Ciao a tutti, sono Luca e vivo a Milano!
E' la prima volta che mi iscrivo ad un Forum: dopo essermi riconosciuto in tanti vostri post, ho deciso che questo potrebbe essere il posto giusto dove conoscere altri miei simili e sentirsi, quindi, meno soli.
La solitudine, già: fin da bambino sentivo che qualcosa in me era diverso e mi distingueva dagli altri; me ne stavo in disparte, troppo intento a costruire fantastici mondi interiori, incurante del chiassoso p(i)attume che mi circondava.
Poi arrivò la balbuzie: non vi devo stare a spiegare cosa vuol dire essere introversi e balbuzienti nel bel mezzo della mischia! Credo che questa mia caratteristica, all'epoca piuttosto evidente, mi abbia aiutanto a mettere allo scoperto le mostruosità della società normale, che dietro i suoi edulcorati riti sociali e il suo positivismo, nasconde sadiche istanze inquisitorie...
Crescendo, le architetture immaginare entro cui trovavo riparo diventavano sempre più articolate: avevo sempre avuto un'attrazione per il mostruoso, per l'orrorifico, e con l'adolescenza questa passione - di pari passo con l'adesione all'Heavy Metal, specie nelle sue forme più estreme - ha costituito la mia scialuppa di salvataggio in acque così ostili.
Finito questo periodo, dileguatesi le superflue pseudo-amicizie che anche uno come me finisce col farsi a quell’età, iniziai a cercare lavoro: mi trovai a trascorrere anni di inoperosità totale, confrontandomi con una selezione lavorativa spietata e discriminatoria come e più degli standard già affrontati in passato.
Per fortuna la
“slot machine cosmica” mi ha fatto fare l’unico jackpot di un certo rilievo: sono riuscito a trovare lavoro e questo, davvero, e forse l’unica nota positiva di un’intera esistenza.
Avremo modo di confrontarci sui temi che ci stanno tanto a cuore, spero di potermi sfogare con voi e trovare conforto in questo periodo che, a metà dei miei trent’anni, sento ormai crepuscolare; l’ansia, il livore reattivo della mia giovinezza si stanno ormai tramutando in una pesante, comoda coperta di rassegnazione e depressione.
Questo è quanto: grazie in anticipo per l’accoglienza.