Sincronicità
Sincronicità è un'ipotesi introdotta da Carl Jung nel 1950 per descrivere la contemporaneità di due eventi complessi connessi in maniera acausale. Coincidenza di due o più eventi atemporali, quindi non sincroni, legati da un rapporto di analogo contenuto significativo.
L'ipotesi del principio di sincronicità
I fenomeni paranormali hanno affascinato Jung da sempre. Tra questi egli prediligeva le "coincidenze significative". Nel 1916, a pochi anni di distanza dalla defezione dal gruppo degli psicoanalisti fedeli al metodo scientifico-oggettivante e a Sigmund Freud, scriveva riflettendo sulla possibilità di affiancare al principio di causalità quello finalistico:
« La causalità è solo un principio, e la psicologia non può venir esaurita soltanto con metodi causali, perché lo spirito (la psiche) vive ugualmente di fini. »
Jung distingue la sincronicità dal "sincronismo" (eventi che accadono simultaneamente, cioè nello stesso tempo, es: ballerini che fanno lo stesso passo con la stessa cadenza simultanemaente, due orologi che segnano lo stesso orario, metronomo e musica che seguono lo stesso ritmo etc.) che sono eventi che accadono senza alcuna connessione di significato, sia causale che casuale, perché sono azioni di pura contemporaneità temporale.
La sincronicità invece è basata su postulati tipici del pensiero magico che, nella vita di tutti i giorni, si traducono come: pensare a una persona e poco dopo ricevere una telefonata che ne porta notizie; nominare un numero e vedere passare una macchina con lo stesso numero impresso sulla carrozzeria; leggere una frase che ci colpisce e poco dopo sentircela ripetere da un'altra persona etc.; che talvolta danno la netta impressione d'essere accadimenti precognitivi legati a una sorta di chiaroveggenza interiore, come se questi segnali fossero disseminati ad arte sul nostro percorso quotidiano per "comunicare qualcosa che riguarda solo noi stessi e il nostro colloquio interiore". Una sorta di risposta esterna, affermativa o negativa, oggettivamente impersonale e simbolicamente rappresentata.