Locharb

Ponete la vostra fobia sociale in un grafico cartesiano, dove all'asse X ci sono gli anni della vostra vita mentre all'asse Y il grado di intensità della vostra fobia sociale.
Nel corso degli anni i vostri problemi sociali saranno peggiorati e migliorati in maniera altalenante ma tutte le volte che facevate progressi avrete raggiunto un tetto massimo che non siete mai riusciti a superare. Questa è la mia situazione. Nel corso degli anni ci sono stati diversi miglioramenti, tuttavia mi sono reso conto che non sono mai andati oltre una certa soglia. Per quanta buona volontà ci abbia messo, una volta raggiunto il punto massimo sono inevitabilmente ricaduto in basso. per me risulta impossibile superare quel punto. quello che sono riuscito a comprendere e che potrò avere alti e bassi ma non potrò mai uscire dal mio stato di fobico sociale, in conclusione sono quasi certo del fatto che dovrò portarmi dietro per tutta la vita i miei problemi nelle intenzioni sociali. Avete avuto anche voi questa consapevolezza di non poterne uscire, per quanto buona volontà ci mettiate dalla vostra fobia sociale?
Tra l'altro raggiunto quello stato si avvia un meccanismo involontario che mi riporta in basso, facendo acutizzare tutte le mie difficoltà nello stare in mezzo agli altri, ritornando in una situazione disastrosa

Delta80

Io sono peggiorato nel corso degli anni ( da adolescente ero appena meglio di ora ) in maniera lenta ma costante, forse con l’età il corpo e la mente non reggono come prima gli stati di ansia e depressione

Locharb

Forse ognuno ha un percorso diverso, ma la mia sensazione è che nessuno può uscirne, siamo condannati

Delta80

Chiaramente un giovane deve provare a uscirne, io stesso anni fa ci speravo certi momenti ma sono quasi sempre stato consapevole della mia situazione, quando si cronicizza te lo senti, forse chi ha una situazione più leggera può uscirne , magari passa male solo un periodo

Blue Sky

C'è da considerare anche che le difficoltà di fobia e insicurezza si declinano in maniera diversa negli anni... possono essere più intense in un'area ma meno in un'altra, e poi viceversa. La mente di un adulto reagisce diversamente a certe cose, e la vita di un adulto è diversa da quella di un adolescente.

Ma non è questo il tema del topic.
Un tetto "massimo" sì, credo che ci sia, anche se non è detto che sia così per tutti. Se una persona è fobica ma anche introversa, credo che più di tanto la sua apertura al mondo non potrà spingersi. Ci sono modi di ragionare, percepire le sensazioni, reagire agli stimoli esterni, che una volta arrivati a un certo punto fanno dire al cervello: "fermati".

cancellato21736

Sono 10 anni che sono seguito da psichiatri e psicoterapeuti; ho seguito qualsiasi consiglio mi sia stato dato, per quanto difficile potesse essere per me, e ho provato decine di terapie farmacologiche.
Finora sono solo peggiorato, quindi la mia risposta è sì.

Keith

io sono in peggioramento lento ma continuo. il corpo mi regge come e forse anche più di prima ma la mente è debolissima e non sopporta più neanche la minima aggressione.
si, penso anche io sia così.

incompresa88

Sempre stata timidissima. A 5 anni mi vergognavo di salutare i vicini di casa. A 12 anni ho iniziato a soffrire gravemente di ansia sociale ed emetofobia. È sopraggiunta anche la depressione. Al liceo mi sentivo già un caso a parte. Cercavo di tirare avanti parlando con quei 2-3 compagni sopportabili, ma stavo malissimo. Nausea, tachicardia e angoscia tutti i giorni. All'università è andata leggermente meglio dal punto di vista sociale, ma appena lho finita sono tornata peggio di prima. Ho vissuto diversi anni da reclusa e ho abbandonato i pochi contatti che avevo. Ho cercato di venirne fuori, ma tuttora ho solo una persona con cui mi vedo e grazie alla quale ogni tanto metto il naso fuori casa. L'ansia e la depressione ci sono ancora. In generale, sto male da sempre. È un malessere costante con alcuni picchi che finora ho avuto a 12-13 anni, poi 18-19 e poi 26-27.

Winston_Smith

Penso anch'io di avere un tetto massimo, e di aver avuto nel tempo un peggioramento sotto alcuni punti di vista e un miglioramento sotto altri (meno), con picchi di fobia/evitamento in diversi periodi (scuole medie, inizio università, immediato post-laurea, alti e bassi col lavoro...).
Ma non penso che siamo tutti condannati, assolutamente, ho letto in questi 10 anni e più di forum di persone che hanno migliorato nettamente la loro condizione fino a condurre una vita abbastanza appagante. Non saranno state tante, ma ci sono state.

Psico[a]patico

Io sono dell'idea che questo tipo di problemi, radichi molto a fondo in noi per tutta la vita, come le erbacce.
Si possono strappare le piantine a vista, ma ricresceranno sempre.
Tralasciando la fine del mio essere felice e aperto agli altri, (che grossomodo si può far risalire alla seconda elementare) , il mio tetto massimo di miglioramento della fs coincideva con la fine delle superiori. L'interazione forzata con i compagni di classe, i compiti giornalieri, l'avere orari da rispettare, parlare, mi manteneva attivo. Nonostante le continue prese in giro, almeno non ero una larva umana inconcludente come oggi.
Posso diventare temporaneamente più spigliato, ma l'effetto dura poche ore, ho sempre una naturale tendenza all'odio e alla solitudine.

Ciasty

Il mio cervello è stato al top fino a 21 anni, poi c'è stato un drastico declino cognitivo

Equilibrium

Ahhhh
Postai tempo fa pure un disegnino fatto da me per descrivere l'andamento sinusoidale della mia fobia e evitamento nel corso degli anni.
Sicuramente il periodo di picco negativo è stato nell'età dai 16 ai 21 anni, con alti e bassi ma trovandomi sempre in zona negativa. Poi man mano il movimento onduladorio si è spostato più verso l'asse orizzontale X, questo nell' età dai 21 ai 33 anni, tante che anchio pensavo che il superamento delle fobie ma soprattutto dei pensieri autosvalutanti e autodistruttivi mi avrebbero accompagnato fino alla mia capitolazione.
Ma poi dopo i 33 anni il movimento ondulatorio si è spostato stabilmente sopra l'asse X in positivo con tendenza a lieve ascesa e le curve trai picchi up e down sono diventate sempre più morbide e stabilii e poco perturbabili da eventi destabilizzanti

Masterplan92

Io posso migliorare ma sempre e dico sempre ritorno al punto di partenza

incompresa88

Vale anche per me. Ormai non è più solo un problema di fobia, quello sarebbe il minimo. E' che non ho proprio voglia di provare a interagire con qualcuno, e anche quando ne avrei voglia, non sono costante, e dopo un po' tornano a prevalere l'odio e la voglia di stare sola. Non mi sembra nemmeno corretto provare a cercare qualcuno, sapendo che dopo un po' mi stancherò e lascerò perdere.

Locharb

Esattamente

cancellato21736

Per me è iniziato da qualche anno e sto peggiorando a vista d'occhio.
La comprensione è lenta e sempre più difficile; l'attenzione è calata; non riesco a leggere un libro; non riesco a guardare un film o seguire un programma per più di 10 minuti senza fare pause; mi dimentico tutto...

Tra l'ansia, la depressione, il cervello ne sta risentendo troppo; se poi è vero che certi farmaci causano il restringimento del tessuto cerebrale, contribuiscono anche loro.

Al csm volevano farmi fare dei test per vedere a che livello fossero i danni ma poi è saltato tutto a causa del lockdown.

Saranno irreversibili?
Io mi sento sempre più un'ameba in grado di non fare nulla.

limitless

Parlando di fobia, sono stato timidissimo fin da che ho ricordi, l'intensità della fobia è andata sempre più crescendo nel corso degli anni fino alle superiori, li la fobia è esplosa e ho mantenuto quello standard massimo per quasi 4 anni.

Finite le superiori ( non in maniera consona ) ho avuto un breve periodo di miglioramento che è finito poco dopo a causa di subentrati problemi con l'università ( che io non volevo fare ) e i miei ( che volevano che ci andassi a tutti i costi )

La discesa è iniziato verso i 20 anni quando ho iniziato il mio primo lavoretto, da li in poi sono andato migliorando fino ad oggi,dove ho raggiunto uno standard discreto, tuttavia anni passati in quel modo hanno lasciato il segno e ciò che prima era fobia ora è una forma depressiva

choppy

Io sono peggiorato prevalentemente tra l'estate del 2017 e febbraio 2018, senza mai tornare ai livelli precedenti. Ho avuto un lento declino da metà 2016 però.

I miglioramenti principali li ho avuti tra l'estate del 2006 e il 2012, nonostante varie problematiche. I punti peggiori nell'autunno del 2005 e tra fine 2017 e inizio 2018.

XL

Nel mio caso c'è stato un periodo in cui sono stato meglio, la risalita c'è stata tra i 30 e i 35 anni, stavo decisamente meglio, poi una serie di vicissitudini mi hanno fatto star peggio nuovamente e sono tornato a stare come stavo prima e sto anche peggiorando. Capita in pratica che con l'avanzare dell'età riesci a controllare meno tutto perché l'organismo si indebolisce, almeno la mia esperienza questa è.
Però magari qualcuno è riuscito a modificare la personalità e stile di vita a tal punto che è diventato immune, io sono solo un caso tra gli altri.
Da bambino ero sereno, poi con i contatti sociali le cose sono peggiorate sempre più fino ai 20-25, poi sono risalito un po' fino ad uno stato di serenità simile e poi sono peggiorato di nuovo.
Credo che il minimo lo toccherò quando sarò morto.

Masterplan92

Bisogna evitare che i problemi si cronicizzino