Ecco la situazione:
stai frequentando un/una ragazzo/a di oltre 30 anni che ti confessa di essere vergine e di non aver mai avuto un/una ragazzo/a.
Come reagiresti?
Preferiresti saperlo subito?
Per me risulta abbastanza chiaro che se ho deciso di frequentare la persona in questione penso che debba attrarmi, perciò posso escludere a monte che il motivo per cui è vergnine è strettamente legato al fatto che risulta poco attraente. Non sarebbe un problema per me, anche perché se stiamo riuscendo a frequentarci le difficoltà che ci bloccavano già sono state in parte rimosse.
Poi va be', se più in là scopro che risulta tale perché non ha alcuna voglia di avere contatti fisici (e mi riferisco anche a qualsiasi forma di effusione, non necessariamente a pratiche sessuali specifiche), la cosa potrebbe risultare problematica per me e potrei decidere per questo di lasciarla. Sono sincero in questo, non accetterei la cosa volentieri.
Nel decidere se stare con una persona considererei altre cose, più importanti. La verginità in sé non dice molto.
Più rifletto su queste cose più penso che non sia una questione di status, le relazioni non hanno regole predefinite.
Non so, dipende da troppe variabili. Di sicuro non la lascio a prescindere, bisogna prima vedere se è vero ed eventualmente quali sono le cause. Il fatto che sia vergine di per sé non vuol dire niente.
Per motivi squisitamente filogenetici i maschi sono attratti da donne vergini (qualora, chiaro, la causa della verginità non sia palesemente una bruttura fisica). Dato che è sintomatico di giovinezza e della certezza che non ci siano state gravidanze passate. Della serie "mi darà figli in salute e miei"
Di contro le donne sono attratte da uomini che hanno un minimo di esperienza o che siano stati relazionalmente impegnati in passato. Dato che è sintomatico di una certa affidabilità e sicurezza che quel maschio può fornire. Della serie "questo uomo è già stato testato e mi darà sicurezza per la cura della prole".
E' stato condotto un esperimento, ora non ricordo il riferimento bibliografico, nel quale si mostrava a un gruppo di donne una foto di un ragazzo, fornendo una descrizione nella quale si specificava che il ragazzo in questione non era mai stato fidanzato. A un altro gruppo di ragazze si mostrava la stessa identica foto, con la stessa descrizione ma con la sola differenza che si diceva che quel ragazzo era felicemente fidanzato con una donna da un tot numero di anni. Compito delle ragazze era quello di giudicare quanto fosse attraente il ragazzo della foto. Ebbene nonostante il ragazzo mostrato ai due gruppi fosse esattamente lo stesso, quello che veniva descritto come impegnato sentimentalmente era giudicato significativamente più attraente di quello che veniva descritto come "single" a vita. Sembra un apparente paradosso evoluzionistico. Perché mai una donna dovrebbe preferire un uomo già impegnato? Ma per i motivi che ho accennato prima, non è così paradossale.
Lo stesso ragionamento è alla base di tante preferenze tra i sessi. Ad esempio, più vicino all'argomento del topic, l'età: gli uomini preferiscono donne leggermente più giovani di loro, mentre le donne preferiscono uomini leggermente più vecchi di loro.
Un altro topic sulla verginità e relative distinzioni tra i sessi? Non so come trovate la forza ogni volta di rispondere alle stesse domande riproponendo le stesse teorie e continuando a discutere portando le pagine a numeri assurdi.
In effetti non lo capisco nemmeno io. E vale in generale; se si facesse un'analisi accurata degli argomenti per raggruppare i topic di tutto il forum, credo che basterebbero due dozzine di topic per coprire tutto quello che è stato trattato. Ciò fatto, raggruppando le risposte per pertinenza, ogni topic avrebbe una lunghezza dell'ordine del migliaio di pagine; se si facesse lo stesso lavoro di eliminazione duplicati su ciascun topic, forse si passerebbe dalle migliaia a qualche dozzina.
A occhio credo che la ridondanza degli argomenti arrivi al 90%. In qualche misura è comprensibile perché non è un forum tecnico e spessissimo anzi è una valvola di sfogo quindi molti di noi, me per primo, tendiamo a dire cose già dette da noi stessi o da altri, come ad esempio le sensazioni in un momento di sofferenza.
Però su argomenti simili a questo, non riesco a trovare alcun motivo per questa enorme ridondanza.
Non ci vuole un genio del male per capire come mai questi argomenti fanno più gola di altri e quindi vengano periodicamente ripescati. Una appagante vita sentimentale e sessuale riguarda (quasi) tutti, è simile per (quasi) tutti, è desiderata e aspirata da (quasi) tutti e tutti (probabilmente questa volta senza il "quasi") si sentono competenti in materia dato che in fondo si tratta della fenomenologia dei propri sentimenti e desideri.
Detto questo vorrei lanciare una freccia a favore dell'ignaro autore del topic e di chi ha risposto, constatando che non tutti sono iscritti da tanto tempo per potersi rendere conto della ciclicità degli argomenti
Non ci vuole un genio del male per capire come mai questi argomenti fanno più gola di altri e quindi vengano periodicamente ripescati. Una appagante vita sentimentale e sessuale riguarda (quasi) tutti, è simile per (quasi) tutti, è desiderata e aspirata da (quasi) tutti e tutti (probabilmente questa volta senza il "quasi") si sentono competenti in materia dato che in fondo si tratta della fenomenologia dei propri sentimenti e desideri.
Detto questo vorrei lanciare una freccia a favore dell'ignaro autore del topic e di chi ha risposto, constatando che non tutti sono iscritti da tanto tempo per potersi rendere conto della ciclicità degli argomenti
ma io tutta questa retrologia non la vedo, è semplicemente un argomento sentito da molti, me incluso.
Se non si hanno grandi relazioni sociali, avere un parere altrui è importante per non distaccarsi dalla società.
Sul discorso della ciclicità, sono ciclici tanti argomenti, con diverti partecipanti in diversi momenti...quindi la ciclicità è un bene per la discussione del forum, in modo che tutti possono prendere parte a discussioni a cui in passato non hanno preso parte e per gli utenti più datati, è un modo per vedere come si evolve il pensiero della gente su certi argomenti.
Detto questo vorrei lanciare una freccia a favore dell'ignaro autore del topic e di chi ha risposto, constatando che non tutti sono iscritti da tanto tempo per potersi rendere conto della ciclicità degli argomenti
Un altro topic sulla verginità e relative distinzioni tra i sessi? Non so come trovate la forza ogni volta di rispondere alle stesse domande riproponendo le stesse teorie e continuando a discutere portando le pagine a numeri assurdi.
Concordo con il ragionamento di Polemos, i pochi approcci che ho avuto nella mia sessualità sono arrivati da donne con età maggiore della mia di 3 fino a 8 anni e anche se queste femmine mi accompagnavano davanti alla porta d'entrata, portandomi anche la mano sul pomello, l'eclatante fallimento era destinato dalla mancanza di esperienza che come uomo avrei dovuto avere per attraversare il varco; Nemmeno attualmente dopo diversi anni di inattività potrei assicurarmi un risultato anche se mi sono ritrovato davanti al drago ottenendo il titolo di “mezzo-vergine”, infilando la spada ma non riuscendo mai a dare il colpo finale.
Avere un rapporto con una persona ugualmente vergine? Mi sembra solo un ugual disastro, chi afferma possa essere un sogno mi da tanto l'impressione di una persona che si illude in modo pazzesco.
ma che ragionamento è? Equivale nel dire di tenere aperto un argomento solo, con il titolo ANSIA, e poi boh...per evitare la duplicazione.
Se uno si ferma solo al titolo allora è un modo superficiale di partecipare al discussioni, ma se solo leggessi anche le discussioni capirai che spesso le argomentazioni sul tema verginità non sono sempre le stesse.
Cambiano i partecipanti, cambiano le esperienze a distanza di anni da un topic all'altro.
La paura del giudizio è tale perché chi lo teme é in realtà il principale carnefice ed esecutore di se stesso e trasferisce sugli altri giudizi che sono prima di tutto suoi.
La paura del giudizio è tale perché chi lo teme é in realtà il principale carnefice ed esecutore di se stesso e trasferisce sugli altri giudizi che sono prima di tutto suoi.
