però la quantità ci vuole, per sfamarmi non bastano gli assaggini.

cancellato25904

Mangio sempre e solo carne pasta e pane, tutti i giorni, non mi abituo ai nuovi gusti, il formaggio non lo mangio e non lo annuso neanche mi chiude lo stomaco, il pesce mi da fastidio solo a vederlo, l'unica cosa nuova che potrei provare e' un dolce, prima ero gentilino e mi sforzavo di assaggiare se stavo ospite, ora non transigo se non mi va non assaggio, sono un talebano da questo punto di vista.

Boston

In passato ero molto più riluttante a provare cibi nuovi, mentre ora mi piace sperimentare e variare molto.

Ci sono degli ingredienti tabù (determinati organi animali, certi formaggi troppo "forti", il maledetto coriandolo ), ma per il resto provo tutto.
La cosa su cui sono selettivo è piuttosto la qualità della materia prima. Talvolta la scelta di cosa cucinare è anche dettata da ciò che riesco a trovare con la qualità desiderata.

Anche quando viaggio, trovo che il provare la cucina locale sia una parte fondamentale dell'esperienza.
Negli anni in cui ho vissuto all'estero, un po' di adattamento è stato necessario, più che altro perché vivevo in un paese che mediamente dà meno importanza al cibo e ai prodotti culinari rispetto all'Italia. Tuttavia, essendo comunque in Europa, non mi sono mai imbattuto in cose troppo strane o sconosciute.

zoe666

mi piace scoprire cibi e sapori nuovi, dopo anni passati a mangiare sempre le stesse cose in croce ho cominciato a provare ed ho scoperto di adorare tanti cibi che avevo sempre rifiutato di provare per partito preso.
Quello che non mi piace so che non mi piace perchè l'ho almeno assaggiato.

Non mangio ovviamente alcun animale o derivato ( per quanto anche su quello, da onnivora ne mangiavo di parecchi tipi ).

Athanor

Se sono fuori casa non esito a provare cibi ed accostamenti nuovi o che addirittura solitamente non gradisco, soprattutto quando si tratta di sapori locali ma anche per scoprire differenze nel modo di cucinare; alcune cose tipo frattaglie e carni strane però rifiuto di assaggiarle a prescindere da situazioni e preparazioni. Quando mi trovo a casa solitamente preferisco andare sul sicuro quindi mangio solo ciò che penso possa piacermi ma capita di provare novità.
Credo che questo sia un aspetto molto sottovalutato, generalmente i genitori fanno storie quando i figli non vogliono mangiare certe cibi e cercano di obbligarli, ignorando se il motivo del rifiuto sia legato a qualche motivo preciso quando invece basterebbe cuocerli diversamente per convincerli.
Personalmente, spesso è più la consistenza che il sapore a spingermi ad evitare un piatto (sopratutto nel caso di verdure), fa una enorme differenza se si tratta di qualcosa verso cui sono già diffidente, molto più dell’odore.

SoloUnaDonna

Mi ha sempre fatto schifo gran parte del cibo.. ho imparato pian piano a mangiare più vario.. ma certe cose non riesco proprio.. specialmente certe consistenze di cibo.. se provo a mangiarle mi viene immediatamente la nausea ._.
concludento, mangio sempre le solite robe e niente novità grazie ._.

cuginosmorfio

Questa cosa delle consistenze mi incuriosisce poiché pure io da bambino odiavo, per es., l'insalata (mi pareva di mangiare carta...non so del perché di questa associazione mentale )
Ovviamente, da adulto, ne mangio a paccate

Quali sono i cibi che schifate (o schivate) a causa della consistenza?

utopia?

Mi raccomando attenti alle torte al cioccolato se hanno un sapore strano, che non ve lo dicono mica che è sanguinaccio.

Delta80

Tendo a mangiare le solite cose, principalmente cose della mia terra , a me piace così , l’importante è mangiare un po’ di tutto per non avere carenze di nulla